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Autore: zinzuleddha    05/08/2014    5 recensioni
Una lacrima scivolò sul suo pallido viso- era la fine.
"Non ci prenderanno mai vivi" esclamò a denti stretti, ripetendolo tante volte quante le lacrime che in quel momento solcavano il suo viso; riuscivo quasi a sentire il rumore quando, cadendo sullo sterzo, finivano in mille pezzi, esattamente come lo stava finendo la mia speranza.
"Mi dispiace di averti messo in tutto questo" ammise, cercando con tutta la forza del mondo di trattenere i singhiozzi.
E l'avevo visto sotto innumerevoli aspetti, ma questo mi era decisamente sconosciuto.
"Ti amo" si lasciò sfuggire.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Udii delle voci, non riuscivo a comprendere cosa dicessero, aprì allora gli occhi per cercare di capire dove mi trovassi.
La vista annebbiata, la testa terribilmente dolorante.
"Si è svegliato" , riconobbi all'istante quella voce squillante, era il tizio che stava alla guida, "Peggio per lui" parlò qualcun altro.
Persi un battito a quell'affermazione.
Sbattei le palpebre innumerevoli volte, incominciavo a riacquistare la vista, così mi misi seduto nella speranza di capire cosa stesse succedendo.
Cosa avevano intenzione di farmi?
Vidi lo sconosciuto che aveva tentato di strangolarmi avanzare verso di me, il suo sguardo non prometteva nulla di buono.
Avvicinò il suo volto fin troppo al mio, la sua risata risuonò nell'aria, il terrore cresceva dentro di me.
"Hai paura?" sputò, non avevo paura, ero fottutamente terrorizzato.
Allontanò il viso dal mio, per poi portare nuovamente la sigaretta alla bocca, si avvicinò poi nuovamente, rilasciando il fumo sul mio viso.
Cominciai a tossire violentemente, detestavo il fumo della sigaretta.
Si allontanò nuovamente, ridendo.
"No" dissi a denti stretti, cercando di non lasciar trapelare il mio terrore e di non tossire.
"Dovresti." continuò con un enorme ghigno sul viso, facendomi raggelare il sangue. Stavo tremando.
Fece un giro intorno al tavolo, notai solo allora che mi trovavo dentro un vecchio capannone.
Diedi uno sguardo in giro, le alte finestre rotte, probabilmente prese a sassate, un materasso matrimoniale posto in fondo a sinistra e un grande tavolo posto più o meno al centro, poi, a destra, l'oscurità, la piccola lampadina posta a qualche metro dal materasso non era in grado di illuminare l'intero spazio, esattamente come io non ero in grado di sopportare quell'oppressione.
Avanzò poi per l'ennesima volta verso di me, notai che gli altri stavano fermi intorno al tavolo, in silenzio, perché nessuno faceva qualcosa?
Stavano forse pensando a quale tortura mi avrebbe procurato più dolore, ovvero sarebbe stata la più divertente da infliggermi? Mi distolsi dai miei pensieri non appena percepì un fastidioso bruciore sul collo, che si tramutò presto in dolore.
Aveva spento la sigaretta sul mio collo, come se fossi uno stupido posacenere, era terribile.
Mi morsi il labbro inferiore cercando disperatamente di trattenere le lacrime, ormai era più che ovvio che sarei morto.
"Smettila Bert!" Intervenne Gerard, il tizio, o meglio, Bert, si voltò ghignando, per poi spostare lo sguardo da me, a Gerard e, da Gerard a me.
"Ooh" esclamò, enfatizzando la voce e cominciando a saltellare intorno al tavolo.
Comincia a dubitare sulla sua sanità mentale.
Afferrò di scatto una pezza da sopra il tavolo e se la mise a mo' di gonna, tenendola su con una mano, per poi cominciare a sculettare e ad atteggiarsi, facendo smorfie e lanciando urletti.
Sembrava una di quelle dive di Hollywood montate di testa, che diavolo aveva fumato?
"Ooh Guardatemi" urlò, continuando ad enfatizzare la voce e passandosi una mano fra i capelli "Sono Gerard, mi piacciono i ragazzi"
Posai il mio sguardo su Gerard, che strinse i pugni e digrignò i denti.
Nel giro di un secondo era difronte a Bert, che si ritrovò sul tavolo con il labbro sanguinante.
Gli aveva sferrato un pugno talmente forte che per un attimo credetti gli avesse messo fuori posto la mascella.
Bert si alzò, il suo respiro pesante risuonava nell'aria all'unisono con quello di Gerard.
"Ragazzi, calmatevi" disse cautamente il ragazzo riccio, avvicinandosi a loro.
