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Autore: stayherelou    06/08/2014    1 recensioni
«Hai gli occhi molto belli. Mi piacciono.» gli dice con un tono che non ha nulla a che fare con quello usato fino ad adesso. E’ – dolce.
«G-grazie.» mormora l’altro in risposta.
Louis gli sorride, dolcemente e poi si affretta a raggiungere il suo dormitorio.
Harry non si accorge nemmeno che ha ancora il suo zaino sulla spalla, mentre lo osserva andare via.
Scuote la testa velocemente e—no, non ha guardato il culo di Louis.

Oppure, dove Harry e Niall sono fidanzati e decidono di partecipare ad un reality dove passeranno trenta giorni separati, insieme a dei single tentatori.
[Harry/Louis] con accenni [Harry/Niall] [Danielle/Liam] [Perrie/Zayn] [Eleanor/Max] Temptation Island!AU
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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III




 
Quando Anne va aprire la porta di casa sua tutto si sarebbe aspettata tranne di  trovarsi davanti gli occhi verdi e un po’ spenti di suo figlio.
«Tesoro!» lo chiama, piacevolmente sorpresa. Il ragazzo, però, non risponde e si limita a tuffarsi nelle braccia della madre. Quando la donna, infatti, nota sulla porta una valigia nera e non vede nessun Niall allegro dietro di lui, capisce.
Un’ora dopo, davanti ad un thè caldo e alla torta preferita di Harry – fragole e cioccolato- il riccio racconta tutto a sua mamma, tenendo però gli occhi bassi e alzandoli solo di tanto in tanto per incontrare quelli curiosi e un po’ preoccupati di Anne.
«E la cosa che mi ha – sconvolto di più» tira su col naso «è che è come se Louis mi avesse aperto un mondo. Come se con lui mi fossi sentito davvero libero e – lusingato, desiderato. P-perché tu sai che amavo – che voglio bene a Niall, sai anche come è iniziato tutto e—e forse, non so, ci conoscevamo già tanto che quando ci siamo messi insieme è cambiato poco e niente. Non c’è stata l’attesa o il desiderio. E’ stato come -- »
«Come se al momento fosse l’unica scelta per sentirsi meno soli, più uniti. Giusto?»
Harry sospira.
«Giusto. Ma mi sento una persona orribile, mamma.»
E’ il momento per Anne, di sospirare e accarezzare i ricci morbidi del figlio.
«Niall capirà.»
Harry annuisce, ma è poco convinto, e beve un altro sorso di thè caldo.
Anne lo guarda per un po’, poi, decisa a cambiare l’umore del figlio – e a soddisfare le sue curiosità, va bene- riprende la parola.
«E questo Louis, invece?»
Il riccio sente un sorriso involontario nascergli sul viso e si accorge del rossore sulle guance solo quando sua madre lo punzecchia con un’unghia curata per poi dirgli «Aww, sei arrossito già!»
Harry sbuffa infastidito ma alla fine parla «Louis – mi sono comportato male anche con lui. Voglio dire mi guardava come se fossi la cosa più bella del mondo e mi ha fatto vedere l’alba e mi ha preparato i pancakes e siamo andati in barca e – »
«Wowowo, prendi fiato, tesoro.» Anne ridacchia.
«E’ che—mi ha fatto provare così tanto. Mi ha fatto sentire bellissimo, desiderato. E io – io l’ho lasciato nel peggiore dei modi e non so nemmeno se lo rivedrò mai più, mamma.»
La donna lo abbraccia forte, per poi sussurrargli «Sono certa di sì, tesoro.»
Le crede.
***
Harry riprende a lavorare come fornaio sette giorni dopo essere tornato a Londra, ed entra nel piccolo forno con un’idea ben precisa in mente. In quei sette giorni è semplicemente rimasto a casa, ha parlato con sua sorella Gemma e con suo cugino Ben, ha guardato molta tv e finito quel libro che teneva sul comodino da troppo tempo. Ha evitato Niall ma, proprio ieri sera, gli ha inviato un messaggio dicendo se possono vedersi nel pomeriggio nella pasticceria al centro, per parlare. Niall ha accettato e Harry si sente più leggero.
