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Autore: Minga Donquixote    04/08/2014    5 recensioni
Hisoka e Illumi, durante una missione da assassini, incappano in un piccolissimo problema.
La vita "serena" di una "docile e dolce" ragazza verrà distrutta dall'arrivo di questi due personaggi.
I due Hunter si ritroveranno in un mondo che non conoscono appieno. Privo di cazzate sul Nen e assassini omicidi che camminano tranquillamente per le strade.
Non sarà di certo una passeggiata convivere con due ragazzi come sono i Pace.
***
La vicenda si svolge mentre Gon, Killua & Company sono occupati a combattere le Formichimere :3 Hisoka e Illumi vengono trasportati nel mondo reale.
Metto OCC per sicurezza e il rating Arancione sarà per le parolacce. Non è prevista nessuna coppia, solo sane risate, ma in compenso ci saranno parecchi doppi sensi però :3
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hisoka, Illumi Zaoldyeck, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Loro + i miei genitori= brutto affare
 
ANNA POV

All'ora di cena Hisoka fu il primo a finire dato che aveva categoricamente rifiutato il cibo e aveva detto che andava in camera di Lorenzo.
Ho dovuto accompagnarlo e lo sguardo minaccioso che mi ha lanciato non è stato affatto dei migliori. A sollevarmi il morale però c'era Illumi che sembrava il più calmo e gentile possibile ma ero quasi certa che se avessero solo osato fare qualcosa di offensivo o irritante avrebbe potuto ucciderci tutti.
"Quindi...avete accettato un contratto online, èh?" 
Deglutii sonoramente alle parole di mio padre e per non rischiare di soffocare bevvi tutto di un sorso l'intero bicchiere di cocacola. Ascoltai con un orecchio la voce di mia madre che mi sussurrava: "Quello era il tuo ultimo bicchiere, lo sai?"
Illumi si girò verso di me e storse la testa da un lato. Io, intenta ancora a cercare di regolare il respiro, lo guardai di sbieco ma poi rivolsi il mio sguardo sul piatto.
Mio fratello mangiava come un maiale, ignaro dell'atmosfera palpabile nell'aria.
"Si, è così, signore" 
Mio padre rise. "Non dovrebbe essere una buona situazione la vostra...inoltre..." sospirai di sollievo ma quando rialzai gli occhi il sangue nelle vene si gelò.
Mio padre stava dando leggeri schiaffetti sul viso serio di Illumi che aveva bloccato ogni gesto tenendo strette nelle mani il coltello e la forchetta. "Sai, avete una carnagione molto chiara voi due. Sembrate dei cadaveri..."
"P-Papà!" lo rimproverai alzandomi dal tavolo e correndo da Illumi. "S-Sono g-gesti da fare questi!? E tu che mi rimproveri tanto per l'educazione!" lo rimbeccai.
"Ma io sto scharzando. Questo ragazzo l'ha capito al volo, vero?" ridacchiò il maggiore tirando una guancia di Illumi.
Sbiancai.
"Si, molto divertente" Illumi bettè le palpebre per un paio di secondi poi tornò al piatto. Tranquillo e incurante degli sguardi curiosi, terrorizzati e divertiti nella stanza.
"Credo che andrò a dare un'occhiata a Hisoka. Magari vuole delle merendine o-"
"Mamma! Non portargli delle merendine! Non è un bambino!" E POI I PANGOCCIOLI SONO I MIEIII! Nessuno poteva portarmi via i miei adorati paninetti dolci!
"In ogni caso andrò a dare un'occhiata. Pare sia sopra da solo da parecchio tempo e non si è disturbato a scendere." la bionda uscì dalla stanza lasciandomi nel dubbio.
Che dovevo fare? Seguire mia madre e lasciare Illumi da solo con Papà, dato che miofratello non era di nessuna utilità oppure accompagnare mia madre per fa si che non faccia qualcosa di stupido che possa metterci in pericolo tutti quanti? 
Decisioni...Decisioni... No! Così sembravo troppo pazza-pervertita e maniaca (ogni riferimento a Hisoka è puramente casuale. SPOILER del capitolo 330)
Che fare...che fare...?! Si, decisamente meglio!
"Beh..." papà si alzò da tavola mettendo il piatto, dove prima giaceva un'insalata mista, nel lavandino. "...vado ad annaffiare il prato. An, te sparecchia e metti tutto nella lavastoviglie" 
Sgranai gli occhi. "Lo deve fare mamma!" sbuffai.