Prese Gerard per un braccio e lo portò verso il materasso, dove lo fece sedere, per poi poggiarli la mani sulle spalle e bisbigliarli un qualcosa di incomprensibile.
Voltai lo sguardo e notai che Bert mi stava fissando, un espressione schifata seguita da un ghigno si fecero spazio sul suo volto.
Il ragazzo riccio avanzò verso di me, ancora seduto immobile.
Si sedette al mio fianco, non sembrava una persona cattiva, non mi metteva terrore.
Mi poggio una mano sulla spalla e tirò un profondo respiro, poi cominciò a parlare.
"Vedi Frank," come diavolo faceva a sapere il mio nome?
"Abbiamo delle regole ben precise qui." Continuò.
"Arriva al sodo, Ray" disse il ragazzo mingherlino poggiato al tavolo, avvicinandosi a noi con le braccia strette al petto.
Posai la mia attenzione su di lui, per un attimo avevo creduto fosse muto.
"Okay" disse il riccio, per poi tornare a me.
Tolse la mano dalla mia spalla, passandola poi ripetutamente sul tessuto dei suoi pantaloni.
"O entri a far parte della società, o ti facciamo fuori"
Posai istantaneamente il mio sguardo su Gerard, mi aveva salvato già una volta, perché non lo faceva anche adesso?
Notò il mio sguardo, così si alzo dal materasso e cominciò a camminare verso me.
"Le cose stanno così, Frank. Abbiamo delle regole ben precise, io le ho già infrante una volta non facendoti fuori e, non posso infrangerle nuovamente. Ogni volta che infrangiamo un colpo, dobbiamo far fuori tutta la gente presente sul posto e, io non l'ho fatto. Sai così chi siamo e nessuno può saperlo oltre le persone della società, ovvero, noi.
Perciò, o ti unisci a noi, o saremo costretti a farti fuori." disse duramente, fissandomi negli occhi.
Mi sentì morire.
Annuii, non sapevo come reagire, non sapevo che dire, non sapevo a cosa sarei andato in contro.
"Avrei dovuto farti fuori prima.." disse sottovoce, ma fui in grado di sentirlo comunque.
Provai un'altra sensazione mai provata prima, come se mi stessero strappando il cuore da crudo a crudo.
Lo osservai mentre tornava a sedersi sul materasso, impassibile.
Le sue parole risuonavano nella mia mente, una lacrima scivolò sul mio viso.
L'asciugai in fretta, fortunatamente nessuno se ne accorse, erano troppo occupati a scambiarsi incomprensibili occhiatacce tra di loro, tranne Gerard, lui se ne stava seduto su materasso a testa bassa, con le mani congiunte.
Sembrava pentito, probabilmente del fatto di non avermi fatto fuori subito e di aver messo in pericolo l'intera società.
"Voglio che tu sappia, Frank" aprì bocca il riccio "che le persone che abbiamo fatto fuori erano tutti infiltrati della mafia.
Il signor Lindemann è..era" si corresse "un importante membro della mafia tedesca, lavorava in un agenzia che, tramite i social network invogliava la gente a comprare medicinali che causano gravi effetti collaterali come l'epilessia" si alzò, dirigendosi verso il tavolo "Devi decidere se continuare a vivere con sulla coscienza delle vite e un grande segreto sulle spalle o morire" calò il silenzio.
"Devo correggerti, Ray" cominciò a parlare il ragazzo mingherlino, notai che portava gli occhiali "Non dovrà avere delle vite sulla coscienza." fece una pausa, "Frank, noi uccidiamo gente che uccide perché, uccidere è sbagliato. Adesso ti risulterà difficile comprende ciò che ho detto, ma se accetterai di essere uno di noi, capirai. Tempo al tempo. Devi capire che, se noi non uccidiamo quella gente, quella gente ucciderà migliaia di gente innocente, tra i quali bambini. Noi lo facciamo per rendere il posto un mondo migliore"
Non avevo capito nemmeno mezza frase di ciò aveva detto, ma annuii, non volevo morire.
"Sarò uno di voi"
l'avevo detto, avevo deciso, ero troppo giovane per morire.
Si scambiarono degli sguardi, qualcuno annui, poi, il silenzio.
"Diamo allora inizio al rito" disse Bert ghignando, lanciandomi poi un occhiataccia.
Di cosa stava parlando?
 
 
 
 
 
- Ed ecco finalmente la seconda parte! Chiedo scusa per il ritardo e per gli eventuali errori -

..Quale pensate sia l'inspiegabile sensazione mai provata prima di cui Frank ha parlato?
Lasciate una recensione!

..Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e che la storia vi stia incuriosendo almeno un pochino.. :)

A presto
- Danny x <3
 
 
   
 
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