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Autore: Bell_Black    06/08/2014    2 recensioni
Zayn si mise al mio fianco aumentando la luce della bacchetta mentre cercavo di leggere ciò che racchiudeva quello strano libro, non riuscivo a concentrarmi l'ansia era tanta e come sempre la presenza del moro mi metteva un po' a disagio.
" giungeranno a noi senza definite spoglie i tre prescelti che combatteranno nella battaglia... Ma il bene coesiste col male con ciò due dei tre cavalieri avranno cuore puro e pieno di nobili azioni, il terzo sarà accecato dalla sete di potere cuore impuro e maledetto porta con se e un popolo in distruzione condurrà se a uno dei doni accederà "
Alzai la testa di scatto mentre stringevo senza accorgermene la mano di Zayn, vidi il ragazzo aprire la bocca per dire qualcosa ma dalla porta entrò il professor Martin che teneva per il colletto Louis... Eravamo stati scoperti.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20.
Epilogo
 
Mi sdraiai a pancia in su, guardavo il soffitto pieno di disegni fatti quando ci eravamo trasferiti, gli avevamo fatti con l'aiuto di Ale, Louis e Alicia, mi mancavano molto, non li vedevo da molti anni, eravamo tutti troppo impegnati nei nostri mondi per poterci incontrare, anche solo per un saluto o per dei trucchetti di magia da quattro soldi.
Avevo lavorato tutto il giorno, grazie ai miei due lavori i guadagni in casa erano buoni, in più di solito tornavo a casa ancora sveglio, ma quella giornata sembrava sprizzar e noia da tutti i pori, quindi il sonno sembrava l'unica soluzione per mettere fine a tutto quel silenzio che conciliava il sonno. 
Chiusi gli occhi lentamente, il divano comodo aumentava la mia voglia di abbandonarmi alla stanchezza, peccato che i miei figli non fossero dello stesso avviso Alyssa mi saltò sullo stomaco, Ashton iniziò a schiaffeggiarmi la faccia urlando il mio nome per intero, Laila invece si godeva la scena nascondendo un sorriso compiaciuto.
«Padre umano deve finirci di raccontare la storia, quindi non dormire pigrone!» Mi sgridò Alyssa alzandosi in piedi sempre sul mio stomaco che implorava pietà, sicuramente i suoi cinque anni le pesavano bene, visto che non era proprio una piuma e che sembrava delicata quanto un drago dei boschi. 
«Ok Ok figli mezzi umani andate a mettere il pigiama e a infilarvi sotto le coperte, arrivo fra dieci minuti, il tempo di riprendermi da questo attacco a sorpresa» I due risero e fecero a gara per chi arrivasse prima in camera senza inciampare nella scala a chiocciola.
Laila si avvicinò a me è si mise seduta sulle mie gambe dandomi un piccolo bacio sulle labbra, era in dolce attesa del nostro terzo figlio, il dottore diceva che era un maschietto bello e sano, ma dopo la mia esperienza nel mondo magico le cose erano leggermente cambiate nel mio mondo, o per meglio dire io ero cambiato e avevo scoperto un paio di cose nuove di cui informai anche Laila.
«Siamo sotto natale Liam, hai telefonato a Niall?» Diventai cupo di colpo, dopo la guerra non volevo più avere contatti con lui, eppure la mia attuale moglie insisteva perché li tenessi, diceva che tutti potevano avere una seconda possibilità, ma anche dopo anni non riuscivo a perdonare Niall di quel grande errore.
«Lo farò domani» La avvisai, cercai di alzarmi ma lei mi bloccò guardandomi negli occhi, quando faceva in quel modo significava che c'erano brutte notizie in vista, da quando Alexis ci aveva fatto visita la prima volta si era scoperto che Laila non era un semplice umana, ma una veggente, esse sono rare per il mondo magico ma ancora di più per quello umano, questo rendeva i nostri figli... Speciali in un certo senso.
«L'ho viso Liam, non ha ancora molto tempo, ha bisogno di te» Abbassai lo sguardo, dopo quella lotta Zayn l'aveva ridotto in fin di vita, immobilizzato dalla vita in giù, in più una l'aveva fatto ammalar, dicevano che non si poteva curare che era la punizione per chiunque minacciasse il mondo magico. Da un paio di mesi a questa parte la maledizione era peggiorata e a quanto faceva intuire Laila la sua morte era vicina, non potevo lasciarlo solo, anche se aveva sbagliato forse era il momento di perdonarlo veramente.
