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Autore: October    09/09/2008    2 recensioni
One-shot introspettiva che è come se fosse stata scritta da un personaggio dell'altra mia fanfic, The Memory of Trees, principalmente un tributo alla sabbia, ma che ha anche delicati pensieri poco celati.
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sand in my shoes



I've still got sand in my shoes,

And I can't shake the thought of you…
I shake it all, forget you!
Why, why would I want to?
I know we said goodbye;
Anything else would've been confused but I wanna see you again…

I wanna see you again
Two weeks away, all it takes to change in time around by falling
I walked away and never said that I wanted to see again.

But now, I wanna see you again.
I wanna see you again.

*Dido, Life for Rent (2003), Sand in My Shoes



***



“Arrivammo sulla spiaggia che portava lentamente ad un gigantesco specchio oscuro: l’oceano. C’era il primo quarto di Luna, quella notte, e lo vedavamo mentre si pavoneggiava in quella superficie morbida e riflettente. Illuminava a mala pena l’ambiente, in modo tale che scorgemmo solo qualche sottile riflesso dilagarsi. Mi tolsi le infradito e anche Kiki si incamminò con me nella glaciale sabbia scura. I piedi si muovevano dolcemente su quel mare solido, solcando le piccole dune. Sembrava che la sabbia infondesse energia alle nostre gambe, una forza speciale e magica che ci permetteva di camminarci sopra senza farle male.
Camminammo per qualche minuto, senza parlare, in un profondo silenzio dove si sentiva solamente il fruscìo delle onde. Ci assaporammo lentamente quel momento così intenso e fantastico, e anche magico, come la natura che ci circondava. Arrivammo fino alla riva dell’oceano, dove l’acqua sussurrava parole come fanno le fate, parole che solo chi sa ascoltare riesce a comprendere.
Tornando indietro, ci chinammo in avanti poggiandoci a terra e sfiorammo la spiaggia. In quel momento ho pensato al Kazekage, Gaara del Deserto. Al suo passato, quello che era, e al suo presente, a quello che è diventato. Volevo che fosse lì con me, non solamente come un pensiero, ma come una persona da comprendere, conoscere, da rispettare. Sentii una strana sensazione, come se una coltre d’argento colato ci stava coprendo. Guardai il cielo nero: un raggio di Luna sfuggito, ribelle, da una sottile nuvola stava illuminando me e Tzatziki. I miei occhi si inondarono di quella luce abbagliante, si nutrirono di essa, e da quel giorno quel lume non li lasciò più.
Quella notte capii di amarlo.
Che strani… questi poteri della sabbia.
E anche ora, che sono distesa sulla morbida spiaggia, con la sabbia fine che ormai è entrata nelle mie scarpe e non ne vuole sapere di andarsene, come il pensiero di lui d’altronde, posso vedere nel cielo al tramonto i suoi folti e ribelli capelli, fiamme di passione nelle quali sono stati intrecciati preziosi rubini. Toccando il mare color acquamarina posso immergermi nei suoi profondi occhi, e affondando una mano nella sabbia, sentire il suo infinito tocco. Nami”



*************************************************************



Eccomi qui con una one-shot scritta pensando all’altra mia fanfiction “The Memory of Trees” (diciamo che ho fatto un po’ di spoiler su quella fic…) ;) pazienza! Non mi sento come se l’avessi scritta io, ma come se fosse stata Tsunami (la Nami della storia)… Vi prego di recensire! Bacioni dalla vostra October *tira bacetti a tutti*
  
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