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Autore: _jemmings    09/08/2014    4 recensioni
Dal quinto capitolo:
"Si staccò da quell'abbraccio voluto e desiderato da entrambi, mi guardò, e potei giurare di aver visto i suoi occhi lucidi.Non disse niente, Luke non aveva bisogno di parlare.
Lui non aveva bisogno di stupide parole per comunicarti qualcosa, bastava uno sguardo.Quello sguardo che stava diventando il mio ossigeno, e che in quel momento rifletteva la sua anima tempestosa, macchiata da orribili sofferenze, che io avrei placato.
Ci saremmo bastati.
Saremmo diventanti veleno e antidoto, e lo capii quando le sue labbra sfiorarono le mie.Non era un bacio, era qualcosa di indefinibile.
Era la voglia di avere qualcuno con cui poter parlare, con cui poterti liberare.
Era la voglia di ricominciare a vivere, e di dimenticare."
_____________________________________________
Mani che si salvano a vicenda, acqua che spegne il fuoco, sole che calma la tempesta, luce che attenua l'oscurità, colori che riempiono il vuoto.Si completavano, Luke ed Allie.Insieme, estremamente fragili ma straordinariamente forti.
Genere: Drammatico, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Cause it's you and me and all of the people
with nothing to do
nothing to prove
and it's you and me and all of the people
and I don't know why
I can't keep my eyes off of you"
(Lifehouse - You and Me|http://www.youtube.com/watch?v=rzJikUFVxes)






























Quella notte,nel letto di Ashton, Allie non dormì.La maglietta dei Guns N'Roses del ragazzo raccolse altre lacrime, ancora imprigionate dentro di sè, e solo sentire il suo dolce profumo attraverso il tessuto leggero del cuscino e della t-shirt diede un pò di conforto alla ragazza.
Quella notte, nemmeno Ashton dormì.Sul divano di casa sua, pensava al passato che stava tornando a galla, quello che voleva dimenticare ma che puntualmente riafforava in tutta la sua verità, un passato che non attribuiresti mai ad un ragazzo all'apparenza felice, come lui.Perchè essere trattati come l'ultimo degli scarti dai tuoi genitori, non sentirti mai abbastanza per loro, non si dimentica, nemmeno se cambi casa, nemmeno se rompi i rapporti.
E le parole di suo padre, quelle che pronunciò prima che lui se ne andasse per sempre, continuavano a ripetersi nella sua mente, all'infinito. 
"Scappa, scappa da quello che sei e da quello che porti, che tanto solo questo puoi fare, nullità."
E il disprezzo con cui aveva detto quella frase, l'odio che aveva concentrato in quelle parole, avevano colorato l'anima di Ashton per metà di nero, che si era disperso per tutto il suo corpo e non se ne sarebbe andato mai.
E facevano male, a distanza di tempo, quelle frasi.
Facevano male perchè quando senti ripeterti una cosa, assiduamente, inizi a crederci, anche se non è vero.
Ed Ashton aveva iniziato a crederci a quello che gli diceva suo padre, perchè forse un pò di ragione l'aveva.
E quella notte, l'unico che dormì fu Luke, troppo stanco per pensare, troppo stanco per affrontare i suoi incubi.





Luke's pov.
Aprii a fatica gli occhi, ritrovandomi in quella casa che ormai conoscevo a memoria, senza sapere però come esserci finito.Quando provai ad alzarmi, una fitta di dolore mi colpi alla spalla, per poi espandersi al resto del corpo.Gemetti, per poi guardare il mio corpo, coperto di bende.E solo allora ricordai, e mi passarano alla mente le immagini della sera precedente.
C'erano i tre uomini, c'ero io, c'era Ashton, e c'era anche Allie.Allie, ricordavo solo le sue parole dolci, la sua voce che mi tranquillizzava, il suo tocco candido sulla mia mano.
"Buongiorno" Ashton interruppe i miei pensieri, entrando in soggiorno con in mano un bicchiere di chissà cosa.Me lo offrì, ma gli feci una smorfia disgustata, lui alzò le spalle e si sedette accanto a me, iniziando a bere.Dopo un paio di minuti, mi parlò.
"Sono stati gli uomini di John?"
Ashton e io eravamo una cosa sola.Non servivano spiegazioni, perchè ci capivamo con uno sguardo, noi.Annuii leggermente, per poi vederlo posare il bicchiere sul tavolo, un pò troppo forte.
"Quegli stronzi si sono inventati che c'era un grammo in meno, e con la scusa mi hanno pestato.Chissà da quanto avevano in progetto di farlo per farla pagare a James.Tre contro uno, quei vigliacchi, giuro che li ammazzo." Sputai quelle parole con tutto l'odio che avevo nell'anima, perchè mi sarei vendicato.Luke Hemmings non lascia passare, ma colpisce e affonda.