In quei sette giorni ha anche pensato a come ritrovare Louis e a cosa vuole davvero. Tutto ciò, ovviamente, lo spaventa, perché in fondo ha conosciuto Louis tra le palme e le spiagge di un’isola da sogno e non sa minimamente cosa possa esserci al di fuori. Tuttavia, questo non gli ha impedito di contattare la produzione e di sapere il numero di telefono e dove vive. Ha una sola chance – si ripete- e non può fallire.
Alle cinque e un quarto, vestito con una camicia di jeans e un chilo d’ansia, Harry Styles entra nella grande pasticceria.
 
Quando Louis arriva a Londra, tiene nel taschino dei jeans un foglietto a righe stropicciato con scritto sopra l’indirizzo di Harry Styles – quello di ‘riserva’, ovviamente, non la casa che condivideva con Niall- e il suo numero di telefono.
Ad aprirgli la porta sono due occhi verdi, dannatamente familiari, che lo scrutano bene prima di alzare un sopracciglio curato.
«E tu sei?» chiede la ragazza, forse la sorella di Harry, che probabilmente ha già capito tutto.
«L-Louis, piacere. Sto cercando—sto cercando Harry.» Deglutisce a vuoto.
«Harry non c’è, è uscito poco fa dicendo che andava alla pasticceria in centro. Sweet cups, conosci?»
«Oh, sì sì. Beh, grazie.» risponde il liscio, sorridendole.
«Figurati. Ci vediamo, Louis
E quando, dopo esser salito in macchina, Louis capisce davvero il significato di quel ‘ci vediamo’ accompagnato da un sorrisetto furbo, il sorriso rischia di bucargli le guance.
Guida per quindici minuti circa, prima di parcheggiare distrattamente a pochi metri dalla pasticceria. Per tutto il tempo non ha fatto altro che pensare ad Harry, a cosa dirgli, a come reagirà, se sarà felice di vederlo quanto lui e altre mille cose che gli affollano la testa. Scende dalla macchina con le gambe nei pantaloni rossi che gli tremano e il cuore rimbombargli nella cassa toracica. Prende in mano il girasole che ha comprato per lui –ha già in mente la frase adatta per paragonarlo al sole delle sue giornate (patetico, già) e prende un bel respiro mentre attraversa la strada. Il sorriso gli muore sulle labbra quando vede Harry e Niall bere un caffè allo stesso tavolo, mentre si sorridono e parlano tranquillamente.
Sgrana gli occhi azzurri mentre la vista gli si annebbia sempre di più, ed è così che capisce che sta piangendo.
Si porta velocemente le mani piccole agli occhi e li strofina con forza, poi deglutisce e riesce ad arrivare alla sua macchina e a sbattere violentemente la portiera dietro di sé. Butta il girasole sul sedile posteriore sussurrando un «Vaffanculo» con la voce tremante.
Prende un bel respiro ma esso gli muore in gola.
Doveva aspettarselo, si dice. Sei sempre il solito coglione, Louis.
Quando era entrato nel reality come tentatore erano stati i produttori a dire a lui e agli altri single di sedurre, a volte anche esagerare, e anche se non ci fosse stato realmente interesse o alcun tipo di legame, avrebbero dovuto comunque continuare con la loro parte.
Soltanto che, Louis, probabilmente l’unico tra tutti gli altri, a quel programma non c’era andato per fare soldi o tv, ma per rivedere un ragazzo che l’aveva colpito così tanto da aver avuto la sua attenzione per un pomeriggio intero senza neppure avergli rivolto una parola.
E così, Louis, ci aveva creduto. Aveva creduto ai suoi sorrisi, alle sue guance rosse, ai suoi abbracci, al suo bacio. Harry gli era sembrato subito così buono, puro, quasi ingenuo, troppo per questo mondo pieno di cattiveria. Da una parte il pensiero che Harry avesse finto, che fosse tutta scena e che Louis fosse stato solo un gioco quasi si impose nella sua mente, dall’altra, però, si sentiva –nonostante tutto- fiducioso nei confronti di Harry.
Si asciuga nuovamente gli occhi azzurri e prende un grande respiro, girandosi verso i sedili posteriori della macchina e riprendendo in mano il fiore, un po’ ammaccato ma sempre colorato e vitale.
Ormai era arrivato fino a lì, era perfino andato a casa sua, per questo decide di parlarci nonostante tutto, volendo evitare stupidi malintesi o altro.
Scende dalla macchina dando però le spalle alla pasticceria, e soffermandosi diversi minuti a chiudere la vettura con la chiave che proprio non ne vuole sapere di funzionare. Avrebbe dovuto comprare un’auto nuova—già.
