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Autore: RONNIE1995    07/08/2014    3 recensioni
“Malik!” Mark pronuncia il suo cognome con disprezzo facendoci risvegliare dallo stato di trans in cui ci trovavamo entrambi. “Robinson!” cazzo questi due devono proprio odiarsi a morte…si guardano come se volessero vedere l’altro sotto un treno o appeso con una corda ad un albero. “Ronnie!” Zayn dice anche il mio nome con odio…e io non ne capisco il motivo. Troppo ferita non rispondo..mi volto e cerco di allontanarmi, ma vengo fermata dalla manona di Mark che mi afferra con forza il polso. “Noi due dobbiamo finire un discorso!” mi dice guardandomi malizioso e furioso allo stesso tempo. “NOI – dico con disprezzo – non abbiamo più niente da dirci, e ora lasciami!” dico cercando di non far percepire il tremito nella mia voce. Cerco di divincolarmi ma la sua presa è forte, troppo. Mi strattona facendomi avvicinare a lui un po’ di più. Sta per tirarmi ancora di più a se quando una mano si posa con decisione sul mio braccio, poco più su rispetto alla sua stretta. E’ Zayn.La sua stretta è più delicata di quella di Mark ma è comunque più forte rispetto al solito.“Lasciala immediatamente!” Mark sposta lo sguardo su Zayn. Si guardano ancora peggio ..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21. WHAT NOW? *Ronnie’s pov* Odio fare la spesa!! Purtroppo per me però quando ho scelto di vivere con Mel dovevo aspettarmi che non sarebbe più stata la stessa e che avrei dovuto occuparmi io delle faccende di casa… io(?) ma dico voi mi conoscete: potrei tranquillamente ribombardare Pearl Harbor per cucinare un semplicissimo piatto di pasta al sugo eppure contro ogni pronostico sono qui nel supermercato dietro l’angolo a pensare a cosa comprare per poter preparare la cena! Giro tra le varie scaffalature senza prestarvi attenzione, guardo tra la carne optando per degli hamburger e passo oltre. È così ormai da qualche mese… porto il carrello in cassa, pago ed esco salutando la solita cassiera, che ormai mi conosce, che ormai conosco…sono quasi stanca di questa vita: se il giorno del diploma qualcuno mi avesse detto che meno di un anno dopo sarei finita nella mia città natale a deprimermi e fare la spesa per me e la mia migliore amica depressa e incinta, lo avrei preso a calci nel sedere puntualizzando che certi giochi non sono divertenti… e ora per uno strano scherzo del destino il mio incubo peggiore si è avverato: intrappolata quì, lontana dalla città dei miei sogni a studiare nello squallidissimo college statale più vicino, a badare alla persona che solitamente badava a me e con il cuore in pezzi e allo stesso tempo ancora irrimediabilmente intrappolato nelle mani di un ragazzo che evidentemente non lo merita dato che non ha mai fatto nulla per recuperare il rapporto con me. Da un lato riderei della situazione dall’altro piangerei, come del resto faccio quasi tutte le sere; anche se alla fine tutti noi sappiamo che non piango per la situazione… piango perche in fondo io lo amo e lui mi manca, ma soprattutto piango perche evidentemente nonostante tutto io non manco a lui o almeno non gli manco abbastanza. Bhe alla fine sono io che gli ho chiesto di non cercarmi no? E adesso piangermi addosso non porterà da nessuna parte. Cammino per la strada con le buste tra le braccia, talmente distratta che se un ladro mi derubasse non me ne accorgerei e meno male che il supermercato è a quattro passi da casa… intravedo già il portoncino del palazzo. C’è qualcosa che non va però: la sagoma di una persona occupa gli scalini, credo sia un ragazzo vestito interamente