Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Xery_chan    04/08/2014    1 recensioni
Una storia ambientata in un mondo in cui la lotta tra Luce e Tenebre si intreccia con speranze, odi e sete di vendetta generata da una menzogna.
Un racconto in cui un amore proibito,dettato dalle leggi dell'immoralità, è possibile, ma soggetto ad un futuro così incerto.
Valentina è la quarta, ed ultima, figlia della Luce. Dovrà scofiggere le Tenebre, superando le sue paure e le sue incertezze. Liria, Naomi e Shilim la precedettero in questo compito, fallendo.
Ma la nostra eroina non sarà sola: verrà aiutata da Astral e Barian, i suoi fratelli maggiori, ed, in seguito, un gruppo di amiche fedeli e inisostituibili.
Insieme ce la faranno? Riusciranno a diradare la nebbia di mistero che avvolge un periodo persino precedente alla creazione dell'Universo?
Non sarà così semplice, perchè tra tradimenti, peccato e tentazione rischi di non poterti fidare più nemmeno della tua anima.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Bekuta/Vector, Don Sauzando/Don Thousand, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5:Le Tenebre, il loro Emissario e il loro Sovrano.

 

POV Valentina

Volavo in un bosco, non sapevo dove mi trovavo esattamente ma il mio istinto mi diceva di non fermarmi. Le piante che mi circondavano avevano le foglie azzurre e blu e una nebbiolina si alzava da terra dando un che di spettrale a quel luogo. Tutti i rumori erano ovattati, come se qualcuno stesse facendo apposta far tacere tacere gli uccelli e per inquietarmi.
Giunsi ad una radura: al centro si ergeva un enorme albero dorato e ai suoi piedi c'era un laghetto dall'acqua cristallina su cui, di tanto in tanto, si posavano foglie blu e dorate con riflessi argentei. Mi chinai e con un dito sfiorai l'acqua: da quel punto un'ombra nera cominciò a estendersi. Caddi all'indietro mentre nell'aria rieccheggiava una risata agghiacciante una bolla d'ombra si staccò dalla superficie dell'acqua assumendo una forma indistinta. Sembrava ribollire dall'interno.
- Cosa sei? - presi il coraggio necessario per pronunciare quelle parole.
- Sono i tuoi dubbi, i tuoi risentimenti... insomma la tua parte oscura, quella che ti toglierà ogni cosa e tu sei mia - disse, rimpicciolendo sino ad esplodere in lingue di fuoco nero che mi avvolsero.
Urlai ma nessuno udì la mia voce
- Ahaaaaaaaa - schizzai in piedi.
La mia fronte era imperlata di sudore e ansimavo.
Un altro incubo, l'ennesimo: solo quella notte ne avevo fatti cinque.
Mi rigirai tra le coperte, avevo sonno ma non volevo riaddormentarmi per evitare gli incubi
Trascorsi le peggiori tre ore della mia vita:il sonno si alternava al dormiveglia.
In quei pochi attimi di coscienza riuscivo solo a pensare agli incubi che avevo fatto... Mai nella mia vita trascorsi notte peggiore di quella

 

POV Astral

Ero sveglio da un po' e continuavo a rigirarmi tra le coperte,incapace di riaddormentarmi.
Mi arresi all'evidenza che avrei passato la notte sveglio,scesi dal letto e mi diressi in biblioteca.
Era un posto estremamente tranquillo:l'odore di carta e pergamena aleggiava in tutto l'ambiente illuminato dalla fioca luce di una sfera di energia bianca.
Sorrisi,più volte avevo visto Durbe a leggere qui,seduto a una delle immense tavolate presenti proprio per quello scopo.
Mi avvicinai a uno dei tanti scaffali:era intagliato e aveva delle rifiniture in argento.
Presi un pesante tomo con la copertina in pelle sulla cui erano incastonati cristalli rossi e azzurri.
Il titolo era:"Leggende Universali"
Era la seconda volta che lo leggevo...magnifico,forse nemmeno quell'aggettivo era capace di descriverlo.
Mi sedetti e poi l'aprii.

