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Autore: Cilyan    03/08/2014    1 recensioni
"A volte le storie migliori iniziano per gioco, un gioco che forse non avrà mai fine e diverrà realtà proprio come una fiaba. Non si tratta di scommesse, ma di reciproci scambi di affetto gratuito sincero e, col tempo, disinteressato".
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- Io non capisco- disse- ma quel che so è che voglio aiutarti perché tu puoi fare lo stesso con me. Insomma si può dire che non ti amo, ma che ti usi.- Disse incerto.
- Tu mi usi?- chiesi stranito.
- Si. Può sembrare brutto, ma penso che l'essere l'oggetto di qualcuno renda bene l'idea di possessione che ho e per avere il tuo vero affetto ho bisogno prima che tu sia mio.-
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- Linguaggio colloquiale
-Slash, Zayn/Liam
- Accenni di sesso descrittivo, se non amate il genere, evitate :)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3 “Incompatibilità di pensieri compatibili”.
 
 
Mi risvegliai accoccolato a Liam, anche non se ci eravamo messi a dormire in quella posizione, ma raggomitolati nelle coperte e l'uno attaccato all'altro. Così, provai a staccarmi sentendo mia madre gridare il mio nome. Dopo qualche tentativo riuscii a defilarmi senza però svegliarlo e ne approfittai per sgattaiolare di sotto e vedere cosa volesse mia madre.
- Zayn dove hai messo il basilico?- come immaginavo. Le solite grida isteriche.
- Nel frigo mamma- le risposi infatti, cercando di sembrare calmo, ma invano.
La tensione stava già cominciando a farsi pungente ed io cominciai a sudare freddo quando :
- Ah si?- disse ed io provando mantenere la calma, lo presi e glielo porsi dicendo:-  Eccolo. Ti serve altro?- Mi mostrai disponibile.
- Si sono le dieci e tu stavi a cora a letto- Ovviamente.
- Scusa mamma è che ho molto sonno. Non posso tornare a dormire?- Non dormivo molto la notte e, sicuramente, tutta quella tensione a casa non aiutava.
- Certo che puoi, ma  sicuro di stare bene?-  per fortuna la vidi mutar alla comprensione, così flebilmente provai ad introdurre il discorso “Liam” per cercare di tornare al più presto di sopra, al sicuro.
- Si mamma. A proposito; hai letto il mio messaggio?- azzardai allora.
- Certo. Hai fatto bene. Siete troppo giovani per uscire da soli a quell'ora; ma dove lo hai messo a dormire? – come volevasi dimostrare. Risposte come mi sarei aspettato, tuttavia non riuscii a stare calmo davanti all’ultima sua domanda e le mie ginocchia cominciarono a cedere di fronte alla mia stessa risposta:
- Su con me-
- Se vuoi puoi andare a dormire nel mio letto- esclamò puntandomi i suoi occhi colo smeraldo addosso  nei miei che, a sua detta, erano tutti quelli di mio padre. E come darle torto. Lui era morto da soli tre anni ed io mi ricordavo benissimo di tutte quelle persone che mi fissavano e mi paragonavano a lui. Insomma mia madre non era l'unica a farlo.
- No, non ti preoccupare. Liam potrebbe rimanere spaesato non trovandomi al suo risveglio. E’ un ragazzo molto sensibile e timido.- Le sorrisi.
- E resta pure a pranzo? Povero ragazzo, tutto solo; qua c'è sempre tanto cibo.- stavo salendo già le scale davanti a quella sua affermazione, ma lei preferì ugualmente esprimermi il suo consenso e - Su ora vai che io preparo.- rincorrendomi per un semplice bacio sulla fronte.
Mia madre era strana: prima gridava ed era anche capace di inveirti contro e poi riconvertiva alla dolcezza più assoluta, ma quel che era certo era che la colpa di ogniminima cosa che non le andasse bene, fosse la mia.
- Occhei mamma- sbiascicai, interrompendo i miei pensieri e ritornandomene in camera, di cui trovai la porta semi aperta. Così, poco prima di entrare mi persi a guardare Lì che si era spostato e si era messo a rotolarsi tra le coperte, quasi volesse saggiare ogni minimo angolo del mio letto, in cerca di chissà cosa.
Pensavo che dormisse, così entrai di soppiatto, ma quando tra le coperte vidi sbucare uno di quei suoi occhi dorati, mi resi conto che fosse sveglio, o, per lo meno, che stesse dormendo ad occhi aperti.
- Ma cosa stai facendo?- dissi io allora, visibilmente divertito.
Lui sussultò per poi srotolarsi e guardarmi timido e
- Scusa- sibilò.
- Oh di nulla- mi sedetti al suo fianco carezzandogli appena i ricci morbidi, cosa che lo fece visibilmente arrossire e farmi divertire ancor di più.
 - Sei buffo sai? Sembri un dolce batuffolo bianco e, se ti un po’ "batuffolino", per caso ti sei svegliato da molto?-
