“Muoviti Liam!! Harry ci sta aspettando! Louis è da tanto che non vede la sua ragazza, e io la voglio conoscere Eleanor, oltretutto Niall vuole il suo gelato!” Emma giù dalle scale gridò al ragazzo ancora in bagno a prepararsi i capelli.
“Eccomi, non urlare!!” Liam scese di corse le scale, per poi in un movimento veloce prendere il giubbetto di jeans e prendere Emma per il fianco, poi le posò un veloce bacio sulle labbra e sorrise, chiudendosi la porta alle spalle.
“Finalmente!! Eleanor ci sta aspettando!” Louis, spazientito guardò i due ragazzi che salirono in macchina.

Il viaggio dalla casa all’aeroporto non durò molto, solo 15 minuti, ma per Louis fu come una lughissima ora. Amava tanto Eleanor, gli mancava più di qualsiasi cosa, la sua castana era già all’aeroporto, chissà con quante valige e borse, ma a lui non interessava, infondo faceva la modella e doveva avere tanta roba da portarsi dietro.

“Dove sarà adesso? Cazzo! C’è troppo gente! Mettetevi il cappuccio!!” Louis stava impazzendo, intento a curiosare tra la folla, a un certo punto riconobbe la ragazza di spalle e le andò incontro.

Gli altri si accorsero che Louis stava correndo verso la castana, allora stettero fermi vicini all’entrata ad aspettarli, infondo volevano stare un po’ da soli dopo mesi che non si vedevano…

Louis prese per i fianchi la ragazza, che a quel tocco sussultò, poi si girò di scatto facendo muovere i suoi lunghi capelli mossi e si buttò al collo del castano che la strinse a se forte forte, accarezzandole la schiena.

“Lou, mi sei mancato tanto!” Eleanor guardò Louis negli occhi, e una piccola lacrime le rigò il viso.
“”Anche tu cucciolina… anche tu… ma perché piangi?!” Louis sorrise dolcemente, poi asciugò la lacrima alla ragazza ancora con le mani attorno al suo collo.
“Perché? Perché è da così tanto che non ti vedo e diventi sempre più bello, e io ti amo sempre di più!” Eleanor accarezzò con i pollici le guance di Louis sorridendo dolcemente.
“Ely, amore, non sai quanto stavo impazzendo!” Louis riabbracciò la ragazza e la strinse ancora più forte.
“Ma tu sei già pazzo, non far si che ti deva portare al manicomio stupido!” Eleanor lo gurdò dritto dritto negli occhi, poi il suo sguardo si spostò sulle labbra del ragazzo, le sue labbra erano perfette, come se fossero state disegnate a mano.
“Ehi, stupida, finiscila di guardarmi la bocca e baciami!”

Louis chinò il volto, per gurdare negli occhi castani la ragazza e baciarla con amore, quell’amore che da mesi non poteva dare, ma che finalmente poteva dedicarle.

Poi pensò “Zayn ha ragione, la distanza, il tempo, aiuta, rafforza i rapporti e l’amore”.

I due si presero per mano e si avviarono all’uscita dove gli aspettavano  tutti gli altri.

“Ehi ragazzi!!! Pesti mi siete mancati!!”  Eleanor allargò le braccia e Harry, Niall, Zayn e Liam l’abbracciarono.
“Anche tu Ely!!” Disse Zayn sorridendo più che mai.
“ Si Ele ci sei mancata un casino!” Niall fece l’occhiolino all’amica, sottobraccio a Louis.
“Liam, Niall? Non dovete dirmi qualcosa?!” Eleanor chiese in modo intuitivo e tossendo per finta, prendendoli in giro, aveva notato che due ragazze erano mano nella mano con Liam  Niall.
“Si, in effetti.. Ma Niall non si sveglia! Comunque io sono Lola, piacere Eleanor!
“Si vero Liam? Io sono Emma” Le due ragazze salutarono Eleanor,  baciandosi nella guancia come tutte le ragazza fanno.
“Tranquille, lo so che non sono molto svegli!” La castana internvenne “Soprattutto questo qui dietro…” Poi fece un sorriso e con il pollice indicò Louis che intanto cercava di prendere in una sola volta 2 valige e 3 borse, con scarsi risultati.
“Ehi, Eleanor guarda che lo so che stai indicando me!” Louis poi lasciò a terra le borse facendo un finto broncio ma sorridendo.

