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Autore: criptica    05/08/2014    4 recensioni
La band femminile più famosa del momento.
La band maschile che ha conquistato il mondo.
Rough Diamonds, rivali delle Little Mix.
One Direction, amici delle Little Mix.
Cosa succederebbe se si ritrovassero a dover collaborare?
Tratto dal prologo: "Tutti urlarono e ne ero certa, la sensazione che provai, sarebbe rimasta indelebile nel mio cuore per tutta la vita".
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU, ME…US

 


18.Heart jokes and goosebumps



 

"And they shall see us, and we will fall upon their necks
and they shall fall upon our necks,
and we will kiss each other"
Moses





CHARLIE

Recuperai il cappello di paglia sopra lo sdraio e dopo averlo indossato mi alzai dal lettino dove avevo preso sole per quasi tutto il pomeriggio con le cuffie nelle orecchie, mentre gli altri avevano deciso di andarsi a divertire e rilassare con un po’ di shopping per le strade di Miami.
Rientrai in albergo quasi all’ora di cena e camminai fino alla porta dell’ascensore per poter raggiungere la mia stanza e concedermi una doccia fresca prima di scendere di nuovo per mangiare qualcosa.
Raggiunsi la mia camera a passo svelto e dopo aver passato la chiave magnetica sull’apposito apparecchio posto vicino alla porta della mia stanza, vi entrai notando immediatamente che c’era qualcosa di insolito sul mio letto.
Mi avvicinai tenendo gli occhi puntati sull’enorme pacchetto posto sul mio materasso e lo scrutai attentamente cercando di capire che cosa ci facesse lì e soprattutto come ci fosse finito.
Notai un piccolo biglietto bianco adagiato sopra al fiocco blu, il mio colore preferito.
Posai sul comodino il cellulare e le cuffiette e lo presi in mano sedendomi poi sul letto.
Me lo rigirai un po’ fra le mani finché, arrivata alla conclusione che osservarlo non mi avrebbe mai svelato chi fosse il mittente, lo aprii con cautela ed un pizzico di curiosità.

“Apri la scatola ed indossa il contenuto.
Fatti trovare alle 22.00 nella hall”

Non c’era nessuna firma perciò non scoprii chi mi avesse spedito quel pacco.
Senza riuscire a resistere alla curiosità, mi catapultai sulla scatola e, sciolto il fiocco, sollevai il coperchio facendo nascere un sorriso radioso sul mio volto.
All’interno vi era un vestito corto senza spalline con degli inserti in jeans sul seno ed una gonna morbida di chiffon color tiffany.  Accanto dei vertiginosi tacchi argentati ed una pochette abbinata.
Non appena l’euforia del momento fu passata, tornai a domandarmi ancora chi mai avesse potuto mandarmi quel regalo così tanto apprezzato, ma allo stesso tempo strano.
Adoravo il contenuto di quella scatola, ma non riuscivo a capire il motivo della sua presenza nella mia stanza.
Sarei dovuta andare a quella sorta di appuntamento al buio?
E se il mittente fosse stato un pazzo o un maniaco?
Riflettei per molto su queste domande, fino a che constatato il fatto che se non mi fossi presentata avrei trascorso l’ennesima serata da sola nella mia stanza, decisi che mi sarei presentata nella hall dell’albergo e avrei scoperto chi mi aveva invitata lì.

Dopocena corsi immediatamente nella mia stanza ed iniziai a prepararmi per la serata. Non avevo visto nessuno degli altri, probabilmente si erano fermati da qualche parte per cenare visto che ci avevano concesso un giorno di riposo.
Mi lavai e vestii in un batter d’occhio ed in seguito mi dedicai al trucco e all’acconciatura. Raccolsi i capelli in una treccia a spina di pesce ed abbellii i miei occhi con una linea  sottile di eyeliner nero e molto mascara sulle ciglia. Sulle labbra un rossetto color pesca.
Quando fui pronta mi accorsi che era già ora di scendere, così indossate le scarpe e recuperati i tacchi scesi lentamente nella hall leggermente agitata per ciò che sarebbe potuto succedere di lì a poco. Forse avevo sbagliato ad accettare di presentarmi a quell’incontro, ma oramai, con le porte dell’ascensore che si stavano aprendo davanti a me permettendomi di raggiungere l’ingresso, era troppo tardi per tornare indietro.
 Avanzai cautamente guardandomi intorno per capire chi dovessi trovarmi davanti e non appena lo scorsi sorrisi spontaneamente.
Louis Tomlinson con i suoi capelli sbarazzini, mi stava guardando con aria furba e di chi la sapeva lunga.
“Eleanor aveva dannatamente ragione su quel vestito, sei uno schianto Charlotte” disse venendomi incontro ed abbracciandomi forte.
Era molto che non ricevevo un abbraccio di quel tipo così ne approfittai per assaporare tutto il buon profumo del mio amico.
“ Io sono sempre uno schianto Tomlinson te ne sei dimenticato?” domandai sarcastica staccandomi un po’ alla volta. Lui sorrise dandomi un buffetto sulla spalla.
“Solo che ora devi spiegarmi perché mi hai fatta agghindare così e soprattutto a cosa serve tutto questo mistero” domandai curiosa.
“Oh beh, non è stata un’idea mia, ma ti spiegheranno dopo, ora dobbiamo andare” rispose lui prendendomi per mano ed incamminandosi verso l’uscita.
“Andare dove?” chiesi confusa.
“Dai tempo al tempo biondina!” mi zittì lui.