- Ehm… Solo qualche minuto.- rispose ancora imbarazzato e con lo sguardo ancora abbassato, proprio come la sua testa d'altronde.
- E perché ti stavi rotolando batuffolino mio adorato?- continuai a scherzare io ancora più divertito e lui, sinceramente, mi disse:
- Beh perché ho sentito un buon profumo e , come dire, ne sono rimasto ammaliato, ma non volevo fare nulla di male- continuò cercando di essere il meno timido possibile ed io risi a quelle parole, ma dentro di me avvampai e, speravo vivamente che le mie guance non fossero rosse tanto quanto il mio cuore pulsante forte ed il mio sangue scottante intensamente nelle vene.
Per fortuna parve non accorgersene ed io ne approfittai per raffreddare un poco l'atmosfera , arruffandogli i capelli e facendogli “pat pat” sulla testa .
- No, no, tranquillo. Vuoi fare colazione? Io avrei ancora sonno. Molto sonno.- sbadigliai stiracchiandomi e cercando di ignorare i cento cavalli che mi correvano nello stomaco ad ogni mio sguardo verso il ragazzo che avevo di fronte.
- Oh, come mai hai così sonno?- disse preoccupato ed io, ancora turbato dal mio stesso corpo, risposi timoroso:
- Beh perché la notte non riesco mai a dormire a causa della continua ansia dovuta al mio pensare di essere inferiore rispetto ai miei genitori e di deluderli-
Non avevo mai detto tutto questo a nessuno ed ora mi ritrovavo a parlarne con uno sconosciuto, sempre se ancora lo si poteva chiamare così.
- Tu non sarai mai inferiore a loro- disse serio, dopo un breve momento di riflessione.
- Loro ti hanno creato e plasmato e per questo, per quanto tu possa sbagliare, non li deluderai mai, anche se, magari, a volte te lo sei potuto sentir dire-
-Grazie- dissi soltanto a quelle poche parole che, almeno così mi sembrava, forse erano le più vere e sincere che mi ero mai sentito dire; e, inaspettatamente, mentre io ero a capo chino, mi si avvicinò e mi abbracciò rendendo bianco anche me, a causa del lenzuolo che lo avvolgeva.
- Batuffolino- scherzai, poi, riprendendomi- Resti a dormire con me? Mamma ha detto che ti avrei dovuto invitare a pranzo e a me non dispiacerebbe per nulla - conclusi più che sicuro, almeno in apparenza. Le nostre mani si erano inaspettatamente unite ed io, senza accorgermene veramente, cominciai a sperare che non si sarebbero più staccate.
Che provassi qualcosa per lui, davvero?
Lo avevo sempre visto a lezione, eppure lui non mi aveva mai notato.
Mi sentivo così solo…Eppure con lui era diverso. Con lui era magico e anche se
- grazie, ma non vorrei disturbare il tuo sonno...ehm...io....- mi aveva risposto, sapevo che anche lui sentiva la mia stessa magia, le sue guance non mentivano mai ed io lo avevo capito sin dal primo momento. Così
- resta- gli sussurrai all'orecchio, cercando di essere il più suadente possibile e
- Stai cercando di sedurmi Malik?- aveva azzardato poi lui timido e scherzoso. Ancora un sorriso.
- Oh sì, può darsi di sì, chi lo sa. É forse vietato pretendere un po’ di coccole dal proprio ragazzo?-mi pronunciai per smorzare un poco l'atmosfera creatasi in precedenza e, dall'altro lato, per distrarmi dalle tempie che stavano andando a fuoco tanta era la confusione che avevo dentro.
- Ecco. A proposito di questo...- Incominciò lui  ancora una volta con gli occhi e la testa abbassata.
- Ti aiuterò- asserii io.
- Come?- domandò schietto lui.
- Ho detto che ti aiuterò-
- Ma io ormai ti ho aiutato con arte. Non posso fare più nulla per ricambiare- lo vidi abbassare il capo triste ed io, non seppi il perché, ma lo strinsi forte al mio petto e mi beai della sua stretta timida e paurosa.
- Non ti preoccupare ti aiuterò “Bocciolo”.- Ma da dove mi uscivano tutti quei soprannomi?
Babe, Batuffolo, Bocciolo, ci mancava solo che lo chiamassi “ Amoruccio” ed eravamo a posto.
Oh Payne, Payne che cosa cavolo combini a Mister tenebroso Malik?
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someone help me :)
Buona sera carissimi!
Eccomi qui a pubblicare, quasi me ne stavo dimenticando XD
Allora non ho molto da spendere su questo capitolo.
Viene presentato il personaggio della madre di Zayn che sinceramente, fossi in voi, non prenderei sotto gamba.
Sto parlando da sola dato che la storia non se la fila praticamente quasi nessuno XD
Spero non deluda e se qualcuno voglia proporre migliorie, per favore faccia pure, non ditemi nulla sui dialoghi, però, che già so rendano il tutto molto bambinesco XD

Un beso
Cilyan
  
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