«E chiuditi stupida cos—»
«Louis?»
Il ragazzo si blocca all’istante nel riconoscere quella voce. La sua voce.
Si finge disinvolto, nel girarsi e dire un «Harry!». Inutile dire che in quell’esatto momento deve tirare su col naso e tutta la sua maschera crolla.
Il riccio lo guarda con occhi sgranati, poi un sorriso prende forma sulle labbra rosse e  carnose un po’ tremolanti e «Ciao» ripete, emozionato. Ha sognato così tanto di rivedere, riabbracciare, baciare Louis in quei giorni che ora gli sembra surreale averlo lì davanti.
«Come mai sei—cioè tu, oddio – »
«Sono contento per te» afferma Louis, più freddo. Tutta la positività di poco prima scompare nel ripensare ad Harry che è tornato con Niall.
«Cos—» tenta di interromperlo il riccio, ma ormai l’altro è partito in quarta e parla a macchinetta «No dico, davvero, sono felice per te. Per te e –e  il tuo ragazzo, intendo. No non dire nulla, già lo so. Lui è la stabilità, vi conoscete da tanto e nonostante con me tu ti sia sentito più libero ami ancora lui e baciarmi è stato un errore. No, dico, sono serio—va bene. Io—io mi sono solo illuso ma non è colpa tua, davvero! Cioè sono io, davvero, colpa mia. Tu sei perfetto. Cioè non solo fisicamente, anche se lo sei, con gli occhi verdi e i ricci e tutto il resto. Poi sei alto! Io ho un debole per le persone alte, visto che io sono bassino. Oddio, forse è anche per questo che mi hai rifiutato—giusto? Perché io –»
Le labbra di Louis si muovono veloci mentre gesticola nervosamente, ma vengono all’improvviso coperte da quelle di Harry. Il riccio gli prende il viso tra le mani, accarezzandogli dolcemente le guance e premendo forte le sue labbra contro quelle dell’altro. Louis ne è spiazzato, tanto che le braccia cadono veloci lungo il corpo e il girasole che teneva dietro la schiena finisce a terra.
Qualche secondo dopo –non sa come, precisamente- riesce a staccare Harry da se, che lo guarda confuso.
«Perché?» chiede semplicemente «Tu stai con Niall, ti ho visto prima con lui e voi –»
Harry sorride leggermente, portando le sue mani grandi sui fianchi morbidi del ragazzo davanti a lui.
«Idiota» gli soffia sulle labbra «Io e Niall ci eravamo visti per chiarire. E’ successo tutto così in fretta, noi vivevamo insieme e tutto—e io gli voglio bene e gliene vorrò sempre, semplicemente abbiamo capito che la nostra relazione era perfetta per essere amici, non per qualcosa di più. Lui è un ragazzo fantastico, te lo giuro, ma semplicemente non – non mi fa sentire bene come te. Tu mi hai – mi hai fatto sentire bello e sexy e desiderato e – io ancora non ci credo» ridacchia nervosamente, mentre Louis lo guarda fisso negli occhi, e sente che potrebbe piangere dalla felicità da un momento all’altro.
«Sei stupendo» gli mormora, tenendo le loro fronti unite.
«Idiota» ridacchia ancora «E’ da quando sono salito su quella macchina che sogno di baciarti di nuovo.»
Louis si stacca leggermente fintamente offeso «E perché non lo fai, allora?»
In una frazione di secondo, Harry intreccia le sue mani dietro alla schiena di Louis, sfiorando con alcune dita il suo osso sacro, e se lo preme contro. Si baciano con lentezza, senza alcuna fretta, come se esistessero solo loro due al mondo e non fossero al lato di una strada trafficata.  Le loro labbra si schiudono e si accarezzano dolcemente, fino a quando Harry si stacca leggermente imbarazzato mormorando un «Troppa gente qui, casa mia è qua vicino»
Louis ridacchia e gli stampa un bacio veloce, mentre entrambi salgono in macchina.
«Sì lo so dov’è casa tua» riprende il ragazzo  «Carina tua sorella»
Harry lo guarda stranito prima di dargli una botta scherzosa sulla spalla, Louis – poco dopo- lo bacia ancora e poi mette in moto.
