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Autore: Sephora_    07/08/2014    4 recensioni
Ariel, o meglio Eliana Ariel Montgomery.
Lei è una normale ragazza: timida, gentile, aggraziata, innocente, stupenda.
La vita è stata ingiusta con lei, ha perso la mamma quando aveva solamente dieci anni. Dalla morte della madre, ha vissuto con il padre: ricco imprenditore pieno d’impegni, che dopo poco tempo dalla morte della moglie si risposò con una donna piena di sé ed egoista. O meglio, chiamata da Ariel: la strega.
La sua vita non è bella, la sua vita è un po’ come quella di Cenerentola.
Ma, cosa succede se un giorno dovesse incontrare un ragazzo? Un ragazzo affascinante, seducente, sfacciato, misterioso.
Riuscirà lei a tirare fuori il meglio di lui? Riuscirà a togliere quell’ ombra, quel mistero da quel ragazzo e dai suoi occhi?
Oppure sarà tutto tempo sprecato e la deluderà?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 25
 
 
Sento delle voci ovattate, non capisco bene chi sta parlando e sento un dolore tremendo alla testa.
Pian piano, un filo di luce, filtra dentro i miei occhi, e riesco a vedere delle mura bianche. E’ tutto troppo luminoso per i miei poveri occhi.
Subito dopo, una forte puzza mi colpisce il naso. Come uno schiaffo in pieno volto. Ma dove mi trovo?

< Si sta risvegliando.. > dice una voce che proprio non conosco.

Voglio parlare, ma sento la gola secca.
Un qualcosa di caldo, si poggia sulla mia mano, ed io, muovo debolmente le dita.

< Ariel? Sono io, Harry.. >

Una voce calda e preoccupata mi giunge alle orecchie e lentamente metto a fuoco la scena.
Sono nuovamente, nel giro di poche settimane in una stanza di un orrendo ospedale. Circostanze diverse ma stesso posto..

< U..umm.. Harry.. come stai amore? > biascico lentamente, con voce fin troppo bassa.

Sento che tutti scoppiano a ridere.

< Dovrei essere io quello che chiede a te come stai, non tu a me. Hai fatto un volo incredibile dal palco, ed è veramente un miracolo che non ti sia fatta danni più gravi di quelli che già ti sei procurata... >

La voce di Harry è stanca e bassa, e soprattutto, ha gli occhi rossi e delle profonde occhiaie. Ha un sorriso debole, non sembra nemmeno il suo..
Quanto tempo ho dormito? Quanto tempo sono stata priva di coscienza?
Mi avvicino a lui, ma nel modo che lo vado per fare, un dolore lancinante mi scuote tutto il corpo.

< Signorina, deve stare distesa.. non si deve alzare, non per il momento. >
< Ma io voglio abbracciare il mio fidanzato. > piagnucolo.
< Non ora Ariel, il dottore ti deve parlare. >

Il vocione di mio padre, risuona in tutta la stanza, rendendomi conto solo adesso, che lui è al mio fianco, dall’altro lato del letto.
Inizio ad agitarmi.. che cosa mi deve dire il dottore? Che cosa è successo?
E Cindy? Che fine ha fatto?
Mi giro subito verso Harry.

< Cindy? > dico con rabbia.
< Cindy.. Cindy è stata squalificata dalle selezioni e cacciata via dalla scuola di danza. Mi ha chiamato Miss Fremont sul tuo cellulare. Ha avuto quel che meritava.. > dice Harry con un piccolo sorriso di vittoria.

Sorrido soddisfatta.
Certo, mi dispiacciono le disgrazie altrui, ma quando ci vuole ci vuole. Tutti i nodi vengono al pettine.

Abbasso lo sguardo, noto che ho una strana maglia, come se fosse un camice ed entrambe le gambe coperte. Infatti è proprio un camice. Alzo un po’ il lenzuolo e vedo la mia gamba sinistra tutta fasciata in modo strano, e la caviglia sinistra fasciata anch’essa ma in modo più semplice. Cerco di muovere un dito del piede sinistro, ma non sento nulla. Provo a muovere nuovamente le dita del piede ma nulla.
Inizio ad entrare in panico e a guardarmi in giro. Gli sguardi di Harry e di mio padre sono confusi guardandomi, non capiscono cosa mi prende. Il dottore, è di spalle, sta compilando alcune cose.
Continuo a provare a muovere la gamba e quando provo ad alzarla, un dolore più forte di prima si fa spazio in me. Un urlo abbandona la mia bocca.
Sento le lacrime salire ai miei occhi. Il panico si fa spazio nel mio corpo. Sento il respiro affannoso e ad un tratto urlo.

