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Autore: Raya_Cap_Fee    07/08/2014    8 recensioni
Mi chiamo Sarah Jane Donough e nell’Agosto del 1980 sono morta in un incidente a soli vent’anni. Trovate che sia triste? Non datevene pena. Non sono andata verso la luce, sono stata trattenuta qui sulla terra nelle vesti invisibili della Morte. Beh, una delle tante Morti in realtà. Ho il compito di prelevare le anime da questo mondo e guidarle verso la luce. Ora è giunto il momento di passare la falce, simbolicamente parlando, al mio successore. Daniel Duroy. Finalmente potrò essere libera.
Mi chiamo Sarah Jane e sono la Morte.
Genere: Comico, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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COME FOSSI NIENTE, COME FOSSI ACQUA DENTRO ACQUA



 
 
 Daniel’s POV

Guardai Sarah Jane di sfuggita nel mentre che camminavamo per i marciapiedi della città mezza innevat. Non si poteva di certo aspettare che San Francisco dormisse in quel periodo dell’anno né tantomeno che altra gente non si godesse quei momenti pre-natalizi. Ero contento di essere lì, alla fine. Sentivo di aver fatto la cosa giusta ed era una bella sensazione.

Una leggera gomitata al fianco mi riscosse dai miei pensieri e chinai lo sguardo verso la piccoletta al mio fianco “Quando mi hai chiesto di uscire speravo almeno che avrei parlato, Daniel. Non posso averti spaventato così tanto” disse Sarah Jane con un mezzo sorriso. Aveva la punta del naso leggermente rossa e un cappello di lana grigia schiacciato sulla testa, dello stesso colore dei suoi occhi sempre spalancati. Accennai un sorriso “Di solito nessuno mi apprezza per le mie doti comunicative, pensavo che Ross te l’avesse detto” ribattei inarcando appena un sopracciglio.

Lei inclinò leggermente la testa da un lato e si fermò, le mani affondate nelle tasche della giacca “Bene. Vorrà dire che stasera sarò io a parlare”

“Tu parli sempre”

“E tu ribatti di continuo nei momenti meno opportuni”

“Vuoi cominciare uno dei tuoi soliti battibecchi, SJ?”

Le sorrisi e lei, stranamente, ricambiò “No, non stasera”.

“Tecnicamente è quasi mattina”. Una manata sul braccio da parte della ragazza mi fece ridacchiare. Nonostante fosse lei la causa dei miei ultimi problemi era facile starle vicino. Ed era qualcosa di inspiegabile.

“Se la tua intenzione era quella di farmi male sappi che non ci sei riuscita”

“Non è mia intenzione farti ancora del male, Daniel”

Arricciai appena le labbra e capii cosa volesse intendere con quelle parole. D’un tratto la ritrovai a guardarmi a un palmo di distanza “Vorrei chiederti una cosa…” cominciò lei, seria. Probabilmente riguardava qualcosa che non avrei mai voluto sentire. Come quello che sarebbe successo quando Uriele sarebbe tornato.

“Mhm…” grugnii e lei accennò una risata “In realtà mi scoccia un po’ chiedertelo ma volevo essere corretta, al tuo contrario”

Aggrottai appena la fronte e lei alzò appena gli occhi al cielo “Posso baciarti?”. Quella domanda mi colse alla sprovvista e…mi divertì. Accennai una risata e lei sembrò risentita. Incrociò le braccia al petto e arricciò appena le labbra.
“Mi stai chiedendo se puoi baciarmi, davvero?”

“Al tuo contrario mi sento in dovere di chiedertelo”

Scossi appena la testa, divertito e lei alzò appena il mento in segno di sfida “Lo sai che di solito non ho peli sulla lingua”. Di fronte al mio silenzio lei inarcò un sopracciglio e poi emise un flebile sospiro “Forse…è stata una cattiva idea”

“Mi piacerebbe controllare”

Sarah Jane mi guardò confusa e io stirai le labbra in un sorriso “La questione dei peli sulla lingua”. Lei alzò gli occhi al cielo “La tua ironia mi ucciderà, Duroy”

“Peccato che tu sia già morta, Donough”

“Vedo che ti piace farmelo notare”

“E a te piace ricordarmelo. Ora vuoi baciarmi o no?”

