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Autore: JerrieFanFictions    09/08/2014    1 recensioni
C'era qualcosa in lei, qualcosa di diverso dagli altri. Qualcosa che la spingeva a rimanere. Qualcosa che la spingeva a trattarla diversamente da come trattava tutti gli altri. Ma forse, questa volta, sarebbe stata lei a dover soffrire.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate due settimane da quando Perrie era arrivata a quella conclusione, due settimane in cui non era riuscita a vedere il suo viso. Era stata costretta a passare quindici giorni in qualche paese sperduto di montagna, di cui non ricordava nemmeno il nome, con quei pochi familiari che le erano rimasti, che odiava tutti, dal primo all’ultimo. Avrebbe mentito se avesse detto che in quel periodo non avesse pensato a lei. Alla ragazza dagli occhi color caramello e dalla pelle perennemente abbronzata. Aveva cercato di distrarsi, di occupare la mente con altri pensieri, ma lì non poteva trovare di meglio da fare: il telefono non prendeva, di una connessione internet non se ne parlava nemmeno. Era come se fosse rimasta rinchiusa in una bolla per due settimane, mentre il mondo intorno a lei continuava a girare senza che lei ne conoscesse i dettagli. Non aveva potuto contattare nessuno: all’inizio la cosa non le dispiaceva, ma tutto divenne più difficile quando si ritrovò a passare le giornate rinchiusa in una piccola camera, per evitare di vedere i volti delle persone che tanto odiava e che le stavano rovinando la vita. Sembravano odiarla ancora di più, se questo era possibile, da quando aveva confessato di essere attratta anche dalle ragazze.
 
Non riusciva a pensare a cose che non fossero relazionate in qualche modo a Jade. Quella ragazza era come una droga per la bionda e gli effetti d’astinenza erano stati pesanti. Nonostante fu testimone di quella scena, che le fece versare più lacrime del dovuto, Perrie non si sarebbe mai arresa. Avrebbe trovato un modo, avrebbe fatto di tutto, e prima o poi avrebbe potuto chiamare Jade sua. Sapeva che la mora non era immune al suo fascino e che nonostante insistesse di essere attratta solo dai ragazzi, era attratta in qualche modo da lei. Ma in ogni caso, chi poteva direi di no a Perrie Edwards? Si chiedeva solo che situazione avrebbe trovato quando sarebbe tornata. E lo stava per scoprire, dato che fra mezz’ora avrebbe di nuovo varcato le soglie dell’ Harton College.
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Perrie salì i quattro scalini che la separavano dall’entrata principale. Uno sguardo fiero era l’unica cosa che le serviva. Non capitava spesso che mancasse per lunghi periodi a scuola, e di certo tutti si erano accorti della sua assenza. Certo, due settimane non erano un periodo poi così lungo, ma alla bionda era sembrato un periodo interminabile. Giravano voci riguardo alla sua mancanza, poiché nessuno, tranne Leigh Anne, era a conoscenza del reale motivo per cui la ragazza era mancata da scuola per così tanto tempo. C’era chi sosteneva che fosse stata arrestata per spaccio di droga; chi sosteneva che fosse rimasta incinta e avesse avuto bisogno di tempo per superare lo shock. Non si parlava d’altro.
 
Nel momento in cui Perrie entrò nell’edificio, tutti gli occhi furono automaticamente puntati su di lei. Vi era chi stava discutendo con gli amici ai propri armadietti e puntava il dito verso la bionda con un’espressione scioccata. Chi si fermava letteralmente nel mezzo del corridoio in preda al panico o allo shock. Il sorrisetto della bionda si faceva più persistente vedendo le reazioni degli studenti. Era davvero una star in quel college, che lo fosse per buoni motivi o no.
 
Tuttavia, con la coda dell’occhio cercò in ogni parte del corridoio che l’avrebbe portata nell’aula di chimica, la presenza di Jade. Fu perplessa quando non la vide, sperava solo di poterla trovare durante il pranzo. Aveva bisogno di parlarle, c’era una faccenda che aveva lasciato in sospeso.
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La lezione di chimica era iniziata da ormai qualche minuto e Perrie stava mentalmente ringraziando Dio per non avere nessun compagno di laboratorio. Non sapeva se quel giorno mancasse qualcuno o semplicemente sarebbe dovuta stare sola per l’intero anno (cosa che sperava davvero), ma per lei era un sollievo. Dopo tutto lo stress dovuto a Jade, la ragazza aveva sempre meno voglia di un qualsiasi tipo di rapporto umano. Le due settimane di “isolamento” le avevano offerto una possibilità di chiudere i contatti con tutte le persone con cui si stava sentendo al momento, occasione che lei aveva colto. Tutto questo era per lei. Era assurdo come la sua vita avesse potuto essere stravolta dalla comparsa di una persona, quando si era ripromessa che nessuno sarebbe riuscito a farlo. Dopo l’esperienza avuta con Zayn, Perrie aveva iniziato a cambiare. Probabilmente fu il rapporto con lui che la fece arrivare a essere la persona che era ora. Non ne andava fiera, ma questo era l’unico modo per non provare nulla, per poter evitare di soffrire.
 