< Santo cielo che male!! > dico contorcendomi nel letto dal dolore.
< Qualcuno mi può spiegare che cosa mi è accaduto? Perché ho la gamba fasciata? >

Urlo disperata alzando il mio busto dal letto. Harry mi adagia nuovamente sul letto ed io, respiro affannosamente asciugandomi le lacrime.
Sento l’aria diventare pesante, la testa girare e vedo che tutti i presenti nella stanza, e quindi mio padre,  Harry e il dottore, si danno uno scambio di sguardi.
Sento un sospiro, e questo, viene proprio dal dottore.

< Ecco vede signorina lei… > il dottore viene interrotto da un singhiozzo di Harry.

Guardo Harry che si passa una mano nei ricci, per poi tirarseli. Segno chiaro ed evidente di disperazione.

< Harry… > dico piangendo.

Inizio ad esasperarmi.
Che cosa sta succedendo?
Sento la presa di Harry sulla mia mano e poi, vedo che si avvicina a me.
Il panico inizia ad invadermi sempre di più. E’ serio, fin troppo. Inizio a realizzare vari motivi per cui non sento più nulla… Anche le idee più assurde! No, non può essere vero, ditemi che è un orrendo incubo..

< No Harry.. dimmi che non è per come penso io.. dimmi che è un brutto sogno Harry.. non può essere.. > la mia voce si incrina a causa delle lacrime per poi svanire. < Dimmi che non ho perso la gamba a causa della caduta, dimmi che non avrò una gamba di legno!! >

Il silenzio si fa spazio nella stanza e tutti mi guardano in modo sconvolto.
Mi asciugo le lacrime e li guardo seria.

< Che c’è? Volete rispondermi per favore? > dico nervosa.

Harry abbassa il viso e intravedo un sorriso ma poi scoppia a piangere.

< Forse non potrai più ballare amore.. mi dispiace tantissimo.. Ma hai una rottura al ginocchio.. >

Sento il mondo cadermi addosso..
Scoppio a piangere ed Harry si fionda al mio fianco abbracciandomi.  
Lo stringo fortissimo.
Altro che gamba di legno.. Forse non potrò più ballare, e questo significa che il mio sogno si è frantumato in mille pezzetti minuscoli e microscopici.

Tutto in un attimo, è svanito.
Tutti i miei sogni, tutte le mie passioni, tutto ciò che mi aiutava a sollevarmi dall’oblio in cui ormai era racchiusa la mia vita, mi sta buttando giù.
Tutto quel che mi rendeva felice, mi si sta rivoltando contro.
E’ un inferno questo periodo, la mia vita è un inferno.
Prima la caduta dalle scale e adesso questo.
Mi sento vuota, come se mi hanno appena strappato il cuore e i polmoni dal petto. Mi sento male.

Un altro singhiozzo fortissimo lascia le mie labbra, e il mio pianto disperato, si fa spazio nel silenzio della stanza. Harry si stacca da me, e mi asciuga le lacrime.

< No no no! Amore non fare così, non piangere in modo così disperato. Come ho detto, è un forse, ascolta il dottore, ti spiega lui la situazione.. >

Annuisco in preda alle lacrime e allo sconforto e mi volto verso il dottore.

< Allora signorina Montgomery, ha avuto una brutta caduta che le ha provocato una rottura al ginocchio sinistro. E proprio questa rottura, le impedirà di ballare probabilmente. Non si preoccupi se non sente le gambe, è l’anestetico per alleviare il dolore durante l’operazione. Comunque.. Non so dirle per quanto precisamente non potrà più ballare, tutto sta a come risponde alle terapie. Se risponde bene, allora un giorno, forse, potrà ritornare a ballare, ma se il suo ginocchio dovesse essere fragile, non potrà più ballare. Non possiamo rischiare di aggravare la situazione, la danza è uno sport abbastanza pesante per le gambe, è uno sport in cui tutto è incentrato sul movimento di esse. Quindi, deve stare al massimo riposo, e usare la sedia a rotelle fin quando non riuscirà a mettersi in piedi e camminare tranquillamente. Mentre nella gamba destra riporta una slogatura alla caviglia abbastanza brutta.. Ma non c’è da preoccuparsi per la caviglia, questa guarirà col tempo. >

Per cosa devo lottare se il mio ginocchio non risponderà più?