di nero… non riesco a vedere bene il viso dato che ha le mani che ne coprono buona parte, i gomiti sono appoggiati sulle ginocchia e la schiena è curva. All’improvviso dalla staccionata che da sul retro della palazzina scappa un riccio a me assai familiare. Il riccio non avrebbe potuto scegliere momento migliore per resuscitare da quel passivismo cronico che aveva accompagnato la partenza della sua ragazza (o ex, se lei tanto ci tiene a queste due letterine). Ancora non riesco a capire chi sia il tizio disperato che occupa gli scalini di casa nostra però!! “Ronnie!!” esclama sorpreso Harry con una strana luce negli occhi: una consapevolezza, qualcosa che lo fa risplendere in un certo senso… la “sagoma nera” tira su la testa con uno scatto repentino non appena la voce del riccio mi richiama. Lì, su quel marciapiede, le mie consapevolezze crollano, come le buste che avevo tra le braccia del resto. Perdo la cognizione del tempo e soprattutto delle cose mentre lo guardo alzarsi lentamente con gli occhi lucidi, la barba incolta e le spalle ricurve… tutte caratteristiche che non avrei mai usato per descriverlo, nemmeno ad ottanta anni con cataratte varie!! Eppure eccola li!! La causa di tutte le mie insicurezze, di tutto quello stare male, di tutte le mie notti passate in bianco, di tutti i miei pianti… “Ronnie!Oh santo cielo non puoi nemmeno immaginare il piacere che provo nel vederti!! Dov’e’ Mel??” la sensibilità di Harry non e’ mai stata il massimo per cosi dire mentre il suo tempismo si e’ sempre rivelato perfetto! Non ancora lucida a malapena sento la voce del riccio mentre il latte se ne va a puttane sull’asfalto, cosi come il resto della spesa e, di conseguenza, anche della nostra cena. Sento Harry che mi scuote per le spalle mentre i miei occhi sono ancora puntati in quelli dell’uomo che mi ha fatto del male, e la voce insistente e ovattata dell’ex della mia migliore amica che mi prega. “E’ alle prove! Credo…” biascico con una voce assente molto inquietante. “ come alle prove? Non lo sapete che nelle sue condizioni non deve fare movimenti bruschi? Siete impazzite per caso?!” nessuna risposta. Poi pero’ penso a quello che ha appena detto… “ quali condizioni? Come fai a sapere delle sue condizioni? Siete venuti qui solo per…p..er?” cado rapidamente in uno stato catatonico mentre i miei occhi pieni di lacrime amare fissano Zayn con delusione. Lui non e’ qui per me! Per quanto il mio cuore di ghiaccio si ostini a fregarsene non posso negare che l’amore per Zayn mi sta lentamente uccidendo dall’interno. Non e’ uno di quegli amori sani, puri e innocenti.. e’ uno di quegli amori malati che ti fanno toccare il paradiso e che poi ti lasciano cadere giu con una bella spinta, che ti lasciano svuotata e senza voglia di vivere! Cosa puo’ saperne una ragazzina di nemmeno vent’anni sull’amore direte voi! Ne so molto piu’ di quanto dovrei e, per questo, devo ringraziare solo Zayn. Gia avete capito bene: ringraziare! Perche nonostante sia appena stata buttata giu’ dal paradiso e senta i tentacoli di Lucifero piu’ vicini del lecito, rivivrei ogni momento ogni attimo ogni istante pur di ritoccare le soffici nuvole che tante volte hanno salvato Peter Pan da Capitan uncino e che hanno cullato il nostro amore per un breve ma intenso periodo. Mi sento tanto una Leopardi in questi momenti. Vorrei solo chiudermi in camera mia e pitturare fino ad incurvare permanentemente la mia schiena. Vivere il resto della mia vita solo attraverso la mia arte perche gia’ so che oltre LUI nessuno sara’ in grado di vivere accanto a me, di capirmi, di ascoltarmi e di amarmi in