Tutto questo però era prima che arrivasse lei. Lei, che aveva stravolto la sua intera vita. Che l’aveva fatta innamorare per la prima volta dopo tanto tempo, che le aveva rubato il cuore. Fu difficile per la bionda ammetterlo, e fu difficile superare il trauma di quella sera. Ma doveva fare in modo che Jade fosse sua, non le importava di quello che la gente pensasse, di quello che pensasse la sua migliore amica o qualsiasi altra persona. Le importava solo di Jade. Certo, Leigh non l’avrebbe presa bene. Jade era la ragazza nuova, che aveva legato con Louis e Jesy, persone a cui avevano inflitto pesanti punizioni solo per il fatto di non essere come loro. Ma che ne avevano subite altrettante come vendetta.
 
Perrie fu riportata indietro alla realtà quando sentì la porta sbattere. Qualcuno probabilmente era in ritardo, non era interessata a chi fosse in realtà, ma siccome il posto accanto al suo era l’unico disponibile, era curiosa di sapere di chi si trattasse. Gli occhi dei due si incontrarono ed entrambi alzarono gli occhi al cielo.
Louis no, Dio ti prego, no Perrie non potè evitare di pensare. Non che Louis pensasse diversamente.
 
Contro la sua volontà, il ragazzo fu costretto a sedersi accanto alla bionda. I due avrebbero dovuto produrre una reazione chimica insieme durante l’ora, cosa che ovviamente Perrie non aveva iniziato per l’inesistente forza di volontà. Louis capì che per riuscire ad ottenere qualcosa di buono da questa lezione, avrebbe dovuto sforzarsi di interagire.
 
“Vogliamo fare questa reazione chimica o no? Ci terrei ad avere un bel voto e a non essere rimandato” disse in tono infastidito.
 
Perrie stava scarabocchiando nel suo quaderno, ma nel momento in cui il ragazzo iniziò a parlare, posò la penna per guardarlo negli occhi. Aveva la mano appoggiata alla testa, per stare in una posizione comoda.
 
“A proposito di reazioni chimiche, come va con Harry?” un ghigno comparve nel suo volto. Entrambi sapevano bene quello che era successo, dato che Perrie era stata colei che aveva creato tutto quel caos nella vita sentimentale di Louis.
 
“Devi essere sempre così fottutamente irritante?” il ragazzo si stava già pentendo di essere entrato nell’aula.
 
“è abbastanza divertente esserlo, ma questo già lo sai” la bionda gli fece un occhiolino per provocarlo, ma il moro era ormai abituato a battutine pungenti del genere, per cui rimase inespressivo.
 
“In realtà no, ma ora lo so, grazie dell’informazione Edwards”.
 
Le labbra della bionda si chiusero in una linea sottile, odiava ammetterlo, ma quel ragazzo sapeva bene come difendersi. Decise quindi di cambiare l’argomento, non avendo una risposta da dargli.
 
“Uhm.. Sai per caso come sta Jade? Insomma… se le è successo qualcosa di nuovo durante la mia assenza” la sua voce era esitante.
 
“Come mai tutto questo interesse verso Jade?” Louis non potè nascondere un sorrisetto, capendo che cosa passasse nella testa della ragazza.
“Non sono affari tuoi” Perrie era tornata ancora una volta sulle difensive, non voleva mostrare il suo lato vulnerabile a nessuno, specialmente a uno come Louis.
“Allora non sono affari tuoi nemmeno ciò che succede a Jade” Oh cielo, quel ragazzo era così fastidioso. La bionda decise di ignorare la sua risposta.
 
“Rispondi” disse con un tono piuttosto seccato.
 