Estrassi il cellulare dalla tasca e composi il suo numero, abitavamo ormai in paesi diversi, io in Francia lui a Londra, non gli era neanche permesso avvicinarsi alla barriera magica, senza speciali permessi dell'attuale re Zayn Malik. Aspettai qualche secondo e dopo il quarto squillo il biondo rispose con voce flebile.
«Liam...»Sembrava quasi in punto di piangere, la cosa mi fece stare male, era mio amico, aveva fatto cose sbagliate, però difficilmente si dimenticano gli anni passati insieme, non era veramente cattivo, la madre di Alexis o Astrea comunque vogliate chiamarla, anche se ormai per tutti era Astrea, solo gli amici stretti la chiamavano Alexis.
«Come stai Niall?»Chiesi un po' a corto di domande, in fondo non potevo chiedergli molto, da quando era rimasto paralizzato non faceva più tutti i viaggi di una volta, si limitava a vivere la giornata con la sua compagna con cui non si era mai sposato, ma con cui aveva una figlia che avevo avuto il piacere di vedere una volta.
«Credo bene, ma in fondo non sto bene da molto tempo, voi li?» Nel suo tono di voce c'era una commiserazione mai sentita, prima non era così, forse Laila aveva ragione, non ha molto tempo e la cosa mi metteva molta tristezza.
«Tutto bene, i bambini sono le solite pesti iper attive, come in po' tutti i bambini, passerai il natale in famiglia?»Non avevo argomenti da tirare fuori, volevo solo che quella conversazione finisse in fretta, ma senza farlo notare.
«Senti Liam, lo so perché hai telefonato, sto bene, non devi fare queste scenette da quattro soldi con me, non voglio la commiserazione di nessuno»Commentò facendo cadere un silenzio colpevole, non volevo dare quell'impressione, così feci una cosa che non credevo avrei mai fatto di mia spontanea volontà ma che mi venne da cuore e con sincerità.
«Io ti perdono Niall»Ancora una volta silenzio, ma non come quello pretendete, era molto meno pesante, anzi quasi liberatorio, sentii dei piccoli singhiozzi provenire dalla cornetta, segno che Niall stava piangendo.
«Non potevi dirmi cosa migliore, buon natale Liam»Disse, anche se non eravamo ancora a natale, non sapevo perché mi avesse dato quell'augurio, però non lo chiesi, mi limitai a ricambiare e salutarlo. Laila mi guardava con le lacrime agli occhi, questo mi faceva sospettare molto, quando lei piangeva c'era sempre qualcosa di grosso, non piaceva per poco, ne inutilmente.
«Quanto?»Chiesi sapendo benissimo che lei avrebbe intuito l'intera domanda, mi sentivo quasi distrutto a chiedere una cosa del genere sul mio migliore amico che non vedevo da troppo tempo.
«Non arriverà a natale»Le parole mi investirono come un treno in corsa, mancavano pochissimi giorni al natale, forse quattro o cinque contando la giornata che stava finendo, lui sicuramente lo sapeva, per quello mi aveva augurato il buon natale.
«Mi sento un mostro in questo momento»Mormorai abbassando il capo, Laila mi avvolse in un dolce abbraccio, dandomi un bacio sulla fronte coperta dai capelli spettinati.
«Hai fatto solo quello che sentivi, non sei colpevole di nulla Liam, se lui ha fatto le scelte sbagliate tu non devi prenderti carico dei suoi sbagli, per me hai fatto solo la cosa giusta, anche Niall l'ha capito, anche se un po' in ritardo»Si alzò dalle mie gambe, prese le mani e mi tirò su di forza abbracciandomi ancora una volta con fare amorevole.
«Dai vogliamo sentire tutti il finale di questa storia, anche se l'ho sentita un mucchio di volte e ogni santa volta mi viene un colpo sentendo la risposta di Alexis, ho saputo che in questi giorni hanno di nuovo avuto problemi con la barriera»Più che sapere voleva dire che prevedeva dei problemi con la barriera, perché il mio secondo lavoro si trovava proprio nel mondo magico e fino a quel giorno non c'erano stati problemi, ma non sembrava preoccupata dal "problema" significava che non era degno di nota.
