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Autore: Rain e Ren    09/09/2008    2 recensioni
Rieccomi qui, stavolta con una storia lunga su Dragon Ball.
Ambientata dopo la fine dell’era GT….pochi mesi dopo la partenza di Goku!
La vita sembra tornata alla normalità, ma il dolore e la tristezza pervadono ancora gli animi dei nostri eroi, memori di tante battaglie e pieni di ricordi che portano il nome del più grande e generoso dei Sayan.
E su questo sfondo dolce-amaro che un segreto torna alla ribalta!
Un popolo nuovo fa la sua comparsa attraverso i ricordi della persona più insospettabile: Videl!
Nascosto tra le Galassie dell’Universo…il Popolo considerato l’Alba ti tutti gli altri…si rivela per la prima volta…
Tra segreti, leggende, ricordi e scoperte di nuovi, straordinari poteri…forse ci sarà un ritorno inaspettato…!
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta, Videl
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lo so…lo so…lo so…lo so…

SONO IN RITARDO!!!!!!!!!!!!!(non uccidetemi…please…T-T…)

È che ho avuto gli esami e non sono proprio riuscita a postare prima. (chiedo umilmente perdono!!!!!!!!!!!!!!!!!)

Ora però è meglio che la smetta di cianciare e vo lasci alla storia.

Baci…Baci…Rain!!!

 

 

 

5. Questa sono IO!

 

La Capsule Corporation non era mai stato un luogo tranquillo, non c’era mai stato un attimo di pace per quel posto che, dopo tutto quello che aveva visto, se lo sarebbe di certo meritato.

Ma quello non era ancora il momento della tranquillità, ci sarebbe voluto ancora uno sforzo, probabilmente l’ultimo, per ottenere quella pace tanto desiderata.

Ma nel frattempo la confusione regnava sovrana tra quelle mura impregnate di mille e più ricordi.

“ Uffa…!” si lamentò Bulma con un sospiro rassegnato. “ Ma quando impareranno che ‘sto casino non lo si fa nel bel mezzo di un quartiere in cui abitano anche bambini.”

Sia Videl che Gohan risero a quelle parole che, nel profondo, celavano una sincera contentezza per quei momenti che, nonostante il passare degli anni, non sparivano mai.

“ Allora…perché siete qui?” chiese la padrona di casa guardando i due coniugi che le stavano seduti davanti.

Videl sospirò posando sul tavolino la tazza di caffé. “ Bulma…avremmo bisogno del tuo aiuto.” Ammise a mezza voce abbassando gli occhi.

La donna, esperta nel cogliere le piccolezze nelle persone, captò subito la nota di disperazione e amarezza nella voce della ragazza che le stava davanti, e nei suoi occhi vide la paura di qualcosa, forse una richiesta, che aveva paura di fare.

“ Immagino sia successo qualcosa di grave. Disse chiudendo gli occhi e incrociando le braccia al petto. “ Di cosa si tratta?”

“ Veramente non è ancora successo nulla.” Obbiettò Gohan grattandosi la testa imbarazzato. “ Però potrebbe succedere se noi…scegliessimo di agire…”

Anche lui era ansioso, ma nella sua voce c’era anche speranza e un pizzico di felicità, cose che, invece, non erano presenti in quella di Videl, così preoccupata e…e arrabbiata.

Se noi scegliessimo di agire?” chiese Bulma con aria interrogativa. “ Noi chi?”

“ Tutti!” disse Videl come se fosse la cosa più normale del mondo. “ Tutti quelli che, in questi anni, hanno combattuto  per la salvezza del nostro pianeta…e non solo…!”

Bulma sapeva a chi si riferiva: a loro, a tutti loro che, da quando l’avventura era iniziata, avevano fatto quanto era in loro potere per far in modo che sulla Terra e in tutto l’Universo regnasse finalmente la pace!

Quello che però non capiva, era a cosa si stessero riferendo le due persone che aveva davanti.

“ Ragazzi…io non riesco a seguirvi.” Ammise con un sospirò fissandoli negli occhi.

Videl respirò a fondo prima di parlare, ma la tranquillità che tentava di ostentare era tradita dalle sue mani che si tormentavano tra di loro come in una battaglia all’ultimo sangue.

“ Quello che stiamo cercando di dire…o meglio…di fare è…” la voce le si spezzò in gola, e le ci volle tutta la sua forza per continuare. “ Secondo noi…secondo me…è possibile riportare Goku a casa!”

Chiuse con forza gli occhi mentre suo marito le prendeva una mano e voltava lo sguardo.

Bulma rimase basita, in silenzio, per quelle che parvero ore.

La bocca semiaperta, gli occhi spalancati, il respiro mozzo e la schiena rigida.

“ P-Puoi ripetere…?” chiese incerta cercando la voce per pronunciare quella frase.

“ Ho detto che è possibile che Goku ritorni a casa.” Ripeté Videl prendendo un po’ di coraggio e alzando leggermente la voce; Gohan le strinse forte la mano e lei rispose a quel contatto così rassicurante.

“ Non stai scherzando, vero?” chiese Bulma con lo sguardo basso e la voce flebile.

