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Autore: needacurlyboy    03/08/2014    9 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Crediti: Sara Scrive 
 
“Il tuo amore mi solleva fuori dal tempo
e conosci il mio cuore a memoria”
Demi Lovato – Heart by Heart.
 
Capitolo Diciotto.
 
È sabato.
 
I ragazzi hanno un’intervista e le ragazze li hanno accompagnati con i bambini.
 
Io, invece, sto accompagnando Andrea all’aeroporto di Heathrow.
 
Parcheggio davanti ad esso e scendo dall’auto per aiutarlo con le valigie.
 
“Lascia, faccio io.” Dice gentilmente prendendo la valigia dalle mie mani.
 
“Oh, okay.” Sorriso e lo seguo davanti all’entrata.
 
“Il volo per Roma, Italia, partirà tra venti minuti.” Annuncia una voce.
 
“Beh, ci vediamo.” Dice avvicinandosi a me per darmi un bacio sulle labbra.
 
Abbasso lo sguardo e deglutisco.
 
Adesso o mai più! Dice la vocina nella mia mente.
 
“Non posso.” Sospiro.
 
“Io…” Non riesco a farlo.
 
Come posso dire “addio” a una delle persone più importanti della mia vita?
 
“Tu ami Harry.” Dice con tristezza.
 
Alzo lo sguardo sorpresa dischiudendo le labbra per dire qualcosa, ma non esce alcun suono.
 
“Quando sono arrivato, ho subito notato il modo in cui lo guardavi…” Fa una pausa prendendo un respiro profondo. “E tu, non mi hai mai guardato come guardi lui.” Mi guarda con gli occhi quasi lucidi e il mio cuore perde un battito.
 
“Mi dispiace, Andrea. Tu sei un ragazzo fantastico e non ti ringrazierò mai abbastanza per ciò che hai fatto per me e i bambini. Quando ho rivisto Harry, qualcosa dentro di me è cambiato…” Appoggio la testa sul suo petto stringendo la sua maglietta in un pugno.
 
“Va tutto bene, Vero.” Mi accarezza la schiena. “Ma, se ti farà soffrire, prenderò il primo volo per L’Inghilterra e gli spezzerò le gambe.” Ridacchia.
 
Rido con lui e mi allontano per asciugarmi le guance.
 
“Il volo per Roma, Italia, partirà tra quindici minuti.” Annuncia, di nuovo, la voce.
 
“Non lo farà.” Sorrido.
 
“Sarà meglio per lui.” Mi sposta una ciocca di capelli dal viso. “Devo andare, ci vediamo.”
 
“Ti voglio bene.” Sussurro stringendolo a me.
 
“Ti amo.” Dice prima di allontanarsi e poggiare le labbra sulla mia fronte.
 
Afferra le sue valigie, mi rivolge un ultimo sorriso e s’incammina all’interno dell’aeroporto.
 
Mi avvicino alla macchina, salgo e parto verso Londra.
 
Ci ho messo un’oretta per arrivare qui, spero di arrivare in tempo per almeno una parte dell’intervista.
 
Celine mi ha mandato un messaggio con l’indirizzo degli studi televisivi, così mi sarà più facile trovarli.
 
Stringo il volante tra le dita e mi mordo il labbro inferiore.
 
Ora, la cosa più importante che devo fare è parlare con Harry.
 
Sono stanca di piangere, come ho fatto in questi giorni, voglio essere felice con lui… Se lo vuole.
 
Speriamo vada tutto bene.
 
 
Un’ora precisa.
 
Sono arrivata agli studi televisivi ma, per mia sfortuna, non c’è più nessuno.
 
Impreco tra me stessa sbattendo una mano sul volante, facendo suonare il clacson.
 
Sobbalzo sul posto guardandomi intorno, sperando che non ci sia nessuno, e sospiro.
 
Noto non molto distante da me un ragazzo appoggiato contro il muro e, quando lo riconosco il mio cuore comincia a battere più veloce.
 
Harry.
 
Harry’s pov.
 
L’intervista è andata benissimo.
 
Abbiamo parlato del nuovo tour, del nuovo disco, abbiamo scherzato e finalmente ho parlato di Lorenzo e Leonardo.
 
È stato difficile, ma con l’aiuto dei ragazzi ci sono riuscito.
 
