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Autore: avalonne    08/08/2014    1 recensioni
Si sa, i Serpeverde sono ambiziosi e Connor Shaw, classe 1980, non fa eccezione. Sa benissimo cosa vuole, ma non sarà facile ammetterlo con se stesso e la anche la Guerra ci metterà lo zampino. La guerra, si sa, distrugge molte cose: case, paesi, vite, famiglie, e può minare anche le migliori amicizie, come quella tra Connor e Millicent, ma anche come quella tra Connor e Theo.
Una storia di normalità che sfocia in un periodo che normale non è (la Seconda Guerra Magica), anche per chi la guerra riesce ad evitarla. Una storia che parla di un ragazzo che ha un desiderio e che forse lo otterrà.
Storia partecipante al Contest "OC mania!" di ColeiCheDanzaConIlFuoco
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Draco Malfoy, Millicent Bullstrode, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Il Ballo del Ceppo

Hogwarts era addobbata a festa. Il Torneo Tre Maghi, oltre a portare lustro e splendore alla scuola, oltre a rappresentare un’occasione di gloria per i giovani campioni, oltre ad essere una sfida affascinante, significava anche un ballo, anzi il Ballo del Ceppo.

 

Quella mattina Connor Shaw, ancora senza una dama per il Ballo, si guardò allo specchio con occhio critico, cercando di valutare oggettivamente il proprio aspetto. Altezza media, capelli castani, occhi scuri e pelle ambrata ereditati da parte di madre, viso regolare e austero, proprio come suo padre. Tutto sommato non era da buttar via. Si riteneva più affascinante non solo di Tiger e Goyle, che erano gli unici altri due a non avere ancora una compagna per il Ballo di quella sera, ma anche del pallido e slavato Malfoy, sebbene non possedesse il fascino che accompagnava la carnagione d’ebano di Zabini. Osservò di sottecchi Theo che si allacciava la cravatta allo specchio. Neppure Nott era un adone: di pochi centimetri più alto di lui, capelli castano chiaro, carnagione pallida e due incisivi piuttosto evidenti che gli davano un aria conigliesca. Eppure Connor sapeva bene come l’aspetto potesse essere ingannevole e come l’aria mite di Theo potesse rapidamente svanire quando lasciava che la parte più oscura di lui prendesse il sopravvento, quando le sue labbra si stiravano in un sorriso lupesco, quasi predatore, un sorriso che gli faceva, ogni volta, attorcigliare le viscere in qualcosa di molto simile all’eccitazione. In ogni caso, sorriso conigliesco o lupesco che fosse, anche Theodore Nott aveva una compagna per il Ballo: Daphne Greengrass, una delle ragazze più belle del suo anno.

Perso nelle sue riflessioni Connor non si era reso conto di essere rimasto l’ultimo in dormitorio, pertanto si affrettò ad afferrare la borsa e precipitarsi nel corridoio per andare a lezione.

 

- Ehi, Shaw! – Il ragazzo si girò di scatto, alle sue spalle c’era Millicent Bulstrode, un’altra sua compagna di corso. – Vieni al Ballo con me.

Era un’affermazione, non una domanda.

- E perché dovrei? – Replicò lui, per nulla interessato a andare al Ballo con una ragazza che, al di là delle lezioni, non aveva mai frequentato.

La Bulstrode gli si avvicinò, era alta quanto lui, ma più robusta e per un attimo Connor ebbe paura che l’avrebbe picchiato.

- Perché non puoi andarci con Nott. – Rispose Millicent calmissima.

Connor benedì la sua carnagione ambrata, perché era sicuro di essere arrossito terribilmente. Voleva replicare qualcosa di tagliente, ma la ragazza non gliene diede il tempo: - E io non posso andarci con Tracy Ulmann.

Shaw la guardò basito, era raro che qualcuno si esponesse così tanto tra i Serpeverde, ma capì che quella rivelazione serviva a farlo fidare di lei.

- Tracy Ulmann? – Fu l’unica cosa che riuscì a dire.

- Già, una del sesto. Mi ha difeso quando delle cretine del quinto hanno iniziato a prendermi in giro per i miei modi non molto femminili ... però lei andrà al Ballo con Marcus Flint! – Concluse amara.

Connor fece mente locale, focalizzandosi su una ragazza mora, con un bel taglio alla maschietta e un portamento fiero.

- Ma lei sa che ti piace?

- Sì, e io so di piacerle, ma andare al Ballo insieme è qualcosa che non farebbe mai. – Lo sguardo tornò duro e tagliente non appena un altro Serpeverde ritardatario comparve nel corridoio. – Bene Shaw, abbiamo un accordo! Ora muoviti se non vuoi che la McGranitt ci tolga punti.

Senza diritto di replica Connor si avviò verso l’aula di Trasfigurazione, senza sapere che quella conversazione sarebbe stata l’inizio di una bella amicizia.

  
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