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Autore: OurChildhood    06/08/2014    3 recensioni
[Storia incompleta]
Odio e Amore: due sentimenti che vanno al di là della comprensione umana.
Fino a che punto riusciranno Odio e Amore a stravolgere la vita di una persona? Quale dei due prevarrà alla fine di tutto?
Dal capitolo: "-…noi professori siamo lieti di annunciarvi che quest’anno verranno svolti “I Giochi della Memoria”-".
~
Amami, anche se io non ti amo.
Amami, anche se non merito l'amore.
Amami, anche se io non so amare
e amami anche se non esiste l'amore. (La nave dei folli)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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-...ricordati di mandare almeno una lettera a settimana e non metterti nei pasticci- concluse mamma con occhi preoccupati.
-Mamma sto andando ad Hogwarts non in Afghanistan- risposi. Mamma sorrise dolcemente e mi accarezzò la testa.
-Stai crescendo così in fretta Rosie...- disse con gli occhi lucidi.
-Oh no, oh no! PAPÀ, STA PER PIANGERE!- dissi terrorizzata, risvegliando l'attenzione di quest'ultimo, intento a dare le ultime raccomandazioni a Hugo.
-Avanti Hermione, è la nostra Rosie- disse papà strizzandomi l'occhio. Il binario brulicava di gente: ragazzi in cerca dei propri amici, genitori che salutano i figli, branchi di ragazzini spaesati (sicuramente i futuri primini) e bauli, tantissimi bauli, bauli ovunque.
-Granger non risparmi le lacrime nemmeno quest'anno?- disse una voce da dietro le mie spalle.
-Signor Malfoy!- esultai vedendolo.
Nutrivo per Draco Lucius Malfoy una vera e propria stima: era il pozionista più rinomato del paese e aveva quel fascino che nemmeno ad una ragazza della mia età sfuggiva. Peccato che avesse un figlio così idiota.
-Buongiorno Rose- rispose l'uomo esibendosi in un'elegante baciamano che mi fece sorridere.
-Ciao Rosie- disse un'altra voce.
-Buongiorno anche a lei Signora Malfoy- dissi con un sorriso smagliante. Astoria Malfoy era la donna più bella che io avessi mai visto (dopo mamma e zia Ginny ovviamente). Lavorava nel reparto neonatale del San Mungo e aveva stretto una forte amicizia con zia Ginny, sua collega e aiutante. Mamma aveva stretto amicizia con la donna dopo una delle classiche 'rimpatriate' in stile Molly Weasley.
-Come sei diventata bella tesoro- proseguì la donna, guardandomi con fare materno. Avvampai di botto non sapendo come rispondere.
-Astoria, la stai guardando come se fosse un bignè- le disse il marito con una punta di divertimento nella voce. La donna lo guardò tanto freddamente che l'uomo dovette distogliere lo sguardo, messo in soggezione. A papà sfuggì una risatina.
-Che hai da ridere tu?- lo rimproverò acida mamma -Astoria! Hai passato bene le vacanze?- proseguì ignorando papà che prese a conversare con Draco.
-Certo! E voi? Spero che Scorpius non abbia recato alcun disturbo-
-Nient'affatto! Anzi, ti chiedo in anticipo scusa se vedi ancora dei residui azzurrini alla base del collo. Lily e Rox non si sono risparmiate nemmeno quest'anno-
Stavo per scoppiare a ridere quando qualcuno, con un violento strattone, mi voltò dalla parte opposta.
-Abbracciami ingrata!-
-Helen!- esultai vedendo la mia migliore amica. Ci abbracciammo dando vita ad una vera e propria scena da film.
-Continuate pure ad ignorarmi, mi raccomando- disse una voce che conoscevo fin troppo bene.
-Connor!- dissi stringendolo in un abbraccio stritolatore.
-Rose, credo che mi si sia incrinata una costola- disse dopo parecchi minuti.
-Oh, stai zitto!- lo rimproverai.