[...] "dal rancore, dal risentimento, e dal sentimento di solitudine che il Drago d'Infinito aveva provato prima di rinchiudersi nella carta divina che prese il nome di 1Numeron Code nacque una scintilla di tenebre, troppo impura per far parte della creatura da cui aveva avuto origine, che crebbe grazie ai sentimenti negativi degli astrali,dei bariani e degli umani.
Nacqero le tenebre e da esse il loro sovrano:il Drago di Tenebra.
Mille anni dopo ci fu una catastrofe voluta dalle forze oscure:il mondo Bariano fu distrutto e insieme a lui morirono i suo abitanti.
Solo uno si salvò:era il leader degli imperatori bariani, Nam.
Vide sgretolarsi il suo mondo e con esso il suo popolo.
Disperato, fece un patto con le forze del male:lui sarebbe stato il loro servo e in cambio avrebbe governato su una nuova stirpe di bariani.
E il suo nuovo corpo di tenebre fu plasmato e il suo cuore divenne nero piu della pece.
Il suo nome ora era Don Thousand,dio del mondo Bariano.
Maledisse sette anime pure di terrestri fin dalla loro nascita:erano destinate a morire di una morte precoce o a dannare fino a quando il loro animo non si fosse consumato,a quel punto venivano prese con la forza e portate sul mondo Bariano.
I loro ricordi vennero cancellati:ogni traccia di ciò che erano state quelle anime umane scomparve e nacquero sette imperatori bariani:Nash,Merag,Durbe, Misael,Vector, Alit e Ghilag."[...]

Distolsi gli occhi dal libro:quel capitolo lo detestavo proprio.Si,detestavo quel capitolo quanto il suo protagonista:Don Thousand...usava gli altri come fossero burattini per raggiungere i suoi scopi, possibile che un tempo fosse un imperatore come Nash? Ne dubitavo. Però gli imperatori bariani, come da tradizione, eleggevano il loro leader per il suo valore e il suo coraggio...possibile che qualcuno potesse cambiare così tanto alleandosi con le tenebre?.
E in più aveva scelto sette anime umane per farle diventare bariane e io lo sapevo, ma dovevo tacere perché avevo dovuto giurare di non dire nulla.
Sospirando chiusi il libro, era tardi e se Barian mi avesse beccato sveglio mi sarei sorbito una bella ramanzina.
Tornai a guardare il grosso volume appoggiato sul tavolo per poi alzarmi e tornare in camera mia.
Mi sedetti sul davanzale della finestra e guardai fuori:la luna piena illuminava le foglie blu e azzurre delle piante rendendole argentee mentre l'acqua degli stagni pareva risplendere di luce propria.
Soffiava una brezza fresca che profumava di Misyl,piccoli fiori che crescevano solo nella foresta.
Sorrisi e mi scappò uno sbadiglio.
Decisi che era ora di dormire un po':mi distesi sul letto e mi addormentai in pochi minuti.

 

La mattina seguente...

 

Valentina si alzò alle sei in punto e pareva piuttosto assonnata,reduce da quella notte insonne aveva gli occhi stanchi e sbadigliò più volte prima di uscire,esattamente dieci minuti dopo essersi alzata.
L'aria mattutina era frizzante e le pizzicava il viso scompigliandole i capelli.
Aveva deciso che quel giorno avrebbe provato ad usare le sue abilità ancora sconosciute sia a lei che a tutti coloro che le stavano attorno...bhe salvo il Drago d'Infinito,o almeno così si era identificata le voce nella testa della bambina:le dava consigli e se era in difficoltà le diceva come agire.

Arrivata ai margini della foresta Valentina rabbrividì:le immagini del sogno l'assillavano impedendole di ragionare con lucidità.

"tranquilla non ti accadrà nulla" quella voce si era fatta sentire più nell'arco di venti minuti che in due settimane.

"se lo dici tu..." la bambina aveva imparato a parlare telepaticamente con il Drago d'Infinito:la prima volta che aveva sentito la sua voce aveva cominciato a parlare ad alta voce e i suoi fratelli l'avevano guardata straniti così lei era arrossita violentemente.

Si addentrò nella foresta e in pochi minuti giunse in una radura.