«Non li vedo da due mesi forse... Ho saputo che Calum ha ereditato il sangue di lupo, ha avuto la sua prima trasformazione nella luna piena di ieri»Ero a stretto contatto con Calum Malik, ero il suo insegnate privato sugli umani, aveva solo tre anni in più di Alyssa e si interessava molto a ciò che stava dietro la barriera, sembrava un piccolo Alexis in miniatura.
«Sono sicura che Zayn sarà spaventato dalla cosa, mentre Alexis ne é entusiasta»Non ci voleva una veggente per intuire una cosa del genere, Zayn non amava molto la sua eredità, si spaventava spesso di far del male a chi amava, i sangue di lupo hanno autocontrollo, ma se la luna é troppo potente potrebbero attaccare chiunque. 
Salimmo entrambi al piano superiore, dove Alyssa e Ashton stavano entrando in camera dopo aver lavato i denti come ogni sera, la piccola indossava un pigiama nero, con disegnati dei coniglietto alquanto inquietanti, ma l'aveva scelto lei come regalo d'onomastico, quindi non potevo obiettarlo. Ashton invece indossava un pigiama blu con disegnati dei Lupi, era un vero e proprio fanatico, gli piacevano tanto che alcune volte gli raccontavo delle storie su Zayn, quando non doveva lavorare per il regno si fermava a parlare con me o mi invitava a prendere del tè, capitava spesso che mi parlasse di alcune esperienze fantastiche che raccontavo ad Ashton.
«Bene Liam James Payne, sarà meglio per te che questa storia finisca bene»Mi minacciò Alyssa appoggiando la testa al cuscino, sembravano entrambi molto stanchi, l a cosa non mi sorprendeva, si erano svegliati alle sette per andare da Stefan un ragazzo che monitorava la loro crescita, per loro Stefan era solo un amico che li faceva giocare.
Come tutti sapevano fra umani e maghi non c'erano mai stati figli, in fondo Laila non era una maga, solo una veggente, ma Alexis aveva detto che potevano ereditare qualche potere, in più Laila aveva visto qualcosa, nulla di preciso ma che riguardava i nostri figli e dei poteri sovrannaturali, nulla che ci preoccupasse, però Stefan ci aiutava a monitorarli per capire quando essi si sarebbero manifestati, fino a quel giorno nulla sembrava cambiato in loro.
«Ti annuncio che sarà un finale tranquillo, ripartirà qualche mese dopo la grande guerra, Niall é stato cacciato, mentre Liam é rimasto lì per invito del principe che sarebbe diventato re in pochi giorni, nel castello tutto fremeva...» Mi persi nei ricordi e quasi mi sembrò di risentire la voce di Alexis che mi raccontava la sua esperienza.

Mi trovavo vicino a Max mentre contemplavo il vestito color bordeaux, la gonna ampia e ingombrante mi riscaldava in quella giornata di aprile un po' fredda, il corpetto invece sottolineava le curve dei fianchi lasciandomi le spalle scoperte. I capelli viola erano alzati in una piccola acconciatura che lasciava notare i miei capelli mossi, Liam si stava divertendo col piccolo Phil che svolazzava ovunque nel castello, ormai sembravamo quasi di casa, io, Max e Phil ci passavamo molto tempo per far compagnia a Zayn che ormai non riusciva a stare senza persone intorno, in privato aveva abbandonato i modi regali, la cosa mi allietava e non poco.
Sembrava quasi strano che la gente quando mi passava accanto si inchinasse, ero ufficialmente la fidanzata del principe e ormai re Zayn Malik, mi sembrava assurdo il solo pensiero di aver passato del tempo con lui, ogni tanto sorprendevo le cameriere a parlare della nostra coppia in modo nettamente positivo.
Sembrava tutto a nostro favore, la suola, le relazioni, la vita, mio padre recentemente si era riabilitato del tutto dalla sua convalescenza, i primi due mesi non poteva nemmeno alzarsi dal letto dell'infermeria, ed ora grazie all'ausilio del bastone riusciva a scorrazzare nel castello con un andamento molto posato ed elegante, nonostante la fatica.
Camminai impaziente per il corridoio lungo e silenzioso, ormai sapevo orientarmi bene, col l'aiuto di Zayn ogni corridoio non aveva più segreti per me, le grandi finestre facevano filtrare la luce pallida del sole che non riscaldava la pelle ma donava un atmosfera rilassante e gradevole alla vista. 
