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Autore: Oysh_more than me    03/08/2014    7 recensioni
Autmn pensa di vivere nel modo più giusto che esista, lungo una linea sottile, tra obbligo e piacere, dolcezza e aggressività, risata e sorriso, pianto e lacrima solitaria. Ma il suo vivere sul filo di un rasoio la porterà a ferirsi involontariamente, a perdere il suo equilibrio e a cercare di sbilanciarsi verso una delle due sponde, alla ricerca di risposte alle sue domande che forse le verranno fornite da chi meno si aspetta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio che avvolgeva l’ abitacolo era per qualche violazione alle leggi della natura troppo rumoroso, quasi assordante. Era come se i pensieri di quei cinque ragazzi che sedevano vicino ad Autumn fossero così intimi da apparirle così precisi: Liam continuava a far balzare lo sguardo dalla figura di Niall a quella di Harry, in attesa che qualcuno dicesse qualcosa, focalizzandosi qualche secondo in più sul primo dal quale chi più chi meno si aspettava una spiegazione; Helen accanto al castano teneva lo sguardo fisso sulle loro mani intrecciate senza imbarazzo ma nascoste agli altri da una coperta, sentendosi anche lei, come il ragazzo che aveva accanto, in un certo senso coinvolta nella faccenda, mentre Liam doveva dividersi tra due dei suoi migliori amici, lei era tremendamente combattuta perché la questione vedeva come protagonista oltre che una delle sue più care amiche, anche il fratello con il quale aveva sempre vissuto in simbiosi, poche parole ma tante sensazioni e percezioni condivise aggiunte a finte lotte e sfide continue; Moon seduta a terra ai piedi del suo letto era palesemente agitata e ciò la portava a spostare continuamente i suoi occhiali da lettura dal naso al capo, scuotendo un po’ i capelli con sguardo rigorosamente rivolto al pavimento; Niall era alla ricerca di un po’ di appoggio non tanto da parte di qualche presente nella stanza ma da parte di se stesso, combattuto più che mai nei confronti dei suoi sentimenti e nel perenne tentativo di avviare il proprio discorso; Harry era fermo, quasi immobile, i gomiti appoggiati sulle cosce e la schiena ricurva, uno zigomo ancora un po’ malandato e gli occhi rivolti ad Autumn che allo stesso tempo ricambiava il suo sguardo, verde nel celeste, celeste nel verde, in qualche modo il riccio tramite quello sguardo stava confermando tutte le precedenti ipotesi che lei aveva fatto, il cuore puro di Harry gli impediva di avercela con Niall e allo stesso tempo instaurava una sorta di abbattimento verso se stesso per non ricambiare i sentimenti della mora per la quale provava solo un affetto enorme, ma lo aveva capito già da tempo, non faceva parte della sua natura avere predisposizioni verso il gentil sesso, questo era solo da ammettere al proprio io, perché tramite i suoi occhi così sinceri lo stava già facendo con Tumn, l’ aveva scelta tra tutti quanti e questo lei lo aveva capito bene e nonostante fosse fiera della fiducia che l’amico stesse riponendo nei suoi confronti, quella dichiarazione accompagnata da una nota di paura intimoriva anche la bionda, ormai completamente nel mezzo fra tre fuochi. Dopo qualche secondo di autoconvincimento e un piccolo colpetto di tosse per richiamare l’attenzione degli amici su di sé Niall decise di intervenire. “Ho chiesto di vedervi e poter parlare direttamente con tutti perché credevo fosse la cosa più giusta da fare, da due anni a questa parte affrontiamo ogni situazione insieme, bella o brutta che sia e anche se giustamente ci sono legami più forti e altri più deboli, io voglio bene a tutti qua dentro, ci conosciamo come le nostre tasche, abbiamo visto crescere a dismisura la barba di Liam”. Un sorriso spuntò su i volti di tutti ad eccezione di Moon intenta ad ascoltare l’ irlandese senza però degnarlo di uno sguardo. “Abbiamo imparato ad evitare Hel per cinque giorni al mese” continuò esercitando il grande potere del suo umorismo. “Hey” gli rispose la riccia lanciandogli giocosamente un cuscino abilmente evitato. “Sappiamo che c’è una persona di cui ci si può fidare cecamente nel nostro gruppo e che non ci abbandonerà mai qualsiasi cosa accada che capisce gli altri più di quanto capisca se stessa” proseguì guardando intensamente Autumn negli occhi ricevendo un sorriso colmo d’ affetto da parte sua. “Io ed Harry abbiamo abbandonato apparecchio ai denti e brufoli diventando dei veri uomini…Chi più chi meno” andò avanti permettendosi di scherzare lievemente sull’ orientamento sessuale dell’ amico. “Horan non fare il bastardo” gli rispose il riccio nascondendo una risata per niente rancorosa. Niall prese un respiro profondo, tutti avevano capito dove volesse andare a parare, qual’ era lo scopo del discorso, probabilmente persino la diretta interessata. “E poi abbiamo visto crescere Moon, credo sia quella più cambiata tra noi, la piccoletta timida che all’ inizio faceva fatica perfino a spiccicare parola con le sue compagne di stanza, quella che abbiamo scoperto a poco a poco, quella ragazza così semplice che dietro ad un paio di grandi occhiali che probabilmente non le servirebbero neanche nasconde una sensibilità estrema spesso incomprensibile agli occhi altrui, è diventata una donna, una donna bellissima, tanto da scatenare qualcosa di molto forte in me tanto da diventare la donna di cui mi sono innamorato”. Fu un attimo, giusto il tempo di pronunciare quella frase, di renderle le idee ancora più chiare ma allo stesso tempo confuse e di farle balzare il cuore trepidante in gola, si alzò spaventata, anche se non del tutto impreparata non comunque pronta, mormorando delle scuse evadendo da quella stanza sotto lo sguardo di tutti i suoi amici ad eccezione di Niall che aspettandosi quella reazione aveva preferito abbassare il viso e privarsi della visione di quella scena. Helen ed Autumn si lanciarono un’ occhiata indecise sul da farsi, le parole del biondo se pur poche erano state tremendamente intense da far venire la pelle d’oca perfino alla riccia, Moon era stata spogliata davanti a tutti e allo stesso tempo sprovvista di uno dei rapporti in cui credeva di più, ovvero l’amicizia di Niall e quest’ ultimo era consapevole che quel discorso sarebbe stato un’ arma a doppio taglio, capace allo stesso tempo di ferire entrambi, nonostante le belle parole che davano voce ai veri sentimenti del ragazzo. Tumn fece per alzarsi. “E’ meglio di no, lasciamola sola per un po’ ” le consigliò l’amica bloccando i suoi movimenti. “Niall…” tentò di parlare Liam. “Non preoccupatevi ragazzi davvero immaginavo non l’avrebbe presa bene” confessò il biondo. “E così mi hai distrutto la faccia per Moon eh?!” intervenne Harry. “Amico, davvero, ti devo le mie scuse, io non volevo farti del male e…”. “Nialler davvero non importa, vorrà dire che dovrò intensificare gli allenamenti in palestra per far fronte a nuovi biondi irlandesi ubriachi e tremendamente gelosi” scherzò il riccio alzandosi dalla sua postazione camminando verso l’amico che fece lo stesso dopo qualche secondo. “Pace?” chiese insicuro il biondo porgendogli la mano destra. Harry schivò la mano per poi fiondarsi addosso all’ altro abbracciandolo calorosamente. “Potrai pensare che sono una checca ma ti giuro che il mio destro non ti risparmierà nel caso dovesse succedere di nuovo” dichiarò il riccio all'orecchio del biondo. “Non succederà, te lo prometto”. Il ritorno del sorriso di entrambi e una leggera risata riempirono la stanza e tolsero un peso dal cuore di tutti i presenti, che nonostante fossero preoccupati per Moon erano perlomeno sollevati dal chiarimento degli altri due ragazzi. 





