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Autore: xhisptapleasee    08/08/2014    4 recensioni
Vichy è una ragazza di diciotto anni sensibile ai cambiamenti e succube del padre e del suo modo iper proibitivo e protettivo di fare nei suoi confronti. Harry Styles è un ragazzo misterioso e irruente, il suo passato lo perseguita e ha problemi a gestire i rapporti con le persone senza evitare una reazione aggressiva. I due caratteri del tutto diversi non trovano pace, e la paura prende il sopravvento sulla giovane ragazza che si trova in difficoltà ad approcciarsi con gli altri. Il susseguire dei giorni aiuterà Vichy a crescere in una nuova dimensione di vita dove il più debole non sopravvive a lungo, cercherà di lottare contro se stessa per cambiare le cose e l’incontro accidentale con Harry cambierà drasticamente la vita di entrambi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter fourteen
(14)
-You make me strong -
 
nel capitolo precedente: 

C’era silenzio, nessuno di noi due aveva intenzione di perdersi in chiacchiere.
Riconobbi nello sguardo di Harry una certa tensione, l’ultima volta, in quella stanza, s’era approfittato di me, e adesso non voleva lasciarsi andare. Lo spronai ad avvicinarsi, costringendolo ad accarezzarmi il viso.
 
“Vic” la sua voce vibrò nell’aria non appena il suo tocco incerto si spostò verso altre zone.
 
I miei occhi incontrarono i suoi. Ero molto stupita della sua premura nei miei confronti.
 
“sei sicura?” accennò.
 
“…”

 
 
Abbassai timidamente lo sguardo e sorrisi.
 
“che c’è?” disse con un filo di voce.
 
“niente è che stavo pensando...” accennai timidamente. “un po’ di tempo fa non mi sarei mai immaginata qui, con te, così vicini da sentire i nostri respiri sulla pelle, mentre ci guardiamo negli occhi. E’ diventato talmente forte il desiderio di fare l’amore con te che sono sicura al 100%, e anche con una caviglia fuori uso, e anche se dovesse crollare il mondo in questo istante, io continuerei a dirti “si” altre mille volte, perché tu mi sai rendere forte. Risposi.
 
 
HARRY’S POV
 
Ero convinto che Vichy non mi avesse mai concesso di avvicinarmi così tanto alla sua intimità, e invece, mi stava chiaramente facendo capire le sue intenzioni.
Ricambiai spontaneamente il sorriso quando la vidi arrossire. “lo spettacolo più bello della natura proprio davanti ai miei occhi” Pensai. Nessun’altra ragazza, prima d’ora, mi aveva mai parlato in quel modo, le sue parole mi provocarono dei brividi lungo tutto il corpo, la sua presenza accanto a me, mi rendeva un ragazzo del tutto vulnerabile, innocuo, e mi bastava un suo tocco per azzerare in me tutte le forze che avevo impedendomi di reagire a qualsiasi stimolo.
Eravamo ancora in piedi, fermi entrambi l’uno contro l’altro quando decisi di fare io la prima mossa poiché s’intuiva che, pur essendo convinta di tutto quel che stava per succedere, era inesperta e del tutto nuova a quelle strane sensazioni. Per metterla a suo agio, decisi di iniziare a baciarla sulla fronte, poi sul naso, poi sulle guance, poi dietro l’orecchio, poi sul collo,  poi sulle sue labbra rosse e umide.
Nonostante le miei svariate relazioni, non ero mai stato così tanto teso come in quel momento. A differenza delle altre volte, mi sentivo in dovere d’essere delicato e premuroso in ogni mio singolo movimento. Non volevo che della sua prima volta le rimanesse solo un cattivo ricordo, o peggio che provasse del dolore visto che già aveva una caviglia indolenzita.
Sentì le sue piccole dita scorrere sul mio petto, con estrema accuratezza mentre lei compieva quel gesto, io le sfilavo la morbida canottiera celeste, scoprendo un incarnato pallido, simile al bianco, come se lei e il sole fossero sempre stati due perfetti estranei. Il mio tocco divenne deciso quando la presi tra me mie braccia mentre la portavo verso il letto.
 