ugual modo. Devo fare cio’ che e’ giusto pero’! Nonostante mi senta come se un treno mi avesse appena tranciato tutto cio’ che c’e’ tra il collo e le gambe… vuota; devo aiutare almeno la mia piccola Mel a ritrovare il sorriso… lui e’ tornato per lei e si merita di averla. Nonostante sia un testone comprovato… lui e’ il mio testone preferito che si ritroverebbe senza apparato riproduttore in caso ferisse ancora quell’angelo. Fermo un taxi che miracolosamente passa, spingo il riccio dentro l’abitacolo e do al taxista l’indirizzo del teatro dove provano i ballerini di Mel (che e’ stata promossa a coreografa). Harry mima un grazie e rispondo con un sorriso ammonitore. Resto a guardare il taxi fino a che non svolta l’angolo e la paura di voltarmi prende il sopravvento. Zayn’s Pov Piange!! Scioccato osservo la sua schiena tremare scossa dai singhiozzi e mi sento ancora piu’ stronzo. La paura che non mi perdoni non mi lascia, dal momento in cui e’ uscita dalla casa del riccio mesi fa. Sono stato un codardo per tutto questo tempo e sto dimostrando di esserlo ancora. Mi avvicino lentamente mentre lei e’ di schiena le sfioro il braccio con dita leggere tanto e’ la paura che ho di romperla, di perderla. Si scansa repentinamente, si volta e mi fissa con occhi spalancati, rossi per il pianto e le labbra che tremano impercettibilmente. Qui’…qui’ il mio modo crolla mentre si radica in me la convinzione che non la stringero’ piu’ tra le braccia, non sentiro’ piu’ il suo odore, il suo sapore, il suo cuore battere contro il mio, la sua risata e non la vedro’ fare la doccia, cucinare un piatto di pasta scotto, crescere i nostri figli, fare loro delle foto.. non la vedro’ vivere! Il solo pensiero che qualcun’ altro faccia questo al posto mio mi fa venir voglia di spaccare tutto… di urlare. SO WHAT NOW? “ Sono qui’ per te…lo sai questo vero?” le chiedo. “ Sono poche le certezze che ho in questo momento…e nessuna di queste riguarda te… questo e’ poco ma sicuro!” che fine ha fatto la mia piccola? Che fine ho fatto fare alla mia piccola? Non so se sia peggio il pensiero che non avro’ piu’ indietro quello che avevamo o la sofferenza che ha patito a causa mia! “Per quel che vale sappi che mi dispiace!” aspetto in silenzio che replichi o che si volti e venga da me per picchiarmi selvaggiamente…qualsiasi cosa sarebbe meglio di questo.. nulla, di questa indifferenza. “ sappi allora che non vale niente per me il tuo dispiacere! Come a te non e’ importato nulla della mia sofferenza di questi mesi passati… posso capire perche Harry sia tornato ma tu? Che diavolo ci fai qui’ eh? Che diavolo vuoi da me, dalla mia vita? Non sei soddisfatto di avermi deluso, di avermi spezzato il cuore e di avermi fatto perdere fiducia nell’amore? Ancora non ti basta quello che ti sei preso?” urla e piange allo stesso tempo mentre mi tratta come merito. “ Io… non so da che parte cominciare… non so perche non ti sia corso dietro nel momento stesso in cui hai lasciato quella maledetta casa Ronnie! So solo che in questi mesi ho respirato tutto cio’ che trovavo in camera tua e so che sembra da stalker ma non me ne importa nulla voglio solo che tu capisca che nonostante la mia vigliaccheria ora sono qui’ a pregarti di perdonarmi, a pregarti di dirmi che non e’ troppo tardi, a pregarti di tornare ad illuminare la mia vita. Non ho avuto la capacita’ di evitare tutto cio’ che ti ha fatto del male e vederti piangere sapendo di aver perso il diritto di essere colui che ti tranquillizza mi uccide lentamente. Non sopporto il mio essere burbero, cosa che te hai cambiato nel breve periodo in cui ho potuto