"Tua madre è occupata a sistemare le camere." fece il sorriso più raccapricciante che avessi mai visto. "Quindi tu ti occuperai della cucina."
Temevo mio padre quanto gli aghi che teneva chissà dove Illumi. "V-Va bene" annuì prendendo i piatti dalla tavola e portandoli al lavandino.
"Tu, essere inutile..." indicai mio fratello che si accigliò distogliendo gli occhi dal cellulare. "Fa qualcosa di utile e vai a controllare ma-!"
"Lorenzo viene con me fuori ad aiutarmi. Vero?"
PAPA', MA STAI SCHERZANDO?! VUOI DAVVERO FARE BELLA FIGURA CON 'STI DUE?!
"Ok" Lorenzo lanciò il cellulare sul divano e uscì in giardino, dietro mio padre.
Sospirai. 
E ti pareva. Ora mamma era di sopra con quel clown pazzoide che si era rintanato lì per tipo 2 ore senza dare alcun segno di vita. E io invece cosa ero costretta a fare?! Ma si, pulire le stoviglie! Cosa che non facievo praticamente mai e che non avrei mai fatto in vita m-!
"Ti serve una mano?"
OK! E' la seconda volta che mi fate prendere un infarto!
Per la paura lasciai cadere il bicchiere ma Illumi fu altrettanto veloce da afferrarlo a mezz'aria. "Ti ho spaventato?"
"No, sai...è naturalissimo che un'assassino che minaccia da stamattina questa famiglia mi compaia alle spalle in una stanza deserta e silenziosa." gli sorrisi in modo tirato e sistemai il bicchiere nelle sue mani nella lavastoviglie.
"Non c'è nessun bisogno che vi minacci. Sembrate parecchio collaborativi. Non c'è alcun motivo per cui tu abbia paura" rispose con quella calma che riusciva a farmi ribollire il sangue nelle vene.
Arrossii. "I-Io non ho paura." affermai, poco convinta.
"Ah no? Allora perchè tremi? L'acqua non mi sembra così fredda" Illumi allungò una mano e la passò sotto lo scroscio d'acqua del rubinetto.
"N-Non è-"
"AAAAAAH!" 
Sgranai gli occhi. Ecco, lo sapevo!
Sorpassai Illumi uscendo dalla cucina, attraversando il salone e salendo le scale 4 alla volta in una decina di secondi. Appena misi piede nel sul corridoio vidi mia madre agitarsi a destra e sinistra, rossa in viso.
Corsi verso di lei e la agitai tentando di capire se aveva qualche graffio o peggio. Ma quando notai che non aveva nulla mi distanziai. "Ma cosa ti urli così?! Mi hai fatto prendere un infarto!" sbuffai calmando il respiro e il battito accellerato.
"B-Bagno..."
"Cosa?" borbottai alzando un sopracciglio. Era talmente rossa che poteva bellamente sputare un fuoco con un solo soffio.
"B-Bagno...nudo...Hisoka..."
Ok, decisamente quelle tre paroline insieme non stavano proprio bene. Nono.
Presi la cinta di mio padre sul comodino stringendola fino a farmi male al palmo della mano e bussai alla porta chiusa del bagno dei miei genitori. "HISOKA!"
Nessun rumore.
Aprì la porta e mi ritrovai il rosso completamente nudo. Come mamma l'aveva fatto (o credo °-° penso che non l'abbia mai avuta una mamma. Nato da un'esperimento malefico).
"Mi hai portato un asciugamano?" mi chiese con un sorrisetto portandosi una mano ai capelli e lisciandoli. Erano zuppi quindi doveva essere uscito da poco nella doccia. Non aveva trucco in faccia quindi presumo che la sera se lo tolga.
"NON TI HO PORTATO UN BEL NIENTE! CHI TI HA DETTO DI ENTRARE NEL BAGNO DEI MIEI?!" mi coprii gli occhi con le mani lasciando cadere la cinta per terra.
"L'altra doccia era stretta e non mi piaceva" mi rispose semplicemente.
Sentii una presa sui miei polsi ma mi costrinsi a spiaccicare le mani contro gli occhi. "Susu, non dovresti farne un dramma. Potrai vedermi nudo quanto vorrai-!"