Il ragazzo cedette, impaziente di rivelarle la notizia. Ma infine pensò che sarebbe stato meglio se Perrie lo avesse scoperto da sé, sarebbe stato di certo più interessante. Così decise di rimanere sul vago. “Non c’è bisogno che io ti dica nulla, lo scoprirai presto. E per quel che io sappia, sta molto bene” una risatina uscì dalla sua bocca.
 
“E questo cosa starebbe a significare?” Perrie non riuscì nemmeno a finire la frase che il rumore della campanella riecheggiò per tutta la scuola.
 
“Ops, è finita l’ora, a mai più rivederci stronzetta”. Prima che la bionda potesse ribattere, Louis prese la sua borsa a tracolla e sgattaiolò fuori dalla stanza, lasciando la ragazza sempre più confusa e con mille domande per la testa.
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Nelle ore successive Perrie non fece altro che pensare ciò che le aveva detto Louis. Avrebbe mentito se avesse detto di non temere nemmeno un po’ che cosa potesse significare quella frase. I minuti, così come le lezioni, passavano e la bionda si ritrovava sempre lo stesso pensiero per la testa. Non riusciva a pensare ad altro, la curiosità era troppo forte, così come la paura. Si potrebbe essere trattato anche di una cosa positiva, ma per come il ragazzo si era posto nei suoi confronti, sapeva che certamente non si trattava di qualcosa di buono. Qualcosa di non buono per lei. Non di certo per Jade, perché se la mora fosse stata in difficoltà, il suo migliore amico non sarebbe andato in giro ridendo di ciò.
 
Realizzò che sarebbe stato meglio mettere da parte quel pensiero per un po’, era ormai l’ora di pranzo e non vedeva l’ora di poter riabbracciare Leigh Anne.
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Le due ragazze si sedettero al loro solito tavolo al centro della mensa. Un grande sorriso era stampato sul volto di Leigh, più che felice di poter rivedere la sua migliore amica dopo tanto tempo. Nel momento in cui si sedettero, Leigh diede un piccolo abbraccio alla bionda ed emise uno squittio di gioia. Perrie non potè fare a meno di sorridere ai gesti dell’amica che non era solita a questo tipo di smancerie.
 
“Allora, raccontami, com’è andata?” disse la ragazza dall’afro con un sorriso speranzoso. Era al corrente della difficile situazione di Perrie, ma era fatta così, trovava sempre un briciolo di speranza anche nelle situazioni più drammatiche.
 
“Puoi benissimo risponderti da sola” la ragazza accarezzò il braccio della bionda con un’espressione mortificata.
 
“I ragazzi dove sono?” Perrie iniziò a guardarsi intorno, nella speranza di trovare i componenti rimanenti del loro gruppo.
 
“Jordan è là in fondo, a prendere da mangiare” Leigh puntò il dito verso una lunga coda di studenti “E Liam… ugh posso già immaginare dove sia” disse alzando gli occhi al cielo.
 
“Perché quell’espressione?” Perrie si mise a ridere. L’espressione irritata dell’amica era davvero esilarante.
 
“Quel ragazzo ha avuto la brillante idea di mettersi con una sfigata. Così siamo costretti ad averla qui con noi durante il pranzo. Probabilmente sarà andato in classe sua per accompagnarla fin qui” Tutto il gruppo era ormai abituato al cambio continuo di ragazze di Liam. All’apparenza poteva sembrare un ragazzo davvero dolce e sensibile; per una parte lo era anche davvero, ma per il resto lo si poteva trovare nei vicoli del paese e nelle zone più desolate del college a spacciare droga o a fare a pugni con chiunque gli capitasse a tiro. Proprio per questo aveva una grande reputazione a scuola e moltissimi lo temevano. Tra l’altro era il migliore amico di Zayn, non era di certo una sorpresa che fosse così. Le ragazze lo adoravano non solo per la reputazione, ma era anche un bel ragazzo, alto, palestrato, nonché capitano della squadra di calcio del college. Molti sostenevano che fosse la copia di David Beckham, e forse non avevano tutti i torti.
 
Tuttavia era abbastanza strano che avesse deciso di uscire con un’emarginata. Doveva essere davvero bella per aver attirato la sua attenzione.
 
“Scherzi?!? Magari la farà entrare nel giro della marijuana, chissà” la bionda emise una risatina, seguita da Leigh. Nel frattempo Jordan aveva preso posto davanti alla ragazza dalla carnagione scura dopo averle dato un piccolo bacio.
 
“Oh, zitta, eccoli che arrivano” aggiunse infine cercando di sopprimere una risata.
 
