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Autore: _Nancy_    08/08/2014    4 recensioni
La Guerra è finita.
I nostri coraggiosi eroi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere le loro vite con tranquillità.
Harry, Ron e Hermione sono ancora un trio. Impegnati nell'intraprendere i loro sogni, non mancano le avventure in Casa Weasley.
Ormai abitano tutti lì, compresi Harry e Hermione che sono considerati come dei figli.
Le famose coppie? Leggete e scoprirete tante novità!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Katie Bell, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Passarono tre giorni.
Hermione non faceva altro che pensare alla conversazione con il capo, era preoccupata. Cosa doveva fare? Darle retta? Forse, il libro aveva cambiato la sua trama?
Scosse la testa, dandosi della stupida. Il libro non può cambiare trama da solo.
Quel mattino, si avviò verso la camera di Fred. Era tempo di farlo andare via.
-Fred, puoi andartene. Sei guarito del tutto.-
-Dove devo andare?-
-Tornerai in America con gli altri, devi stare attento.-
-Tornerò a prenderti tra due giorni.-
-Non puoi.-
-Perché?-
-Non mi presenterò, io devo rimanere qua.-
-Ti invierò una lettera e ti farò sapere tutto, allora.-
-La aspetto.-
-Non cadere nelle braccia di altri.-
-Potrei mai?- Lo sussurrò, mentre lui la guardava un’ultima volta.
Uscì dalla stanza, lasciando il letto sfatto.
Lei, si tirò su le maniche e cominciò a lavorare.
-E’ andato via il Signor Weasley?-
-Si, torna in America. La vettura è venuta prima per portarlo via, ora li sta raggiungendo.-
-Tenga a bada quel ragazzo, potrebbe capitargli qualcosa di brutto.-
-E’ furbo e geniale, sa cosa fare.-
Lo pensava davvero? Era stata la bocca a parlare da sola?
***
Una macchina babbana militare era lì ad aspettarlo.
Lo salutarono, con la massima gentilezza e con rispetto. Si mise a sedere davanti, vicino a chi guidava.
“Comincia la mia parte.”
-Si è trovato bene in questo ospedale?-
-Si, le infermiere erano molto disponibili e gentili. Il cibo era ottimo, e sono guarito nelle migliori condizioni.-
-Molto carine, le infermiere?- Azzardò qualcuno, beccandosi uno scappellotto.
-Si.- Gli sfuggì. –Dove stiamo andando?-
Hermione.
-Alla stazione, prenderemo un treno per arrivare in America. Gli italiani ci aspettano, dobbiamo ideare un nuovo attacco.-
Hermione è sola.
-Capisco.-
-E’ eccitato dall’idea, Signore?-
-Moltissimo.-
***
L’ospedale era vuoto.
Non c’era più un ferito, da lì a domani forse ne sarebbero arrivati di nuovi.
Hermione non fiatò. Continuò a svolgere il lavoro, a cercare di non pensare a Fred.
Alle labbra di Fred.
Mise le lenzuola nuove nei letti.
Fred in guerra, nuovamente.
Si passò una mano sugli occhi, reprimendo le calde lacrime.
Rimpianto? No.
Paura? Si.
Morte? Chi lo poteva sapere?
Fred era geniale, non lo ha mai detto ma l’ha sempre pensato.
Tralasciando le sue merendine, ha avuto belle idee fin da ragazzino.
Vorrebbe che fosse lì, infondo ha un cuore.
***
La Tana era in silenzio.
Lavanda e Ron si erano appartati nella camera, Ginny e Harry erano stesi sul divano, abbracciati.
Un po’ di privacy.
Ginny aveva poggiato la testa sul petto di Harry, lui le accarezzava i capelli da mezz’ora, beandosi di quella pace.
-Harry?- Alzò lo sguardo, puntandosi sui suoi occhi. –Devo dirti una cosa.-
-Dimmi.- Le accarezzava la guancia, guardandola teneramente.
-Non scherzo, sono serissima. Io non so, se … se posso venire a vivere con te.-
-Perché?-
-Ho paura.- Spostò appena lo sguardo, cercando di  prendere fiato. –E’ una scelta difficile.-
-Io stavo pensando che potremmo sposarci, prendere la casa prima e poi andarci a vivere. I soldi non mancheranno, e se pensi che devi pagare qualcosa, non te lo permetto.- Si mise sui gomiti. –Tua madre mi ha aiutato e cresciuto come un figlio, non dico che sia un debito. Voglio che la loro unica figlia stia bene, non parlo di soldi e basta. Parlo dell’amore che aspettava da una vita.-
-Hai detto qualcosa di sensato, Potter?-
-E’ stato il momento.- Ironizzò.
-Lo pensi davvero?-
-Con tutto il cuore.-
***
Fred e gli altri, presero il treno delle due.