“Non ho detto che lo farò ora” sorrise lei, tornando a camminare. In realtà sospettai che non l’avesse fatto semplicemente per ripicca.
 
 
Gabriele’s Pov
Quando Uriele comparì davanti ai miei occhi conclusi che il momento di tornare a trovare Sarah Jane fosse giunto “Non mi aspettavo che ci avremmo messo tanto” mormorai sciogliendo le mani giunte e interrompendo la preghiera. L’Angelo mi affiancò e scrutò le acque del lago, nella Valle Serena, dove avevo deciso di rintanarmi.

“Lo so che i sensi di colpa ti stanno logorando, Gabriele, e sai che non mi piace punire quando non è strettamente necessario”

Osservai le cime delle montagne che si rispecchiavano nell’acqua cristallina e presi un grosso respiro. Era pressochè impossibile riuscire a nascondere qualcosa ad un Angelo del genere “Non sei stato solo tu a decidere di punirli, Uriele. Non proverò rancore nei tuoi confronti”

“Ne sono felice”

“Anche se vorrei che le cose fossero andate diversamente per Sarah Jane” ribattei, incrociando lo sguardo di Uriele. Lui annuì appena “Per ognuno di loro esiste un progetto e quando questo progetto non può essere realizzato esistono delle conseguenze. Lo capiranno una volta che sarà tutto finito. Fino ad allora, sembreremo i senza cuore” disse Uriele sorridendo appena.

Rimanemmo in silenzio per un po’ a guardarci intorno poi udì di nuovo la voce di Uriele “Mio fratello mi soffocò nel sonno per gelosia delle attenzioni di mia madre. Ero un ragazzo che si ammalava spesso e che non mangiava abbastanza per poter lavorare…” cominciò e io mi voltai a guardarlo “…successe nell’epoca della prima epidemia di peste in Europa. Diventai una Morte e non ero affatto felice. Prelevavo centinaia di anime al giorno, senza potermi mai fermare nemmeno a pensare se fosse giusto”

Rabbrividii appena e Uriele se ne accorse “Un giorno incrociai lo sguardo di una ragazzina. Era stata abbandonata da tutti i suoi familiari in una capanna fatiscente. Quando mi accorsi che il suo sguardo seguiva i miei momenti, tentennai. Era la prima volta che qualcuno mostrava di accorgersi veramente di me”

Abbassai lo sguardo sui fili d’erba e trattenni il respiro. Io non avevo seguito, come altri, lo stesso cammino. Ero stato molto più fortunato ad essere stato creato dal nulla.

“Aveva poco più di tredici anni, i capelli ricci e biondi come la paglia, il viso paffuto era quasi violaceo ma gli occhi erano azzurri e vigili. Non ho mai dimenticato quegli occhi, Gabriele, fin quando non li ho rivisti qui. Quella ragazzina mi guardava come se fossi stata la cosa più bella che avesse mai visto. Lei sapeva chi ero o comunque, lo sentiva”  parlava lentamente mentre i suoi occhi erano fissi su un punto imprecisato del lago.

“Dubitai delle mie forze. Come potevo strapparla alla vita? Stava morendo, è vero, ma che diritto avevo su di lei? Lei allungò una mano nella mia direzione e io mi avvicinai senza però sfiorarla, inginocchiandomi al suo fianco. Iniziai a parlare con lei, le raccontai dei bei posti che avevo visto. Volevo tenerla ancorata  alla vita. Così il suo nome sulla lista diventò rosso. Se non l’avessi presa sarebbe guarita, pensai” emise un flebile sorriso e alzò appena la testa per guardare il cielo azzurro “Lei però non era dello stesso avviso. Mi disse che voleva andare in un altro posto e voleva una famiglia. Quello è stato il giorno più difficile di tutta la mia esistenza, Gabriele. Volevo tenerla in vita quando era lei a voler morire. Quel giorno ci salvammo a vicenda”.

“Così anche tu hai commesso degli errori, Uriele”

“Quando il mio turno è finito. L’ho rivista qui in Paradiso. Si ricordava di me. Io avevo evitato la dannazione e lei era felice”

“Ma non l’hai condannata alla tua stessa esistenza di Morte. Non è la stessa cosa di Sarah Jane”

“E’ vero. Voglio farti capire che anche io non sono stato perfetto ma, alla fine, ho fatto quello che era giusto e che era stato programmato. Heike è felice qui più di quanto avrebbe potuto esserlo continuando a vivere”.

