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Autore: Pandi34    02/08/2014    1 recensioni
Maude è una 17enne alle prese con i soliti problemi da 17enne. A differenza delle sue coetanee, affronta questo periodo con un'arma invincibile: il sarcasmo. E' proprio lei a raccontare in prima persona le sue "avventure" quotidiane, con una buona dose di ironia pungente e un enorme odio per quel diario viola sul quale scrive.
*dal testo*
E poi ho un sarcasmo tutto mio, che amo alla follia.
Mi sposerei con me stessa se potessi.
E beh, ora non mi tira più il culo di scrivere, quindi ciao.
Vado a tagliarmi.
Una fetta di pandoro.
Eh, ci eri quasi cascato! Non sono un’autolesionista, odio quella gente. E per il futuro, prima di tagliarmi (o anche solo graffiarmi) con una delle tue stupide pagine, ricordati che ho un camino.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 Gennaio
 
Ciao Lpc.
Tutto sommato, sono soddisfatta di questa giornata.
Specialmente perché ho eliminato il punto 2 della mia lista dei buoni propositi.
Ok, ammetto che non sono progetti a lungo termine, ma propositi facilmente debellabili (non chiedermi da dove mi escano certi termini) in un paio di giorni. Però hey, ne ho già cancellato uno e siamo solo al secondo giorno dell’anno.
Comunque, dicevo, la giornata.
Sveglia a mezzogiorno, io e Jess a casa da sole, i miei genitori al lavoro.
Scendo in cucina, preparo una tazza di latte e cioccolato e del pane con la marmellata, che fungeranno da colazione/pranzo.
Già, ho usato la marmellata perché è finita la nutella. Devo aggiungere “5 vasetti da un chilo di nutella” alla lista della spesa. E anche i gelati all’amarena. E pure gli orsetti gommosi.
Beh, ho “pranzato” e mi sono distesa “dolcemente” sul divano per guardare la TV. Ovviamente era su MTV, e stavano trasmettendo uno di quei programmi idioti di ragazzine incinte a 16 anni. Programmi che Jess adora, e che sono più o meno la trama di molti dei suoi racconti (da quello che ho notato leggendone alcuni). E a questo punto mi sorge spontaneo chiedermi perché, perché, perché ho una sorella tanto imbecille e sfigata.
E la risposta è, ovviamente: perché quella furba e figa sono io.
Grazie, grazie, niente applausi, davvero.
Dopo circa tre minuti di quella schifezza, dove per 2 minuti e 59 secondi hanno pianto tutti a dirotto, ho spento la TV e sono andata a fare una passeggiata. Dal salotto alla cucina, ovviamente. Cosa credevi?
E toh, un post-it di Jess attaccato alla porta (che prima non avevo notato, se te lo stai chiedendo) che mi avvertiva che “ciao M, sono andata a casa di un’amica, torno stasera. Jessica”.
Meglio così, la casa tutta libera per me.
In effetti avrei dovuto sospettare che anche l’occhialuta scassa cazzo non fosse a casa, visto che lei ha la sveglia alle 7:30 perché poi le viene il mal di testa e bla bla bla credo di avertelo già detto.
Comunque, mi ero totalmente dimenticata di Kyle e dei suoi messaggi finché non ho sentito suonare il campanello. E sono andata ad aprire ancora in pigiama, con delle ciabatte a forma di orso troppo cazzute. E sì, hai indovinato, era Kyle.
Ho fatto una faccia tipo “che cazzo ci fai qui sparisci o chiamo la polizia aiuto al ladro salvatemi vi prego”, ma lui è entrato e si è richiuso la porta alle spalle molto delicatamente (credo abbiano sentito il rumore anche a due isolati di distanza).
Mi ha detto che se ero arrabbiata con lui era meglio chiarire subito la questione.
Gli ho risposto che dovevo togliermi il pigiama.
Ha replicato che sarebbe venuto in camera mia con me, perché non si fidava.
In effetti il mio piano era di chiudermi a chiave in camera e aspettare che se ne fosse andato per uscire. Ma dimenticavo che lui è il mio migliore amico e no, non si fa fregare da queste cazzate.
Siamo andati di sopra, in camera mia.
Mi sono cambiata davanti a lui. Tanto è gay.
E poi chi se ne fotte, non ho molto da far vedere a parte i rotoli di ciccia. Ma è un altro discorso.
E poi abbiamo parlato.
Ora ti riporterò più o meno il dialogo, per quanto la mia limitata memoria mi consente.
Non sono Olivia Dunham, perdio.