“Mio dio Louis, nemmeno mia nonna guida così!” lo presi in giro.
“Cara signorina Palmer, non conosco Miami come le mie tasche e soprattutto non ho bisogno di un’altra multa, non potevo superare quell’auto, stavo già sopra al limite di velocità” rispose sulla difensiva mentre chiudeva la macchina con un clic sordo.
“Magari la prossima volta guido io, così almeno ci arriviamo al limite massimo di velocità consentito, eri dieci chilometri orari sotto Louis” lo presi in giro.
Non so che cosa mi stesse succedendo quella sera, ma stranamente, rispetto a come mi stavo sentendo da molto tempo, ero euforica e felice di passare un po’ di tempo con il moro al mio fianco.
Mi immobilizzai sorpresa, però, quando davanti allo stabile, che da quel che potevo intuire vista la musica alta che proveniva dall’interno era una discoteca, vidi tutti i miei amici e le rispettive fidanzate, schierati davanti a me con dei sorrisi radiosi in faccia che mi guardavano. Mi voltai confusa verso Louis in cerca di spiegazioni, lui però non disse nulla e dopo avermi baciato leggermente la tempia, si affrettò a raggiungere Eleanor.
Zoe e Naomi nel frattempo si stavano avvicinando a me e sembravano quasi intimidite.
“Che succede?” domandai stavolta.
“Sappiamo di non essere state presenti in questo periodo” iniziò a dire Zoe.
“Per niente presenti, siamo state davvero delle amiche pessime” la interruppe Naomi.
“Eravamo troppo impegnate a pensare a noi stesse per accorgerci che tu stavi male e quando Zayn ci ha fatto notare che tu non stavi bene per niente e che avremmo dovuto starti vicine, abbiamo iniziato a notare tutto e ci siamo sentite così male” continuò Zoe, mentre il mio sguardo però si era soffermato sul ragazzo moro qualche metro più indietro che stringeva la mano della sua bionda fidanzata. Lui si era accorto che non ero in me, che mi sentivo sola, ma non riuscivo a spiegarmi il perché.
“Ci dispiace Charlie, avevamo promesso di esserci sempre e non siamo state brave a mantenere intatto il nostro giuramento. Perdonaci!” mi supplicò Naomi sinceramente dispiaciuta.
“Abbiamo chiamato tutti qui stasera solo per te, per ricominciare e prometterti nuovamente di non lasciarti mai più sola!”
Riflettei attentamente su ciò che mi avevano appena detto, incapace di credere a ciò che avevo appena sentito. Sembravano davvero dispiaciute, così senza pensarci due volte le abbracciai strette strette a me e sorrisi felice di aver ritrovato le mie vecchie amiche.
“Vi voglio bene” esclamai.
“Anche noi” risposero in coro.
Mi staccai da loro sorridendo, guardai i loro volti sorridenti per un po’, le presi a braccetto e dopo essermi avviata verso tutti gli altri dissi  “Beh che aspettate rammolliti, entriamo no?!”