“Lei è innamorata di Daniel. E Johnse ama lei, a suo modo.La situazione è più complicata”

Uriele accennò un sorriso e si voltò a guardarmi “E’ questo il punto, Gabriele. Se avessero seguito i piani, tutto sarebbe stato risolto in maniera diversa. C’è un motivo dietro le scelte e io ringrazio Heike di avermi convinto, quel giorno, o non sarei qui”.

“Ma puoi capirli vero? Tu puoi comprenderli meglio di tutti se si sono comportati così” domandai inclinandomi appena verso di lui.

“Sì. Se non altro il loro comportamento è derivato da un sentimento genuino e più forte di quanto non si pensi. Gli toccherà solo aspettare molto più tempo del previsto, per rivedersi ed essere finalmente felici”.
 
 
 
Sarah Jane’s Pov

“Quello era il mio liceo. Noto con piacere che ora è diventato un…” assottigliai lo sguardo per leggere l’insegna “…centro sportivo. Cavoli, avranno dovuto fare molte modifiche e lavori” commentai, le sopracciglia inarcate per la sopresa. Daniel al mio fianco mormorò qualcosa che non riuscii a comprendere e mi volsi a guardarlo. Se ne stava fermo, in piedi, a qualche passo da me “Cos’è? Senti freddo?” domandai con un mezzo sorriso.

“Ha ricominciato a nevicare, nel caso non te ne fossi accorta”

“Leggo del sarcasmo nel tuo tono” ribattei, divertita “Stai diventando proprio un brontolone senza ritegno, Duroy”

“Avremmo potuto rintanarci da qualche parte a riscaldarci di alcool. Invece siamo davanti ad una palestra che era il tuo vecchio liceo” ribattè lui muovendosi appena sulle gambe. Sorrisi “Vieni qui, voglio farti vedere la punta del Golden Gate, sembra che stia proprio sulla cima di quella casa” mormorai.

Lui avanzò con un sospiro e avanzò fino a giungere al mio fianco “Dove?” domandò in tono strascicato.

“Ehy, non troppo entusiasta”.

“Non vedo nulla”

“Mhm…forse mi sono sbagliata. Non era da questo punto” la mia spalla sfiorava il suo petto e alzai gli occhi verso i suoi. Mi stava fissando divertito e io feci spallucce.

“Vuoi baciarmi entro l’alba o no?”

D’altronde non mi rimaneva molto tempo. Né per stare con Daniel, né per compiere qualche inspiegabile follia da viva. Accennai un sorriso e mi voltai completamente verso di lui, alzandomi sulla punta dei piedi. L’ultimo bacio di Daniel mi sembrava di una vita fa. E l’ultimo bacio che avevo dato ad ancora prima.

Sfiorai le sue labbra con le mie e poi sorridemmo entrambi “Sono più che sicuro che non ti riferissi a un bacio come questo” sussurrò lui. Socchiusi appena gli occhi e mi strinsi nelle spalle.

“E sono anche sicuro che sai fare di meglio, Sarah Jane” disse ancora sfiorandomi con le labbra il mento. Sorrisi ancora “Puoi scommetterci”.



Angolo Autrice
*anf anf* che faticaccia! Non avete idea di quante volte ho cancellato e ricancellato questo capitolo. Ora se sono piuttosto soddisfatta in verità ma sta a voi decidere e dirmi cosa effettivamente ne pensate. Nel prossimo si rincontreranno tutti allegramente (o quasi) e quindi...sarà un finale con il botto prima dell'epilogo. Sì, lo so xD Vorrei ringraziare come sempre i lettori che recensiscono e quelli che inseriscono la storia tra le preferite/ricordate e seguite :3 In questo caso Ari_in_Wonderland, Giingiah, Hanna Lewis, BADBLOOD_, Frederique Black  (preferite); darkparadise (ricordate); Ari_in_Wonderland, Lullabyx, sheeravn, bea931, Myri_99, Pandora_2_Vertigo.
Inoltre vorrei (nel caso vi interessi) che ho pubblicato un'altra soprannaturale nella sezione vampiri dal titolo "DoolB" se vi va di passare ve ne sarei grata.
Un bacione a tutti! <3 <3

Raya_Cap_Fee
   
 
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