Connor era alto, con un fisico asciutto e piazzato e, in confronto a lui, io ed Helen sembravano come delle bambole di pezza. Aveva i capelli corti e scuri, quasi neri, e gli occhi azzurri lo facevano sembrare un ragazzino. Il viso aveva i lineamenti dolci che stonavano con la sua stazza possente. La maggior parte delle ragazze di Hogwarts ci invidiavano, ignare del piccolo segreto del ragazzo.
-Rose hai visto quello screanzato di mio figlio?- mi disse il Signor Malfoy avvicinandosi e interrompendo così l'abbraccio da Oscar.
-L'ultima volta in cui l'ho visto Al stava tentando di buttarlo sotto i binari- dissi con fare innocente.
-Dovrò parlare con lo Sfregiato prima o poi- disse l'uomo tra sé e sé. Sorrisi nel sentire quel soprannome. Un fischio acuto si levò in tutto il binario e io, Helen e Connor salimmo sul treno evitando per un soffio di essere stritolati tutti e tre da mamma.
~•~•~
L'Espresso per Hogwarts sferragliava sulle rotaie e scivolava tranquillo attraverso boschetti e campi di grano. Era una giornata soleggiata e, fortunatamente, la morsa del caldo si era un po’ allentata. Lo scompartimento che io e Albus occupavamo era lo stesso che ci aveva accompagnati per sei anni.
-Dove si è cacciato quel mulatto?- disse Albus.
-Sarà imbucato in qualche scompartimento pieno di ragazze- dissi.
-Colgo dell'invidia...- rispose Albus con un mezzo sorriso stampato in faccia.
-Non è per niente invidia! Tutti sanno che ci sono io al primo posto...-
-...ma stai perdendo fascino- concluse lui ridendo.
Albus era il mio migliore amico da quando sul treno diretto ad Hogwarts, al nostro primo anno, era accidentalmente inciampato sul mio baule finendo dritto disteso sul corridoio. Dopo esserci guardati in cagnesco per diversi minuti, eravamo scoppiati a ridere e ci eravamo presentati. Nessuno dei due aveva dato molto peso al cognome dell'altro. Una volta arrivati a scuola eravamo stati smistati entrambi a Serpeverde. Ad Harry era venuto un mezzo infarto quando aveva saputo che suo figlio oltre che ad essere Serpeverde (dettaglio, tra l'altro, di pochissima rilevanza) era diventato amico dell'erede di Draco Malfoy. Dopo diverse discussioni, però, il famoso Harry Potter aveva messo da parte l'orgoglio e aveva incontrato mio padre a quattrocchi. Inutile dire che la prima parola pronunciata da entrambi fu "scusa". Insomma io, Albus e Marcus (quello che dovrebbe essere mio cugino) eravamo migliori amici da sempre, smancerie a parte.
La porta dello scompartimento scivolò furtivamente e si richiuse con un suono ovattato.
-Alla buon'ora- dissi guardando Marcus.
-Zabini! Allora sei vivo! E sei anche più abbronzato del solito!- esclamò Albus scattando in piedi e abbracciando l'amico. Il solito smielato.
-Questa sì che è un'accoglienza! A differenza di certa gente, tu sì che sai come trattare gli amici, Albus- rispose Marcus lanciandomi un'occhiataccia.
-Dovrebbero darmi un Ordine di Merlino solo per essere tuo parente, Marcus, non aggravare la situazione- risposi seccato.
-Qualcuno qui ha mangiato pane e acidità a colazione. Ti sei svegliato dalla parte sbagliata del letto oppure è colpa di qualcuno in particolare?- chiese Marcus con tono allusivo lanciando un'occhiata di intesa ad Albus.