«Alexis tesoro!»Chiamò mio padre, mi girai a fatica alzando il vestito, portava un classico vestito da cerimonia bianco con ricamatore oro e argento, il foderino della bacchetta in pelle rossa e delle scarpe nere lucide, sembrava rinato, specialmente perché non portava più i capelli tirarmi indietro col gel ma li lasciava liberi ricadere sulla fronte rendendolo più giovane e oserei dire affascinante. 
Gli andai incontro abbracciandolo delicatamente, lui fece lo stesso, ormai mi stavo abituando a quel contatto con lui, mi ci erano voluti due mesi per riuscire a chiamarlo padre, tre per imparare ad abbracciarlo, quattro per dargli baci sulle guancia amorevolmente.
«Come ti senti oggi?»Chiesi tenendomi vicino a lui con un braccio appoggiato sulla sua schiena, l'uomo sorrise e mi diede un bacio sulla guancia mettendomi un po' a disagio, ero riuscita a dagliene uno solo qualche giorno prima, dovevo ancora farci la mano.
«In forma per vedere il piccolo Zayn Malik diventa uomo a tutti gli effetti, ma ti stavo cercando per farti una proposta»Spiegò spingendomi a passeggiare per il corridoio, eseguì gli ordini impartiti dal suo volere e iniziai a camminare tenendomi vicino a lui, ma senza toccarlo, semplicemente badando che il vestito non si sgualcisse, visto che mi sarei dovuta metter e in mostra davanti l'intero regno.
«Che genere di proposta?»Chiesi curiosa guadando la lunga cicatrice del collo che spariva sotto la stoffa, anche quella opera della ormai innocua madre psicopatica e fuori di testa, forse potevo considerarla morta o forse no, però non era una minaccia questo era certo.
«So bene quanto ti piaccia il mondo umano e quello magico, volevo proporti un anno solo per noi due, per viaggiare, partendo dal castello e vedendo il mondo magico per poi passare a quello umano.... Un viaggio culturale e spirituale, per conoscerci meglio, approfondire le nostre conoscenze e vivere una esperienza stimolante e piena di ricordi che tramanderemo ai nostri nipoti»A quelle parole mi si illuminarono gli occhi, mi aveva già convinta alla parola "noi due" e "viaggiare", era il mio sogno da sempre e lo era ancora, gli saltai quasi addosso per abbracciarlo, in quei quattro mesi mi aveva dimostrato quanto veramente mi amava con piccoli gesti, quelli che un padre faceva regolarmente alla propria figlia, quella proposta era del tutto inaspettata e mi faceva intuire ancora di più quanto volesse dimostrarmi l'amore che provava nei miei confronti e che non aveva potuto mai mostrarmi per colpa della vipera di mia madre.
«Sarebbe la cosa migliore che potessi propormi, sei il padre migliore del mondo»Mi feci forza e lo baciai sulla guancia per un tempo molto prolungato, lui si sorprese dalla mia reazione ma ricambiò la stretta facendo sorgere sulle sue labbra un sorriso compiaciuto ed euforico che mi fece rasserenare e ricomporre pochi secondi dopo.
«Se per te non é un disturbo partirei domenica, ho chiesto a Zayn un anno di pausa per via anche dei problemi avuti e lui non si é tirato indietro a lasciarmelo»Lo abbracciai ancora un volta, forse erano troppi abbracci in una giornata ma me ne importava ben poco in quel momento, stavo per partire per un grande avventura per il mondo che avevo sempre sognato di viscere con i miei occhi.
«Alexis ti cerca Zayn»Urlò Liam alle nostre spalle, guardai mio padre curioso di cosa volesse Zayn, mi guardò quasi divertito e mi fece cenno con la testa di andare da lui, lo bacai amorevolmente e prendendo il vestito iniziai a correre verso l'umano che vestiva in maniera molto elegante e composta. 
Camicia bianca, cravatta rossa, pantaloni e giacca grigi, molto semplice ma anche d'effetto, mi stupiva vederlo in quel modo, in tutti quei mesi girovagava sempre in pantaloni corti, o come li chiamava lui bermuda e in canottiera o magliette a maniche corte, diceva che era il suo stile e che ritornava utile per scalate o scampagnate. 
«Dove si trova?» Chiesi sorridendogli, appoggio un braccio sulla mia spalla,non ero molto bassa, ma in confronto alla maggior parte dei ragazzi della mia età o più grandi ero sempre in svantaggio con l'altezza, quindi per scherzare Liam mi chiamava il suo porta braccio personale. Sicuramente era simpatico e capivo perché Laila fosse innamorato di lui, peccato l'avessi vista solo in quella scatola che lui chiama computer.
