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Autore: MrAlexander    06/08/2014    1 recensioni
Questa fanfiction parla di un improbabile viaggio compiuto dai Malandrini, in giro per l'Europa durante la prima guerra magica. Si propone come una storia dalle mille sfaccetature, che vedrà lo sviluppo di relazioni, di confronti tra diversi caratteri, di pregiudizi e... tanto altro!
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Emmeline Vance, I Malandrini, Lily Evans
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Finalmente siamo arrivati a destinazione - con tutta la buona volontà del mondo non sarei riuscita a sopportare a lungo la guida così spericolata di Sirius- l’aria di Charleville appariva fredda e il cielo era terso per essere solamente le sei del pomeriggio, davanti a noi la casa di Dupont si ergeva come un antica tenuta di metà ottocento, buia e misteriosa.

“Bene, a quanto pare ci siamo. Per avere le idee chiare, come spiegheremo l’idea di Silente di reclutare forze nuove senza esser presi per pazzi” chiede Dani, avvolgendosi più stretta la sciarpa

“Semplice Vance, puoi mostrare le tue grazie al vecchio pervertito e…” non perde occasione Sirius

“Io proporrei di far parlare Remus” taglia corto Emmeline, interrompendo bruscamente la prevedibile fine della supposizione di Sirius

Cosa? Non se ne parla nemmeno!” interviene Remus, sentendosi chiamare in causa

Finalmente colgo la mia occasione per vendicarmi di quel misero baratto della cioccolata. Quindi, assumo il mio tono diplomatico-convincente, mi schiarisco la voce con un “uhm, uhm” e inizio

“Credo che Remus sia il più adatto ad introdurre l’argomento. Sappiamo tutti quanto è bravo a dire sempre la frase giusta al momento giusto, quindi sì, Remus, Il tuo compito sarà quello di spiegare tutto alla gente che dovremo incontrare ora e in seguito” e, vedendo che stava per aprire bocca, decido di giocarmi la mia carta vincente quindi proseguo alzando la mia voce di un semitono “non puoi esimerti dal farlo, Silente, resterebbe molto deluso se tu rifiutassi, e sappiamo tutti quanto lui si fidi di te, e malgrado la nostra ex amicizia, mi vedrò costretta a riferire questo tuo diniego

“Sono d’accordo con la rossa, e sicuramente lo è anche Peter” dice Sirius, tirando fuori dalla giacca di pelle una fiaschetta e tracannando generosi sorsi, sicuramente non di succo di zucca

“Anche noi conveniamo con Lily” parla Emmeline, guardando la gemella che annuisce

Ovviamente, Potter ha bisogno del suo momento contradditorio giornaliero e quindi cerca di cavare fuori dall’impiccio il suo degno compare, per ricambiare il favore di appena poche ore prime

“Io penso che se lui non voglia farlo, non lo si possa obbligare. Posso farlo io, che problema c’è” dice con una scrollata di spalle, ricevendo una pacca amichevole da Remus, in segno di solidarietà

“Oh Potter, ti spiego io il problema, spero tu riesca a seguirmi. Noi vogliamo convincere le persone a unirsi a noi, dalla parte dell’Ordine, diciamo così, dei buoni. Ora, se tu con quella tua stupida saccenteria e indisponenza, provassi a spiegare il perché siamo qui, la gente non ci penserebbe due volte a prendere posto tra le fila di TuSaiChi, pur di non avere nulla a che fare con te. Chiaro?”

Non so se sono riuscita a percepire prima lo sputo di Sirius, di ciò che aveva appena bevuto dalla fiaschetta, a causa della sua risata-latrato, o l’espressione a forma di O che la bocca di Potter aveva assunto a metà della mia cattiva e acida arringa.

In uno slancio di maturità, Dani decide di percuotere la campana che si trova attaccata al portone d’ingresso, aspettando che qualcuno venga ad aprirci. Beh, alla porta non si presenta proprio il vecchietto che ci aspettavamo, bensì una donna alta e slanciata, con un fisico da modella e delle gambe lunghe come autostrade e una maglietta fin troppo scollata e fuori stagione…

“Bonsoir, puis-je-vous aider?” dice gentile, cercando di parlare francese, non riuscendo però a nascondere un marcato accento dell’est

Persino il nostro sempre lucido ambasciatore, stabilito pochi secondi fa, sembra aver perso facoltà di parola. Peter è letteralmente a bocca aperta. Decido di assestare una pacca forte sulle costole di Remus, che si riscuote dopo qualche secondo rispondendo:

Remus Lupin, je viens voir Mr. Dupont. Lei parla inglese?”

