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Autore: Nihal Writes    05/08/2014    0 recensioni
Elyna non sa perché il mondo che la circonda non fa per lei. Si sente fuori luogo, come se quell'abitazione che la ospita da quando è nata non fosse mai stata casa sua, ma solo un rifugio trovato lungo il cammino della vita. Più va avanti con gli anni e più questo senso di inadeguatezza si fa strada dentro di lei, fino a che strani incontri non le riveleranno verità inaspettate.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente Elyna si svegliò tardi. Era il secondo giorno delle vacanze di Pasqua e, nonostante la montagna di compiti che le avevano assegnato, lei non aveva la minima intenzione di iniziarli.

La sera prima aveva cenato in silenzio, per poi risparire in camera sua senza alcuna spiegazione. Si era addormentata a notte fonda, con il terrore che la figura nera dell'uomo potesse spuntarle davanti da un momento all'altro. Aveva ascoltato la musica, così da estraniarsi da qualsiasi rumore provenisse dall'esterno e si era infine addormentata.

Elyna si alzò lentamente dal letto, poi si diresse verso il bagno.

Guardandosi allo specchio si rese conto di quanto quella notte l'avesse stravolta. Aveva le occhiaie e il mascara sbavato, che le davano un effetto panda a dir poco inquietante. Tra l'altro doveva anche rifarsi la tinta, aveva una ricrescita di ormai tre o quattro centimetri. Il colore naturale dei suoi capelli era un castano scuro con riflessi mogano.

Si sciacquò la faccia con l'acqua fredda, cercando di togliere tutto il trucco rimasto dalla sera prima.

Poi tornò in camera e si cambiò velocemente. Aveva voglia di andare da qualche parte, ma non sapeva con precisione dove.

Andò in salotto e la madre le si parò davanti.

-Ma cosa diavolo ti è preso ieri? Non hai detto una parola, non rispondevi a ciò che ti chiedevamo io e tuo padre. Sembravi posseduta. Ti sei fatta di qualcosa? Eh? Ti droghi o assumi qualche altra robaccia? Ely, devi dirmelo se succede qualcosa, capito?- disse Sarah, la madre di Elyna, tutto d'un fiato.

-Mamma, stai tranquilla. E no, non mi drogo, ma come ti viene in mente una cosa del genere? Ieri è stata solo una giornata un po' strana, tutto qui. E adesso dovrei uscire, comunque.- rispose.

-Ne parliamo dopo.- fu l'unica risposta della madre.

Elyna uscì di casa, per poi dirigersi verso la biblioteca comunale. L'idea di rifugiarsi lì le era venuta mentre parlava con la madre. Era solita andarci quando qualcosa andava storto.

L'aria era piuttosto fresca e la piccola cittadina in cui viveva era quasi deserta. Le strade principali, lisce e larghe, si snodavano in tanti piccoli vicoli poco mantenuti.

Elyna svoltò a destra, per poi proseguire e sbucare in una piazza circolare, con al centro una fontana ornata di statue rappresentanti donne greche. L'acqua era chiara e pulita e il fondo ancora lindo nonostante gli anni. Sembrava un miracolo, ed Elyna era sempre stata affascinata da quelle figure di marmo che sembravono governare la piazza. A volte si ritrovava a pensare che le sarebbe piaciuto essere una di loro, così formosa ma pur sempre aggraziata. Lei non lo era, era minuta, molto magra con il bacino stretto e la vita sottile.

Si diresse verso la biblioteca, che si trovava di fronte al vicolo da cui era sbucata. Da fuori l'edificio sembra insulso come tutti gli altri, di color grigio. All'interno invece era del tutto diverso: l'entrata era ornata da un tappeto arabo in cui predominavano il rosso e l'oro; c'era un corridoio che portava alle tante sale che ospitavano gli scaffali con migliaia di libri.

Elyna entrò nella sala principale, dalla quale si diramavano tutte le altre sale.

Gli scaffali erano di legno massiccio, piuttosto inusuale come cosa, dato che ormai quasi tutte le biblioteche erano dotate di scaffali in metallo. Le sale erano quasi deserte, fatta eccezione per qualche studente che faceva un ricerca o studiava per chissà quale esame.

Girò un po' per le sale in cerca di qualche libro, quandò incappò in un titolo interessante: "Leggende del mondo perduto".

Lo prese. Era piuttosto pesante, con la copertina in pelle e delle borchie come ornamento.
Cominciò a sfogliare delicatamente le pagine vecchie e consunte.
Era scritto in caratteri molto piccoli e c'erano disegni qua e là.

Ad un certo punto una strana vibrazione le si propagò dalla mano verso il braccio, attraversandole il corpo.
Con uno scatto chiuse il libro, facendo un balzo indietro. Lo posò e si guardo intorno.
Una ragazza la squadrava con occhio indagatore, "Probabilmente crede che io sia pazza" pensò Elyna tra sé.

Si allontanò velocemente da quella sezione, uscì dalla biblioteca e si sedette su una panchina.
Era ancora scossa.
La vibrazione le aveva lasciato un senso di inquietudine addosso, si sentiva come se da quel momento la sua vita fosse radicalmente sconvolta, ma non sapeva perché.
Le venne in mente l'uomo dallo sguardo vitreo che l'aveva seguita ieri.
Scacciò il pensiero.
Aveva già troppo per la testa in quel momento.


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Secondo capitolo finalmente concluso!
Ho un sacco da fare e non ho avuto tempo di scrivere, ma oggi mi ci sono messa.
Spero vi piaccia e mi scuso per l'interruzione brusca della storia, ma saprete tutto nel prossimo capitolo!

  
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