"fermati qui...ora concentrati:visualizza nella tua mente l'immagine di una persona che conosci,un animale o pensa come vorresti essere se fossi bariana o umana" richiesta un po' bizzarra ma non complicata da eseguire.

"ehm...posso sapere perché?" chiese timidamente Valentina.

"lo scoprirai quando farai ciò che ti ho chiesto" una risposta che non si poteva definire tale visto che non rispondeva alla domanda fatta dalla bambina,però operò in lei come aveva voluto il Drago d'Infinito:le aveva istillato la curiosità.

Valentina visualizzò nella sua mente l'immagine di un falco dal piumaggio candido.

Pochi secondi dopo il suo corpo si illuminò e quando il bagliore scomparve la bambina aveva preso le sembianze dell'uccello a cui aveva pensato.

Avrebbe voluto dire del tipo;"Fantastico!!!" ma dal suo becco uscì solo il tipico verso da falco.

"dimenticavo di dirti che quando assumerai le sembianze di un bariano,astrale o umano che sia avrai la sua stessa voce. Invece, quando prenderai le sembianze di un animale,potrai comunicare con i suoi simili perché ne potrai imitare il verso"

"bello"rispose la bambina

"ora esercitati un po' nel mutare forma:devi essere molto rapida nel farlo,un esitazione davanti ad un nemico può costare caro" il tono con cui era stata pronunciata quella frase era severo ma in esso si celava inquietudine e persino preoccupazione perché nemmeno la creatrice poteva cambiare quel futuro che si prospettava governato da tenebre e caos.

Valentina sapeva che il Drago d'Infinito aveva ragione e cominciò subito ad esercitarsi:prese le sembianze di un drago,di un gatto,persino di suo fratello Astral.

"ottimo" Drago d'Infinito pareva soddisfatto "per oggi può bastare" concluse poi.

La bambina sorrise e cominciò a svolazzare per la foresta, allontanandosi rapidamente dalla radura in cui si trovava fino a poco prima.

Ad un certo punto udì una voce che cantava,una canzone sconosciuta a Valentina ma che le pareva molto familiare.

Un richiamo che proveniva direttamente da un arcano passato che in un certo senso sentiva suo.

Seguì il suono di quella voce che alle sue orecchie appariva ipnotico, e come il miele attira le api quel canto attirava la bambina fino al luogo da cui proveniva.

Valentina giunse fino ad una parete di roccia azzurra:era sicura che la voce provenisse da lì, dietro quella parete.

Allora vi appoggiò la mano,o almeno cercò di appoggiavi la mano perché essa vi passò attraverso e una parte della parete ondeggiò come quando tiri un sasso nell'acqua e quest'ultima si increspa e forma minuscole onde con la forma cerchi concentrici e man mano che si allontanano dal punto dal quale hanno avuto origine scompaiono.

Quella parete di roccia sembrava averla inghiottita perché la bambina si trovava in una grotta interamente tappezzata di muschio.

Al centro della cavità si trovava un laghetto in cui nuotavano in circolo due pesci,uno bianco e uno nero,luce e oscurità una il sostegno dell'altra e viceversa, tenebre e luce facce inverse di una stessa medaglia,se una delle due non esistesse l'altra non potrebbe esistere.

Sopra al laghetto era sospeso un cristallo azzurro - trasparente che brillava di luce propria,intorno ad esso ruotavano piccole scintille che lasciavano dietro di loro una scia luccicante.

-Il Prisma Astrale...-la bambina osservava incantata quella pietra.

"esattamente"rispose il Drago d'Infinito.

Sulla sponda opposta a quella su qui si trovava la bambina cresceva un apesco in fiore.

Al tronco di quell'albero, i cui fiori profumavano l'aria e i loro petali, di tanto in tanto,cadevano e andavano ad adagiarsi sulla superficie del laghetto, era appoggiata una figura eterea che cantava.

Lì si poteva udire anche una dolce melodia che accompagnava il canto della ragazza,non era astrale,e neppure bariana,pareva più un'ombra,un fantasma di una fanciulla del passato a giudicare dalle lunghe vesti che portava.

Aveva in mano una lira da cui proveniva la melodia che accompagnava la sua canzone.

Cantava in una lingua divina che era come vento tra le foglie, acqua che scorre...era la lingua delle figlie della luce.