Mi stava insegnando ad usarla e aveva anche promesso che quando sarei andata da lui nel mondo umano mi avrebbe presentato la sua fidanzata di cui avrebbe chiesto la mano fra un anno, quando lei avrebbe avuto ventidue anni e lui ventitré.
Nel mondo magico ci si sposava molto giovani, non salvo bene perché, mente e in quello umano molto spesso di si sposava anche a trent'anni oppure ci si sposava più di una volta, la cosa per me era inconcepibile, sposarsi più di una volta sembrava quasi una barzelletta per la mia educazione. 
«Ha detto di portarti in un posto, dai mi segua porta braccio»Risi di gusto e iniziammo a camminare per il corridoio che portava al giardino del castello, forse Zayn voleva parlarmi di qualcosa di privato o forse voleva solo vedermi, comunque mi sentivo agitata.
«Ti ha detto qualcosa prima di chiederti di venire a prendermi?» Scosse la testa in segno negativo, ma sembrava una bugia colossale, in quei mesi in cui Liam andava e veniva dal mondo umano avevamo approfondito le conoscenze e capivo benissimo quando mentiva, anche perché non era un bravo attore, anzi sorrideva nervoso quando mentiva.
Arrivammo nel giardino, mi portò al centro delle siepi dove c'era una grande fontana e dei fiori rossi e bianchi, non saprei che fiori fossero, non erano rose, ma li amavo proprio perché erano anche più eleganti e semplici e coloravano le siepi verdi e rigogliose.
Zayn si trovava seduto sulla fontana, mentre col dito disegnava piccoli cerchi nell'acqua, indossava il classico vestito da cerimonia reale, nero con bordature oro e una rosa rossa sul lato sinistro della giacca, capelli rigorosamente pettinati e guanti bianchi adagiati sulle sue gambe, li avrebbe dovuti indossare per tutta la cerimonia finché non avrebbe dovuto prendere lo scettro e indossare la corona davanti al popolo a quel punto avrebbe dovuto togliere per maneggiare il tutto con cura.
Max e Phil stavano contando i fiori, mentre Alicia e Louis guardavano il cielo indicandone alcune nuvole strane, Harry leggeva un libro seduto a terra, mentre al suo fianco Daisy una cameriera, nonché fidanzata di Harry da ormai due mesi, poggiava la testa sulla sua spalla leggendo insieme a lui e ridendo di qualcosa. La madre di Zayn diceva che non c'era tanto movimento nel castello da quando era nato suo figlio, piaceva sia a lei che al re questa aria amichevole, dicevano che faceva bene al figlio che prima si comportava solo in modo rigido.
Alicia alzò la mano urlando il mio nome, il principe tolse la mano dall'acqua e si alzò quasi di scatto, il nostro rapporto non era cambiato, eravamo solo consapevoli di piacere l'uno all'altro e che stavamo realmente insieme, nessuna finzione. 
Mi prese la mano e mi porto davanti a lui, mi sentivo un po' a disagio, tutti ci stavano guardando e sembrava quasi si aspettassero qualcosa da me o forse da lui, sapevo solo che Liam si stava sedendo dietro di noi per godersi la bella vista della nostra coppia.
«Alexis sei bellissima in questo vestito, non potrei pensarti in abiti migliori e vorrei li indossassi sempre»Mi fece arrossire a quel complimento, il che era evidente vista la mia pelle pallidissima, quasi cadaverica, mi ero confrontata con un vampiro purosangue e la mia pelle era poco più bianca della sua. 
«Grazie! Però credo che tu non mi abbia fatto chiamare per decantare le mie bellezze»Sorrise alla mia schiettezza, gli piaceva molto che io fossi sincera e diretta, come piaceva anche a me con lui, infilò la mano destra nei pantaloni, mentre continuava ad ammirare il mio viso con i suoi occhi nocciola pieni di gioia e paura... Paura per ciò che sarebbe arrivato tra poco, la sua incoronazione. 
