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Autore: harrysbandana    05/08/2014    2 recensioni
Quanto volte avete desiderato di andare via? Desiderare di cambiare vita? Cambiare tutto? Bhe forse era arrivato il mio momento.
Andare a Londra con le mie migliori amiche, esiste qualcosa di meglio?
Siamo cinque ragazze che scoppiano in una risata anche preparare un panino.
Londra dovrà prepararsi alle nostre mille avventure.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 1:
 Mi chiamo Giorgia, ho 19 anni, la mia migliore amica si chiama Giulia la conosco da 8 anni e ormai è una sorella per me.
 Un altra persona fondamentale nella mia vita era Aurora.
 Anche lei era una delle mie migliori amiche,avevo conosciuta grazie a Giulia,la conoscevo da meno tempo
 rispetto a Giulia, ma c'era sempre per me.
 Aveva 21 anni,era molto protettiva con
 noi e per questo motivo la chiamavamo 'mamma auro'.

 Amavo quelle due persone ma vivevo in
 una città di merda, dove chi non aveva
 un iPhone era sfigato, chi ascoltava i
 One Direction era un bimbo minchia, se il sabato sera non ti ubriacavi eri un poppante, se non andavi in discoteca eri una scema, dove chi prendeva bei voti
 era un nerd....
 Tutto ciò non mi importava, il motivo?
 Perché sarei andata a vivere a Londra
 con le mie carissime amiche.

 Portammo il mio cane a fare una
 passeggiata e ritornammo a casa, per
 prendere tutte le cose che ci saremmo
 portate via.

 Il grande giorno era arrivato e andammo
 a prendere a casa Aurora,Linda e Elisa.

 Non vi ho parlato di Linda e Elisa,che
 stupida!
 Linda aveva 20 anni, era simpatica,dolce e bellissima.
 Era la mia matta, con lei era impossibile ridere.
 Elisa aveva 21 anni, non la vedevo
 spesso perché lei abitava a quasi due
 ore da casa mia,ma quelle poche volte
 che ci vedevamo ci trovavamo bene.

 Quando arrivammo, già vedere la parola
 'Aeroporto' mi faceva salterà di gioia.
 Entrammo e pochi minuti dopo ci
 trovavamo sull'aereo, ammiravo il
 magnifico panorama, dove vedevo la
 gente che assomigliavano a formiche
 talmente aereo volava in alto.
 Mi annoiavo quindi mi misi gli auricolari e ascoltai la musica.
 Il tempo passo in un battito di ciglia ed era già ora  di scendere dall'aereo.

 Ero felice e spaventata all'idea di
 cambiare tutta la mia vita.
 Chiamammo un taxi e andammo nella
 nostra e nuova meravigliosa casa.

 Il tragitto dall'aeroporto alla nuova casa sembrava infinito come quando la mattina si vede andare a scuola.
 Scendemmo dal taxi e trovammo davanti a noi una casa su due piani, con un piccolo giardino.
 Le prime a entrare furono Linda e Elisa sentimmo le urla di gioia di Linda, noi altre ci lanciammo un occhiata e  finalmente decidemmo di entrare.
 Il tempo di mettere piede in quella casa che Linda aveva già fame!
 Ci dividemmo le stanze, Tutte avevamo una camera a testa.

 Ormai era ora di cena decidemmo di ordinare un hamburger, Linda ne prese due subito dopo andammo a dormire perché il viaggio ci aveva stravolto.

 La mattina seguente Aurora e io svegliammo per  prime sveglie perché adoravamo guardare il sole tramontare,passarono poche ore e anche le altre si svegliarono,come sempre Elisa si svegliò per ultima.

 Ci dividemmo i compiti chi per la spesa e chi per sistemare la casa: io e Aurora per nostra grandissima gioia ci toccò stare a casa a mettere a posto le camere e pulire, mentre Giulia, Elisa e Linda andarono a fare la spesa.

 Le ragazze intanto erano andate in un supermercato, presero un carrello dove all'interno misero le solite schifezze caramelle, patatine, nutella e presero anche qualche frutta e verdura.

“Raga ho un idea!” Esclamò Giulia.
“Quale?” Chiese Elisa.
“Perché non prendiamo un cucciolo! Faremo questa sorpresa alle ragazze!” Aggiunse Giulia gioiosa.
“Mi piace come idea!” Affermò Linda.

 Presero un taxi e andarono in un canile; decisero di prendere una cagnolina.
 Era un labrador a pelo lungo color marrone. Forse, da grande, le sarebbe diventato color miele, il colore tipico della razza di cui faceva parte.
 Probabilmente però, lei non era di razza pura...le sue orecchie mi ricordavano tanto quelle di un cocker. Evidentemente, i suoi 'genitori', non erano della sua stessa razza. Aveva due  occhioni marroni tendenti al verde. Era un cucciolo adorabile.
 Presero un taxi e tornarono a casa.

 Bussarono alla porta dato che dimenticarono le chiavi sul tavolo della cucina.

 Aurora andò a aprire ma non fece caso al cucciolo, il quale salì le scale e andò in camera mia; intanto noi mettemmo tutto a posto, Linda rubò subito un pacchetto di patatine e Aurora la rimproverò:
“Non mangiarti tutto questo deve durare come minimo due  settimane!”
Linda poso il pacchetto con quasi le lacrime ai occhi e andò in camera.
 Aurora curiosa chiese:
“Cosa avete fatto oltre alla spesa? Come sono gli inglesi eh?!”
 “Non abbiamo visto ancora nessuno.” disse Giulia.