definirti mia, non sopporto il mio essere indelicato con le donne cosa che con te non ero, non sopporto il mio aspetto cosa che con te passava in secondo piano e non sopporto la diffidenza e la fragilita’ che vedo nei tuoi occhi cosa che solo tu puoi cambiare! La mia vita senza di te mi risulta insopportabile e non insopportabile come il vicino di casa dispettoso ma insopportabile come il dolore al petto dopo una cortellata…invivibile!” ho il fiatone e non saprei ripetere nemmeno una parola di quello che ho gia’ detto ma… fanculo voglio solo riaverla tra le braccia. “ Non riesco piu’ a fidarmi Zayn… non subito, non riesco a gettarmi tra le tue braccia senza pensieri solo godendomi il momento… proprio io che invece avevo fatto del CARPE DIEM il mio mantra!” dice con voce piccola. “ Lo so…capisco e non mi aspettavo di certo questo…vorrei solo avere un’occasione per riconquistarti… per corteggiarti e per farmi amare secondo i tuoi tempi e i tuoi desideri! Ti chiedo solo questo!” la prego. “Credo che ti daro’ quest’occasione ma devi darmi del tempo… per, non lo so, per capire cosa voglio e soprattutto di cosa ho bisogno” “ Tutto il tempo che vuoi… voglio veramente farla bene questa cosa…vorrei ricominciare tutto come se ci stessimo conoscendo ora per la prima volta” non ho mai pregato cosi’ tanto in vita mia e mi sorprendo del fatto che la pregherei tutta la vita per un’altra opportunita’. “E sia allora – si avvicina lentamente a me e mi porge la mano – piacere, sono Veronica, per gli amici Ronnie!” Per il sorriso da ebete che ho in questo momento mi prendera’ in giro a vita… Niall’s Pov Spio la mia Andy mentre canta e suona al piano What Now di Rihanna, canzone che io, vocalmente parlando, ho sempre reputato irraggiungibile e che lei esegue con un trasporto ed una tecnica mostruosi. Il piu’ silenziosamente possibile entro nella nostra stanza e mi avvicino a lei fermandomi giusto nel punto in cui il mio corpo e’ separato dal suo grazie a pochi centimetri e il mio respiro sbatte sulla sua nuca. Spuntano subito dei brividi sul suo corpo e interrompe bruscamente la canzone…e’ incredibile come i nostri corpi vivano in simbiosi. Possiamo capire quando siamo nella stessa stanza semplicemente dall’odore dell’altro e personalmente non potrei piu’ vivere senza il suo odore. “Hey cucciola!” mi piace un casino coccolarla, viziarla, amarla… ho una voglia pazza di coccolarla in TUTTI i sensi ma lei non ha dato nessun segno e io non la forzerei mai. “Hey cucciolo!” mi risponde senza voltarsi con le mani ancora sulla tastiera, immobile come una lucertola al sole (*.* non e’ esattamente il paragone migliore lo so…scusate la scarsa fantasia). All’improvviso pero’ si volta mi butta le braccia al collo. Guardarla negli occhi per me e’ il regalo piu’ grande, il piu’ spettacolare. Sono sorpreso da una luce diversa che vedo in quei due magnifici pozzi brillanti che mi osservano… quasi con malizia direi. Con una forza che non le appartiene mette le mani sul mio petto e mi spinge fino a farmi arrivare ai piedi del letto. Pazzo di desiderio le avvolgo la vita col mio braccio destro e mi lascio cadere all’indietro sul nostro soffice letto facendole sfuggire una di quelle risate che lasciano senza parole! Avete capito quali? Quelle che ti colpiscono con la forza di un meteorite e ti lasciano tramortito all’interno della buca che lasciano nel terreno, quelle che ti vengono regalate raramente nella vita, quelle che sono un dono prezioso quando vengono e una terribile pena quando se ne vanno… quelle che se non sei innamorato ti fanno innamorare e quelle che se sei innamorato