Perrie si girò in direzione delle due figure che stavano raggiungendo il loro tavolo, quando il mondo attorno a lei crollò un’altra volta.
Liam teneva per mano una ragazza piuttosto bassa e minuta. I capelli e il volto erano angelici, la pelle era di quel colore che Perrie non avrebbe mai potuto dimenticare. Si trattava di Jade. Ecco chi stava baciando quella sera. La bionda era sul punto di piangere, ma doveva mostrarsi forte, non poteva mostrarsi vulnerabile davanti a nessuno.
 
“Hey!” Liam si sedette con Jade accanto a sé, una mano era avvinghiata al fianco sinistro della ragazza. Era evidente il panico e la sorpresa nel volto di Jade. Certo, sapeva che quella era la compagnia di Perrie, o almeno lo aveva saputo dopo che fu introdotta nel gruppo per la prima volta, ma non sapeva quando e se la bionda sarebbe tornata a scuola.
 
Le due ragazze iniziarono a guardarsi, isolate in un mondo in cui esistevano soltanto loro due. Jade era sorpresa, mentre la delusione aveva abbandonato il corpo di Perrie per fare posto alla rabbia. Jade dovette rompere il contatto visivo, non riusciva a sostenerlo con una ragazza così infuriata.
 
“Perrie, lei è Jade, la mia nuova ragazza, sbaglio o la conosci?” il ragazzo aveva notato lo scambio di sguardi tra le due.
 
“In realtà no, mi stavo chiedendo perché una tale sfigata sia seduta davanti a me” non era quello che pensava davvero, ma la rabbia le stava facendo perdere la ragione. Jade doveva essere sua, non di Liam.
 
Leigh la colpì con il piede da sotto il tavolo, per farle capire che doveva tacere. Infine, diresse un sorriso nervoso verso la coppia.
 
“Ci frequentiamo dalla sera del ballo di Halloween” il ragazzo fece finta di nulla, cercando di rimediare alla situazione imbarazzante che si era creta.
 
La verità era che Jade provava davvero qualcosa per Perrie. Qualcosa che non aveva mai provato prima per una ragazza, forse per nessuno in generale. Quest’idea la spaventava, le sembrava qualcosa di sbagliato, ma giusto nello stesso momento. Non poteva provare sentimenti simili per una ragazza e non per una come Perrie, che l’avrebbe usata come usava tutti gli altri. Per questo la sera del ballo non aveva rifiutato le avance di Liam. Inoltre, era davvero un bel ragazzo, nonché popolare e nessuno fin’ora si era interessato così tanto a lei. Beh, tranne Perrie..
Jade realizzò che stare con Liam le sarebbe servito come distrazione dalla bionda, così sarebbe riuscita a dimenticarla e avrebbe avuto una relazione con uno dei ragazzi più belli e popolari della scuola. Inoltre il moro aveva una fama di bad boy e Jade ne era davvero attratta. Le era sempre piaciuto questo genere di persone, anche se sapeva che le probabilità di essere ferita erano più alte.
Dapprima la ragazza fece fatica ad abituarsi all’idea di essere insieme a Liam, anzi, all’inizio il ragazzo neppure le piaceva. Ma successivamente i sentimenti per lui iniziarono a crescere e ad essere più forti, per cui non le dispiaceva essere con lui e la stava aiutando davvero a non pensare alla ragazza dal viso e dalla voce angelica. I sentimenti per Liam non erano neanche la metà dei sentimenti che provava per Perrie, ma la mora era troppo spaventata per ammetterlo. Stava mentendo a sé stessa e a tutti gli altri con questa relazione, ma era l’unico modo per dimenticarla.
Questo funzionò finchè non la vide. Per questo si trovava così spaesata di fronte a lei. Il suo cuore batteva all’impazzata e sapeva che i suoi sentimenti sarebbero diventati sempre più forti ora che avrebbe dovuto stare con lei praticamente tutti i giorni.
 
Jade fu tolta dai suoi pensieri quando Perrie si alzò, guardandola dritta negli occhi.
 
“Sapete una cosa? Non ho più fame e non ci tengo a vomitare a causa di questa scena nauseante” il suo volto era pieno di rabbia, il labbro inferiore era tenuto tra i denti per sopprimere la voglia di urlare. Perrie si girò e uscì velocemente dalla mensa, ma lei non era l’unica che doveva sopprimere qualcosa. Anche Jade, infatti, dovette sopprimere la voglia di inseguirla e confessarle che era lei la persona che le avrebbe dovuto tenere i fianchi per mostrare a tutti che fosse sua.
  
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