Se non riuscirò più a ballare, che cosa ne farò dei miei sogni? La danza è tutto per me, è vita.

Piango in modo disperato, ho una paura matta di non riuscire più a realizzare i miei sogni. Ho paura che non avrò nulla per cui lottare.

Guardo Harry al mio fianco, e mi rendo conto che una cosa per cui lottare mi rimane ed è proprio lui, il mio angelo.

Allungo la mia mano verso la sua, e guardandomi, la prende tra le sue, molto più grandi delle mie.

Sento il respiro mancarmi. La mia vita è cambiata in un attimo. Tutte le parole del dottore mi ronzano nella mente.
Dovrò usare una sedia a rotelle per un periodo indeterminato..
Non si sa se riuscirò a ballare nuovamente..
Il mio futuro è appeso ad un filo e tutto dipende da me, dalla forza che avrò.
Ma.. quanta forza mi rimane più? Quante volte devo lottare io nella mia vita?
Sin da piccola mi sono ritrovata a lottare una delle battaglie più difficili per me, la perdita di mia madre. E adesso, mi ritrovo per la seconda volta, davanti ad una battaglia ardua. Dovrò impegnarmi al massimo per riuscire a vincerla.

Ma io mi chiedo: ce la farò?

Prendo un grande respiro, e guardo tutti, uno per uno.

< Gentilmente, vorrei rimanere da sola per favore, ho bisogno di assimilare tutte le notizie che mi avete dato. Vi prego, rispettate la mia decisione, e non entrate per le prossime due ore. Voglio stare da sola.. >

Dico con voce bassa, fin troppo bassa.
Si sente lo sconforto e la disperazione che c’è in me.
Non mi sarei mai aspettata tutto questo.. tutto in un colpo.
E’ una dura sfida questa.
Sarà pesante. Per un periodo di tempo indefinito, i miei ritmi giornalieri cambieranno.
Come farò con la scuola? Come farò i pomeriggi con Harry?
Sarò un peso per tutti, ed io non voglio.
Il mio sguardo, cade su quello di Harry. E’ spento, preoccupato e pieno di dolore.

< Lasciatemi sola vi prego… > la mia voce è ridotta ad un sibilo.

Vedo che il dottore e mio padre, si dirigono verso l’uscita della stanza.

< Harry vieni, lasciamola un pochino da sola. >

Harry sospira, lasciandomi un bacio sulla fronte. Poi va verso l’uscita della mia camera con mio padre e il dottore.
Sento la porta chiudersi e poggio la testa sul cuscino bianco di quel letto orrendo. La mia mente, vaga in cerca di mille soluzioni positive per il mio futuro. Cerco di essere il più positiva possibile, ma le condizioni, non sono semplici, e purtroppo, me ne rendo conto.

La voce di Harry mi distrae. E’ ancora in camera, davanti la porta.

< Ariel? >

Mi volto piano verso di lui.

< Si Harry? Dimmi… > dico dolcemente verso lui.
< Ti prometto che vincerò. Vincerò per me e per te X-FACTOR. Ci metterò anima, cuore e corpo per dare il meglio di me stesso a quella audizione, dovranno prendermi, dopo di che, spaccherò. Mi farò in mille pezzi pur di vincere, ma devo, perché ti sto promettendo che la mia vittoria, è la tua. E’ solo grazie a te se sto avendo il coraggio di realizzare il mio sogno. Ed io, lo realizzerò per entrambi, ti renderò fiera ed orgogliosa di me. Ma tu devi promettermi una cosa Ariel.. > dice avvicinandosi.

Lo guardo intensamente negli occhi.
Ha una luce strana, i suoi occhi brillano, brillano di una luce che non gli ho mai visto dentro.
Le lacrime ormai scorrono sulle mie guance senza neppure accorgermene. Ma le parole di Harry, mi hanno colpita nel cuore.