Sentì la presa farsi improvvisamente assente e quando scansai la mani vidi Hisoka con un asciugamano sulla faccia. Sicuramente gli era stato lanciato.
"Sbrigati e copriti, Hisoka. Il padrone di casa potrebbe farti a pezzi. Quel tipo potrebbe avere un Nen impressionante." disse pacatamente Illumi, poggiato con la schiena contro il muro dietro di me.
"NON ESISTE IL NEN!" gridai allo Zoeldyeck che alzò le spalle prendendomi per un braccio. "Ma che fai Illumi?!" chiesi un tantino più calma.
"Vorrei vedere la nostra stanza" mi lasciai trascinare fino in corridoio poi entrai nella seconda stanza trovando mia madre che faceva tranquillamente le lenzuola, ancora rossa.
"Ma', ho risolto la questione 'Bagno-Nudo-Hisoka'. Illumi gli ha portato un asciugamano...mi chiedo dove l'abbia trovato..." 
Mamma mi guardò con occhi colmi di piacere e sistemata la camera (WOW! Non l'avevo mai vista così in ordine in 16 anni di vita!) sistemò l'aspirapolvere in un apposito armadio.
"Quindi è questa?"
La stanza di mio fratello era più o meno dello stesso diametro, circa 20 metri quadri, della mia ma parecchie più cose la occupavano. Un enorme armadio era situato alla destra della porta e il letto matrimoniale si trovava proprio davanti a quest'ultimo.
Vi era anche un'altro armadio davanti al letto, poggiato alla parete, e una scrivania stracolma di libri e altre cianfrusaglie alla destra del letto.
In più un piccolo televisore LG era sistemato su un piccolo scaffale proprio davanti ai piedi del letto. La console dell'X-BOX ancora accesa.
Sicuramente mio fratello si era messo a nerdare con PES o Call of Duty quella mattina prima dell'arrivo di quei due spicopatici e aveva dimenticato di spegnerla.
"Ehm...TA-DAAN" tesi le mani verso la stanza guardando Illumi con la coda dell'occhio.
"Sembra accogliente" annuì quello superandomi e andando ad esaminare il televisore nuovo di mio fratello.
"Ehi, ragazzina, dove metto i panni da lavare?"
Quando voltai la testa verso il corridoio notai Hisoka con un asciugamano legato in vita e dei vestiti, probabilmente quelli da clown, in mano. 
"Non hai proprio il senso del pudore, vero?" chiesi tappandomi il naso con una mano e facendo uscire una voce stridula. Non volevo rischiare di perdere grosse quantità di sangue da lì, sarei sembrata una pervertita.
"P-Potete restare in questa stanza f-fino a quando non avremmo sistemato b-bene la dependance!" Claudia si coprì il viso con una mano e uscì velocemente dalla camera rinchiudendosi a chiave nella sua.
"Potresti cortesemente smetterla di mettere dei dubbi a mia madre?!" spinsi il mago all'interno della camera e mi appoggiai a l'uscio. "Beh, cosa mi stavi chiedendo prima?"
Guardai Illumi sedersi sul letto per poi distendersi in modo quasi meccanico. Quel tizio metteva i brividi.
"Dove potevo mettere questi ma non mi lasci mai finire di parlare" Hisoka mise quello che pareva fosse un broncio.
"Perchè temo in qualche tuo stupido doppio senso" feci spallucce tentando di guardarlo il meno possibile.
"Io vado dritto al punto" lo prese come un vanto.
"Non so perchè ma l'avevo sospettato" risi.
"Anna, hai visto- OH, siete qui!" mio fratello entrò e rimase paralizzato alla figura di Hisoka, semi nuda (o meglio nuda, tanto che cambia con quel pezzo di stoffa lì sotto °-°). "E perchè lui è nudo?!"
Spinsi dentro Lorenzo e chiusi la porta. "Volevo farti una sorpresina..." ghignai bloccandolo per le spalle. "Sai, un'esperienza nuova..."
"OH! COSA VUOI FARMI!? FERMA!" prese a urlare e agitarsi tanto che dovetti spingerlo sul letto per non farmi colpire da qualche gomitata o altro.
"Sto scherzando, idiota" sghignazzai e mi avvicinai a Hisoka tendendo una mano. "Quelli puoi darli a me. Li metterò in lavatrice e entro domani sera saranno puliti e asciutti."