“ No!” disse la ragazza decisa. “ Io credo che sia davvero possibile, ma per fare ciò c’è bisogno di ricorrere a qualche…sotterfugio…ecco…”

“ Sotterfugio?” chiese l’altra mentre un piccolo sorrise le incrinava le labbra.

“ Bè…non ho trovato un termine più adatto dato che dovremmo svincolare un paio di regole se, e dico se, decidiamo di provarci.

Bulma guardò entrambi i ragazzi prima di scoppiare a ridere: che storie!?

“ Vorrei proprio sapere cosa vi passa per la mente!” ammise divertita da tutto quello che stava succedendo.

“ Ad essere sincero vorrei saperlo anch’io,” s’intromise Gohan. “ ma Videl non me lo vuole dire.”

“ Ehi!” lo richiamò lei con uno scappellotto scherzoso.

Bulma li guardò divertita da quel comportamento da eterni ragazzi che avevano sempre avuto; le sembrava ancora di vederli, come quand’erano sedicenni, a litigare su questo o quello, con quella genuinità caratteristica dei ragazzi adolescenti. E poi li aveva visti crescere, e trasformarsi da ragazzini ingenui a genitori maturi e coscienti.

E aveva creduto che il Gohan e la Videl di tanti anni prima fossero scomparsi per sempre.

Ora, invece, li vedeva ridere e scherzare come a quei tempi, con un sorriso pieno di speranza sulle labbra e gli occhi di nuovo invasi dal fuoco dell’avventura.

Era proprio incredibile: nonostante tutto quello che avevano vissuto, la voglia di nuove battaglie era ancora forte dentro di loro e, sorprendendosene, anche lei si ritrovò a fremere all’idea di quello che, n’era certa, si prospettava un nuovo viaggio tutti insieme!

Sospirò prima di sorridere. “ E va bene.” disse allegra. “ Mi avete convinta.”

“ Davvero?” chiesero in coro.

“ Si.” Annuì lei. “ Non ho ancora idea di cosa abbiate in mente, ma se servirà a riportare Goku tra noi allora sono pronta a tutto.”

“ Grazie.” Le disse Gohan strizzandole l’occhio. “ Ma prima di dare inizio al tutto, c’è ancora una cosa che dovete sapere. Potete venire sabato da noi?”

Anche Trunks e Bra?”

“ Si, portali pure.” Annuì lui. “ Devono sapere...”

“ Va bene.”

Bulma non aveva davvero idea di cosa avessero in mente, e la cosa un po’ la preoccupava, ma quando Videl, prima di andarsene, si voltò verso di lei con gli occhi che luccicavano e un sorriso sulle labbra tutti i dubbi passarono.

“ Grazie!”

E quel grazie era gia qualcosa. L’unica a cui avrebbe creduto.

 

@ + @ + @ + @

 

Quel sabato casa Son era un vero e proprio casino!

C’era tutti, da Junior a Vegeta, da Chichi a Tensing; Pan e Bra rideva su qualcosa, Crili chiacchierava tranquillamente con Goten, il Genio leggeva giornalacci…al solito!

L’unica cosa…stavano un po’ stretti tutti lì dentro!

“ Ehm…scusate se v’interrompo ma…potremmo spostarci fuori?” chiese Gohan richiamando l’attenzione dei presenti su di se. “ Ho l’impressione che tra un po’ non ci staremo più qua dentro.”

Tutti annuirono e accettarono la proposta uscendo sui prati che circondavano la casa..

- Gia meglio.- pensò il padrone di casa una volta che tutti furono fuori.

“ Tesoro.” Il richiamo di sua madre lo colse di sorpresa.

Cosa c’è, mamma?”

“ Gohan, tesoro, perché ci avete fatto venire tutti qui?” chiese la donna ansiosa. “ È forse successo qualcosa?” aggiunse guardando apprensiva i figlio.

“ No, va tutto bene, mamma.” La rassicurò lui, ma Chichi riuscì a cogliere nella sua voce una nota di paura; per fortuna, a salvarlo, ci pensò Bulma che, arrivando come un tornado, prese la donna e la portò lontano con la scusa di chissà quale discorso.

Gohan, una volta salvo, sospirò e si guardò intorno alla ricerca della moglie che, inaspettatamente, era sparita quella mattina presto e non si era più fatta viva.

“ Papà, dov’è la mamma?” gli chiese Pan come ad interpretare i suoi pensieri.

“ Vorrei saperlo anch’io.” Disse guardando l’ora e iniziando a preoccuparsi.

Ma dove accidenti era finita????

 

@ + @ + @ + @

 

Videl guardò i suoi amici ridere e parlare spensierati, senza sapere che di li a qualche minuto gli sarebbe stata fatta una proposta interessante…ehm….assurda!!!

Nella sua mente i volti e le voci si delineavano chiaramente, molto che più che nella realtà; riusciva quasi a vederci meglio adesso che era lontana che quando li aveva a pochi centimetri di distanza.

Improvvisamente qualcuno piombò nei suoi pensieri disturbandoli.

“ Videl!” esclamò la voce di suo marito. “ Allora eri qui?!