 


La musica era alta nel locale e per la prima volta dopo mesi mi sentivo allegra e spensierata come non ero da tempo. Le mie amiche avevano capito di avermi isolata involontariamente e malgrado avessimo ancora qualcosa da chiarire, ci stavamo divertendo insieme come facevamo un tempo. Inoltre, anche gli altri ragazzi mi stavano vicini e non smettevano di abbracciarmi e farmi ridere per non farmi sentire di troppo all’interno della loro combriccola di coppiette innamorate.
Ero contentissima per tutti loro, ma ora che mi erano tutti accanto non potevo sentirmi più felice.
Solo Zayn non mi si era ancora avvicinato.
Era vicino a Perrie in quel momento, intento a parlare al suo orecchio e il massimo del nostro contatto per quella sera era stato un sorriso da lontano. Non avevo ancora avuto il tempo  di ringraziarlo per aver fatto notare alle mie amiche come mi sentivo e soprattutto avrei voluto domandargli in che modo avesse capito esattamente quale fosse il mio umore senza che gliene parlassi.
Non volevo però interrompere il suo momento con Perrie, visto che come avevo capito, mettermi tra loro avrebbe solo peggiorato le cose e l’avrebbe fatto soffrire.
Quando Perrie si allontanò dopo aver osservato lo schermo del suo cellulare per qualche istante, però, notai il moro guardarsi intorno come se stesse cercando qualcuno e mi stupii quando il suo sguardo si soffermò su di me che dall’altra parte del locale, seduta su un divanetto bianco con un drink in mano ed alcuni dei miei amici attorno, non mi ero ancora resa conto che lo stavo già osservando attentamente, come se il solo guardarlo avesse lenito un po’ il peso che sentivo sul mio stomaco da mesi per il segreto che ancora nascondevo o forse per qualcosa che non volevo ancora ammettere a me stessa.
Mi sorrise gentile e quasi come se il mio corpo stesse rispondendo in automatico ricambiai, come se quel gesto fosse l’unica risposta possibile che potessi dargli in quell’istante.
Mi fece una linguaccia appoggiato con i gomiti al bancone del bar, senza distogliere i suoi occhi scuri dai miei e ridacchiai per quel gesto così infantile, ma così tremendamente dolce.
Spostò lo sguardo per una frazione di secondo sulla porta che dava all’esterno e mi fece un cenno con la testa invitandomi a seguirlo fuori dal locale ed incamminandosi poco dopo.
Il mio cuore iniziò a tamburellare immediatamente dentro al mio petto e preso un respiro profondo mi alzai dai divanetti e guardai Naomi per avvertirla che mi stavo allontanando, ma contrariamente a quanto mi aspettassi, la rossa mi stava già osservando con un sorriso sul volto e prima ancora che proferissi parola, mi fece un cenno di assenso facendomi capire che sapeva perfettamente dove stavo andando.
La ringraziai con un sorriso per poi precipitarmi fuori dal locale facendomi largo fra la gente.
Aprii la porta antipanico con un po’ troppa enfasi e mi ritrovai all’aperto sotto il cielo stellato di Miami sul parcheggio affollato della discoteca.
Non notai Zayn, perciò percorsi qualche passo guardandomi intorno nel tentativo di scovarlo da qualche parte.
“Sono contento che tu stia sorridendo di nuovo” disse con la sua voce profonda che proveniva dalle mia spalle.
Sorrisi istintivamente e mi voltai piano per poterlo guardare negli occhi.
E come mi succedeva da qualche tempo a quella parte mi incantai nell’osservarlo.
“A quanto pare devo ringraziare te per tutto questo” risposi avvicinandomi a lui ed imitandolo nell’appoggiarmi con la schiena al muro del locale.
Buttò  fuori il fumo della sigaretta da cui aveva appena aspirato e mi sorrise alzando le spalle con nonchalance.
“Le ragazze mi hanno detto che se tu non avessi fatto notare loro come mi sentivo non l’avrebbero mai capito, quindi grazie e… mi dispiace” dissi intimidita abbassando lo sguardo sui miei tacchi.
Lo sentii sospirare, ma non osai alzare lo sguardo per vedere che espressione regnasse sul suo volto. Conoscere quali fossero i suoi pensieri mi rendeva nervosa e agitata, perciò pensavo che se non l’avessi guardato sarei riuscita a mantenere la calma, ma in realtà non capire mi stava uccidendo.
“Non devi ringraziarmi Charlie e nemmeno chiedermi scusa. Tutti possono avere un periodo no e tutti possono sentirsi soli e credo di essere io quello che deve scusarsi per non essermene accorto prima. Non siamo stati dei buoni amici, non lo siamo stati per niente, mentre tu, santo cielo, tu sei la persona più buona e disponibile che conosca e non è giusto che ti senta così. Non so se quello che ho pensato ti stesse succedendo fosse la cosa giusta però.” disse lentamente.
Questa volta lo guardai incuriosita trovandolo già rivolto con lo sguardo verso di me.
Mi incantai ad osservare i suoi occhi scuri , perdendomi in quei riflessi d’ambra e sentendo il fiato spezzarsi.
Non riuscii a proferire parola, ma cercai di trasmettergli tutto ciò che avevo sentito nell’ultimo periodo confermandogli che le sue ipotesi erano giuste.
A volte non servono parole per capire gli altri, ci sono persone che si leggono dentro solo con uno sguardo. Forse è maggiore sensibilità, forse è capacità di osservare o forse succede solo fra anime affini. Ma Zayn Malik quella sera mi stava leggendo, ed io con gli occhi lucidi e il cuore in fibrillazione, gli stavo concedendo di sfogliare la mia anima come se fossi stata un libro.