Il viaggio proseguì lento, per Fred. Non sapeva cosa fare, si annoiava.
Uno degli uomini, gli aveva “ridato” il suo coltellino tascabile e si era messo a giocare. Non era tanto diverso da quelli che aveva visto, un po’ vecchio e ben curato.
Seduto a terra, rimuginava i vecchi ricordi delle sere prima, con Hermione.
Il profumo di Hermione.
Si passò una mano tra i capelli rossi, scacciando il pensiero.
I capelli riccioli di Hermione.
Sbuffò sonoramente, attirando l’attenzione dell’uomo seduto vicino a sé.
-Va tutto bene?-
-Si, stavo pensando.-
-Ha lasciato qualcosa all’ospedale, per caso?-
-No, niente.-
-Intendevo, di personale.-
-Non è da escludere.- Disse, mettendo il coltellino nella tasca. –Come mai lavora per gli italiani?-
-Per far smettere la guerra.- Si guardò intorno, sospettoso di dire qualcosa di troppo. –Alcuni italiani non sono a favore della guerra, vogliono ritirarsi.-
-Sei italiano?-
-Mio padre si è sposato con una donna italiana, lo sono per metà.-
-Buon per lei.-
***
Le lettere non arrivarono il giorno dopo, né il giorno seguente, né quello ancora.
Di tanto in tanto, si recava nella vecchia camera di Fred.
La migliore dell’ospedale era stata data a lui. Il letto era ancora fatto, nessuno era stato portato in quella stanza, nessuno era adatto quanto il rosso.
-Signorina Granger, il capo vuole parlarci.-
***
Le quattro infermiere si misero a sedere nell’ufficio del capo, impazienti di sapere cosa aveva da dirle.
-Bisogna spostarsi, qua non è sicuro. Mi sono arrivate nuove notizie proprio oggi, siamo costretti o verremo uccisi.-
-Dove andremo?-
-A due città da qui, in ospedale sicuro. Saremo in tante, dovremo aiutarci nel più possibile dei modi.-
-Come faccio a spostare i vestiti?-
-Verranno delle vetture apposta per portarli via, partiamo domani mattina presto.-
-E i nostri cari?- Chiese, l’infermiera più giovane.
-Mandateli al sicuro, vi avverto: non potranno venire con noi. Devono trovare dei mezzi loro, non ce la facciamo se no.-
-E’ sicura di quello che dice?- Si sporse verso il capo. –Non potremmo trovare un’altra soluzione?-
-No, è tardi.-
***
Si aggirò per la camera, cercando invano una valigia o una borsa.
Possibile che il personaggio non ne avesse una?
Scaraventò a terra i pochi libri posti su degli scaffali, guardò sotto il letto, nell’armadio, nulla.
Sotto il letto, ovvio!
Si abbassò, guardando. Eccola, una valigia nuova nuova.
La mise sul letto, a l’aprì con fretta. Cominciò a raccattare ogni vestito, medicinale di scorta che teneva nascosto, ogni cosa che le apparteneva.
L’occhio le cadde su una penna, nascosta dentro al camice da infermiera.
La penna che Fred le aveva regalato la sera in cui lei era rimasta.
“Rispondi con questa alle mie future lettere.”
Un sussurro, il ricordo la risucchiò.
Cadde a terra, in assenza di forze. Il dolore al petto, forte.
Cercò di respirare, invano.
Tossiva, era sul punto di non ritorno. La paura, mischiata all’angoscia e l’ansia.
Fred.
Un pugno nello stomaco, il dolore è reale? Chi provoca questo? Chi è che la costringe a stare a terra?
Weasley.
Un colpo di tosse, la mano sulla gola. C’è qualcosa che non va.
Casa.
In quel momento, viene riportata nella realtà.
La stanza è oscurata, la luna le illumina il viso pallido.
E’ inginocchiata, la mano ancora sulla gola. Ha smesso di far male.
Individua il suo sguardo, riflesso nello specchio poggiato sul muro.
Non sembra lei.
Si alza, tremante e scossa. Avanza, verso lo specchio.
Si sente sola, ha paura.
Ha paura per Fred. Questo è poco, ma sicuro.
Vuole che torni, che fugga con lei?
Si sente infantile, sembra di essere alla prima cotta.
Ha mai amato qualcuno? Ron? No, non è paragonabile a quello che prova ora.
E’ un’illusione del libro quell’amore potente? E’ illusione che Fred l’ha baciata più volte? E’ illusione che non sia più lei?
Si guarda le mani, sembrano torturate da qualcosa. Il viso sembra quello di un’altra ragazza, o meglio, di un’altra donna. E’ donna?
Non si ricordava giovane? Al posto dei capelli crespi, ci sono dei riccioli?
Che cosa vuol dire?
  
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