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Autore: willow11    02/08/2014    4 recensioni
Cosciente del suo "dono", Santana torna ad Hogwarts per imparare a controllare i suoi poteri.
La storia è il seguito di OBLIVIATE ed è ambientata durante il sesto libro della saga di Harry Potter, saranno presenti i personaggi principali della saga.
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 2.7Hermione si inginocchiò davanti a Santana che stava ancora seduta nel letto e le afferrò le mani.
-ti amo…-
La latina strinse forte la mano della Grifondoro e poi si staccò.
-Rivoglio la sua bacchetta, e per quanto sia difficile non incrociarci, non voglio vederti più-


Santana guardò la bacchetta di Brittany posta accanto al suo borsone e si morse un labbro.
Hermione si era preoccupata di fargliela recapitare via gufo.
Più ripensava a quella litigata più le sembrava assurdo che la Grifondoro si fosse tenuta la bacchetta per se tutto questo tempo.
La mora prese la bacchetta e la ripose nel borsone, poi infilò gli ultimi vestiti e chiuse la zip.
Mise il borsone in spalla e afferrò una pergamena che stava srotolata sul suo comodino:
“Invito per Santana Lopez. Oggetto: la Signorina Lopez è invitata al primo torneo di Natale degli ex giocari di quidditch di Hogwarts. L’invitata dovrà venire munita di manico di scopa e burro birra, pena esclusione dal torneo.”



La latina con la scopa da una parte e il borsone dall’altra, superò il grosso cancello e si girò a guardare il castello, oltre le grandi sbarre il piccolo professor Vitius agitava la bacchetta per ricomporre la barriera che proteggeva il castello.
Santana si guardò attorno, l’aria era molto fredda e tetra, cosa che ovviamente non dipendeva solo dalla stagione.
Senza aspettare un minuto di più si smaterializzò.



La soffice neve che avvolgeva il campo di quidditch prescelto per la partita attutì il colpo.
Doveva ancora esercitarsi con la materializzazione.
Santana si scrollò di dosso la neve e si guardò intorno, il paesaggio scozzese non era poi così diverso da quello che era abituata a vedere ad Hogwarts, lunghe praterie e tanto verde, se non fosse che era tutto coperto di neve.

-Santana il bolide!-

Santana alzò gli occhi e vide un bolide volare nella sua direzione, senza farsi prendere dal panico, afferrò la scopa e aspettò che il bolide la raggiungesse per colpirlo con forza e lanciarlo via lontano.

-Neanche sono arrivata e volevate uccidermi! Chi l’ha lanciato?- Chiese la Serpeverde con tono di sfida.

-Lopez! Non sei cambiata per niente…- disse un ragazzo dal fisico asciutto e lo sguardo strafottente avvicinandosi a lei su un manico di scopa.
-Smythe… Per fortuna che non eri un battitore!- Rispose a tono la latina.

Il ragazzo sorrise alla latina che ricambiò contenta.
Sebastian Smythe ex Serpeverde, ex cercatore, e buon amico ai tempi di Hogwarts nonostante fosse di qualche anno più grande.

-Sannie! Te l’avevo detto che sarebbe venuta!- Disse Dave correndo ad abbracciarla.
La ragazza si lasciò stringere dal suo migliore amico, gli era mancato davvero tanto, dietro di lui una inconfondibile cresta spuntava sulla testa di Noah Puckerman che la guardava con sguardo colpevole.
Santana gli sorrise senza troppo rancore per come si erano evolute le cose con Quinn, in quel momento era troppo felice di vederli.



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-Bene, ringraziamo il signor Puckerman per aver organizzato questo torneo!- Disse madama Bump guardando i trentotto ex giocatori di Hogwarts.

Santana si girò verso Puck sorpresa, non si aspettava che il ragazzo fosse così pieno di spirito di iniziativa, ma calcolando la clausola della burrobirra, avrebbe dovuto sospettarlo.