IO: ti avevo detto di non venire.
KYLE: non importa, volevo parlarti.
IO: parla, allora!
KYLE: ti ha dato fastidio vedermi con quel ragazzo l’altra sera?
IO: no, perché avrebbe dovuto darmi fastidio?
(Lo so, sono patetica, no comment.)
KYLE: allora perché non rispondi ai messaggi? Maude, non ti riconosco più.
IO: sono stata impegnata.
(E in effetti è vero, sono stata impegnata con i bambocci. E se anche fossi stata libera, non gli avrei risposto comunque.)
KYLE: e allora sentiamo i grandi impegni che sono più importanti del tuo migliore amico.
IO: …
KYLE: …se sono ancora il tuo migliore amico…
IO: sì Ky, lo sei.
KYLE: e allora dimmi che problema hai con me. Sei arrabbiata perché non ti ho detto…
IO: sì, sono arrabbiata per quello. Pensavo ti fidassi di me.
(Lo so, sono COMPLETAMENTE patetica, no comment.)
KYLE: infatti mi fido di te, e so che non hai parlato con nessuno dopo quella sera.
IO: come fai ad esserne tanto sicuro?
KYLE: intuito, sesto senso, chiamalo come ti pare. Mi sbaglio?
IO: *scuoto la testa*
KYLE: e comunque, Maude, avevo deciso di dirtelo appena fosse cominciato l’anno nuovo. Sai, le liste dei buoni propositi e tutte quelle stronzate.
IO: *rido* sì, ti capisco. E Lynn?
KYLE: lo dirò anche a lei, stasera forse. E comunque, Maude, posso dirti una cosa?
IO: *annuisco*
KYLE: se non fossi gay, vorrei una fidanzata come te. Anzi, vorrei te come fidanzata.
IO: fa tanto frase da film idiota per adolescenti piagnucoloni, ma lo prendo come un complimento.
KYLE: infatti ERA un complimento, idiota!
*abbraccio rappacificatore*
*fine*

Grazie, grazie, niente applausi. Sembra quasi il dialogo principale di una delle storielle idiote di mia sorella, diamine.
Beh, fatto sta che ho cancellato il punto 2 dalla lista dei miei buoni propositi.
Dopo il dialogo strappalacrime, Kyle è rimasto ancora un po’ da me e abbiamo parlato.
E qui arriva la rivelazione shock.
TA TA TAN
Joshua Joyce, alias Josh, alias J.J., alias sosia di Kurt Cobain, alias chissenefottevaiavanti, vuole uscire con me.
TA TA TAN
Kyle mi ha detto che Josh è rimasto colpito da me e dal mio carattere e da tutte quelle stronzate che sono una scusa per rimorchiare, e quindi in parole povere vuole portarmi a letto.
HAHAHAHA. No dai, seriamente.
Non so perché non riesco ad accettare che un ragazzo carino, ricco, simpatico, ricco, con buoni gusti musicali, ricco, non malintenzionato e ricco, voglia uscire con me.
E sì, era ironico il “vuole portarmi a letto”. Almeno spero.
E comunque è ricco, questo mi basta.
Magari riesco pure a farmi regalare un giradischi da lui, e in tal caso eliminerei un altro proposito dalla mia lista.
Il suo principale difetto è che sembra sempre fatto (e magari lo è davvero).
Però non lo conosco bene, anzi, non lo conosco affatto, e la zia Trudy insegna “non giudicare un libro dalla copertina”.
Posso sempre ricorrere al metodo estremo illustrato nella “Guida per diventare ricchi in meno di un anno by Maude, facile, veloce e gratuita!”
Passo 1: uscire con il ricco in questione.
Passo 2: far innamorare il ricco in questione di te.
Passo 3: andare a letto con il ricco in questione.
Passo 4: restare incinta del ricco in questione.
Passo 5: sposare il ricco in questione e non preoccuparsi di dover lavorare.
Passo 6: farsi mantenere dal ricco in questione. (in alternativa al passo 5)
Se mai deciderò di non voler lavorare, attuerò il metodo estremo per diventare ricchi in meno di un anno (giusto il tempo che nasca il bambino, ecco).
Beh, torniamo a noi.
Josh vuole uscire con me, e ha detto a Kyle che gli farebbe piacere se io lo contattassi, dato che ho il suo numero.
Perciò ho deciso seduta stante di mandargli un messaggio, giusto perché l’idea di avere un amico/fidanzato/futuro marito ricco mi alletta parecchio.
“Ciao Josh, come stai?” messaggio inviato alle 22:49 a Kurt Cobain.
HAHAHAHA KURT COBAIN! Dovrei cambiare il nome del contatto, già.
E ora aspettiamo la risposta.



Eddai, muovi il culo e rispondi.



“Maude, ciao! Io sto bene, e tu come te la passi?” messaggio ricevuto alle 22:52 da Kurt Cobain.
Devo seriamente cambiare il nome del contatto. Ogni volta che leggo “Kurt Cobain” rischio un infarto.
E ora ci sarà una conversazione interessantissima che non porterà a nulla, me lo sento. Chiamalo intuito, o più semplicemente “imparare dalle altre conversazioni avute con persone che non siano Lynn e Kyle”.
“Anche io sto bene. Ti andrebbe di uscire uno di questi giorni?”- messaggio inviato alle 22:55 a Joshua.
Certo, gli ho chiesto di uscire IO. Problemi? No, ecco, quindi taci.
Ah, dimenticavo che non puoi parlare. Sei solo un povero piccolo pezzo di carta.
E ora spengo il telefono e dormo e no, non controllerò ogni due minuti per vedere se mi ha risposto (come invece ho fatto ieri sera dopo aver detto la stessa cosa riguardo Kyle, già.)
Quindi, buonanotte.
 

 

_______________________________

*angolo dell'autrice*
Eccomi con un nuovo nuovissimo capitolo ^^
Mi scuso per non aver aggiornato prima, dato che questo capitolo era già pronto da un bel po'.
Beh, non mi dilungo oltre, fatemi sapere voi cosa ne pensate con una piiiiiccola recensione :'3
Grazie mille a chi lo farà,
Bacioni,
Pandi34
  
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