«Ho sempre pensato da bambino che certe cose un principe dovesse saperle fare con stile, eleganza e portamento, poi ho conosciuto te e ho pensato che forse non bisognava conoscere a memoria il libro delle buone maniere per essere un principe amato dal popolo... Però tornando alle "certe cose" anche dopo ciò che é successo credevo sarei stato illuminato dal sapere fiabesco o principesco non saprei, ma fino adesso nemmeno una candela mi ha illuminato per ciò che sto per chiederti» Forse tutti penseranno che la proposta perfetta dovrebbe essere pubblica, dolce, romantica o forse anche struggente, ma sinceramente parlando non avrei sostituito la mia con nessuna al mondo.
Uscì dalla tasca un anello, semplice ma d'effetto come piacciono a me, Zayn aveva imparato che non mi piacevano cose troppo vistose o plateali, preferivo la verità degli eventi.
«Hai sempre detto che la semplicità degli eventi viene quando il cuore ti guida nella direzione che vorresti, forse dovrei inginocchiarmi come fanno tutti, ma non me la sento di abbassarmi, voglio vederti negli occhi e accarezzarti il viso mentre ti chiedo di diventare mia moglie» Mi fece indossare l'anello, nella mia testa circolavano varie frasi ad effetto lette nei libri, varie reazioni viste fare alle persone in certi momenti, ma come aveva detto Zayn la semplicità fine quando il cuore ti guida a fare ciò che vuoi.
«Zayn sono lusingata della tua proposta, ma non credo di essere pronta» Liam quasi cadde dentro la fontana per la sorpresa, Alicia gridò un "cosa?" Così forte da far spaventare Phil, Louis si limitò a ridere, mentre Max scuoteva la testa divertito.
«Solo tu puoi rifiutare la proposta di un principe cotto di te» Sghignazzò Harry voltando la pagina del suo libro, forse avevano capito male la frase, oppure mi ero spiegata male.
«Ma cosa avete capito? Io voglio sposarti Zayn é una delle cose che più desidero e attendevo questa proposta trepidante, so che alla nostra età i nostri genitori si sposavano, ma non credo di essere pronta, io voglio sposarti con tutto il cuore, però tu hai diciannove anni io diciassette» Alla mia età tutti vorrebbero sposarsi, la signora Morange si era sposata ai diciotto, mia madre ai diciassette, la regina ai sedici, sposarsi giovani per noi era normale, ma avevo ancora troppo in ballo.
«Zayn mio padre mi ha proposto un viaggio di un anno per il mondo, voglio affrontarlo perché sai quanto io ami viaggiare e non abbia mai avuto la possibilità di farlo, ti chiedo solo di aspettare ancora un anno, come sta facendo Liam con Laila... Un anno così avrai anche tempo di riflettere senza di me e capire» Speravo con tutto il cuore che in quell'anno non si innamorasse di nessuno, che rimanesse mio e di nessun'altra ragazza, però non potevo imporgli nulla, se avrebbe capito di non amarmi l'avrei lasciato andare.
«Voglio che l'anello sia il segno della nostra unione, anche se saremo distanti, vorrei solo che mi promettessi di non dimenticarmi» Sussurrò vicino a me, nonostante fossimo fidanzati i baci tra noi non erano frequenti, perché volevamo che avessero un significato, quelli semplici si potevamo dare sempre, ma quando si trattava di baci più profondi le sensazioni erano migliori e più intense.
«Non lo farei mai»A quelle parole le nostre labbra si unirono, tutti fecero versi di approvazione e dopo tutto sparì, eravamo nel nostro mondo, quello dove nessuno poteva entrare, dove eravamo Zayn e Alexis, due corpi due anime, due menti che si univano alla perfezione, due personalità ben distinte che si appartenevano. 

«Awww che cosa da... Carie ai denti, papà non ti facevo così sdolcinato nelle storie» Commentò Alyssa mettendosi di fianco, le sorrisi un po' assonnato, stavo per addormentarmi sulla sedia, ma dovevo finire la storia o mi avrebbero dato il tormento per sempre, anche se a dirla tutta quella storia non ha una fine, va avanti ancora oggi e spero vada ancora avanti per molto tempo.
« Ti riporto solo le esatte parole di Alexis, poi tu sei una bambina non dovresti amare le cose sdolcinate?» Chiesi confuso, Ashton continuava a decantare la dolcezza delle frasi, mentre lei faceva l'acida, sembrava di fossero invertiti i ruoli. 
« Le persone non sono tutte uguali dovresti saperlo papà, quindi in poche parole questa storia finisce con l'incoronazione di Zayn? O con il matrimonio?» Chiese Alyssa sbadigliando, anche lei iniziava a crollare, quindi potevo darmi una mossa a raccontare questa storia infinita. 