Si ricorda solamente dopo del girasole abbandonato sull’asfalto e un po’ se ne dispiace, ma quando ha il ragazzo più bello del mondo accanto a se, che gli sorride e lo bacia ad ogni semaforo come se non potesse farne a meno –Louis pensa- nulla potrebbe andare meglio.
 
Sono passati due mesi e mezzo da quando Louis è il suo ragazzo e Harry non ricorda un solo giorno in cui si sia alzato dal letto senza un enorme sorriso sulle labbra.
Sua sorella Gemma, che l’ha subito adorato, ha in programma di andare a vivere da sola e così spesso è fuori casa, anche di notte. Il suo letto, perciò, spesso è occupato da Louis, che si ferma da loro praticamente ogni giorno.
Non che questo dispiaccia ai genitori di Harry, però. Anne, una volta, circa due mesi fa, si è alzata verso le otto di mattina e ha trovato quattro tazzine di caffè ordinate sul tavolo e Louis intento a tenere sotto controllo il bollitore sul fuoco.
Solo quando l’aveva chiamato con un «Louis?» allora il ragazzo si era girato e aveva risposto con un «Scusa, ti ho svegliata? Stavo preparando il caffè per tutti» molto imbarazzato.
La donna aveva sorriso e gli aveva dato un buffetto sulla guancia, per poi chiedergli innocentemente «E questo cioccolatino a forma di cuore? E’ per me anche questo?»
Louis era semplicemente arrossito.
Le cose con Harry, comunque, vanno a gonfie vele. Si baciano innumerevoli volte al giorno, spesso fanno la spesa insieme, guardano film abbracciati sul divano e fanno shopping da Topman – Louis lo adora- almeno una volta al mese.
E’ il 20 novembre quando il telefono di Harry squilla, ricevendo un messaggio da Danielle dicendo che lei, Eleanor e Perrie hanno organizzato una cena per rivedersi e stare di nuovo tutti insieme. Il riccio accetta contento, correndo poi in soggiorno dal suo ragazzo, che sta leggendo un libro con gli occhiali neri sul volto, e si siede a cavalcioni sulle sue gambe, distraendolo dalla lettura.
«Danielle e le altre hanno organizzato una cena venerdì prossimo.»
«Harry, sei sicuro sia una buona idea? Insomma io—»
Il riccio lo zittisce con un bacio.
«Sarai perfetto, amore mio
Louis crede di sentire la testa girare, ma non ci fa troppo caso ora, sdraiato sul divano e con il suo ragazzo spalmato su di lui che gli lascia baci ovunque sul suo collo. Tanto sono soli, in casa.
Harry è bellissimo, quella sera, con i capelli ricci ordinati da un po’ di gel, la camicia bianca che gli fascia perfettamente il petto e un delizioso papillon nero che lo fa sembrare quasi un principe. Il suo principe.
Louis ancora non ci crede, che una meraviglia del genere. In quei tre mesi ha imparato a conoscere Harry, il suo carattere, le sue espressioni, le sue abitudini e le cose che odia. Sa riconoscere quand’è nervoso e quando è spensierato, quando vuole solo riposare e quando invece quasi deve frenarlo dal saltargli addosso nei momenti meno opportuni. Non che a Louis dispiaccia, ovviamente. Pensa di amarlo, pensa che tutto, tutto, sia valso la pena per lui e che rifarebbe ogni singola cosa.
Harry è perfetto, non gli ha trovato difetti di alcun tipo e non pensa gliene troverà mai.
Si perde nei suoi pensieri finché l’oggetto di essi lo richiama dolcemente «Amore?»
Louis ancora sente i battiti del cuore accelerare a quell’epiteto, ma gli risponde comunque «Mh?»
«Tutto bene?» chiede il riccio premuroso.
«Sì tranquillo, pensavo e basta.»
Si tengono la mano da quel momento in poi, anche mentre parlano con Danielle – che, tra parentesi, è incinta! La notizia ha reso tutti felicissimi e Harry la ha abbracciata per quasi due minuti interi, accarezzandole poi dolcemente la pancia. Louis ha trattenuto le lacrime anche lì. E’ molto sentimentale quando si tratta di Harry, già.
Max ha chiesto ad Eleanor di sposarla, invece, lasciando il suo lavoro nell’esercito e diventando istruttore di boxe in una palestra nel quartiere dove vivono. Niente marmocchi in arrivo, per loro, ma Ella ha comunque un sorriso a trentadue denti mentre racconta fiera della proposta.