ti fanno fare follie e poi ti lasciano con la voglia di vederne tante altre e regalarne altrettante. Come potete definire un uomo che ha vagato tutta la vita in cerca della risata giusta e che ora la tiene tra le braccia? Io dico che si puo’ definire solo in un modo: INNAMORATO.. Tutto il resto e’ storia… *Harry’s pov* Scendo dal Taxi in fretta e furia dopo aver lanciato un paio di banconote al tizio. Corro verso questa specie di teatro dove mi a mandato Ronnie sperando disperatamente di vederla di nuovo. Entro e passo tra i sedili rossi dirigendomi verso il palco dove alcuni ballerini stanno ballando… non la vedo tra di loro pero’. Qualcuno spegne lo stereo. “ Maria quante volte devo dirti di muovere bene quelle braccia!” e’ la sua voce,viene da dietro le quinte e dopo qualche secondo…eccola: diversa ma sempre lei, sempre bellissima. Si avvicina alla ballerine e le mostra il movimento corretto! Non c’e’ paragone tra la grazia della mia Mel e quella della fantomatica Maria. Scende le scalette e si dirige verso le prime poltrone sotto il palco ma all’improvviso si ferma, deve avermi visto, infatti sta guardando verso di me. Credevo che la penombra mi avrebbe permesso di osservarla ancora un po’ ma la sagoma inconfondibile dei miei ricci deve avermi tradito. “Ragazzi continuiamo domani…potete andare tutti!” dice con voce asettica senza smettere nemmeno un minuto di guardare verso di me. I ragazzi, sorpresi quanto me, iniziano a mormorare tra di loro cercando di capire la causa di quel repentino cambio di programma. Dopo pochi minuti però, visto l’immobilità della loro coreografa, decidono di raccogliere silenziosamente le borse da terra e, in seguito, escono scendendo le scalette e passando tra i sedili e passandomi accanto, i loro occhi scorrono su di me curiosi e altrettanto colpiti. Più tardi rimaniamo soli nell’enorme teatro, fissandoci l’un l’altra e la voglia di correre da lei e baciarla cresce ogni secondo che passa. E’ diversa! Sembra cresciuta, molto più magra, troppo e sembra anche... estremamente stanca. Ha i capelli scurissimi e molto corti che le regalano un’aria sbarazzina, inoltre ho notato che sulla caviglia ha un tatuaggio (anche se non sono riuscito a capire cosa diavolo sia). Sono stupito dai cambiamenti fisici che sono avvenuti in Mel in così pochi mesi, ma la cosa che più mi distrugge è il fatto che non sia più viva la luce nei suoi occhi, occhi che mi hanno fatto innamorare di lei e la mia paura più grande è che la colpa di questo sia mia. “Hey” soffio molto in soggezione. Lei continua a non rispondermi mentre i suoi occhioni si riempiono di lacrime e le sue labbra, fino a quel momento leggermente aperte, si serrano. “So che molto probabilmente non vorrai nemmeno vedermi ma io avevo bisogno di farti sapere delle cose: So del bambino e sinceramente non me ne fotto se non è mio figlio biologico, mi basta sapere che è tuo per amarlo come se fosse mio. Nulla di quello che tu dirai mi farà desistere dall’idea di riconoscerlo come mio e dargli il mio cognome! Anche se noi non dovessimo avere alcun futuro questo bambino è mio figlio e intendo essere presente quanto te nella sua vita. Ti amo! E’ la prima cosa e probabilmente la più importante, ti amo come non ho mai amato in vita mia, non voglio copiare frasi sdolcinate e paragonarti alla luna o all’aria che respiro ma solo farti sapere che ti amo! Non so quanto tu possa essere in grado di perdonare la mia coglionaggine totale ma tu devi saperlo prima di prendere una decisione sul nostro futuro insieme. Voglio dirti che sono disposto a trasferirmi qui a LA e lasciare tutto