 

Sul mondo Bariano...

Uno spirito nero si avvicinò ad una figura incappucciata:-Padre...-

-Kurai -rispose voltandosi.

I suoi occhi magenta sfavillarono alla fioca luce che entrava nella stanza attraverso le vetrate colorate scomponendosi in raggi variopinti.

Si trovavano in una stanza circolare:la figura incappucciata era ai piedi di una scalinata che portava ad un trono d'oro decorato con cristalli bariani e rubini mentre lo spirito fluttuava circa al centro della stanza.

Quest'ultimo era molto esile,il suo corpo era pieno di tatuaggi verde acqua e due rossi sul viso.

-Padre sto cercando mia sorella,l'ha vista?-

-È da un po che non la vedo - rispose -Probabilmente è sul mondo Astrale...va a prenderla-

Kurai assunse un aria scocciata -Non di nuovo:non voglio rischiare di trovarmi Astral tra i piedi - disse per poi sbuffare.

Gli occhi dell'altro si illuminarono di un rosso cupo -Kurai ti ho detto di andarla a prendere -

Kurai indietreggió un poco e una goccia di sudore si formò sulla sua tempia per poi scivolare rapinamente lungo il suo viso:era meglio non far arrabbiare suo padre.

Chinò il capo -Si padre -disse per poi svanire in un portale rosso.

La figura incappucciata tornò a guardare il trono "Sono ormai mille anni che sono così debole,ed è tutta colpa di quel maledetto antenato di Astral:dopo il nostro scontro mi ha sigillato nel mare bariano, ma sono riuscito ad indebolire il sigillo, naturalmente da solo non ci sarei riuscito qundi mi sono fattoaiutare, così una parte della mia essenza è riuscita a fuggire. L'unico modo per recuperare rapidamente le forze sarebbe fondere la mia anima con quella di un altro bariano così facendo diventeremmo una cosa sola e riacquisterò parte della mia forza...ma per tornare padrone di tutto il mio potere il sigillo dovrà essere rotto..."

-Pensieri oscuri come il tuo cuore prendono forma nella tua mente, Don Thousand -dietro di lui apparve una ragazza con i capelli biondi e ricci che le arrivavano a metà schiena e gli occhi blu - azzurri.

Thousand si voltò: -Ma guarda chi si vede:il Drago d'Infinito in una fragile forma umana ... qual buon vento ti porta qui? - chiese in tono sarcastico mostrando un ghigno sadico e mettendo in mostra i denti bianchissmi.

-Volevo semplicemente avvertirti:sta lontano dalla figlia della Luce o per te saranno guai - disse in tono freddo.

-Perché tutta questa freddezza? In fondo io sono l'incarnazione delle tenebre ed esse sono nate da te...sono praticamente tuo figlio non trattarmi così - disse avvicinandosi a lei.

Per tutta risposta fu guardato malissimo dalla diretta interessata:-Tu sei una creatura fatta di tenebre, io nn ho nulla anche fare con te- disse quasi sibilando.

-Siamo un po nervostte oggi,eh? -chiese il dio del mondo bariano prendendo il mento della ragazza tra l'indice e il pollice.

La bionda si ritrasse al solo contatto con la pelle gelida di Thousand per poi svanire in un turbine di scintille che si dispersero nell'aria.

"Quindi è finalmente giunta sul mondo Astrale la quarta figlia della luce,la prediletta dal Drago d'Infinito, colei che è destinata a portare pace tra i due mondi rivali ... vedrò di darle filo da torcere:non sono riuscite a sconfiggermi le tre precedenti figlie della Luce cedendo alle tenebre e così tradendo il Drago d'Infinito. Come potrebbe sconfiggermi la quarta pur essendo la piu potente di tutte? Non mi batterà ed io la sottometterò per poi servirneme e liberarmi definitivamente dalle antiche catene che bloccano il mio potere...

-Così potrai finalmente far risorgere il nostro sovrano...-erano state le tenebre stesse a parlare.

-Certamente -disse il dio bariano -Il Drago di Tenebra si desterà presto- dopo quest'ultima frase Don Thousand scomparve.

 

Sul mondo Astrale...