Elenor le passò una mano nei capelli per spettinarli tutti poi gli diede un bacio sulla guancia.

“Harry, ma Harm e Perry?” Chiese poi non vedendo l’amica rossa e la biondina.
“E’ partita per New York per un mese.. e sono già esasperato senza quel tornado nella mia vita!” Harry rispose un po’ ridendo un po’ malinconico.
“Perrie è partita per il tour…” Zayn guardò terra poi sorrise pensando alla sua ragazza.
“Ahn.. mi dispiace” Eleanor sorrise cercando di tirar su di morale al riccio e il moro, che poi ricambiarono il sorriso.
“Ora però andiamo che è tardi!” Liam intervenne guardando Niall che si stava mangiando le unghie dall’agitazione, voleva tornare a casa, perché prima di arrivare in aeroporto aveva preso 1 kg di gelato, ma gli fu vietato mangiarlo, poiché gli altri sapevano che l’avrebbe finito tutto da solo, allora dopo tornati a casa, Liam lo avrebbe diviso, anche insieme a Eleanor.
“Si!..” Disse Niall quasi in un sospiro e prendendo per mano la sua ragazza.

I ragazzi si avviarono alla grande macchina e tornarono a casa.

***

“Mhm…Stracciatella…”  Niall con il cucchiaio e la coppa di gelato davanti stava gustando seduto per terra il suo amato gelato.
“Niall, sembra che ami il gelato più quanto ami me…” Lola intanto sempre degustando il gelato e fissando il biondo che sognava ad occhi aperti
“Ma io amo gelato!!” -Niall sorrise guardando la coppa maliziosamente, poi vedendo la sua ragazza sconvolta - “Cioè, io amo il gelato.. ma io amo più di tutto te!” Niall si era intrappolato da solo poi si alzò di scatto e seguì Lola che se ne era andata scioccata e infastidita.
“Lola! Dai, io amo solo te!” Il biondo.
“Se Niall, contaci!” La bionda.
“Ahahah!! Quei due non la finiranno mai!!” Emma si mise a ridere, proprio quando c’era silenzio lei riusciva a sdrammatizzare, sempre, non c’era una volta che non ci riusciva.

Tutti scoppiarono in una sonora risata

“Arriva lei, mentre tutti si gustano il gelato arriva lei che parte a ridere! Cazzo Emma ma tu quanto ridi!!?Ahaha!!” Harry guardò l’amica che stava crepando dalle risate poi si mise a ridere anche lui segiuto a ruota da tutti gli altri.

A un certo punto il telefono di Emma squillò.

Numero sconosciuto.
“Scusate ragazzi” Se ne andò in cucina.

-Si?-
-Ciao Emma-
-Chi sei?-
-Sono Kevin-
-Kevin cosa vuoi?-
-Ho saputo di te e il tizio degli One Direction, o forse One Frocection!-
-One DIRECTION, e poi cosa vuoi?-
-Lo saprai presto Parker…-

La telefonata terminò lì, ed Emma tornò dai ragazzi sconvolta.

Liam si accorse subito del buio nei suoi occhi, se ne era reso conto che qualcosa non andava, Emma si era fermata sulla soglia della cucina, collegata al salone, a guardare il vuoto.

“Ehi Emma chi era? L’uomo nero? Sei così sconvolta!” Louis vide la ragazza troppo strana e si alzò per andarle incontro, con un sorriso smagliante.
“Non so era quel cretino di..”
“Chi?” Liam si alzò di scatto e si mise imponente difronte alla ragazza.
“Era Kevin il..” Emma era talmente sconvolta che non riusciva a terminare le frasi.

Tutti sul divano stavano guardando la scena preocupati.