«Alexis é Zayn hanno la nostra età, la loro storia va avanti come va la nostra, ma ogni storia deve avere il finale e la nostra si conclude con l'incoronazione, sapete perché?» Chiesi ai due bambini, sapevo quanto fossero intelligenti ma speravo non mi rispondessero, ero pur sempre io il padre che doveva insegnarli le cose e non loro a me.
«Il resto é storia» Balbetto il bambino troppo stanco per formulare una frase fluida, stavo per rispondergli, ma Alyssa si mise seduta e lo guardò con dolcezza.
«No Ashton, il resto é un'altra storia, non necessariamente degna di nota» Eccola la pugnalata al petto mia figlia di sei anni era più intelligente di me, come lo era Ashton, non sapevo se essere fiero o spaventato dalla cosa, nel dubbio tenni il panico all'interno ed esteriorizzati solo la felicità.
«Esatto, potremmo vivere altre cento vite e non per questo dovrebbero essere raccontate, loro hanno avuto la loro complicata storia degna di nota, ma altri simili a loro non ne hanno una, vi do la buonanotte dicendovi che non importa quanto la vostra vita sia noiosa... Troverete sempre qualcosa da raccontare» Era vero, qualsiasi cosa poteva essere raccontata, quella non era la mia storia ma di Alexis io avevo solo una piccola parte in quella grande matassa ormai svanita.
«Papà...» Sussurrò Alyssa mentre mettevo a posto il suo pupazzo sulla sedia e mi alzavo in piedi pronto ad andarmene a letto stanco morto.
«Dimmi piccola» 
«Te la sei inventata questa storia?» La domanda mi sorprese, aveva sempre creduto nella magia, come nei lupi e in vampiri, aveva sempre creduto nel sovrannaturale e in ciò che non si vede, mi spaventai al pensiero deh mia figlia potesse crescere pensando che la magia non esistesse. 
Lei mi guardava intensamente, quasi impaurita della risposta, alcune volte ammettere di non crederci nemmeno io, però quando alzai gli occhi e vidi la barriera tremare, fu come tornare alla realtà, li vidi in piedi vicino al confine, Calum, Zayn e Alexis, con i loro visi solari e le corone in testa, i loro vestiti semplici ma terribilmente eleganti. 
«Qualsiasi storia ha un fondo di verità, basta solo capire quando bisogna crederci o meno» Lei sorrise, capiva le metafore meglio di chiunque altro, le diedi un bacio sulla fronte e si addormentò di colpo, uscì dalla stanza vuoto interiormente, come se fossi arrivato al capolinea della mia vita, o forse della mia storia. 
«Liam guarda!» Mormorò Laila spiando dentro la stanza dei bambini, quando mi avvicinai vidi il pupazzo che avevo sistemato sulla sedia fluttuare, fino alle braccia di Alyssa che dormiva... Forse avevo ragione, la mia storia era giunta al capolinea, alla fine, ma c'erano altre storie da raccontare e forse questa volta sarebbe toccato a loro narrarmele. 

THE END, FINE, FIN, CAPUT 
in poche parole anche questa fan fiction e finita, piangiamo tutti assieme.... No! 
Mi ci é voluta una settimana ma l'ho partorito, anche se con ritardo il che mi dispiace, ma ho mantenuto la promessa e sono riuscita a postarlo prima di partire (partirò domenica) 
Non saprei cosa dire, infatti non ha parole, pensavo di fare uno di quei discorsi plateali in cui tutti piangono ma non ne sono capace, perché come dice Liam ci sono altre storie e forse non sono abbastanza "vuota" per poter dare un vero addio a questa storia... Spero voi ci riusciate. Detto questo mi mancherete tutte, anche se di vedremo su altre storie, chi leggeva solo questa gli dico.... Boh addio? Arrivederci? Non saprei, spero che vi sia piaciuta la mia storia. 
Prima di andarmene del tutto da questa storia e di metterci veramente la firma di fine vorrei indicarvi le mie nuove storie che troverete principalmente su wattpad, visto che mi viene più comodo che su efp. 
http://www.wattpad.com/user/Hanna_Black Detto questo vado a raccontate una nuova storia, perché se no prima di partire lasciò tuo a metà, spero di risentirvi in un'altra storia un bacione a tutti!!!
 
  
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