Poi si guardò intorno c’era davvero un sacco di gente, non sapeva come ma Noah era riuscito a contattare pure dei ragazzi che erano usciti circa 10 anni prima dalla scuola di magia.
Primo fra tutti il “leggendario” Jesse St. James, cercatore storico dei Grifondoro che aveva portato i grifoni a vincere sei campionati consecutivi. Da quello che ne sapeva, aveva abbandonato la carriera d’atleta per diventare un Auror, ambizione molto comune ai Grifondoro, e a giudicare dalla brutta cicatrice che sfoggiava sulla parte destra del volto, probabilmente c’era riuscito.
Sempre della squadra rossa e oro erano presenti i gemelli Weasley, battitori entrambi, attualmente impegnati a gestire un emporio di invenzioni magiche per ragazzi.
Santana li conosceva bene, anche loro erano stati tra le fila dell’esercito di Silente, una volta era pure riuscita a vincere venti galeoni su una scommessa su Hermione.
Un sorriso amaro le  si dipinse in viso, ma decise di non pensarci.

Effettivamente quella dei Grifondoro era la squadra che conosceva meglio, si ricordava molto bene pure il portiere Oliver Baston e la cacciatrice Angelina Johnson, anche lei militante nell’esercito di Silente.
Notò con piacere la presenza di un altro portiere Mike Chang che, con la fidanzata e cercatrice Tina Coen Chang, avevano fatto vincere il campionato ai Corvonero 5 anni prima.

Si ricordava bene di loro, Mike era stato uno dei migliori amici di Puck quando entrambi erano ad Hogwarts e per questo, i due orientali sapevano di lei e Brittany.
Ai tempi ci rimase male per l’outing forzato ma in quel momento, la presenza di quei due ragazzi la rincuorava.

Quante cose erano cambiate da allora.

Santana evitò accuratamente di girare lo sguardo verso i Tassorosso, gli ex compagni di Brittany, che avevano condiviso con lei tutto il tempo che la cercatrice non passava con Santana.
I tassi non sapevano della loro relazione, almeno non ufficialmente, tuttavia per come gli sguardi le si posavano addosso, troppo dolci per essere rivolti ad una Serpeverde, poteva immaginare che i ragazzi sospettassero qualcosa. Avrebbe potuto scoprirlo in un decimo di secondo, ma si era ripromessa di esercitarsi con l’incanto protego e non leggere il pensiero.

Madama Bump mise la mano nel sacchetto che conteneva gli stemmi delle casate.

-Bene vediamo con chi iniziamo- disse prima di estrarre due stemmi.

La donna aprì il pugno e fece una smorfia –Noah hai truccato l’estrazione?-

Il ragazzo alzò le mani in segno di resa e guardò la donna con aria beffarda.
Madama Bump scosse la testa –sei sempre il solito!- poi fece vedere a tutti gli stemmi estrassi -Grifondoro contro Serpeverde!-

Sia i Grifondoro che i Serpeverde esultarono.

-Il desiderio di una vita, fregare il boccino al leggendario Jasse St. James- disse Sebastian Smythe salendo in sella alla scopa.
-Se sono leggendario ci sarà un motivo- lo schernì Jasse prendendo il volo.

-Occhio a non farti male Kurofsky!- Ridacchiarono in coro i gemelli Weasley raggiungendo in volo Dave –un giocatore da 20.000 galeoni all’anno non dovrebbe giocare queste stupide partitelle tra amici- disse poi George.
-E perdere l’occasione di ricomporre il diabolico dream team?- Chiese Puck raggiungendoli in volo.
-Ben detto amico- Aggiunse Dave per poi battergli il cinque.


-Signorina Lopez, che piacere rivederti in sella ad una scopa… Anche se da quanto ne so quest’anno Silente non ti ha lasciato molta scelta…- disse la donna avvicinandosi in volo all’ispanica che era già pronta in difesa dei tre anelli.
Santana si strinse la cinghia dei guanti e poi guardò l’insegnante.
-E’ da quando è iniziato l’anno scolastico che mi chiedo come diavolo faceva lei… Certi ragazzini sono veramente impediti-
-Ci vuole pazienza Santana… Pazienza e polso saldo…-

Santana sorrise a quelle parole, era paradossale, era stata proprio madama Bump a insegnarle a volare quando lei aveva undici anni, ed era stata lei a proporla al professor Piton come portiere dei Serpeverde quando ne aveva solo tredici.

Senza saperlo quella donna aveva avuto un ruolo fondamentale nella sua vita, e adesso stavano parlando del più e del meno su come insegnare a volare a dei bambini.

-Bene ci siamo tutti?- Chiese la professoressa Bump che adesso era volata perfettamente al centro del campo.

Oliver Baston e Santana, rispettivamente alle parti opposte del campo portarono il pollice in su, segno che erano pronti.
Santana non poteva crederci.
Aveva ricevuto l’invito di Puck il giorno dopo la rottura con Hermione, e quel mini torneo era proprio quello che le serviva per scaricare la rabbia e lasciarsi tutto alle spalle.