“Non dirmi che era Kevin…” Lola appena scesa dalle scale aveva sentito di striscio la conversazione e si precipitò di fianco a Emma.
“Si ha detto un certo Kevin..” Disse Eleanor guardando Lola dritta negli occhi.
“Che cazz..”Lola si mise una mano sulla fronte e facendo una smorfia.
“Ma chi è sto qua?!!” Liam sbottò.
“Era il mio Ex.”
“E che cazzo vuole adesso?” Liam non riusciva a trattenersi, vedeva la paura negli occhi della ragazza e questo non lo sopportava.
“Non lo so...Ha detto solo Che ha saputo di noi due, e che scoprirò presto qualcosa…” Emma non aveva tolto lo sguardo dal vuoto, poi finalmente distolse lo sguardo incantato e vide Liam difronte a lei che teneva i pugni stretti, fino a far diventare le nocche bianche, e puggiò le sue mani al petto del ragazzo avvicinandosi.
“Tranquillo Liam, quello stronzo se la deve vedere con me per  farle qualcosa” Lola era più incazzata di qualunque altro in quel momento, lei sapeva cosa c’era dietro a “Kevin”.
“Ma che è successo che Emma è così impaurita?” Chiese Louis fermo in piedi vicino ai tre.

“Bhe..2 anni fa Emma e questo Kevin, sono stati insieme per 7 mesi, una sera dopo… bhe ecco, lo immaginate..” A quel punto Liam tossì, pensando a quello che era potuto succedere e strinse a se Emma “Si addormentarono nel letto, la mattina dopo, Emma si alzò e vide 2 valige all’ingresso della porta, chiese a cosa servirono e questo la spinse al muro e le disse che se ne doveva andare, che lui non l’amava, che era solo una puttana, stava con lei solo per il suo corpo, le diede uno schiaffo, le mise una mano sul culo e la baciò violentemente, Emma intanto piangeva, e quello stronzo la buttò a terra, ancora in reggiseno e mutande, la spinse fuori dall’appartamento con le 2 valige piene della sua roba, allora venne a vivere da me e stette male per settimane, lo odiava, voleva fargliela pagare ma non aveva le forze, io non riuscivo più a vederla così, allora andai un giorno a casa di quello stronzo e mi aprì la porta con un asciugamano alla vita, ovviamente aveva appena scopato con un'altra, e gli diedi uno schiaffo in piena faccia, me ne andai, sputando sulla porta di quello lì e tornai da Emma. Passarono 2 anni e quel cretino non si sentì più.” Lola spiegò al posto dell’amica che intanto era andata in bagno a rinfrescarsi il viso con acqua fredda.

“Quel puttaniere me la paga, oh.. si se me la paga…sapete dove abita?” Liam fece esplodere la bomba.
“No Liam.” Emma arrivò dal bagno ancora con qualche gocciolina sulle tempie.
“Emma, quel pezzo di merd-“ Liam venne bloccato da un bacio caldo e premuroso della ragazza.
“No. E basta.”  La ragazza pur avendo gli occhi lucidi aveva imparato a buttare via le cose, come se non fosse niente. Sorrise amaramente.
“Ehi, sicura? Guarda che ci metto un attimo a spaccargli la faccia...” Liam sorrise dolcemente guardando gli occhi della ragazza che piano piano riprendevano il loro verde smeraldo, il loro verde primaverile, il loro splendore, poi le prese il volto tra le mani e con i pollicic le asciugò le goccie sulle tempie calde.
“Sicura Daddy, ora andiamo a fare un giro” Emma strizzò gli occhi per poi prendere tra le sue, la mano grande del cantante e uscire dalla casa salutando gli altri.

***

I due ragazzi stavano passeggiando per le vie di londra insieme, mano nella mano, tutti e due incapucciati con gli occhiali da sole con gente che scattava foto o urlava, ma a Liam non interessava voleva essere solo lui e lei nessun altro. La ragazzo cercò di smuovere la presa del ragazzo ma con scarsissimi risultati. Poi si bloccò e fece girare il ragazzo verso di lei.