Spostai lo sguardo su Illumi che era ancora disteso a pancia in su, guardando il soffitto. "E, Illumi..." girò il capo verso di me. "Puoi lavarti e darmi anche i tuoi. Intanto vi trovo qualche maglietta e pantalone nell'immenso guardaroba di mio padre"
Illumi si alzò e prese a sbottonarsi i pantaloni. Arrossii di nuovo mentre Hisoka e Lorenzo pensavano a ridacchiare. "N-NON QUI!" lo bloccai dandogli le spalle. "Spogliati in bagno e poi dammi i vestiti"
"Capito. Ma non è che fa molta differenza. E' perchè ti senti imbarazzata?"
"Q-Q-Questo tizio...!" 
Lo presi per un polso e lo buttai fuori dalla stanza con tutta la forza che avevo in corpo. "Pensa a sbrigarti! Spero che Sunsilk vada bene per i tuoi capelli!" 
Come se non bastasse vidi mio padre ridere dietro di me e con rabbia lo fulminai con lo sguardo. "E tu fila trova dei vestiti adatti a questi due! Io ne ho le tasche piene!" ululai entrando nella mia camera e sbattendo forte la porta.
Hisoka guardò Lorenzo con un sopracciglio alzato. "Ha spesso la pressione alta vero?"
"Già" annuì il biondino.

Ero tranquillamente seduta sul mio letto singolo, rivedendomi alcune puntate di Hunter x Hunter per capire meglio quei due personaggi, quando Hisoka entrò nella mia stanza cogliendomi di sorpresa.
Abbassai velocemente tutte le schede e notai che come sfondo del desktop avevo proprio Illumi e Hisoka in un bellissimo Yaoi.
Chiusi velocemente il portadile fingendo un perfetto sorriso a trentadue denti. "Che vuoi? Sono le 21:00"
"Non essere così scortese, voglio solo dare un'occhiata alla tua camera" si accigliò l'altro percorrendo l'intera stanza con quello sguardo indagatore.
Quando avvistai un reggiseno e un paio di mutando sulla sedia alla mia destra mi apprestai a prenderle e buttarmele alle spalle, fingendo un'altro sorriso. "Ora che hai visto puoi pure sparire"
Hisoka sorrise e si chiuse la porta alle spalle. "Tuo fratello è uno spasso"
Ora che lo vedevo quel rosso era completamente diverso da prima. I capelli erano asciutti ma tirati verso il basso e portava una semplice canottiera senza maniche e dei pantaloncini scuri. Sembrava una specie di Gon modificato. 
"Lo so, è mio fratello." sbuffai chiudendo gli occhi e portandoli sul computer chiuso davanti a me. "Ho cose importanti da fare, potresti cortesemente rompere a Lorenzo, com'è giusto che sia?" gli chiesi in modo gentile.
Lui, di tutta risposta, andò a sedersi dietro di me adocchiando la mia piccola scorta di manga. Prese un volume di Black Butler e lo sfogliò tranquillamente poi lo posò di nuovo passando ad un mio preziosissimo yaoi.
"N-Non toccarlo quello" glielo sfilai dalle mani e feci per rimetterlo apposto. Ma nel farlo dovetti per forza distendermi su di lui, cosa che lo fece sghignazzare e me imbarazzare più del previsto.
"Te ne vai viaaa! Sei seccante" mi accigliai alzandomi dal letto.
"Che problema c'è se rimango qui per un po?" sbuffò il rosso, innervosito.
LUI! E io stavo letteralmente saltando dalla gioia, vero? "C'è! Devo fare delle cose"
"E non posso vederle?"
"No."
"Perchè?"
"Perchè no!"
"Non è una risposta sufficiente" incrociò le braccia al petto e rimase lì dov'era.
Io, furiosa più che mai, mi avvicinai  e feci leva sulle braccia legate la petto, tentando di rimetterlo in piedi ma con scarsi risultati. Lui continuò a ridere, notando il mio disagio.
"Sei odioso, Hisoka. Fila via!" lo ammunii. "Guarda che ti caccio fuori di casa èh"
"E io ti uccido" 
"Potresti provarci!"
Mi ritrovai una carta contro la gola e non riuscì a trattenere un gemito di paura. "Già, potrei sempre provarci. Le mie carte non sono resistenti perchè prive di Nen ma possono tranquillamente tagliare la gola di qualcuno, magari mirando ad una vena. Ma questo già lo sai, no?"