-Chi sei? - Valentina si avvicinò allo spirito etereo che si alzò e chinò il capo.

-Sono la prima figlia della Luce -disse per poi sorridere alla bambina.

-Perché chini il capo? Siamo entrambe figlie della Luce all...- fu interrotta da un gesto della ragazza.

-Tu sei la prediletta dalla Luce,io sono una creatura nata pura, ma...bhe non siamo qui per parlare di ma ma per te - disse abbassando lo sguardo per poi continuare -Come te sono nata dal Drago d'Infinito, ma come le altre due figlie della Luce e ti hanno preceduto abbiamo fallito nel nostro compito:sconfiggere Don Thousand. Ma tu puoi farcela:in te dimorano il potere della purezza,della forza e del coraggio, ma ciò non basta:dovrai purificarti tre volte per evitare che la tua anima si macchi - così disse la figlia della Luce -in questo luogo avverrà la prima purificazione - continuò per poi far segno a Valentina di seguirla.

"Le tre purificazioni avverranno nei tre luoghi sacri in cui sono nascosti i prismi celesti" il Drago d'Infinito tornava a farsi sentire.

"capisco...ma come avviene la purificazione?" chiese Valentina.

-Te lo spiego subito:dovrai semplicemente toccare il prisma astrale dopo che io avrò recitato la nenia divina - rispose lo spirito -E dovrai assumere una forma umana - precisò poi.

-A-Aspetta:come dovrei fare? Il prisma è sospeso al centro del laghetto...o meglio, lago visto le sue dimensioni - Valentina pareva piuttosto preoccupata.

-Fidati del Drago d'Infinito...se non ti fiderai...bhe sarà meglio che tu abbia fiducia - rispose la fanciulla fantasma per poi schioccare le dita.

In un attimo Valentina prese sembianze umane:aveva i capelli biondi,gli occhi azzurri e portava una specie di toga decorata con ricami di filo dorato sugli orli.

-Wow...-sussurrò la bambina osservando il suo riflesso sulla superficie dello specchio d'acqua.

-È tutto pronto - disse la figura semi trasparente della prima figlia della Luce:appoggiò le punte dei piedi sulla superficie del lago e, come se l'acqua fosse stata ghiaccio, rimase in piedi. Cominciò a scivolare sul pelo dell'acqua lasciando dietro di sé una scia argentea che creava,grazie all intrecciarsi e al sovrapporsi delle linee,complessi disegni che rapidamente svanivano come ricordi lontani.

"fidati del Drago d'Infinito" le parole della figlia della Luce rieccheggiavano nella mente di Valentina e la paura si insinuava rapidamente nel suo animo:cosa sarebbe successo se non si fosse fidata? Probabilmente o meglio:sicuramente era meglio fidarsi.

 

POV Valentina

Ero a piedi nudi e sentivo la roccia umida e fredda sotto ad essi.

Sapevo che dovevo fidarmi, ma il timore, quel sentimento umano che rende diffidenti, mi assaliva.

Feci un passo e toccai l'acqua:era ancora più gelida della roccia.

Feci appena in tempo a rendermi conto di quanto fosse fredda che la porzione d'acqua sotto il mio piede si trasformò in cristallo.

(*)I miei nervi si distesero e il tempo che,a causa del mio timore si era come fermato fino a quel momento, aveva ripreso a scorrere.

Una nebbia di dubbi non mi aveva permesso di vedere l'evidente, e cioè che non dovevo temere nulla.

La figlia della Luce cominciò a cantare.

Mentre lei cantava io cominciai ad avanzare con sempre maggiore sicurezza mentre l'acqua che veniva a contatto con i miei piedi mutava in cristallo bianco dai riflessi azzurri.

La nenia divina era in astrale antico:una lingua che la mia madre adottiva aveva cominciato ad insegnarmi, perciò riuscivo a comprendere il canto solo in parte.

Quando fui a tre metri dal prisma la fanciulla aveva appena terminato di cantare e ora era immobile sulla superficie del lago.

Pochi attimi dopo ricominciò a danzare a pelo d'acqua e a cantare non in astrale antico ma nella lingua delle figlie della Luce.