Per la seconda volta in meno di una settimana Autumn si ritrovò a bussare alla porta di casa Malik, l’ idea le era balenata in testa all’ improvviso, dopo aver visto Helen e Liam uscire dalla sua stanza aveva preferito lasciare Harry e Niall ad un ulteriore chiarimento e abbandonare per qualche ora la vita del Campus, così mentre passeggiava nella vana speranza di incontrare Moon per poter scoprire qualcosa di più sul suo stato d’animo anche se ormai piuttosto chiaro, quasi inconsciamente si era ritrovata nei pressi della casa del moro e per una volta aveva deciso di agire d’ istinto ed essere lei a sorprenderlo. Dopo quella che aveva constato essere la consueta attesa offerta dal ragazzo, vide la porta aprirsi e la figura di Zayn sulla soglia dell’abitazione. “Hey” salutò il ragazzo questa volta non del tutto sorpreso, era come se il suo sesto senso per una volta non avesse fatto cilecca ma ci avesse azzeccato in pieno e nonostante si fosse fatto trovare impreparato, con i vestiti e le mani sporche di vernice sapeva che sarebbe stata lei a fare il primo passo. “Oi” ricambiò lei trovandolo ancora più affascinante con quell’ aria disordinata. “Entra pure” le disse accogliendola nella sua dimora. Autumn entrò con un po’ di titubanza in meno rispetto all’ ultima volta. “Se stavi facendo altro, beh io posso anche andare via, sono passata così perché…” prese parola la ragazza bloccandosi sull’ ultima parte. “Perché?” chiese allora lui fortemente interessato. “Perché mi andava” replicò allora lei sincera spostando subito i suoi occhi da quelli intensi e soddisfatti del moro alla piccola radio d’epoca riposta su una mensola del soggiorno. Il ragazzo sorrise per niente dispiaciuto dalle parole della bionda. “Mi avevi promesso una pizza no?!” continuò lei cercando di distogliere l’attenzione di Zayn dalla sua penultima frase. “Eh va bene…Però prima dovrei lavarmi sai…” rispose lui indicandosi. “Già, le automobili no?!” replicò lei ironica riferendosi alle evidenti macchie non di olio ma di pittura. “Eh proprio così, dieci minuti e sono da te, fai come se fossi a casa tua” la informò sparendo subito dopo in una stanza del corridoio. Non voleva sembrare impertinente o troppo curiosa, quindi preferì sedersi con delicatezza sul piccolo divano rosso osservando da un’ opportuna distanza una piccola parte del mondo di Zayn, in particolare la sua attenzione venne catturata dal grande quadro che occupava interamente la parete meno grande, era il volto di una ragazza, gli occhi chiusi, le ciglia lunghe e i capelli mossi, il volto palesemente concentrato, e qualche straccio poco coprente sul corpo delicatamente rannicchiato, quel quadro celava una tristezza misteriosa, non chiara o immediata agli occhi di chiunque, esprimeva un messaggio, si allungò ancora un po’ per vedere se recasse all’ interno o all’ esterno il nome dell’ autore e si stupì di trovare nella parte di tela rivolta verso la parete la piccola ma curata firma del moro. Ora ne aveva avuto la conferma: Malik era un artista. Ritornò alla sua postazione scossa e allo stesso tempo sorpresa di ciò che aveva appena scoperto e della forte emozione che quel bellissimo dipinto era riuscito a suscitare in lei. Rimase lì ferma e immobile con lo sguardo verso la ragazza disegnata, probabilmente rispecchiandosi in lei in qualche modo, fino all’ arrivo del padrone di casa. 





“Allora chi sei Autumn Roberts?” esordì il ragazzo dopo aver ingoiato il primo boccone di pizza con lo sguardo rivolto alla bionda ancora intenta a manovrare una fetta della sua cena. “Ti prego, sembra tanto una di quelle scene da film” bocciò la sua uscita. Il ragazzo sorrise forte appuntando nella sua testa di abbandonare per sempre il pensiero di dare la ragazza seduta al suo fianco, in quel prato freddo ma che offriva uno scenario suggestivo, per scontata. “Vorrei sapere qualcosa in più su di te, tutto qui” ammise lui per poi continuare a mangiare. “Mhm…” reagì lei terminando il primo trancio, pulendosi con poca accuratezza le mani e versando un po’ di Coca Cola nel suo bicchiere. “Mi chiamo Autumn Roberts ho ancora vent’anni poiché il mio compleanno è il 23 Settembre, già il primo giorno di Autunno e questa coincidenza la devo alla grandissima fantasia di mia madre; ho due fratelli Christine, sedici anni e una testa dura come il marmo e Nick ancora allegro e spensierato come qualsiasi normale undicenne; i miei genitori si sono separati nove anni fa e prima di trasferirmi al Campus vivevo con i miei fratelli e mia madre in una villetta nei sobborghi della città mentre mio padre da tre anni a questa parte convive dall’altra parte