L’unica single del gruppo è Perrie, invece, che nonostante ammetta di amare ancora Zayn, si dice davvero stanca della fedeltà non proprio resistente di lui, soprattutto dopo aver visto dei video mentre scherzava troppo affettuosamente con una moretta dalle tette – a detta sua- rifatte.
Ci sono anche Luke, Calum – il suo migliore amico- , il biondino Ashton –ha ceduto anche lui, lasciando la sua ragazza e finendo tra le braccia di una modella abbastanza conosciuta, Kendall- e poi tutte le altre coppie che sono usciti da quell’avventura più forti che mai.
 
E’ l’una e quarantacinque minuti del giorno dopo, quando Louis e Harry rientrano in casa –per fortuna vuota, essendo Anne e Robin a fare un weekend in un centro benessere e Gemma dalla sua migliore amica.
Arrivano in camera da letto e subito Harry si allenta la camicia, sfilando poi il papillon e lanciandolo sul letto.
«E’ stata una bella serata» afferma Louis, togliendosi le scarpe.
«Già, sono d’accordo. E sono ancora troppo felice per Danielle ed Eleanor.»
«Anche io. E sono anche davvero felice per noi.»
Harry è ormai in boxer, mentre piega i pantaloni neri sulla sedia in un angolo della camera.
«Per noi?» chiede.
«Sì» risponde Louis, coperto solo dagli slip bianchi, mentre si getta pigramente sul letto coperto dal piumone morbido «Per noi. Io—prima stavo pensando a quanto sono fortunato ad averti.»
Harry si gira e lo guarda con l’espressione più dolce e commossa che Louis abbia mai visto.
Lo raggiunge velocemente e allaccia le braccia dietro al suo collo, facendo aderire la sua schiena al materasso e baciandolo con le labbra umide.
«Amore» gli sussurra sulle labbra «Sono io fortunato ad avere te.»
Poi il maggiore inverte le posizioni, trovandosi disteso sul suo ragazzo e riprendendo a baciarlo, sempre dolcemente ma stavolta con più passione.
Le mani grandi di Harry scorrono prima sulle cosce del suo ragazzo, salendo poi sul suo sedere perfetto, accarezzandolo prima e palpandolo più forte poi, quando anche le loro lingue sembrano chiedere di più.
«Ti amo.» gli dice all’improvviso Louis, con una nota d’affanno nella sua voce.
Harry si blocca, le sue mani salgono sulla sua schiena per poi arrivare sul viso di Louis, accarezzandolo lievemente e sorridendo talmente tanto da far spuntare due adorabili fossette gemelle.
Gli bacia il labbro inferiore, poi gli parla talmente vicino che le loro labbra si sfiorano.
«Ti amo anche io, amore mio.»















 
notes
OKAY OKAY OKAY, LO SO, LO SO!
Dovevo aggiornate tipo una settimana fa e sono in ritardissimo e il capitolo è un disastro, per questo chiedo scusa, davvero :(
Ho riavuto il mio pc (ma con tutti i dati cancellati, evviva) e per questo il procedimento è stato un po' ritardato, chiedo ancora scusa.
Nelle recensioni ho letto una 'sorpresa' per il fatto che dopo tre anni con Niall Harry abbia baciato Louis così e vorrei dirvi che a) Spero di aver chiarito bene i motivi qui b) Ricordate comunque che io ho preso 'ispirazione' dal reality e ciò vuol dire che cose simili (anche con relazioni più durature) sono accadute, so.
ANYWAY sono abbastanza soddisfatta di questa mini-long e vorrei ringraziare tutte quelle che l'hanno seguita e sopratutto recensita :)
Grazie, grazie davvero, non immaginate quanto ciò conti per me.
Potete trovarmi su twitter come @stayherelou o su ask qui :)
ps: ho scritto una flashfic molto stupida (sempre Larry) e penso ne scriverò altre perchè sono corte e bho, mi piacciono, quindi se volete dare un'occhiata anche a quelle mi fareste immensamente felice! :)
ps2: in caso cercaste delle mini-long Larry ce ne sono due di herbivicus che io AMO (una completa e una in corso, manca l'ultimo capitolo) quindi se volete il suo profilo è questo:)

Bacio e alla prossima, Domi :)
  
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