“Non nascondermi mai più nulla Charlie, ti prego- disse spostandosi davanti a me, incastrandomi tra il muro ed il suo corpo- non tenerti tutto dentro se c’è qualcosa che non va. Io sono qui e voglio che tu lo sappia” sussurrò senza distogliere il contatto visivo e accarezzandomi una guancia asciugando così la lacrima che era sfuggita ai miei occhi.
In quel momento mi sentivo nuda davanti a lui, privata di ogni mia corazza, mentre tutto ciò che aveva sentito fino ad allora usciva fuori e liberava il mio corpo da un enorme peso.
Il mio cuore prese a palpitare e potei percepire il suo battito sordo rimbombare nelle mie orecchie. Temevo che potesse sentirlo anche lui vista la nostra vicinanza.
“Odio vederti triste e sapere che la tua tristezza è la conseguenza di  uno sbaglio che oltre che delle tue amiche o dei ragazzi è stato anche mio mi distrugge. Tu non meriti di stare sola, meriti qualcuno che ti rispetti, che si preoccupi di te e che non si dimentichi che esisti” bisbigliò.
Mi osservò per qualche altro istante, mentre io stavo ancora cercando di elaborare le parole che erano appena uscite dalla sue labbra, incredula per ciò che avevo appena sentito e grata che non si fosse accorto della pelle d’oca formatasi sulle mie braccia in seguito al suo discorso.
Improvvisamente mi abbracciò stretta a sé, prima delicatamente, poi sempre più forte, come se volesse proteggermi, come se volesse sentirmi.
Mi lasciai andare in quell’abbraccio e sorrisi sulla sua maglietta. Era il secondo abbraccio che mi dava da quando ci eravamo conosciuti e mi stupii per quanto mi sembrasse familiare e soprattutto per quanto quella sensazione di serenità mi fosse mancata.
Percepivo le sue braccia calde a circondarmi il corpo e le sue labbra sfiorare i miei capelli con leggeri baci. Assaporai il suo profumo che sapeva di casa, consapevole che di lì a poco sarebbe rimasto solo un flebile ricordo. Mi accarezzò la schiena e mi sentii sicura tra le sue braccia.
Quando appoggiò la testa sulla mia spalla mi sembrò di sentirlo sorridere sulla mia pelle e quando mi aggrappai più forte a lui con il cuore che rischiava di esplodere, immaginai di averlo sentito rabbrividire.
Avevo sempre amato gli abbracci, alcuni erano così intensi da potersi quasi mescolare con l’altro .
“Grazie” sussurrai al suo orecchio, notando un leggero irrigidimento da parte sua al mio gesto.
“Di nulla. Vorrà dire che mi devi un favore, non so magari una giornata intera di servigi” scherzò facendomi ridere e sciogliendosi delicatamente da quella stretta che ci aveva legati intensamente, senza che ce ne accorgessimo.
“Credo che la fantasia di vedermi ai tuoi piedi non si realizzerà mai Malik” lo presi in giro ridacchiando.
“Mai dire mai Charlie, prima o poi ti inginocchierai davanti a me” disse guardandomi con aria maliziosa per poi scoppiare a ridere.
Gli diedi un buffetto sulla spalla unendomi alla sua ilarità.
Mi guardò con aria oltraggiata per poi scoppiare a ridere ancora più forte.
Una volta che si fu calmato mi disse “Io torno dentro, vado a scatenarmi un po’ e tu faresti bene a raggiungere me e gli altri” disse iniziando a camminare all’indietro verso la porta e fu in quel momento che fra le auto proprio nella direzione in cui lui si stava dirigendo, notai una chioma bionda.
Perrie appoggiata ad una macchina nera, stringeva a sé un ragazzo castano e lo stava baciando con foga. Doveva trattarsi di Kyle.
Se Zayn li avesse visti ne sarebbe rimasto distrutto e avrebbe perso la persona a cui teneva di più al mondo in quel momento ed io non potevo sopportare di vederlo giù di morale, fu per quello che in pochi secondi, proprio mentre lui si stava voltando nella loro direzione per rientrare nel locale, feci l’unica cosa che mi venne in mente in quel momento.
“Zayn” lo chiamai facendolo voltare di nuovo verso di me.
Gli corsi incontro e con tutto il coraggio che avevo, presi il suo volto fra le mani e appoggiai le mie labbra sulle sue, sentendolo immobilizzarsi per lo stupore.
Modellai le mia labbra alle sue e sentii le mie gambe tremare, il mio cuore battere nuovamente ad una velocità disumana ed il mio stomaco fremere per l’eccitazione di quel momento.
In quell’ istante, anche se l’avevo fatto solo per non fargli vedere la sua ragazza vicina ad un altro e non farlo soffrire, mi dimenticai di tutto ciò che mi circondava, di tutte le mie preoccupazioni e paure e pensai che avevo desiderato che quel contatto avvenisse da molto tempo.
Ero lì e sentivo Zayn e riuscivo finalmente a sentire anche me stessa.
Mi stupii quando lo sentii adagiare delicatamente le mani sui miei fianchi e ricambiare il mio bacio insinuandosi con la lingua nella mia bocca.
Allungai una mano fra i suoi capelli e percepii le sue dita premere sulla mia carne.
Il suo respiro affannato si univa al mio e giurai che non fosse solo il mio cuore ad aver accelerato.
Potevo percepire ogni contatto del mio corpo con il suo e di nuovo lo sentii  veramente.
Non pensai a nulla per qualche istante, finché la consapevolezza che tutto ciò era tremendamente sbagliato non mi pervase e così, con un movimento repentino, mi staccai da quel bacio e da lui ritrovandolo ad osservarmi con aria confusa e stupita a causa di ciò che era appena successo.
“Io..io, scusa..non avrei dovuto”  esclamai prima di correre via, lasciandolo lì immobile ed incredulo e rifugiandomi all’interno del locale. Presi un altro drink e andai a ballare in mezzo alla pista, con il cuore che si era finalmente acceso dopo molto tempo.
Ballai nel tentativo di spegnere i pensieri e quella vocina nella mia testa che continuava a ripetere “Il bacio migliore della mia vita”.