-Quoto la seconda opzione, mio abbronzato amico-
Albus aveva capito fin da subito il perché del mio caratteraccio eppure continuava ad infierire. Una volta li chiamavano amici! Aveva il carattere estremamente simile a Ro... 'No! Non continuare o sarai costretto a dare una spiegazione del perché il tuo scompartimento è saltato in aria!'. Probabilmente ero diventato pazzo a tal punto da darmi consigli da solo ma, pazzo o non pazzo, il mio carattere era costantemente in bilico a causa "della Rossa". La settimana passata alla Tana era stata una continua lotta con lei. Rose Weasley, forse, era stata generata per pugnalare il mio orgoglio, per uccidere il mio ego e seppellire la mia virilità. Era sadica, testarda, egoista, smorfiosa, superba, crudele, acida e orgogliosa. Tremendamente orgogliosa. Era una degna avversaria e per tutta la settimana non aveva fatto altro che mettermi in imbarazzo. Vanitosa, prima donna... La odiavo.
-Terra chiama Scorpius!-
-Che vuoi?- risposi secco.
-Sbaglio o quest'anno sei Caposcuola?- proseguì Albus.
-Dannazione! Sono in ritardo!-
Mi alzai di corsa, camminando a passo svelto. Varcai la soglia del Vagone dei Prefetti trovandolo già pieno. I divani posti ai lati dello scompartimento erano tutti occupati e il grande tavolo rotondo in fondo era sommerso da carte, probabilmente le prime bozze dei turni di ronda. Nel divano di destra, invece, si presentava una scena da voltastomaco: Rose era seduta sulle gambe di quel ragazzo che si portava sempre dietro come un cane. Lui le sussurrava qualcosa all'orecchio e lei sorrideva. Che schifo.
-Ciao Scorp!- disse Penelope Grey, l'altra Caposcuola della mia casa. Rose fece scattare la testa verso di me.
-E tu che cosa ci fai qui? Guarda che il vagone dei falliti è dall'altro lato del treno- disse acida.
-Sono qui per il tuo stesso motivo e non parlarmi: mi infastidisci- risposi piccato. Rose sembrava sul punto di scoppiare.
-Merlino perché mi vuoi così male?- disse guardando verso l'alto.
-Non penarti troppo, Rosellina, per me hai la stesa importanza di uno Schiopodo- dissi arruffandole i capelli.
-Preferirei baciare un Dissennatore che essere anche solo un minimo importante per te- sibilò assottigliando lo sguardo. La guardai con aria di sfida. La tensione era crescente e percepibile a metri di distanza.
-Beeene, vedo che ci siamo tutti! Possiamo cominciare la riunione- disse Sophie Montgomery, Caposcuola di Tassorosso, per evitare una guerra imminente.
Ci riunimmo tutti attorno al tavolo, io e Rose a debita distanza.
-In qualità di capo-Caposcuola, ho preso delle decisioni sulle quali spero nessuno abbia qualcosa in contrario. Come potete vedere, i Prefetti quest'anno sono Hanna e Greg per Tassorosso, Connor e Alice per Grifondoro, Alex e Jason per Corvonero e Anastasia e Richard per Serpeverde. Ho deciso che voi pattuglierete i corridoi restando in coppia con il compagno della vostra Casa. La vostra frequenza delle ronde è ancora da definire, considerato che per la prima settimana i controlli verranno effettuati dai Caposcuola- disse Sophie con fare autoritario.
-Per quanto riguarda voi Capiscuola, ho deciso di disporvi in coppie miste che rimarranno tali per il resto dell'anno e non subiranno assolutamente variazioni- proseguì la Montgomery.
Il suo tono deciso mi puzzava. 'Qui gatta ci cova Scorp!'. Mille allarmi cominciarono a risuonarmi nella mente.
-Le coppie sono state decise secondo criteri precisi, ma ora passiamo al dunque. I Capiscuola di quest'anno sono: Rose e Matthew di Grifondoro, io e Tobias di Tassorosso, Eliah e Alexsis di Corvonero e Scorpius e Penelope di Serpeverde. Le coppie, invece, saranno: Penelope e Tobias, Alexsis e Matthew, io e Eliah e...-
-Non se ne parla proprio! Io con il platinato non ci sto!- esclamò Rose alzandosi in piedi. La sedia cadde all'indietro.