“Sì” risponde la donna, con un abbastanza comprensibile inglese e abbozzando un sorriso

“Può dire al signor Dupont che abbiamo un messaggio del professor Albus Silente da rifere?” continua Remus gentile

La donna si assenta per qualche minuto, poi torna e indica la strada verso il salone di casa. Si presenta come una stanza piccola ma ordinata, con un divano di tre posti e due poltrone, di cui una occupata dal vecchio intento a fumare una pipa di schiuma e leggere un consunto e polveroso libro di pozioni.

“Accomodatevi, prego!” dice il vecchio in un perfetto inglese e la voce squillnte, che ben stona con il suo aspetto acciaccato dall’età

“Salve” comincia Remus, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi “come le è già stato detto, abbiamo ricevuto il suo indirizzo da Albus Silente per parlargli di una faccenda delicata. Ma prima, mi sembra doveroso presentarci, io sono Remus Lupin, il ragazzo con gli occhiali è James Potter, Peter Minus, Emmeline e Dani Vance, Lily Potter e Sirius Black” elenca Remus, in ordine di posto.

“Sirius Black? Figlio di Orion Black?” dice il vecchio, guardandolo sbieco

“Non proprio” dice Sirius, con una semplicità disarmante, beccandosi uno sguardo di rimprovero da parte di Remus e una risata sommessa di James

“Quel figlio di puttana, è riuscito a fregarmi anni di studi e ricerche spacciandole per sue… Meglio per te, ragazzo” fa il vecchio borbottando “Piacere di conoscervi ragazzi, gradite qualcosa da mangiare?”

Sì, grazie” risponde Sirius, sbatacchiandosi vicino a me sul divano in posizione comoda e facendomi quasi cadere per terra

Bene ragazzo, Irina!”

La badante-modella è da noi in un batter d’occhio, con il solito sorriso affabile che rivolge a noi per poi tramutarlo in due occhi di fuoco verso il vecchio

Porta qualcosa da mangiare ai ragazzi, gli amici di Albus, sono anche amici miei, e poi… avrei proprio bisogno di qualche massaggino, questa cervicale è sempre peggio”

La donna esce sbuffando e Sirius, rivolge un occhiolino d’intesa al vecchio, che viene ricambiato facilmente. Ovviamente, se dovessi immaginare Black da vecchio, mi basterebbe guardare davanti a me… forse senza il libro di pozioni però.

“Arrivo subito al dunque, ok? Credo che lei abbia letto le recenti notizie sulla Gazzetta del Profeta…” è l’antifona di Remus

“Non leggo quella merda” dice il vecchio, dopo una boccata generosa di fumo

Remus è l’unico ragazzo che non ha mai pronunciato una parolaccia, almeno in mia presenza, e inoltre odia essere interrotto quando parla. Perciò, il suo viso imbarazzato non mi sorprende. Mentre Potter e Black si scambiano un sorriso, come a dirsi questoèuntipook

“Si beh, credo che sappia della sanguinosa guerra che affligge il mondo magico. LeiSaChi diviene sempre più forte, e se vogliamo avere qualche possibilità di uscire vincitori da questa guerra, occorre che cooperino anche forze magiche lontane dal Ministero, che sia interessato il mondo magico in toto. Ecco, vengo al punto, il professor Silente ha detto che lei potrebbe essere un valido aiuto tra le nostra fila. Quindi, se potess…..”

“T’interrompo subito, ragazzo. Io non posso essere di alcun aiuto” dice il vecchio

Questa frase riesce a scoraggiarci tutti, Sirius è tornato a sedersi composto, Dani e Emmeline si guardano stupefatte dopo questa cruda risposta, Peter si agita.

“Beh, se questa è la sua risposta non abbiamo più nulla da dirci. La ringrazio per il suo tem…” prende iniziativa James, dopo lunghi secondi di imbarazzo, facendo per alzarsi

Calma ragazzi, non pensate che Albus vi abbia fatto fare questo viaggio per reclutare un vecchio come me, vero? Io ho degli studenti privati, giovani come voi, e questo Albus lo sa bene. Sono maghi davvero validi, e credo accoglieranno la vostra richiesta… Quindi, se volete dirglielo direttamente voi, potrete trovarli tra qualche ora in un pub a pochi isolati da qui, si chiamano Hugo e Jack. Vi ascolteranno, sono bravi ragazzi…”

Intanto, la donna ritornò con un vassoio pieno di dolci, e Peter e Sirius non esitarono a servirsi. Dopo aver scambiato convenevoli, ricevere complimenti abbastanza “gentili” da parte del vecchio (rivolti a me, Emmeline e Dan), mentre stavamo per congedarci dal vecchio, Sirius girandosi chiede con aria complice

“Funziona ancora?” facendo di nuovo l’occhiolino

“Fortunatamente sì, ragazzo mio” risponde l’altro sorridendo

Ed io, posso solo immaginare a cosa si riferissero… o meglio di no

  
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