e tutti in Inghilterra se solo tu fossi disposta a perdonarmi e a darmi un’altra occasione e sono così disperato , la voglio questa seconda possibilità talmente tanto da essere disposto a fare di tutto pur di meritarmela!” mi fermo dopo questo momento di logorroicicità per prendere fiato e anche perche il panico mi travolge nel momento stesso in cui vedo il suo viso ricoperto da lacrime copiose. “Non piangere ti prego...” piagnucolo incapace di restare impassibile davanti ad ogni sua reazione. Dopo un minuto che semba esser durato anni la vedo correre verso di me e, vista la breve distanza, in pochi secondi me la ritrovo avvinghiata, le sue braccia strette intorno al mio collo e il suo viso incastrato nel petto mentre sento i singhizzi scuotere il suo corpo. La stringo a me insicuro e, per questo, voglioso di godermi questo momento con lei tra le mie braccia e la sento più esile di quanto ricordassi. Non so quantificare il peso perso ma deve essere molto se nonostante sia incinta sembri ancora più piccola tra le mie braccia. “Mi sei mancato così tanto!” la sento biascicare tra le lacrime mentre rimane ancora affondata nel mio petto. Mi sembra di sognare in questo momento ma non voglio ancora cantare vittoria: non mi ha ancora detto che è disposta a perdonarmi e a ricominciare. La stringo di più per farle sentire la mia presenza forte e chiara e lei sembra apprezzare dato che fa esattamente la stessa cosa. A poco a poco solleva il viso, mi guarda negli occhi e alzandosi sulle punte avvicina le nostre fronti facendo sfiorare anche i nostri nasi. Chiudo gli occhi e prego che mi baci. Costretto a riaprirli mi crogiolo nel suo profumo e solo ora decide di baciarmi. Non so descrivere cosa stia provando in questo momento posso solo dire che la ragazza che amo è tra le mie braccia e mi sta baciando. Chi è mai stato innamorato saprà perfettamente cosa provo e chi non lo è mai stato lo capirà. THE END Allora: innanzitutto ciao a tutti! Ci tengo a dire che volevo finire questa storia tanto quanto voi volevate leggere il continuo e la stavo trasformando in un incubo senza fine dato che non trovavo mai tempo o ispirazione per continuare. Ebbene si sono cosi pessima da pubblicare 7 mesi dopo. Direi che ho segnato il mio record assoluto questa volta e di questo mi scuso con tutti voi. So di essere stata pessima e non mi aspetto che molti di voi mi seguano ancora ma volevo finirla a tutti i costi. So anche di aver scelto un modo banalissmo per far concludere le cose ma ho realmente sentito che doveva finire così: con il solito, banalissimo, visto e rivisto “E tutti vissero felici e contenti”. Dopo aver detto questo voglio dirvi che attualmente sento gia la mancanza di tutti i protagonisti di questa storia perche, si sa, ognuno decide di mettere un pezzo di se nei prorpi lavori e devo ammettere che c’era un pezzo di me in ognuno di loro (specialmente in Ronnie). Sapete vi ringrazio infinitamente perche questo mio primo racconto mi rimarrà nel cuore e voi avete indubbiamente contribuito perche nonostante tutto il tempo che vi ho fatto aspettare siete rimasti scrivendomi recensioni che mi hanno fatta sentire apprezzata anche quando nella vita non mi sentivo affatto così. Nonostante i miei orrendi trascorsi sono sicurissima che ne scriverò molte altre e spero di poter migliorare sempre di più. Detto questo e sentendomi logorroica come Zayn e Harry vi lascio questo capitolo sperando che sia la fine che avete immaginato, sognato e sperato di leggere! Vi voglio bene e vi ringrazio infinitamente. XOXO Ronnie
  
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