-Ho detto che ho creato queste coppie per uno scopo ben preciso ed è proprio di questo che stavo parlando!- ribatté dura Sophie, indicando prima me e poi Rose -come pensi di insegnare le regole agli altri se non riesci a fare una conversazione tranquilla con lui!- concluse. Tutti si congelarono sul posto. Ogni studente di Hogwarts sapevano della schiettezza della Montgomery e della sua difficoltà a tenere a freno la lingua. Ma ogni studente di Hogwarts sapeva anche che non bisognava mai contestare la diligenza di Rose Weasley.
Ma la bomba era stata sganciata.
-Sophie, non credi che se io non avessi dimostrato rigore per le regole ora non sarei Caposcuola?- sibilò Rose, sfoderando un tono falso e cercando di mantenere la calma. Beh, almeno non aveva cominciato ad urlare.
-Non lo metto in dubbio però la mia scelta non si discute- disse Sophie con un tono di voce parecchio inferiore alla sua media. Rose parve rassegnarsi e tornò a sedere, lanciandosi un'occhiata di puro odio. Non sarebbe stato per niente un anno facile.
La riunione continuò per un'altra mezz'ora poi ognuno di diresse nel proprio scompartimento.
-Connor, adesso vado un po’ da Al. Lo dici tu ad Helen?- sentii dire da Rose.
-Certo piccola, vai pure-
Piccola? Potrei vomitare.
Mi affrettai a raggiungere Al e Marcus prima dell'arpia.
 
-Allora, stallone, chi ti farà compagnia nelle buie e tetre serate di ronda?- disse Zabini malizioso quando entrai nello scompartimento. Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che venni scaraventato in avanti da uno spintone.
-Fammi passare, platinato!-
-La chiamavano finezza Weasley!- sibilai ricevendo in cambio una linguaccia -e comunque è lei, Marcus- proseguii indicandola. Zabini scoppiò a ridere seguito da Albus.
-Oh Scorp, spero che tu abbia firmato il testamento!- riuscì a dire Al tra le risate.
-Oh, l'ho firmato da quando la conosco- sussurrai.
-Cosa vuoi dire con questo?- rispose Rose acida.
-Con questo voglio dire che sei un'insopportabile bambinetta infantile! Serviva proprio fare quella scenata nel vagone? Oltre che a mettere in imbarazzo te stessa mi hai fatto passare per lo stronzo della situazione!- le urlai contro.
-Oh, mi dispiace averti rovinato la reputazione. Cos'è, hai paura che le ragazzine che ti sbavano dietro ti lascino in bianco?-
-ROSE!- le urlò contro Al, scattando in piedi. Marcus era paralizzato sul sedile, io era indeciso se prenderla a schiaffi o schiantarla o magari entrambi. A pensarci bene anche la maledizione Cruciatus poteva tornarmi utile.
Per evitare di farle seriamente del male, la scansai malamente di lato e uscii dallo scompartimento sbattendo la porta.
Come poteva una sola, stupida ragazzina, farmi uscire di testa? Mi tormentai i capelli, come se potessi estorcerne una risposta soddisfacente ma nulla. Rose Weasley sapeva difendersi, ma io sapevo attaccare. Lei un Grifone dotato di artigli, io una Serpe dotata di astuzia. Un ghigno cominciò a farsi largo sulla mia bocca mentre fuori dal finestrino Hogwarts svettava tra i boschi.
'Cara Rosellina, quest'anno sarà il più lungo della tua vita, stanne certa.’
 
 
ANGOLO AUTRICE
Vi prego! Posate quei forconi, non è una cosa carina puntarmeli contro!
No, sul serio, scherzi a parte, mi dispiace aver pubblicato solo ora ma ho avuto di problemi ma in compenso il sesto capitolo è quasi pronto quindi lo posterò prima della scadenza delle due settimane. Insieme al sesto capitolo, finalmente, arriveranno anche la nuova introduzione e il nuovo titolo.
Detto questo ci vediamo con il sesto capitolo e, mi raccomando, recensite in numerosi.
Baci,
OurChildhood -I

 
   
 
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