Vidi Ashton girarsi verso di me, pronto a dire qualcosa, ma fummo interrotti dal rumore di qualcuno che scendeva le scale.Ci voltammo verso destra, e la figura di Allie sull'ultimo scalino in alto ci si materializzò davanti.Portava una maglia che riconobbi appartenere ad Ashton a maniche lunghe che le arrivava a coprire metà cosce, i capelli raccolti in uno chignon disordinato e il viso struccato, e giurai di non aver mai visto una persona più bella di lei.Al mattino, con quell'aria ancora un pò assonnata, sembrava un angelo.
"...buongiorno" 
Salutò Ashton con un bacio sulla guancia, e sinceramente, fui leggermente geloso di quel gesto.Da quando avevano quella confidenza?
Poi la vidi avvicinarsi a me, appoggiando delicatamente una mano sul mio viso.
"Come stai?"
 Mi stupii di come riuscisse a preoccuparsi di uno come me.L'avevo trattata come nessuno merita, l'avevo illusa, ma lei si preoccupava di chiedermi come stavo.
E in quel momento tutto mi fu più chiaro: lei era stata messa sulla mia strada per un motivo preciso, io e lei eravamo stati fatti per trovarci, e finalmente ci eravamo trovati.La presi dai fianchi, facendola sedere tra me e Ashton, per poi lasciarle un bacio sulla fronte, che bastò per procurarle i brividi.La sua innocenza mi stupiva ogni volta.
"Bene.Ma tu, come stai?" 
Le spostai una cioccia di capelli dal viso, vedendola arrossire leggermente.Eri così bella, Allie, bella come nessun'altro.
"Bene, ora sto bene." 
Ora stava bene, ma prima?Mi sentii così in colpa, ero stato il colpevole del suo nuovo dolore, e promisi a me stesso che d'ora in poi l'avrei fatta sorridere ogni giorno, l'avrei tenuta con me e non l'avrei fatta andare via, perchè senza Allie ero perso, e solo ora me ne rendevo conto.
"Andiamo a fare colazione fuori?Ho fame"
Ashton si alzò, guardandoci, con quel sorriso che faceva da cornice al suo volto e che mostrava le due fossette che gli permettavo di avere fama con le ragazze.
"Io verrei, ma se Luke non ce la fa..."
"Tranquilla, ce la faccio.Sono solo un pò ammaccato, non sul punto di morte" 
La vidi sorridere, e il mio cuore fu come rinato a quel sorriso spontaneo.In quel momento, le fitte di dolore sul mio corpo sembrarono attenuarsi, tutto per merito della ragazza al mio fianco, che mi stava facendo scoprire un lato nuovo della mia anima grigia.E quel lato, qualche colore lo aveva.




Allie's pov.
"Due caffè, un frullato alla fragola, due cornetti semplici e un piatto di bacon e uova" 
Mentre Ashton ordinava le nostre colazioni, io e Luke aspettavamo dietro di lui.C'era un silenzio imbarazzante tra noi, che cercavo di mascherare torturandomi le mani con le unghie, fino a che "Grazie per ieri sera" Luke sussurò al mio orecchio.
Quella vicinanza ed il suo respiro sul mio collo mi procurarono una scarica di brividi e fecero colorare le mie gote di un leggero rosso, mentre lui si allontanava ridendo leggermente.Cercai di evitare quei pozzi azzurri che aveva al posto degli occhi, in cui sarei potuta affogare, limitandomi a sorridergli.Dopo un paio di minuti, andammo a sederci ad un tavolo libero, iniziando a mangiare.I due ragazzi parlavano, mentre io mi limitavo a stare zitta ed ascoltarli.
Di sfuggita, lanciavo delle occhiate a Luke al mio fianco, non riuscendo a non pensare a quanto fosse bello, con quei capelli leggermente più disordinati del solito ed il piercing al labbro che incorniciava il suo volto.Mentre sorseggiavo il mio frullato, sentii la vibrazione del cellulare nelle tasche dei jeans.Lo presi, mentre leggevo il messaggio da Carley.
Mi hai lasciato da sola proprio oggi che avevamo il compito di biologia.E ora da chi copio? x
Solo in quel momento guardai l'orario.9:30, questo significava che avrei saltato scuola.Non me ne preoccupai più di tanto, la scuola non era mai stata una mia priorità.Decisi che avrei dovuto raccontare questa storia di Luke all'unica amica che avevo qui, avevo bisogno di dire a qualcuno quello che provavo.