di Londra con la sua attuale compagna, completamente odiata da mia sorella che cerca di architettare piani per creare dei casini tra di loro con pessimi risultati e che deve mettere in atto ogni Venerdì sera nell’ormai abituale cena a cui tutti i figli di Jim Roberts sono invitati per passare del tempo con Julie per conoscerla meglio dato che una volta che mio padre avrà ottenuto il divorzio da mia madre la sposerà, da due anni vivo nella stanza 158 dell’ interno femminile della St. Joseph, dove studio giornalismo con Helen e Moon e stare con loro mi fa bene, mi tengono lontana per quasi sette giorni su sette dalle diatribe familiari ma anche con loro e i ragazzi i problemi non mancano mai, e quindi in amicizia come in famiglia mi ritrovo sempre a metà, convinta di non dover schierarmi per nessuna stupida fazione ma consapevole di non poter restare imparziale ed inerme per tutta la vita” terminò poi il suo monologo sorseggiando la sua bibita per calmarsi un po’, era stupita probabilmente più del moro per quanto fosse riuscita a lasciarsi andare, ad aprirsi e a rivelare qualcosa che andava oltre le semplici formalità ma che abbassava ancora di più le pareti precedentemente costruite attorno a sé, consapevole delle sue azioni ma per qualche strano motivo persino della fiducia che quegli occhi ambrati erano riusciti ad infonderle con quell’ estrema attenzione che le avevano riservato. “Credo che ora tocchi a te…” riprese Tumn cercando di spostare l’attenzione da se stessa al moro afferrando una nuova fetta di pizza. “Sono Zayn Malik e ho ventun anni compiuti a gennaio il dodici per l’esattezza, sono anglo-pakistano e questo è il motivo per il quale la mia pelle non è bianco candida come quella di Harry, vivo da solo da circa un anno e mezzo quando ho iniziato ad essere indipendente se pur lavorando con mio padre guadagnandomi da vivere e lasciando il tetto familiare dove vivevo con mia madre, mio padre e mia sorella Willa che ha diciassette anni e va ancora al liceo, sto bene da solo anche se ogni tanto mi manca casa e non mi pento di essere andato a lavorare dato che non ho mai apprezzato lo studio e la scuola in generale”. “Qual’ era la materia che preferivi?” lo interruppe la bionda ponendogli una domanda a trabocchetto. “Sinceramente?” chiese titubante. “Non vale educazione fisica o l’ intervallo, sappilo…” lo mise in guardia lei. “Arte” rivelò piano con un po’ di insicurezza sorseggiando poi un po’ di liquido dalla sua lattina. “Ci avrei scommesso” mormorò sicura. “Si, mi piace disegnare, dipingere, dare colore all’ emozioni, è per questo motivo che amo anche i tatuaggi averne e farne, e se le mie mani sono spesso sporche di colore è perché dipingo molto su tela e beh…Diciamo che a volte mi piace anche fare del writing sui muri senza però rovinare nulla, anzi nel tentativo di migliorare le cose, credo che sia la forma di espressione più facile per me, è la mia passione”. Terminò lasciando a bocca aperta Autumn completamente sorpresa che anche il moro fosse riuscito ad aprirsi con lei. Aveva rispettato il patto, quello che diceva: ‘dammi fiducia e te ne darò'; ed entrambi avevano mostrato l’uno all’ altra una parte fondamentale del proprio Io, seppur tramite pochi accenni. Dopo aver terminato di mangiare i due si sdraiarono sull’ erba fredda con la parte superiore della schiena appoggiata ad un grande masso e una coperta di lana sulle loro gambe. “Forse non è stata una grande idea quella del pic-nic” considerò il moro notando la ragazza infreddolita incerto se avvicinarsi ancora di qualche centimetro a lei permettendo alla spalla della bionda di appoggiarsi al suo petto. “Nonostante il freddo non potevi scegliere posto migliore” gli rispose osservando il cielo stellato parzialmente sereno stringendosi un po’ di più nel suo cappotto. Sussultò quando sentì le mani di Zayn sui suoi fianchi e la sua schiena essere condotta con delicata lentezza sul torace del ragazzo senza porre opposizione, il cui respiro caldo si scontrava con il suo collo freddo creando una piacevole armonia. “Com’è andata a finire con Niall? Liam mi ha spiegato un po’ la situazione” le chiese non abbandonando la presa sui suoi fianchi, tenendola come si tiene una bambina, con estrema delicatezza, come se avesse paura di farle del male. Tumn prima di rispondere condusse il collo all’ indietro dando l’opportunità alla sua testa di appoggiarsi alla spalla di Zayn, sentendosi quasi cullata tra le sue braccia, al sicuro. “Ha chiarito con Harry e credo che tra loro sia tutto a posto, ma il vero problema è Moon, oggi si è dichiarato davanti a tutti noi e lei come da programma se