Film > The Phantom of the Opera
Segui la storia  |       
Autore: masked_lady    11/09/2008    2 recensioni
Sono frammenti del diario di Erik. Relativi agli eventi più importanti della storia riportata nel film e non solo. Spero vi piaccia e aspetto i vostri pareri.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
22 Gennaio 1861

22 Gennaio 1861

 

 

Sono un folle. Uno sconsiderato, sciocco e folle.

Scrivo queste parole serenamente, eppure con timore, perché la mia vita, la mia stessa esistenza potrebbero essere compromesse per la mia stoltezza. Ma non ho potuto davvero farne a meno…. Il mio cuore è debole come quello di ogni essere umano, e la mia volontà è forte come le loro non saranno mai.

E ho osato….. Oh, se ho osato! Ho osato credere che qualcuno potesse, e possa ancora, fare a meno di conoscere la mia natura di mostro. Ho lasciato che qualcuno venisse a contatto con la mia anima senza che il suo pensiero sia condizionato dalla mia vista.

Non riesco quasi a scrivere tanta è l’agitazione che mi afferra.

Forse, raccontando cosa è accaduto dal principio, riuscirò a calmare le mie membra e la mia mente. Il mio cuore, invece, è ormai perduto.

Ieri notte, quando l’ora era molto tarda e tutti dormivano, nel teatro, sentii dei singhiozzi disperati. Non era mai accaduto che dei lamenti giungessero fino alla mia casa. Mi incuriosii, quindi salii in superficie, tentando di distinguere la provenienza della voce. Alla fine, mi resi conto che era dalla cappella che venivano tutti quei suoni.

Giunsi molto cautamente fino al passaggio segreto che dà su quella piccola ed umida stanza e vidi che qualcuno stava inginocchiato davanti alle candele per i defunti.

Era Christine.

Piangeva disperatamente, rivolgendo tra i singhiozzi brandelli di preghiere al suo defunto genitore. Evidentemente doveva aver avuto una crisi di sofferenza durante la notte, oppure, più probabilmente, doveva aver avuto un incubo.

Rimasi nascosto nell’ombra per alcuni minuti, sentendo che il mio cuore si impietosiva ad ogni singhiozzo della piccola. Mai nella mia vita mi sono sentito tanto vicino ad un essere umano. Mai. E del resto, quale essere umano si è mai sentito vicino a me? Non so quali istinti mi spinsero ad agire, né le motivazioni mi sono chiare. So solo, come ho già scritto,che non ho potuto farne a meno.

E così, misi in pericolo il mio cuore, la mia anima e la mia vita a favore di una creatura innocente che in quel momento, come me, non aveva nessuno.

Parlai.

« Perché piangi, Christine? » Nel momento stesso in sui pronunciai queste parole, me ne pentii. Eppure mi sentivo stranamente euforico.

La bambina trasalì, cessando immediatamente di piangere. Potevo quasi sentire il battito agitato del suo piccolo cuore nel silenzio che nuovamente si era creato nella cappella. Si guardò intorno freneticamente, alla ricerca della persona cui apparteneva la voce che aveva udito. Sapevo bene che non poteva vedermi. Né lo avrei mai permesso. Per quanto piccola ed innocente, con una sua parola ella avrebbe potuto spingere tutto il teatro a lanciarsi alla mia ricerca.

Ma nemmeno questa consapevolezza riuscì a frenarmi.

« Non vuoi dirmelo? » dissi nuovamente.

Il respiro di Christine accelerò notevolmente. I suoi occhioni scuri, belli, selvaggi e indomiti, come quelli di una cerva, si spalancarono per la sorpresa nell’udirmi ancora.

« Dove sei? » chiese prendendo coraggio « Chi sei? »

Avevo temuto quella domanda. Che cosa avrei mai potuto dirle? Nulla di vero, oppure nulla di rassicurante.

Risposi solo « Non puoi vedermi, Christine, ma volevo sapere come mai eri tanto triste. »

Lei non mi rispose, perché la mia voce, grazie all’acustica di quella stanza, sembrava provenire da ogni dove. Era chiaramente spaventata.

« Chi sei? Rispondi! » ripetè, facendomi sentire ancora più a disagio per la mia incapacità di risponderle. Il silenzio regnò per alcuni secondi, poi la stessa Christine, quel piccolo angelo, mi venne in aiuto.

Sospirò, poi domandò: « Sei l’Angelo della Musica? »

Quella domanda mi sorprese oltre ogni dire. Mai mi sarei aspettato una simile occasione. Ricordavo di averla sentita parlare con Meg di questo angelo. Secondo le favole che le raccontava suo padre, a quanto pare, egli avrebbe dovuto andare da lei e proteggerla. Non avrei mai pensato che la piccola potesse collegare in qualche modo la mia voce a quello strano personaggio. Un personaggio nel quale lei sembrava credere ciecamente.

E nella mia sconsiderata voglia di essere vivo, colsi quell’unica, imperdibile occasione.

« Si, Christine. Sono io. Sono venuto da te. »

« Non sto sognando, vero? » chiese infine la piccola, ancora sconvolta dalla mia strana apparizione, anche se non la si può definire tale nel vero senso della parola. Io non le risposi subito, ma dopo alcuni secondi la rassicurai, dicendole che tutto ciò che sentiva era assolutamente reale e che io ero lì insieme a lei.

Mi credette.

Ero oramai folle, e lo sono ancora, riportando questi eventi sul mio diario e rammentando i fatti secondo per secondo. Mi sento come se fossi ubriaco al pensiero di esistere finalmente per qualcuno. Qualcuno che non mi considera un mostro, o un essere immondo pur nella sua semiumanità. Molto, molto di più. Christine mi considera oramai il suo angelo, l’angelo della musica. Quale straordinario scherzo del fato è mai questo? Il mio genio mi è finalmente riconosciuto, anche se non nel modo in cui avevo sempre sperato.

Ma soprattutto, una persona ora, confida in me. Forse, con il tempo, Christine riuscirà a provare anche una piccola forma d’affetto per me, in quanto sua ombra protettrice.

Mi sento terribile all’idea di averla ingannata. Ma non posso non essere contento, nel profondo, di avere un’occasione per dimostrare a qualcuno di non essere un mostro. Sono un uomo, fatto di carne e sangue, che prova emozioni come e più di tutti gli altri. La pena per Christine e quella, forse, per me stesso, mi hanno condotto qui, a questo giorno e a questa scelta.

Spero solo di non aver fatto quella sbagliata.

Erik

Ed ora anche

L’Angelo della Musica

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Phantom of the Opera / Vai alla pagina dell'autore: masked_lady