Ora stava narrando dell'armonia dell'infinito, dei tempi prima della guerra tra il mondo Bariano,il mondo Astrale e la Terra.

Giunsi davanti al prisma,vi poggiai la mano e udii un unica frase:"E mentre la tua anima scorre verso la terra gli astri diverranno il tuo regno"

Probabilmente persi i sensi perché attorno a me era tutto nero, nemmeno una particella di luce rischiarava l'ambiente.

Ma dov'ero?

Una scintilla luminosa apparve a poca distanza da me e comincia a precipitare.

Mentre cadevo vedevo una miriade di immagini.

No,non erano immagini,erano ricordi.

Sì, ricordi di una vita passata a cui ero estranea, ma che si imprimevano nella mia mente come fossero stati miei.

Tutto tornò ad essere buio, che tanto era denso che avrei potuto tagliarlo col coltello.

Finalmente avevo toccato terra e,anche se dolorante per il brusco atterraggio, mi misi seduta.

Ero in una stanza circolare con le pareti nere e il pavimento a scacchiera.

-Ricorda...- il suono di una voce a me sconosciuta rieccheggiò forte e chiaro.

-Chi sei?- chiesi subito.

-Ciò non importa...ricorda...- rispose quella.

-Che cosa devo ricordare?- domandai.

-Apprendendo dal passato è possibile influenzare il futuro...- almeno, per una volta, mi aveva dato una risposta che mi soddisfaceca.

-E questo che vorrebbe dire? - cominciava seriamente ad irritarmi.

-Tutto sarà rivelato a tempo debito -dopo quelle parole tacque.

La superficie su cui ero seduta cedette, io ripresi a precipitare e d'istinto chiusi gli occhi.

Quando gli riaprii mi trovai in piedi in un'altra stanza:questa volta era qadrata, angusta e, al contrario della precedente, era piuttosto luminosa.

Le pareti,il soffitto e il pavimento erano specchi che riflettevano la mia immagine migliaia di volte.

Mi guardai attorno:quel posto non mi piaceva propio.

Udii una risata alle mie spalle:mi ero guardata attorno più volte e con me,in quella stanza, non c'era nessuno.

Mi voltai di scatto con il cuore in gola e ciò che vidi mi pietrificò per la paura:lo specchio che ora stavo guardando, al contrario degli alti che riflettevano ancora la mia immagine, mi mostrava una ragazza astrale con le iridi rosse e una minacciosa aura nera che emanavano un bagliore viola. Il suo corpo non era del tutto bianco, infatti era macchiato di nero (n.a.:avete presente Astral nella puntata 97/98? Ecco,tipo così.) .

Lo spirito astrale (anche se non lo si può definire tale) cominciò a ridere sguaiatamente e la sua aura divampò fino a riempire l'intera parete - specchio.

Io indietreggiai sconvolta dallo spettacolo a cui avevo appena assistito.

Intanto,nella parete riflettente che mi stava dietro, apparve l'immagine della ragazza "astrale" la cui aura aveva occupato tutta la parete - specchio opposta ad essa.

Quando mi trovai con la schiena appoggiata alla parete opposta a qella ormai completamente nera, la figura che era riflessa nella prima delle due sorrise e con una mano sfiorò la superficie interna a quella che per lei era una specie di teca di vetro in cui era stata rinchiusa troppo a lungo.

Sorrise pensando alla reazione che io avrei avuto a ciò che stava per fare:allungò un braccio che passò attraverso al vetro e,come fosse stata gelatina, quella ondeggiò.

Io,ancora troppo scossa per accorgermi di ciò che stava succedendo, non notai che il riflesso aveva appena allungato le braccia fuori dallo specchio.

Dal canto suo quella mi afferrò le spalle ed io mi immobilizzai:pur indossando quella specie di toga percepivo gelo puro sulla pelle.

Avrei voluto urlare,ma la voce non voleva proprio collaborare.

Che stava succedendo?

 

-Non urlare,tanto sarebbe fiato sprecato visto che qua ci siamo solo io e te - sussurrò all'orecchio di Valentina l'astrale mezza nera.

La bambina che ora aveva assunto le sembianze di una ragazza chiese balbettando:-C-chi sei?