VICHY’S POV
 
ero stretta tra le sue possenti braccia che comprimevano il mio bacino. Il mio sguardo incontrò di sfuggita la maglietta e le stampelle che ormai erano finite a terra.
Sobbalzai leggermente quando percepii sulla pelle la frescura del lenzuolo sotto al mio corpo. Decisi dunque di indietreggiare un po’ per permettere ad Harry di avvicinarsi meglio. Sfilai i miei Jeans e li lasciai cadere sul pavimento. Inutile dire che tremavo dall’ansia, chissà se lui avrebbe apprezzato il tocco di un’inesperta. Sfiorai i suoi ricci alla ricerca delle sue labbra quando incontrai due grandi iridi verdi che mi sembrarono più dilatate del solito. Sfruttai al massimo il fatto che le mie mani sul suo corpo gli facessero provare un grande piacere ma, in quel frangente, decisi di osare di più e mi spinsi fin oltre il lembo dei suoi boxer. A quella nuova sensazione Harry gemette inaspettatamente e fu allora che ebbi la certezza che stavo procedendo nel modo giusto. Continuai a immettere maggiore pressione per fargli provare molto più piacere di quanto già non stessi facendo, fin quando egli, dopo un po’ di tempo che la mia mano agiva in quel modo,  strinse il mio braccio con forza, e mi fece capire che avevo compiuto il mio intento.
I nostri corpi iniziarono dunque e muoversi in sincronia, non posso descrivere quanto stessi godendo poiché non credo esistano aggettivi in grado di poter descrivere le emozioni che pervadevano tutti i miei sensi. Ogni qual volta percepivo un atteggiamento più violento e aggressivo da parte sua, mi bastava sussurrare qualcosa o semplicemente stringere con forza il lenzuolo per fargli capire che doveva essere più dolce nei movimenti.
 
HARRY’S POV
 
L’amore era ben diverso dal sesso. Non mi ero mai sentito così vivo e felice di condividere quel momento con qualcuno che mi apprezzasse per la mia essenza e non per i miei bicipiti. I miei pensieri erano tutti incentrati su quanto l’amassi mentre mi muovevo con cautela sopra di lei. Ero pronto a morire asfissiato pur di non staccarmi mai dalle sue labbra. Il profumo dei suoi capelli mi faceva impazzire per non parlare dei lineamenti del suo viso. Incrociai il la sua espressione estasiata e assente.
 
 “Haz” gemette.
 
Sul suo viso improvvisamente comparve un espressione soddisfatta.
Mi fermai a guardarla mentre si attorcigliava sotto di me. Era bello stare lì e sentirla pronunciare il mio nome, non so perché, ma era davvero eccitante. La bloccai sotto i miei fianchi e iniziai a premere saldamente le mie labbra contro il suo collo.
Dopo essere riuscito a imprimerle un succhiotto gigante mi stesi accanto a lei ancora pieno di adrenalina.
 
VICHY’S POV
 
Ero sfinita. Era passato un bel po’ di tempo, eppure non mi accorsi di niente. Non immaginavo fosse così tanto stancante, un giorno lessi su una rivista che fare l’amore due volte al giorno fa dimagrire, ed è molto più efficace e genuino di seguire diete sconvenienti. “mh”- “buono a sapersi” pensai tra me e me, mentre mi avvolgevo tra le coperte.
Mi voltai verso Harry che si era sdraiato accanto a me, volevo assaporare ancora un po’ le sue labbra ma non appena mi girai, vidi che i suoi occhi erano chiusi e che dormiva beatamente come un bambino. Sorrisi chiedendomi cosa stesse sognando.
Mi rimisi distesa a guardare il soffitto e a pensare a quanto fossi fortunata.
 
***
 
La mattina seguente fui la prima a svegliarmi per i forti dolori che provavo nella zona della caviglia. Mi sedetti sul letto ancora umido del nostro sudore e notai che avevo gran parte del piede gonfio e rosso.
 
“oh cazzo” bisbigliai sottovoce per non svegliare Harry che ancora dormiva profondamente.
 