Inoltre, non saliva su una scopa in difesa dei tre anelli da quasi due anni, cosa che la spaventava a morte ma allo stesso tempo l'elettrizzava.
Se fosse successo un anno prima non ci sarebbe mai riuscita.
Erano cambiate davvero troppe cose nell'ultimo anno.

Odiava ammetterlo, ma con Hermione, aveva ricominciato a vivere.

E che vita sarebbe stata senza il quidditch.



Madama Bump portò il fischietto alla bocca, ma un attimo prima che questa soffiasse successe qualcosa.

Il cielo divenne grigio all’improvviso cosa che fece voltare tutte le teste verso l’alto.

Percependo qualcosa di inusuale, Santana interruppe l’incantesimo di auto protezione e guardò in alto.
Freddo, rabbia, cattiveria e frustrazione.
Sensazioni già percepite in passato, ma mai così potenti e tutte insieme.
O forse si? Che fosse...

Una figura incappucciata si materializzò sul campo.
Smettendo per un attimo di respirare, l'ispanica realizzò chi ci aveva davanti.

Mangiamorte.


L’uomo dal lungo mantello mise i piedi a terra del campo e si guardò attorno.

I Grifondoro e i Serpeverde scesero giù anche loro.

-Potter…- disse il Mangiamorte guardando in direzione dei ragazzi con la divisa rossa e oro.

-Non è qui!- Rispose Noah spalleggiato da Dave e Jasse St.James che aveva già estratto la bacchetta.

Il Mangiamorte sorrise beffardo ed estrasse la bacchetta.
-St.James… bella cicatrice…-

-Greyback- digrignò fra i denti il ragazzo che era stato sfregiato proprio da lui.

Sebastian guardò il Mangiamorte con insistenza, particolare che non sfuggì a Santana.

L’uomo, senza aspettare un minuto di più, si smaterializzò.



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I ragazzi erano seduti attorno ad un fuoco e con alle spalle delle tende montate.
Puck arrivò con in mano delle burrobirre e si sedette accanto a Dave che a sua volta era accanto a Santana.

-Quindi per ora siamo secondi- finì di raccontare il ragazzo.
-Mi piacerebbe vederti giocare…-
-Sannie devi solo dirmi quando!- Rispose prontamente lui.
-Dice a tutti così, poi ti presenti davanti allo stadio e non ti fanno entrare- lo canzonò Noah.
-E grazie, non avevi avvisato!- lo ammonì Dave, poi si girò verso Santana –si è presentato all’entrata dicendo: “Sono amico di Kurofsky” e pretendeva pure di entrare-
Puck guardò l’ispanica con una faccia ovvia.
Santana scosse la testa divertita, gli erano mancati da morire quei due.

-Tipico da Puckerman…- ridacchiò Tina seduta a fianco di Mike.
-Noi siamo andati a vederlo San, è uno spettacolo!- Disse Mike sorseggiando la sua birra.
-Hai mai pensato di fare il provino anche tu?- Chiese poi la ragazza dai tratti orientali.
Santana buttò giù la burrobirra e scosse la testa –No… Io ho smesso con l'agonistica- disse sorridendo creando però il gelo attorno a lei.

Noah, Dave, Mike e Tina sapevano benissimo il motivo di quella scelta.

Santana non ebbe bisogno del suo dono per interpretare quelle facce.

-Ho altre ambizioni!- Aggiunse poi cercando di allentare la pressione.
-Secondo me vuoi fregare la presidenza a Silente…- ridacchiò Noah facendole da spalla.
-Idiota!- Replicò lei facendo scoppiare a ridere tutti.

-Dimmi delle lezioni di volo… Immagino che tu e Quinn vi starete divertendo da morire… Puck mi ha detto che dividete la stanza!- Chiese poi Dave spostando volutamente l'attenzione su altro.

La latina spostò lo sguardo verso Puck che adesso la guardava serio, evidentemente il ragazzo non aveva ancora avuto modo di dirgli della separazione.
O semplicemente non voleva.

-Con Quinn ce la spassiamo…- disse la mora per rispondere al suo amico -e anche lei se la sta cavando benissimo- aggiunse lanciando un’occhiataccia a Puck.

-E degli altri?- Chiese Dave malizioso e abbassando il tono di voce.
-Vuoi sapere di Kurt?- Chiese piano lei leggendogli la mente.