-Ti facevo più perspicace, sai? - rispose l'altra con un sorriso sadico le si disegnò poi sulle labbra sulle labbra -Ma in fondo tu mi hai visto solo in forma umana e poi deve essere pesante superare la prima purificazione quindi non sforzarti cara - schioccò le dita per mutare forma:capelli neri,occhi rossi e una lunga veste antica.

Valentina voltò appena la testa:-T-tu?!?- aveva gli occhi sbarrati.

Colei che era uscita dallo specchio era la prima figlia della Luce, o meglio,quella che sembrava essere la sua parte oscura.

-Sì io,o meglio:la parte più potente di me, quella che è sopravvissuta anche dopo che ho fallito il mio compito alleandomi con le tenebre - l' "astrale" lasciò spiazzata la bambina.

-Ti sei alleata con le tenebre!?!- Valentina era sconvolta:allearsi con le tenebre voleva dire rinunciare alla propia anima.

-Il mio corpo puro è stato distrutto ma grazie alle tenebre sono viva...alleati con esse e sarai degnamente ricompensata prima dal loro emissario e poi dal loro sovrano quando verrà risvegliato - continuò la corvina.

-Don Thousand e il Drago di Tenebra...- sussurrò Valentina con gli occhi sbarrati:quei nomi risvegliavano in lei una paura antica che non le apparteneva,ma veniva dai ricordi che aveva acquisito.

-Vedo che attingere dai miei ricordi ti rende più saggia - rise l'altra -Allora qual'è la tua risposta? Ti alleerai con le tenebre?- chiese poi.

-Mai -le labbra della bambina si erano schiuse per pronunciare quell'unica parola che pronunciò quasi sibilando.

-Pagherai per questa tua risposta- l'aura della corvina avvolse entrambe scatenando l'urlo di Valentina.

 

Il Drago d'Infinito era in forma umana, inginocchiata accanto a Valentina che era priva di sensi.

-Maledetto Thousand:l'ha attaccata nel momento in cui era più fragle, essendo in trance non poteva difendersi...che vigliacco -sussurrò poi.

La figlia della Luce era in lacrime:pur avendo ceduto alle tenebre tre secoli prima il Drago d'Infinito l'aveva perdonata e una minuscola parte della sua anima era rimasta pura,ma il resto della sua anima era corrotta e in quel momento stava tentando e,piu che probabilmente, stava torturando Valentina per farle accettare le tenebre.

Il Drago d'Infinito guardò lo spirito che piangeva:-Non piangere...sono sicura che tornerà da noi ancora pura- disse.

-E se invece si affidasse alle tenebre? Con il potere che giace in lei Thousand riuscirà a risv...- Liria,così di chiamava la figlia della Luce,fu interrotta dal Drago d'Infinito.

-Abbi fiducia in lei-disse seria.

 

Valentina cadde a terra quasi senza forze:la parte oscura di Liria l'aveva attaccata più volte dell'energia oscura.

La bambina cercò di rialzarsi, ma senza risultati.

-Sei ancora della stessa idea di prima?- chiese ridendo la corvina.

-C-certo...non cederò facilmente -finalmente Valentina riprese la sua forma astrale e finalmente riuscì ad alzarsi?

Liria sbuffò -Se ti alleerai con le tenebre otterrai poteri sopra ogni immaginazione,l'immortalità potresti persino essere la prediletta dal Drago di Tenebra...abbandona la Luce e accogli le tenebre - le parole dell' astrale tentavano la bambina che però non si arrendeva.

-Ti ho detto che...NON NE VOGLIO SAPERE DELLE TENEBRE!!Valentina scatenò un onda d'urto che ruppe tutti gli pecchi e sbalzò via la corvina.

-Hai vinto una battaglia, ma la guerra se l'aggiuducheranno le tenebre - disse quest'ultima per poi svanire.

Le schegge di vetro si erano bloccate a mezz'aria,come se il tempo si fosse bloccato.

Valentina na ne sfiorò una e tutti i frammenti degli specchi andarono a riunirsi in un unico punto dove formarono uno specchio tondo.

Attraverso la sua superficie che pareva acqua si poteva vedere la grotta in cui era avvenuta la purificazione.