< Dimmi.. > dico con voce tremante.
< Tu devi promettermi che non ti arrenderai mai. Tu sei una guerriera, devi lottare e combattere. Devi rialzarti sulle tue gambe e tornare a camminare. Devi avere fede Ariel, tutto è possibile, basta volerlo e crederci. Non arrenderti mai prima di provare. La tua vita è sempre stato un campo di battaglia, ne hai superati tantissimi ostacoli e non devi farti abbattere solo perché non puoi usare le gambe e dovrai stare su una sedia a rotelle. Ricordati, non sarà per sempre. Hai l’intelligenza, la bontà  d’animo e un cuore enorme. Sei la persona più dolce e perfetta che io conosca, e non sei sola amore mio, perché io combatterò questa dura e lunga battaglia con te, costi quel che costi. Insieme, realizzeremo il sogno che tu mi hai spinto a tentare di realizzare, ed io, ti aiuterò a tornare in piedi. Non sei sola piccola mia, adesso ci sono io qui con te, ora e per sempre. E’ una promessa. >
< Oh Harry.. >

La mia voce è spezzata dal pianto. Troppe emozioni tutte insieme.
Non avevo mai sentito infondermi tutto questo coraggio nella mia vita in una sola volta.
Non avrei mai pensato che un ragazzo, potesse arrivare a volermi così bene.. ad amarmi.
Eppure lui, Harry Styles, il cattivo ragazzo che tutti dicono,  è qui al mio fianco, disposto ad aiutarmi in tutto e per tutto.
Lui è cambiato, per me. Ed io, ce la farò, non lo deluderò.

“ Costi quel che costi.. “ ha detto, “ E’ una promessa. “

Ed io credo nelle promesse. Soprattutto quelle fatte da lui.
Gli faccio segno d’abbracciarmi, e così lui fa.
Mi stringe in un abbraccio pieno d’amore. Un abbraccio che mi fa capire che non sono sola, che lui non mi abbandona, che lui c’è per me e ci sarà sempre. Un abbraccio che mi ricarica, un abbraccio che finalmente, mi ridà di nuovo la voglia di provare e realizzare i miei sogni.

< Grazie Harry, sei la mia ragione di vita. Ti amo da morire, e ti prometto che non ti deluderò. Mi rialzerò sulle mie gambe, costi quel che costi. Ma tu devi vincere per me e per te. > dico con un leggero sorriso.

Vedo Harry che annuisce.

< Ti amo piccola Ariel, non ti deluderò mai, per qualsiasi cosa, non ti deluderò. > Dice Harry convinto.

Credo alle sue parole. E così dicendo, gli stringo forte la mano, lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.
Una nuova battaglia si fa presente nella mia vita: vincere la sedia a rotelle e rialzarmi sulle mie gambe.

E ci riuscirò. Io sono Eliana Ariel Montgomery, la guerriera.
 
 
#Spazio Autrice

Eccomi qui miei cari lettori e lettrici.

Che dire, sono senza parole.
Non so che dire in aggiunta di questo capitolo.
Credo che sia uno dei capitoli più difficili che io abbia mai scritto.
E’ un capitolo ricco di emozioni e sentimenti, e non è facile scriverli nero su bianco.
Bisogna un po’ immedesimarsi nella situazione, e credetemi, è veramente brutto. 

Ariel viene messa davanti ad una brutta realtà: la probabile fine del suo più grande sogno,
e non per volontà sua; e combattere per riacquistare il controllo delle sue gambe e tornare a camminare.

Credetemi, ho avuto i brividi mentre scrivevo questo capitolo,
ho cercato di esternare nel migliore dei modi i sentimenti di Ariel, ma credetemi, è estremamente difficile.

Harry è spiazzato quasi quanto Ariel, e cerca in tutti i modi, di tirarla su di morale.

Vediamo che gli promette due cose:

1) Gli promette che vincerà la competizione di X-FACTOR;
2) Gli promette che non la deluderà MAI.

Ma ci riuscirà il nostro Harry a vincere la competizione?
E soprattutto, riuscirà a non deluderla mai?
Chi lo sa, le risposte di queste domande, saranno nei capitoli a seguire, e credetemi, ne accadranno di cose.
Quindi, non perdetevi i prossimi episodi e recensite mi raccomando! ;)

Un bacio e una buona serata, Sephora_ *-*
 
  
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