Inquadrai le stampelle che avevo lasciato per terra e cercai di allungarmi per prenderle. Non immaginate quanto fosse difficile cercare di liberarmi da quelle lenzuola che fasciavano interamente la lunghezza del mio corpo. Sbuffai ripetutamente e riposi l’attenzione ancora una volta sulla parte dolorante.
 
“Ahia” imprecai quando con un gesto tentai di sfiorare quello strano rossore.
 
Vidi il possente corpo di Harry muoversi vicino a me, in cerca di una posizione più comoda. Colsi l’occasione per spostarmi anch’io e riuscii a raccogliere da terra la biancheria intima. La indossai velocemente e poi decisi di alzarmi in piedi appoggiandomi a tutto ciò che mi stesse vicino per poter mantenere l’equilibrio. Fortunatamente raggiunsi le stampelle saltellando un po’ per tutta la camera. Inevitabilmente catturai l’attenzione di Harry che socchiuse leggermente gli occhi. Era molto frastornato e confuso, diciamo che non era dell’umore giusto.
 
“che succede?” chiese con voce profonda. Mi fu molto difficile interpretare le parole che stesse pronunciando poiché fosse molto assonnato.
 
“niente, continua a dormire” risposi ammiccando un sorriso.
 
Quella  massa informe di ricci scuri tornò a spappolarsi contro il cuscino.
 
Non volevo disturbarlo per una stupida caviglia gonfia, mi dispiaceva visto che non aveva mai molto tempo per riposarsi dato che avesse rigidi orari al pub anche la notte.
 
Mi diressi in bagno e cercai nel cassetto dei medicinali qualcosa che potesse migliorare la situazione o quantomeno attenuare il forte dolore. Per un secondo la mia mente attribuì la notte passata con Harry come la causa di quella spiacevole conseguenza. Ero stata poco furba, avrei dovuto pensare alle raccomandazioni della dottoressa prima di sperimentare nuove situazioni.
Scossi la testa per cancellare quelle supposizioni. In fin dei conti ero stata, come al solito, testarda e avevo agito secondo quanto mi aggradasse di più.
Continuai a cercare fin quando tra le mani mi capitò una boccetta piena di pillole rosse e bianche.
 
Tentai di aprirla ma era sigillata e non ci riuscì.
 
“che stai cercando?” la voce di Harry alle mie spalle rimbombò nella stanza come un tuono a ciel sereno. 
 
Mi voltai incrociando i suoi occhi verdi sotto quei ricci scompigliati.
 
“cosa sono queste Harry?” chiesi con voce spezzata. Gli mostrai le pillole e nel suo sguardo riconobbi la tipica espressione di chi viene colto in fragrante.
 
“semplici pillole.” Rispose con tono duro e distaccato mentre mi strappava dalle mani quel contenitore.
 
Sapevo che mi stava mentendo, ma non so per quale motivo, forse per paura di scoprire la verità celata dietro a quelle strane medicine, non insistetti.
 
Andai ad abbracciarlo.
 
“voglio che tra noi ci diciamo sempre la verità” dissi fermamente.
 
“certo.” Accennò.
 
Non mi sembrava affatto sincera come risposta, ma feci finta di averci creduto.
 
“mi aiuti a cercare una crema per la mia caviglia?”
 
I suoi occhi si diressero subito verso il mio piede, aggrottò le sopraciglia e si chinò ad osservare meglio.
 
“è peggiorata” constatò rimettendosi in piedi.
 
“già” –“forse dovrei tornare dal medico a farla controllare.” Ribattei insicura.
 
“ti ci accompagno io in macchina se vuoi, ci metto un secondo a farmi la doccia.” Disse.
 
“no, ci vado io, tu goditi una bella doccia rilassante.” Sbottai.
 
Forse era il caso andare per conto mio, senza far necessariamente preoccupare Harry.
 
“va bene” risposi stampandomi un bacio sulla bocca.
 
Lo vidi uscire dal bagno mentre si dirigeva verso la camera. In molti mi definiscono testarda ma ben pochi mi reputano furba, o almeno, non quanto penso di esserlo. Notai che aveva lasciato la confezione di quelle strane pillole sul lavandino e così, visto che la sua risposta mi era sembrata poco esaustiva,  non mi feci sfuggire l’occasione di prenderle furtivamente per farmi dare delle risposte da un vero esperto.
 