La ragazza aprì gli occhi e si voltò per incrociare lo sguardo preoccupato di Gohan.

Lo vide atterrare piano sull’erba e fissarla intensamente.

“ Cosa c’è?” gli chiese quando il suo viso da preoccupato si fece perplesso.

“ I tuoi occhi…” sussurrò lui allungando le dita verso le palpebre di lei. “ Hanno qualcosa di diverso…”

Lei non rispose, si limitò a sorridere e a chiudere nuovamente gli occhi prima di sospirare.

“ È meglio se torniamo.” Disse alla fine. “ Gli altri stanno iniziando ad agitarsi.

Gohan la guardò sorpreso e lei fece spallucce.

“ Sono incredibili.” Sussurrò sorridendo.

Cosa?”

“ I miei poteri.” Spiegò alzando lo sguardo su di lui. “ Sono davvero incredibili. Non avrei mai pensato di poter fare cose simili. Davvero!”

Gohan sospirò. “ Non so che poteri tu abbia, ma spero che tra questi ci sia quello di placare le persone. I nostri ospiti sono abbastanza curiosi…arrabbiati…e se non ci muoviamo…”

“ Messaggio recepito!” e si alzò in volo senza dargli il tempo di fare o dire nulla.

 

@ + @ + @ + @

 

Quando arrivarono, il prato davanti casa loro era gremito di persone sorridenti e felici di essere nuovamente insieme. Sembrava che, nonostante tutto quello ch’era successo, gli animi dei loro amici fossero quelli di sempre: allegri e spensierati proprio come quando li avevano conosciuti!

“ Ehm…scusate…” li richiamò Videl cercando di farsi sentire, e quando ottenne l’attenzione generale sorrise a tutti. “ Grazie per essere venuti, davvero.”

I presenti si guardarono l’un l’altro con fare sospettoso: da quando Videl parlava a quel modo!?

“ Videl, cara…è forse successo qualcosa?” le chiese Chichi facendo un passo avanti.

“ No…” disse la ragazza scuotendo la testa. “ No…o meglio: non ancora. Diciamo che potrebbe succedere qualcosa…ma questo dipende dalla vostra risposta.”

“ Risposta?” domandò Trunks alzando un sopracciglio. “ Videl…ma di cosa stai parlando…?”

“ Il fatto è che...” s’intromise Gohan. “ noi, anzi, Videl…ha avuto un’idea.”

“ E in cosa consisterebbe?” chiese Vegeta burbero.

“ Nel riportare a casa Goku!” esclamò la ragazza preparandosi alla reazione generale che, come si può ben immaginare, fu abbastanza comica oltre tutto.

Le bocche spalancate, gli occhi sbarrati, le mascelle per terra…e Chichi svenuta sul prato con accanto il padre che cercava di rianimarla.

“ Mamma…ma cosa stai dicendo…?” le chiese Pan con voce tremante.

“ La verità.” E nella sua voce la determinazione era tornata forte e chiara. “ Io e Gohan siamo andati al Palazzo del Supremo pochi giorni fa, come Dende può testimoniare, e dopo essermi fatta mettere in contatto con Re Kaio ho avuto la conferma che quello che ritenevo era possibile.

“ Sapevo…mi ricordavo che in passato c’era stato un altro caso come quello do Goku, e questo qualcuno era tornato a casa…ma dopo cent’anni.”

“ Tra cent’anni?” fece Vegeta freddamente. “ Ti voglio solo ricordare che tra cent’anni nessuno di noi sarà qui.

“ Ma io non ho mica detto che dobbiamo aspettare cent’anni.” Disse amabilmente mentre gli occhi s’accendevano e prendevano a brillare. “ C’è un modo per imbrogliare questa regola, un sotterfugio, ed è proprio questo a questo che vorrei ricorrere.

E sarebbe?” chiese il Genio.

“ Un popolo.” Rispose lei semplicemente. “ Un popolo considerato l’alba di tutti gli altri. E Vegeta spalancò gli occhi capendo di cosa stesse parlando. “ Il mio popolo!”

E quelle parole furono l’ultima goccia.

“ Mamma…” la voce di Pan flebile ed insicura, le dette il colpo di grazia.

 

“ Io non sono una Terrestre!”

 

 

 

 

Ok…ok…ok…

Non era proprio un granché come capitolo, però è il meglio che sono riuscita a fare in questo periodo incasinato; inoltre avevo detto che da questa capitolo sarebbe iniziata l’azione, ma ho dovuto rimandarla ai prossimi capitoli a causa della lunghezza che un capitolo rischiava di avere (15 pagine di Word per dirla tutta…)

E per di più come capitolo non era altro che un riassunto di tutto quello che era stato detto nei precedenti (almeno dal mio punto di vista) e vi chiedo scusa anche per questo.

Spero proprio di riuscire ad essere più veloce d’ora in poi, ma non prometto nulla.

Al prossimo capitolo e…un grazie di cuore a tutti che hanno commentato e che continuano a seguirmi nonostante la mia incoerenza!!!

Baci…Baci…Rain!!!

 

   
 
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