Dave avvampò, Kurt Hummel era sempre stato il suo punto debole, nonostante si fossero ufficialmente lasciati.
-No, non voglio sapere di lui… Piuttosto mi sembra di ricordare un certo flirt estivo…-

Santana s’incupì appena, poi percepì gli occhi di Sebastian, che stava dall’altra parte del fuoco, fissi su di lei.

-L’hai detto tu… Flirt estivo!- rispose semplicemente.
Santana percepì il dispiacere di Dave che evidentemente voleva sapere di più.

-Ne riparliamo- rispose semplicemente.



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Santana camminava verso il lago ghiacciato.
La sua mente vagava da Hermione ai Mangiamorte.
Era molto preoccupata, sperava con tutto il cuore che la ragazza non stesse passando le vacanze di Natale con Harry.
Allo stesso tempo si chiedeva com’era possibile che i Mangiamorte si fossero materializzati proprio li.


Un tumulto di cattiveria e frustrazione si avvicinò a lei, la stessa identica sfumatura di frustrazione che avvolgeva da mesi Draco Malfoy.

Santana estrasse la bacchetta e si girò di scatto.

Dall’ombra comparve Sebastian che sorridente alzò le mani in segno di resa.
-A cuccia Lopez-

La ragazza abbassò la bacchetta –mi hai spaventata!- Disse guardandosi intorno, come a volersi assicurare che non ci fosse nessun altro.
Sebastian rispose con un ghigno.

-Da buon insegnante di Hogwarts devi stare sempre sull’attenti… Come mai Silente ha richiamato proprio due ex alunne ad insegnare?- Chiese il ragazzo avvicinandosi a lei.


L’ispanica percepì che c’era dell’altro dietro quelle domande apparentemente innocenti.
Inoltre non capiva se quelle sensazioni che aveva percepito fossere effettivamente di Sebastian.

Decise di giocare d'astuzia e di portare il discorso sull’unica debolezza di Sebastian: Lei

-Forse perché siamo due fighe stratosferiche…-
-E' una ipotesi!-

Santana sorrise -mi sembra che anche tu sei caduto nella trappola Lopez anni fa-

Il ragazzo si leccò le labbra e le girò attorno per avvicinarsi dalle spalle.

-Mi sembra di ricordare che non disdegnasti-

Santana deglutì a vuoto, i pensieri così nitidi e tetri di quel ragazzo la stavano terrorizzando.
Conosceva bene Sebastian, ma in quel momento gli sembrava di aver accanto un perfetto sconosciuto.
Voleva, doveva, saperne di più.

-Gli errori si fanno Smythe…Soprattutto da ragazzini- disse con aria di sfida.
Il ragazzo allora si avvicinò di più a lei.

-Errori li chiami? C’è chi pagherebbe 1.000 galeoni per una notte con me!-
Santana non rispose si limitò a fissarlo.

Il ragazzo la squadrò e si leccò le labbra nuovamente –eri già uno schianto allora… Ma adesso…-
-Adesso?- Chiese Santana con voce suadente, cosa che fece totalmente impazzire il ragazzo.

Sebastian completamente inebriato dalla bellezza della latina aveva abbassato tutte le difese e si avvicinò ancora di più a lei.

Santana non aspettò un secondo di più e con uno scattò gli afferrò il braccio e tirò su la manica e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere sul braccio di un amico: Il marchio nero.

Spostò lo sguardo verso gli occhi del ragazzo che adesso era incredulo.

-Come hai osato?- Sputò lui cercando di liberarsi.

Santana mollò la presa e gli puntò contro la bacchetta.

-Sei un Mangiamorte… Perché?- Chiese con voce tremante.

Il ragazzo si rigirò la manica della camicia per coprire il marchio.

-Perché? Chiedimi più tosto come? Chiedimi cosa sono capace di fare?- Disse Sebastian con gli occhi che gli brillavano.
Santana terrorizzata fece un paio di passi indietro senza abbassare la bacchetta.

-Il Signore Oscure mi ha dato un potere che tu non immagini- Continuò lui.

-Eri già un mago potente…- replicò lei con la voce che gli tremava.

-Proprio non lo capisci?  Certo, quell’omuncolo di Silente vi tiene all’oscuro di tutto-
-Sebastian…- disse lei addolcendo la voce, sentendo che del suo amico non era rimasto praticamente niente.