Dopo essermi vestita e aver ben nascosto quelle pastiglie nella tasca dei jeans, raggiunsi Harry in camera. Era ancora quasi del tutto nudo, la sua immagine m’apparve più bella di quanto già lo fosse.
 
“io vado” pronunciai lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
“riguardo a ieri…” addolcì il tono. “beh” balbettai. “mi hai fatto sentire bella per una volta, vorrei poter provare sempre quella felicità.” Sussurrai abbassando gli occhi dall’imbarazzo.
 
Due tenere fossette si disegnarono sul suo volto.
 
“ma tu sei bella” rispose sorridendo.
 
Mi avrebbe davvero fatto molto piacere credere anche a quella sua risposta, ma la mia scarsa autostima non mi permetteva di concepire certe affermazioni.
 
“grazie” ribattei distogliendo lo sguardo.
 
“Vic, guardami negli occhi quando ti parlo.” Sbottò
 
La sua intimidazione attirò nuovamente la mia attenzione.
 
“Sei dannatamente bella Vic, non è un complimento del cazzo, me ne sbatto di chi pensa che non lo sei, perché te lo giuro, io ti vedo talmente bella che il mio cuore potrebbe esplodere da un momento all’altro. E se davvero esiste un paradiso dopo la morte, non mi incanterebbe mai tanto quanto mi incanti tu.”
 
Gli occhi divennero subito lucidi, ma cercai di mantenere i nervi saldi. Era commuovente, non mi aspettavo niente del genere da parte sua, non era  il tipo adatto alle sdolcinerie.
 
“allora non deve essere un granché quel posto” risposi sussurrando.
 
***
 
Tornai a casa dopo esser passata in farmacia a comprare una crema adatta che potesse momentaneamente risolvere il problema fin quando sarei tornata dal medico. Il dolore era sparito e finalmente potevo rilassarmi un po’ prima di recarmi a casa di Lola per avere maggiori chiarimenti sulla faccenda delle strane pillole che Haz teneva nascoste in bagno .
 
Per far scorrere più piacevolmente il tempo, decisi di leggere un libro quando la mia attenzione fu rapita dal cellulare che s’illumino improvvisamente:
 
Messaggio
 
Josh: tuo padre è sempre irraggiungibile, digli che lo sto cercando, rivoglio la pistola che gli ho prestato. SE NON LA RESTITUIRA’ SUBITO, VERRO’ A CERCARE TE!
 
oh mio Dio, mi ero completamente scordata di essere ancora in possesso di quell’arma letale. Pensai velocemente a un piano per placare l’ira di Josh e guadagnare tempo, una volta realizzata l’idea, decisi di agire immediatamente.
 
Spazio autrice:
 
Ehi salve a tutti, scusate il clamoroso ritardo e perdonatemi il capitolo un po’ troppo corto e poco dettagliato ma non volevo partire senza prima lasciarvi anche solo un piccolo pezzettino del seguito, rimedierò ve lo prometto! Ho avuto da fare poiché domani parto anch’io per le vacanze estive ma, per fortuna, avrò il Pc portatile dunque potrò aggiornare i prossimi capitoli da lì.
Dunque, spero che questo capitolo vi piaccia, come al solito, fatemi sapere i vostri pareri (ci tengo tantissimo e vi ringrazio in anticipo se lo farete) <3

 
VOGLIO RINGRAZIARE IN PARTICOLAR MODO xSabryx che ha realizzato questo magnifico Banner per la storia!! ME-RA-VI-GLIO-SO.
OVVIAMENTE SE VOLETE UN BANNER, O SEMPLICEMENTE LEGGERE UNA NUOVA STORIA, VI CONSIGLIO DI PASSARE DA LEI, E’ BRAVISSIMA <3
 

Spero di poter aggiornare nei prossimi giorni, vi mando una bacione!
Ps: scusate eventuali imprecisioni nel testo

follow me on twitter: @_xhipstapleasee

 
  
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