La bambina si avvicinò a quella specie di specchio e vi vide riflessa anche se stessa un po cresciuta,ora non sembrava avere piu otto anni ma nove o dieci.

Lo specchio mutò in un portale e Valentina venne risucchiata al suo interno.

 

Tutto ciò che aveva vissuto la bambina era accaduto soltanto nella sua mente, ma non era frutto della sua immaginazione:aveva davvero lottato con una delle incarnazioni delle tenebre.

Ora si trovava sdraiata sulla roccia fredda ai piedi del ciliegio al quale stava appoggiata Liria mentre cantava e suonava la lira.

Aprì a fatica gli occhi, non riusciva a distinguere con chiarezza i contorni e aveva i sensi intorpiditi.

-Ti sei destreggiata bene contro la messaggera delle tenebre - il Drago d'Infinito era chinata su di lei.

Valentina si mise a sedere:era ancora piuttosto debole a causa degli attacchi subiti, poi guardò il Drago d'Infinito e le chiese cos'era successo esattamente.

-Thousand ha cercato di sottometterti nel momento in cui eri più debole -ella le rispose così -Ora devo andare...- disse per svanire subito dopo.

La bambina uscì dalla grotta e osservò la posizione del sole per capire che ore fossero:erano le nove in punto.

Un quarto d'ora sarebbe dovuto andare sul mondo Bariano assieme al padre e lei ed Astral dovevano andare con loro.

Valentina si alzò in volo e raggiunse la spiaggia:lì c'erano già tutti.

Astral la notò poco prima che atterrasse:-Sorellina! ... Mi spieghi dove sei stata? Eravamo in pensiero per te...-

Dovette inventarsi una scusa convincente, non poteva certo dire che aveva appena combattuto contro la prima figlia della Luce che era stata corrotta dalle tenebre altrimenti avrebbe fatto preoccupare tutti.

Ma a Barian aveva capito che stava mentendo e che in lei era cambiato qualcosa:aveva uno sguardo diverso,non più quello della bambina spensierata,ma uno più consapevole di sé.

L'aura astrale della sorella era più forte e puro e Barian si pose una domanda la cui risposta rimase a lui sconosciuta molto a lungo: che cosa ha cambiato mia sorella?

 

 

Ed eccomi da voi cari lettori con un cappy chilometrico!!!! Perdonatemi per il ritardo, vi prego, ma ho avuto un paio di imprevisti tra cui aver perso la brutta corretta e di conseguenza il capitolo è un po improvvisato ^^''

vi chiedo perdono anche per il fatto che il capitolo potrebbe apparire piuttosto...come dire? Scombinato: nel senso che ci potrebbero essere degli spazi tra una riga e l'altra perchè il file del capitolo ha qualche problema. (risolverò la cosa il prima possibile)

Cmq cmq...se vi interessa sapere da dove sn andata a memoria cercate le parentesi con l'asterisco al loro interno nel testo del cappy.

Il nostro ospite di oggi è Nash!

Merag:*entra nella stanza* Penny, mio fratello arriva tra una decina di minuti perché...bhe ti basti sapere che Vector ne ha combinata una delle sue..

Io:magnifico...

Merag:e poi c'è anche un altro problemino:non hai pagato la bolletta della luce e quindi...

*si spengono le luci*

Merag:ci hanno tagliato la luce.

Io: perché tutto a me? Perché?? Mi tocca sbrigarmela alla vecchia maniera...

15 minuti dopo...

*la stanza è piena di candele*

Io:la luce tremolante rende inquietante questo posto:ci manca solo un vampiro che suona la quinta sinfonia di Beethoven...oppure Vector...

Nash:*entra nella stanza* eccomi

Io:era ora

Liria (o meglio:la sua parte corrotta):*comincia a suonare l'organo*

Io: O.O

Nash:da quando abbiamo un organo?

Io: 0.0 e che ne so io!!!

Liria:*fa una risata sadica e scompare*

Io:O.O ... io me la svigno prima che arrivino pure Vector e il vampiro *schizzo via*

Nash:mi tocca chiudere il capitolo -.-

A presto

zexal_penny (che si è volatilizzata), Nash, Liria.

 

 

  
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