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Autore: sweetlygirl    02/08/2014    1 recensioni
Questa storia parla di un ragazzo di nome Christian che si innamora del suo migliore amico Alex.. ma come la prenderà il ragazzo? per scoprirlo basta leggere :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passai la giornata in casa, non volevo vedere nessuno!!
Sentii bussare alla porta di camera mia, l’aprii, era Alessia. ‘ che cazzo vuole questa? ‘ pensai scocciato. La lasciai comunque entrare..
< Mi manchi tanto Chris > disse a voce bassa abbracciandomi.
Ero infastidito da quell’abbraccio, per questo non ricambiai. Lei notò la mia freddezza e si staccò subito.
< Non sono dell’umore Alessia > sbuffai.
Lei annuì, fece un sorriso e se ne andò, lasciandomi solo, di nuovo.  ‘forse ho esagerato.. ‘ alzai il sopracciglio al pensiero.
La sera andai a dormire presto, volevo che quella giornata terminasse.
 
Eccoci qua, di nuovo mattina, un’altra giornata di scuola mi attendeva.
Mi alzai svogliatamente dal letto e mi preparai lentamente. Uscii di casa senza fare colazione e andai a scuola in motorino.
Dovevo chiarire la mia relazione con Alex, lo cercai con lo sguardo tra i tanti ragazzi presenti quel giorno.
Trovato!! Avanzai verso di lui quando vidi David tirarlo a se e baciarlo.. sulle labbra.
Mi fermai, ero diventato un pezzo di pietra, dentro di me c’erano tante emozioni mescolate, stavo per scoppiare.
No, quello stronzo non poteva baciare il mio ragazzo, anche se io avevo fatto di peggio..
Ripresi a camminare con passo veloce verso di loro, afferrai David per il braccio e iniziai a picchiarlo. Sentivo le urla spaventate delle persone che non sapevano cosa fare, anche Alex mi gridava di smettere, ma quello doveva morire.
Mentre continuavo con il massacro sentii urlare il mio nome, era una donna, chi se non la preside? Mi voltai verso di lei e lasciai a terra il ragazzo mettendomi le mani in tasca.
< IN PRESIDENZA > urlò arrabbiata. La seguii senza dire nulla.
< Christian, ti rendi conto della gravità della cosa? > mi disse sedensosi sulla sua grande sedia di pelle.
< Nessuna gravità, quello è il mio ragazzo, cristo!! > alzai il tono di voce.
< Non imprecare davanti a me. Devo sospenderti, mi dispiace > scosse la testa iniziando a scrivere qualcosa sulla sua agenda.
< C-cosa? No, la prego. Mia madre si arrabbierà tantissimo > unii le mani a preghiera.
< Per una settimana, a partire da domani > ormai aveva preso la sua decisione..
Mi alzai sbuffando e abbandonai l’ufficio.
Tutti mi guardavano male, chi mi urlava ‘ fai schifo ‘ chi mi tirava pezzi di carta. Non mi interessava di loro, io volevo il mio Alex.
Andai di fronte a lui, mi guardava male.
< Non ho parole Christian > fece una smorfia di disprezzo.
< NON HAI PAROLE? TU SEI IL MIO RAGAZZO E QUELLO TI BACIA? > urlai dando un calcio al cestino e ribaltandolo.
< NON SONO PIU’ IL TUO RAGAZZO, E’ CHIARO? > urlò spingendomi addosso al muro.
Bene, io e lui non stavamo più insieme.. mi ricomposi e andai via. Una cosa buona l’avevo fatta però, il suo amichetto era finito in ospedale, sorrisi solo al pensiero.
 
Mamma era delusa dal mio comportamento, non ero più me stesso. Quel David mi aveva portato via Alex, Natasha continuava a provarci con me, Alessia non la sentivo più. Ero solo..
Presi il motorino e andai a casa di Alessia, quando lei aprì la porta era stupita, felice, non si trattenne che mi saltò subito in braccio. La strinsi forte a me perché mi era mancata veramente tanto.
Con questa ragazza stava nascendo qualcosa, qualcosa di bello..
Passarono mesi ed io e lei eravamo sempre più uniti, nel frattempo però il sesso con Natasha non era finito.
Mi accorsi di provare qualcosa per Alessia.. Alex non contava più nulla per me, era un vero stronzo.. ogni volta che mi vedeva mi ignorava, così come faceva il suo nuovo ragazzo David.
 
Una sera ero con Alessia, non so come ma scattò un bacio. Uno di quei baci dolci, bellissimi, emozionanti.
Oh mio dio, stava succedendo davvero.. quella ragazza che mesi prima veniva maltrattata da me e i miei amici, ora è qui a baciarmi.
Con lei avrei voluto approfondire la cosa.. nei prossimi giorni le avrei chiesto di essere la mia ragazza.
 
< Ciao Chris > Natasha si avvicinò a me, provocante come sempre.
< Ciao bella > le sorrisi baciandole la guancia, lei ricambiò.
< Stasera ho casa libera, ti aspetto > mi disse facendomi l’occhiolino.
< Mh no guarda, meglio di no > scossi la testa guardandola.
< Perche’ no? > mi chiese irritata. Ed io guardai Alessia che era seduta in un banco. Lei capì e continuò  < Se stasera non vieni da me ti giuro che racconto tutto a lei > sorrise perfidamente.
Mi stava ricattando.. bene.. Sospirai e accettai di andare da lei.
 
Erano le 22:00, eccomi qui, a casa di Natasha.. avrei dovuto trovare il modo di uscirne.. ma lei poteva incastrarmi in ogni momento. Aveva foto, messaggi, e anche un paio dei miei boxer..
Entrai silenziosamente in casa sua, lei mi trascinò fino alla camera.. quella sera mi incastrò per bene. Mise una videocamera che riprese TUTTO. Io non me ne accorsi ovviamente.
 
Il giorno dopo andai da Alessia e lei mi tirò uno schiaffo tanto forte da staccarmi quasi la testa.
< Ma che.. > mi toccai la guancia.
< Non voglio mai più vederti >  disse con le lacrime agli occhi senza lasciarmi finir di parlare. Se ne andò.
Capii da solo che la stronza di Natasha aveva spifferato tutto. Andai di corsa da lei.
< Non erano questi gli accordi > le dissi stando al suo passo.
< Avevamo un accordo? Boh, non mi ricordo > fece spallucce ridendo.
< Sono stato con te ieri notte, non avresti dovuto dire nulla ad Alessia > la bloccai per il braccio rinfrescandole la memoria.
< Forse non hai capito che qui comando io, Christian > disse sicura di se sistemandosi i capelli.
Ero nella tela del ragno.. ero davvero in trappola ormai. Alessia sapeva tutto.. e mo?
< Cosa devo fare? > chiesi sospirando.
< Devi obbedire ad ogni mio ordine, poi FORSE ti farò fare pace con la tipetta > sorrise incrociando le braccia.
Io obbedire a questa stronza? Che palle.. chissà cosa mi avrebbe fatto fare. Accettai, avrei fatto di tutto per Alessia.
L’operazione riconquistare Alessia era iniziata.
 
FINE DELL’OTTAVO CAPITOLO, COMMENTATEE
  
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