 Dopo aver sistemato tutta la spesa,andai in camera, trovai il cucciolo che stava mordendo le mie scarpe, urlai e credo che abbia sentito tutti il vicinato.

“Chi è questo! E perché sta mordendo le mie scarpe! Chi l'ha portato?! State scherzando!”
Le ragazze corsero nella mia camera.
“Sorpresaaa!” Esclamò Elisa.
“Chi è questo?” Chiesi confusa.
“Un cane.” Rispose Aurora.
“Lo possiamo tenere?” Dissero in coro Elisa, Giulia e Linda.
“Okay va bene... Lo teniamo! Basta che non morda le mie scarpe!”
 “E che non mangi le mie patatine!” Aggiunse Linda.
 Scoppiamo a ridere,Giulia apri il discorso e disse:
“Come lo chiamiamo?”
Linda propose:
“Gemma, Luna,o Rebecca”
Elisa contrabbando disse:
“Ariana, Selena o Demi”
Aurora disse con calma:
“Facciamo tornare la calma e chiamiamola Hope!”

La mattina seguente mi sveglia prima del presente e decisi di portarla a fare una passeggiata.
 Presi le chiavi,le auricolari e mi chiusi la porta alle spalle.
 Misi il volume della musica al massimo perché era l'unico modo in cui potevo allontanarmi dal mondo.
 Ci recammo in un parco,lasciai senza guinzaglio anche se in realtà camminavo a pochi metri da lei.
 Presi un attimo il cellulare dalle tasche, quando andai a sbattere contro un ragazzo.
 Aveva il codino, una semplice canotta bianca bagnata dal sudore cha lasciavano intravedere gli addominali, dei pantaloncini corti giallo chiaro,scarpe gialle e degli occhiali neri.

“Oh mio dio scusa non ti avevo visto avevo la testa per aria!” Dissi.
“Non preoccuparti colpa mia che non ti avevo visto,l'importante e che non ti sei fatta nulla.” Disse il ragazzo.
“Scusami davvero.” Dissi al ragazzo che vidi allontanarsi.

 Non vidi la faccia, ma non riuscivo a non pensare alle sue labbra.

 Presi Hope e tornai a casa.
“Pretendo un guardaroba nuovo, perciò andiamo a fare shopping!” Disse Aurora mettendosi di fronte a me.
 Prendemmo un taxi e andammo nel centro di Londra.

 Era una città meravigliosa, sembrava il paradiso, in ogni angolo della città c'era un negozio di vestiti o un fast food.

 Aurora appena vide insegna del negozio 'H&M' iniziò a fare i salti di gioia e mi trascinò all'interno.
 Appena entrati Aurora notò un vestito era un vestito di tulle rosa, con una sola manica che scendeva delicata sul suo braccio. Quel colore chiaro, tra il rosa e il bianco, risaltava sulla sua carnagione scura. Era corto fino a metà coscia e aveva un cinturino di pelle proprio sotto il seno.
 Corse in camerino a provarlo.
 Ci mise un po' di tempo e per far passare la noia presi il cellulare, quando uscì si specchiò allo specchio.

“Allora come mi sta?” Chiese Aurora.
“Benissimo.” Dissi senza neanche levare lo sguardo dal telefono.
“Direi bene,anche se magari quel colore non è il migliore abbinamento con la tua pelle.” Disse un ragazzo.
“Scusi ma per caso lei lavora qui?” Disse Aurora ridendo.
“No scusi per il disturbo.” Disse il ragazzo.
“Piacere Aurora, lei è la mia amica Giorgia.” Spiegò la ragazza.
“Piacere Liam.” Disse porgendo la mano.
“Ma tu sei Liam? Liam Payne? Quello dei One direction?”
 “Si... Ah tu... Sei... Ho capito! Sei una ragazza davvero bellissima!”
Aurora arrossì.
“Ora potremmo andare.” Dissi sbuffando.
“Grazie per il consiglio e piacere di averti conosciuto.” Disse Aurora.
“Piacere mio, ma quando ci rincontremo?” Chiese dispiaciuto Liam.
“Vedremo cosa farà il futuro.” Disse Aurora ridendo.
 Andammo alla cassa, pagammo e tornammo a casa.

 Tornammo a casa e trovammo le ragazze fare le crêpes.
 Raccontammo alle ragazze incontro con Liam e iniziammo a prendere per il culo Aurora.
“Fate basta! Non è successo nulla okay?” Disse furiosa.
“Si okay va bene.” Disse Elisa

 Senza farci vedere prendemmo dei cuscini e glieli tirammo in faccia.
 Dentro la stanza c'erano piume che volavano ovunque.

“Me la pagherete! Dai ora mettiamo apposto!” Disse Aurora, sputando una piuma che aveva in bocca.
“Adesso voi mi portate da Nando's perché primo ho fame e secondo è il mio sogno entrare lì dentro.” Disse Linda mettendosi difronte a noi.
“Va bene, ti portiamo.” Disse Giulia.

 

   
 
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