Ho raccontato di come ho conosciuto Veronica, di come l’ho rincontrata qui a Londra e come stavo dopo aver scoperto dei bambini.
 
“È andata bene, no?” Dice Celine accanto a me tenendo Leonardo per mano.
 
“Già.” Annuisco e guardo Lorenzo che dorme con la testa appoggiata sulla spalla di Elisa.
 
“Noi passiamo per il retro, non voglio che Lorenzo si svegli.” Borbotta Celine prendendo in braccio Leonardo, il quale si stropiccia un occhio e sbadiglia.
 
“Ci vediamo dopo.” Diciamo noi in coro.
 
Le ragazze ci salutano e si allontanano.
 
Usciamo dagli studi e, davanti a noi, vediamo una folla di fan.
 
Facciamo foto, facciamo autografi, prendiamo regali e le ringraziamo per tutto il loro supporto.
 
Senza di loro a quest’ora non saremo da nessuna parte.
 
Guardo tra la folla, sperando di vedere Veronica, ma di lei non c’è la minima traccia.
 
Aveva detto alle ragazze che sarebbe venuta agli studi. Forse ha fatto tardi accompagnando Andrea all’aeroporto.
 
Mi mordo il labbro inferiore pensandoli insieme e continuo a firmare autografi per distrarmi.
 
 
Un’ora.
 
I ragazzi sono andati a casa delle ragazze, mentre io sono rimasto ad aspettare Veronica.
 
La folla non c’è più, ci sono solo io.
 
Sento il suono di un clacson e sobbalzo alzando lo sguardo.
 
Conosco quell’auto.
 
Veronica.
 
La vedo scendere dall’auto e sorriso istintivamente, nel vederla.
 
Si avvicina a me velocemente, guardandosi intorno e, quando mi è abbastanza vicina, mi abbraccia.
 
“Avrei dovuto darti ascolto; provo qualcosa per te, qualcosa più forte di una semplice amicizia.” Dice contro il mio collo prima di darmi un bacio sulla guancia.
 
Quante volte avrei voluto sentire queste parole uscire dalla sua bocca in questi giorni.
 
La stringo a me e le do un bacio sulla guancia.
 
Mi allontano da lei, le sposto delle ciocche di capelli che le erano cadute sugli occhi, sorride ed io ricambio.
 
“Era ora.” Dico mentre le accarezzo una guancia con la mano.
 
Ridacchia dolcemente e appoggia le mani sul mio petto.
 
Fallo, adesso, baciala! Esclama la voce nella mia mente.
 
Avvicino le mie labbra alle sue e lei azzera la distanza fra esse alzandosi sulle punte dei piedi, facendole combaciare perfettamente.
 
Cominciamo a muoverle l’una contro l’altra facendo scontrare le nostre lingue e, dopo un paio di minuti, ci allontaniamo per riprendere fiato.
 
Appoggio la fronte sulla sua e la bacio a stampo prima di scoppiare a ridere insieme.
 
“Andiamo a casa.” Dice intrecciando le mie dita con le sue e cominciando a camminare verso la sua auto.




Angolo autrice,
Buonasera a tutte, scusate l’ora per l’orario ma oggi sono stata impegnata e l’unico momento libero che avevo era questo. Ho anche il banner della storia, vi piace? A me mi piace molto. E, sono sicura che vi piacerà molto anche questo capitolo, visto che le cose per gli ‘Heronica’ vanno molto meglio. Finalmente possono cominciare la loro storia d’amore senza nessuno che interferisca e, con i bambini, possono formare una famiglia. Per lo scorso capitolo mi aspettavo che arrivassimo a cento recensioni, ci sono rimasta un po’ male, ma sono comunque grata alle ragazze che hanno recensito. Per questo capitolo quante recensioni riuscite a fare, invece? Fatevi sentire anche voi lettori silenziosi, mi fa piacere avere nuovi pareri. Detto questo, passo a parlarvi dei prossimi due, forse tre, capitoli: saranno concentrati soprattutto su due personaggi, Elisa e Chiara. Negli scorsi non ho parlato molto di loro, così conoscerete un po’ anche loro. Poi, tornerò con gli ‘Heronica’, Lorenzo e Leonardo e il Natale. Non aggiungo altro, sennò vi rovino la sorpresa.
Ehm, credo di aver parlato abbastanza. Vi saluto e vi do la buonanotte.
Alla prossima,
Reds xx

 
  
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