-Siamo in guerra Santana… Presto o tardi tutti saremo chiamati a fare una scelta… Sono certo che il Signore Oscuro sarebbe più che felice di accoglierti tra o suoi ranghi… In fondo sei una Serpeverde pure tu…-


-San, ti cercava Madama Bump- disse Puck spuntando dall’ombra con un calice di burrobirra.

Sebastian guardò Puck e poi Santana –pensaci- disse solo prima di smaterializzarsi, proprio come aveva fatto l’altro Mangiamorte qualche ora prima.

-Dove va?-
Santana ancora scossa per l’incontro ravvicinato si avvicinò all’amico e l’abbracciò con forza.
-Ehy piano… capisco che è impossibile resistere al fascino di Puckzilla però…-
La latina si staccò piano asciugandosi una lacrima.
-Sannie che è successo?-

-E’ un Mangiamorte… Sebastian è diventato un Mangiamorte…-

Puck respiro a fondo e si sedette sulla neve.

-Era prevedibile- disse poi con voce ferma –Seb è sempre stato attratto dalle arti oscure… In classe faceva sempre tutte quelle domande… E poi sua madre era una Mangiamorte-
-Che significa Noah?-
-Che spesso non abbiamo scelta…- rispose lui con tono rassegnato.

-Sembri così consapevole… Che fine ha fatto il Puck cazzone che nascondeva la sfera magica alla professoressa Coman?- Chiese la ragazza nostalgica.
L’ex Serpeverde si accarezzò la cresta –è cresciuto…-
-La tua ex fidanzata direbbe il contrario…- disse a brucia pelo.

Puck guardò l’amica serio, gli occhi verdi illuminati solo dalla luce della luna raccontavano tutto il suo dispiacere.

-Quinn non capisce… Siamo in guerra San! Perché credi che le abbia proposto di cercarsi un lavoro in Romania?-
-Quinn è perfettamente in grado di difendersi da sola… E lo sai…-
-Bisogna restare uniti Santana… Non sparsi per il mondo-
-Hogwarts è un posto sicuro…- replicò l’ispanica.

-Solo fino a quando ad Hogwarts ci sarà Silente…- disse serio Puck.

Santana si bloccò e improvvisamente ricordò la notte nell’ufficio di Silente.

Come se le parole di Puck fossero la formula magica per ricordare.
Silente, Draco Malfoy, Voldemort.
Voldemort voleva uccidere Silente.
Voldemort aveva chiesto a Draco Malfoy di assassinare il preside di Hogwarts.

Non sapeva ancora perché l’avesse dimenticato ma improvvisamente si rese di tutto quello che le stava accadendo attorno.


-Sannie tutto bene?- Chiese l’amico non capendo perché la ragazza si fosse bloccata a fissare il vuoto.
Santana con gli occhi spalancati si girò verso di lui.
-Se Silente dovesse morire che succederebbe?-
-Hogwarts e tutti i suoi studenti sarebbero in pericolo…-

A quelle parole perse un battito e il suo pensiero andò ad Hermione, a Quinn e a tutti i suoi amici.

-Ho bisogno di stare da sola…- Disse poi la ragazza.
Senza fare domande Puck si alzò e fece per andarsene.

-Noah…- lo richiamò lei che raramente usava il suo nome -Perché non hai detto a Dave che tu e Quinn vi siete lasciati?-

-Perché non farei in tempo, visto che voglio riprendermela- disse il ragazzo facendole l’occhiolino.




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Ditemi la verità...
non ve lo aspettavate questo capitolo così vero?

A questo punto della storia serviva una pausa da Hogwarts, e dalla bolla di vetro che rappresenta.
Questo aspetto mi ha sempre affascinato dei libri di Harry Potter, fuori c'è il delirio, ma Hogwarts rimane sempre un posto sicuro.
Volevo che ad un certo punto Santana si rendesse conto di quello che veramente sta succedendo fuori.
E poi vi ho inserito un sacco di personaggi di glee tutti insieme, che sicuramente rivedremo nel corso della storia(più probabile della prossima che è anche l'ultima)
Fatemi sapere che ne pensate...
Grazie ancora per seguirmi nonostante il caldo!!!
A prestissimo
Chiara



ps. il prossimo capitolo è uno dei capitoli più divertenti di obliviate.
se indovinate cosa potrebbe succedere, cercando di essere un minimo precisi... ve lo pubblico in anticipo! Promesso!


  
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