 

 

SPAZIO AUTRICE
ciao fiorellini.
Ebbene si, ho deciso di riprovarci. Non so se questo tentativo andrà a buon fine o se prima o poi si sospenderà tutto, il fatto è che mi ritrovo ad avere più idee per Charlie e Zayn che per le altre coppie e ovviamente essendo una storia con più protagonisti ciò non può andare bene. Perciò vediamo se riuscirò a continuare e portare a termine la storia in qualche modo.
Ho deciso di pubblicare questo capitolo, beh perché mi è venuto in mente e considerando che non mi piace lasciare le cose a metà ho pensato di tentare e in un modo o nell’altro andare avanti. Speriamo bene!!
Vi ringrazio infinitamente per tutto il vostro supporto, ho ricevuto recensioni e messaggi dove mi pregavate di continuare la storia e non son davvero come ringraziarvi perché il vostro supporto è per me davvero essenziale ed importate. Vi amo tutte indistintamente perciò grazie, grazie e grazie <3
Spero che questo capitolo non vi deluda.

So che non sono una scrittrice molto talentuosa e che ci sono ragazze che creano dei veri e propri capolavori in questo sito, ma mi piace scrivere e perciò beh probabilmente mi avrete fra i piedi per un bel po’! ;)

Ho apprezzato moltissimo che alcune di voi abbiano cercato di darmi dei consigli per la storia, ve ne sono grata e se continuerete a farlo e ad aiutarmi, il vostro supporto sarà ben accetto ve lo assicuro.
Ringrazio chi ancora preferisce, segue e ricorda la storia, chi la legge soltanto e silenziosamente sogna un po’ con me e i miei protagonisti, non abbiate paura e fatevi avanti se volete farmi sapere il vostro parere, sarebbe sicuramente apprezzato. Un immenso grazie alle otto e dico otto ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, vedere così tante recensioni e leggere così tante belle parole è stata una gioia per me quindi grazie a Oysh_more than me (Se volete leggere qualcosa di meraviglioso passate dalla sua White Shadows e non ve ne pentirete), directioner_1808, miriammalik88, ElexTunzix, jawaadsgirl, zerrie_jortini99, Simonetta99 e Aubrey <3
Vi saluto e beh, alla prossima!!!
-V-


p.s. scusate se la grafica non è come al solito e se non ci sono immagini, ma ho avuto alcuni problemi.

  
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