n’è andata, capita molto spesso che si allontani dalla realtà dei fatti che cerchi forti distrazioni, studia e legge molto proprio per questo motivo, ha paura di affrontare le sue emozioni e forse di trovare finalmente la felicità, perché stare con Niall approfondire la conoscenza dei sentimenti che prova per lui la spingerebbe ad affrontare un cambiamento grandissimo a cui lei molto probabilmente non si sente ancora pronta, e fidati io vorrei provare a darle una mano a darle una spintarella come ho fatto con Irlanda ma questa volta devo stare ferma, non posso, deve accorgersene da sola, scoprire e scoprirsi di testa sua anche se vederla soffrire è un supplizio e in più credo di non essere in grado di darle una mano in questa situazione” raccontò sincera. “Tumn le persone hanno bisogno a volte anche di sbatterci la faccia” replicò il moro. “Cosa intendi scusa?” domandò perplessa. “Credo che non dovresti sempre intervenire…Credo che tu debba concentrarti di più su te stessa” ammise onestamente. “Mi stai chiedendo di essere egoista” ribatté lei con tono più energico sentendosi in qualche modo colpita da quelle parole che erano state in grado di metterla in discussione e di modificare l’atmosfera attorno a loro. “Forse te lo sto dicendo” continuò lui sicuro. “Spiegami una cosa…” iniziò lei. “Essere egoisti significa pensare sempre a se stessi mettere il proprio Io al centro di tutto o sbaglio?”. “Non sbagli, credo che è quello che dovresti fare, la vita è una Tumn, non puoi sempre pensare agli altri”. “Giusto! Allora, se ipoteticamente io e te avviassimo una relazione io potrò tradirti, dato che devo pensare a ciò che voglio e a ciò che sento io, escludendo te e i tuoi sentimenti” lo sfidò completamente alzando di poco il viso fissandolo intensamente negli occhi ragionando in un modo a lei solitamente estraneo. “Se ipoteticamente io e te avviassimo una relazione non sentiresti mai il bisogno di tradirmi” accolse la sfida spostando anche lui il volto verso quello della ragazza lasciandola senza parole. La vicinanza tra i loro visi era stata ridotta al massimo e Autumn capì di stare violando le distanze di sicurezza, lasciando perdere qualsiasi regola prefissata abbandonandosi al repentino aumento della frequenza dei suoi battiti, nel momento in cui spostò il suo sguardo dagli occhi del moro alle sue labbra piene. Zayn le si avvicinò ancora di qualche millimetro completamente pervaso dalla voglia di baciarla, di entrare ancora di più nel suo mondo, di scavalcare quelle ormai fragili barriere che però continuavano ad esistere e che impedirono alla ragazza qualsiasi mossa successiva, pochi secondi e la magia provocata da quella sintonia altalenante svanì d’ un tratto, la bionda ritornò nella sua posizione iniziale lasciando di stucco il ragazzo. “E’ meglio tornare, inizia a fare piuttosto freddo” prese nuovamente parola Tumn invitando il ragazzo a riportarla a casa. Lo aveva respinto, era stata la prima a respingerlo dopo anni di spietate conquiste, nonostante il silenzio imbarazzante e gli sguardi prontamente evitati dalla ragazza che aveva spezzato quell’ equilibrio precario che si era stabilito tra loro evitando un ormai quasi sicuro bacio, non avrebbe ceduto, se quella era paura di amare, lui l’avrebbe aiutata ad affrontarla, che lei fosse stata d’accordo o meno, esponendola giorno dopo giorno e sempre di più a questo sentimento da lei così tanto temuto, offrendole quindi la migliore medicina.








 
-Spazio Autrice. 

I'm hereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Amatemi ragazze perchè sono riuscita a pubblicare più velocemente del solito, ma del resto ve lo dovevo no?!
Come vi dovevo un appuntamento tra Zayn e Tumn ma non il bacio assicurato, infatti ho fatto un po' la stronzetta, lo ammetto...Però mica contano solo i baci no? E qua c'è stato un avvicinamento bello e buono.
Senza dubbio!
Nialler che combinaaaaa eh?! E' innamorato, stufo di continuare a mentire e la sua dichiarazione era necessaria.
Tra lui ed Harry nonostante questo sembra essere tutto apposto, non ditemi che volevate ancora una rissa...
Moon per voi cosa farà? 
Sono super curiosa di ricevere i vostri pareri quindi vi aspetto nelle recensioni e non esitate a farmi domande per avere qualsiasi chiarimento...Sono qui per questo ;)
Ringrazio tutte le ragazze che supportano me e la mia storia tramite le recensioni o il seguire/preferire/ricordare/leggere ciò che scrivo, siete il TOPPP <3 <3 <3
Non mi resta che mandarvi un grosso bacio e darvi appuntamento al prossimo capitolo :')
<3 <3 <3 <3 <3
A presto xx
 
  
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