"Ecco perchè sei seccante..." sussurrai distanziando le mani dalle braccia dell'uomo. "Non fai altro che mettere suggestione" deglutii.
Hisoka affilò lo sguardo ambrato e fece svanire la carta, proprio come l'aveva estratta da chissà dove, tornando nella posizione originale.
"Ti faccio paura?"
Cos'era quella? Una domanda? Era davvero interessato alla mia risposta?
SI! SI! CERTO CHE SI! Al solo guardarti me la faccio addosso.
"No." KYAAA! Stupido orgoglio!
"Davvero?" il suo sguardo tornò su di me e sembrava quasi potermi trapassare.
"No. In realtà me la sto facendo sotto." e l'orgoglio se n'è andato a farsi fottere. "Ma chi non lo farebbe? Sto tremando, non vedi?" gli mostrai le mani e le trovai stranamente ferme. Eppure sentivo il mio corpo tremare visibilmente.
"Sei brava a nascondere la verità, tutto qui" ghignò quello lasciandosi cadere lungo il mio comodo lettino. 
Secondo me 91 kg non piacevano al mio letto. No, no.
"Capito"
"Vuoi che me ne vada?"
Rimasi un momento immobile. "Vuoi andartene?"
"No"
"E allora rimani. Farò quel che devo fare domani" sbuffai e tornai a sedermi sul letto incrociando le gambe e girandomi verso di lui. "Anzi, perchè non andiamo tutti di là?"
Forse mi ero fata un'idea sbagliata di lui, infondo.
Hisoka alzò un sopracciglio e si rimise dritto. "Ok" 
Lo sentii avvolgermi con un braccio in vita e con l'altro sotto le gambe alzandomi di peso dal letto e aprendo la porta con una mano. "M-Ma che fai, stupido!" sibilai a bassa voce, dato che stavamo passando davanti la camera dei miei, pressando una mano su una guancia del rosso.
"Ohi, l'ho convinta. Posso vedere le vostre carte per un turno" Hisoka entrò nella camera di mio fratello e guardò il biondino che aveva uno sguardo deluso sul viso. 
"C-Convinta? A fare cosa?" chiesi confusa guardando Illumi che mischiava un mazzo di carte.
"Strip Poker. Tuo fratello ha accettato di giocare solo se ci fossi stata anche tu"
Guardai Lorenzo lanciarmi un ghigno maligno. "I-IO NON GIOCO!" mi agitai cominciando a tirari calci a destra e a manca finchè non fui lanciata malamente sul letto.
"Bene, cominciamo" Illumi prese a distribuire le carte. Ignorando le mie inutili proteste.
RITIRO TUTTO QUELLO CHE HO PENSATO. QUESTO E' UNO STRONZO!

NORMAL POV

"Tesoro, Anna non è nella sua stanza..." sussurrò Claudia a Tullio. Intento a mettersi un paio di scarpe rigorosamente nere.
"Come non è nella sua stanza?" l'uomo si alzò in piedi e andò ad aprire la porta della camera del figlio.
Con la penombra riuscì a scorgere quattro figure raggruppate sul letto, coperte dalle candide lenzuola bianche e carte tutte sparse lì sopra.
Lorenzo dormiva dall'estremità sinistra, il corpo girato verso l'armadio. Aggrappato a lui c'era Anna che aveva la bocca leggermente spalancata e una gamba sembrava essere sopra quella del fratello ma era coperta dal lenzuolo e non si capiva molto bene.
Quello che innervosì il padrone di casa fu il terzo, incatenato ad Anna, che aveva la fronte poggiata sulla schiena della mora e le braccia lungo i suoi fianchi.
L'unico rimasto in una posizione comoda e rispettabile era Illumi. Disteso a pancia in giù come quella sera e le mani dritte lungo i proprio di fianchi.
"Su,su. Lasciali dormire. Dopotutto non stanno facendo nulla di male"
"Mh, hai ragione. Ho sentito dei piccoli ridolini e urletti sta notte. Devono essere stati svegli fino alle 5 almeno."
"Si, anch'io li ho sentiti. Ma sembra si stessero divertendo a giocare a carte"
"Già, così sembra" mormorò il pelato chiudendo piano la porta.
Quello che non sapevano era dell'enorme ammasso di panni dall'altra parte del letto, dietro la scrivania.
  
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