“Liam non ti devono vedere con me!” disse Emma sicura ma un po’ angosciata.
“Perché?” Chiese Liam, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi verdi.
“Perché se ti vedessere con una come m-“ Emma fu bloccata dalle parole di un paparazzo.
“Liam! Liam! Cosa ne penserà Danielle della sua nuova ragazza?”
“Non deve pensare un bel niente.” Liam rispose casto con aria scocciata.
“Liam, la ragazza chi è? La nuova fidanzata? Come si chiama?” Un altro peggiorò la situazione, i due ragazzi erano circondati.
“Nessuno.” Liam rispose secco.

Emma, sentendo la risposta del ragazzo smise di bere il frullato che avevano preso pochi minuti prima e gli occhi si velarono di lacrime trattenute. Non sapeva nemmeno lei perché piangeva, non sapeva il perché del suo disagio in quel momento, pensava solo alla risposta data dal castano “Nessuno” lei era il nessuno per lui. Chinò la testa e smise di tenere la mano a Liam, ma il ragazzo non la mollò. Le girava la testa, era rossa in faccia e cercava di nascondersi il più possibile.

“Liam! I ragaz-“ Il giornalista fu bloccato dalla risposta del cantante.

“Basta! Siete sempre fuori casa nostra, finitela di perseguitarci! Lei è Emma. Emma Parker. Una ragazza che ho conosciuto mesi fa. Si ne parlate tanto, la chiamate “la ragazza di Liam” ma ha un nome. E’ una ragazza normalissima. Per gli altri lo è. Per me no. Affatto. Lei è la mia ragazza, la ragazza che mi ha conquistato il cuore con un solo sguardo, dei suoi occhi verdi, con le sue piccole fossette quando sorride, la sua risata che non manca ogni giorno e ti rallegra subito, lei è Emma, la mia Emma.” Liam disse tutto in una volta, si girò verso la ragazza che tirò su il volto piano e lo guardò intensamente negli occhi e solo in quel momento notò che aveva una lacrima che scorreva sulla guancia, per la risposta data poco prima, l’asciugò e le tolse gli occhiali scuri, poi la prese di nuovo e lasciando tutti a bocca aperta dalla confessione fatta poco prima se ne andarono finalmente con un silenzio a dir poco scioccante alle spalle.

Il ragazzo portò Emma in un parchetto vicino e  la fece sedere sull’altalena, era una bambina per Liam, la sua bambina che tanto amava, la sua piccola, da stringere a se la notte, da baciare, da darle conforto ed essere confortato.

I due ragazzi non dissero una parola fino a quel momento.

“Liam?...” Chiese timidamente Emma, spinta da Liam sull’altalena.
“Si?” Liam rispose ma anche se la ragazza non lo poteva vedere aveva sorriso dolcemente.
“Grazie per le belle cose che hai detto prima, Liam…”

Il ragazzo smise di spingerla e si avvicinò da dietro la ragazza guardandola da sopra, Emma alzò la testa e guardò il ragazzo negli occhi. Liam prese tra le mani il suo visino e si avvicinò baciandola sulle labbra teneramente. Un bacio dolce e pieno d’amore.

“Perché? Perché mi hai ringraziato Emma? Non ho detto niente, ho soltanto detto la verità” Liam si mise davanti ad Emma, che era arrossita violentemente e le porse una mano sorridento.

“Andiamo Piccolina?” Chiese Liam.
“Andiamo Mon Amour” Emma si alzò e si accoccolò tra le braccia muscolose del ragazzo mentre si incamminavano per casa.
“Mon Amour mi mancava, sai?” Liam tirò un risolino e lasciò un bacio sulla tempia della ragazza mentre camminavano corpo contro corpo, amore contro amore.




 

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Spazio Lindy
Ciao a tutte!!!! Vi piace il 5 capitolo??? Scusate per il grandissimo ritardo, ma ultimamente non ho avuto molto tempo poi ho dett, dai forza!!! stanno aspettando tutte il 5 capitolo!!!! Ok, scusate ancora!!!! Ci sentiamo laprox settimna :) Baci!!!
Lindy xxx