Scusa, mi farò perdonare.Ci vediamo dopo?Devo raccontarti un paio di cose x
Dopo aver ricevuto conferma, posai il cellulare.Finimmo di mangiare, per poi andare fuori dal locale.
"Io devo andare, ho alcuni impegni" Ashton guardò Luke, e non seppi decifrare quello sguardo.Capii solo che c'era qualcosa che si stavano dicendo, solo loro due, e che non volevano far capire a me.
"Noi andiamo a casa, accompagno Allie" Stavolta fu Luke a parlare.Dopo aver salutato Ashton con un abbraccio, mi incamminai verso casa insieme a lui.Le nostre braccia si sfioravano, e c'era quel costante silenzio, che si formava ogni volta che eravamo insieme.Che poi, alla fine, a noi non importava di parlare, bastava la presenza l'uno dell'altro.E le parole, con Luke, diventavano banali, perdevano significato, investite dai suoi sguardi così completi e da quei gesti indefinibili.Camminavamo, insieme, per quella strada quel giorno meno piena, noi due soli, e nessun posto mi sembrò più adatto in quel momento, se non quello.
"Come mi vedi, tu?" Luke parlò, guardando davanti a sè, continuando a camminare.Mi girai confusa verso di lui, piegando leggermente la testa, non capendo quella sua domanda così strana e al tempo stesso così intrigante, bisognosa di una risposta.
"In che senso?" 
"Come ti sembro, io?Come mi definiresti?" Stavolta si girò a guardarmi, e i nostri occhi si esplorarono come mai prima d'ora.Pensai, pensai alle sue parole, a quello che voleva farmi capire, alla risposta a quella domanda.Come vedevo Luke non lo sapevo nemmeno io, era quella la verità.Ma poi cercai nella mia anima, e le parole le trovai.
"Tu sei quel temporale in piena estate, che sconvolge ma affascina, inaspettato ma che porta sollievo dal caldo.Però sei anche l'uragano, che non lascia scampo a niente e nessuno.E a volte penso che c'è qualcosa dentro di te che ti porta ad essere distruttivo e spietato, qualcosa che però mi viene nascosto dalle mura del tuo cuore che ti ostini a tenere ben chiuso.Come se avessi un lucchetto, saldo e indistruttibile.E io vorrei essere la chiave, l'unica che puo aprirlo e portare un pò di luce nel buio." 
Mi stupii di me stessa quando pronunciai quelle parole, che mi vennero spontanee, come se il mio cuore le avesse già programmate senza ascoltare la mia mente.Ma forse, fu giusto così, perchè spesso quello che pensiamo davvero non sta nella testa, ma nel cuore.
Luke si fermò in quell'esatto momento, eravamo davanti casa mia.Mi guardò, come a cercare conferma in quello che avevo detto.
"Tu puoi essere la chiave" 
Si avvicinò lentamente a me, posandomi una mano sulla guancia.I nostri occhi non smisero un attimo di cercarsi, come a volersi mischiare in una tonalità di azzurro perfetta.E le sentii, quelle labbra sulle mie, nel disperato bisogno di appartertenere a qualcuno, baciarmi.Ma non fu un bacio a metà, come quel giorno sotto la pioggia.Questo fu uno di quei baci che non dimentichi nemmeno dopo anni, uno di quelli che ti parlano, che ti fanno capire tante cose.Fu come un gesto naturale ricambiare, mentre intrecciavo le braccia intorno al suo collo, per sentirlo più vicino, per raccogliere tutto il calore del suo corpo, mentre le sue labbra si muovevano sulle mie cercando di saziarsi di un qualcosa mancato per troppo tempo.Intrecciò una mano con la mia, mentre con l'altra mi teneva il viso, come se avesse paura che da un momento all'altro sarei scappata.Ancora non lo sapeva che io, da lui, non me ne sarei più andata.
Ci staccamo dopo un pò, il respiro a mancarci, ancora abbastanza vicini con i nasi che si sfioravano.
"Questo cosa significa?" Guardai Luke, esitante, aspettando che parlasse, cercando nelle sue iridi qualcosa che mi facesse capire cosa passasse in quel momento nella sua testa.Ma poi le sue parole azzerarono tutto.
"Significa che ci siamo trovati, Allie.Significa che ci stiamo salvando"
Ed eccolo lì, il sorriso sul mio volto espandersi, le mie braccia a stringerlo forte, il mio cuore a scoppiare nel petto, la felicità mai provata ad invadermi i sensi, il suo profumo a riempirmi il cuore.Perchè con Luke, io mi sentivo completa.E forse stavo sbagliando a crederci, forse non avrei dovuto fidarmi, ma la sincerità con cui aveva pronunciato quella frase fece annebbiare tutto il resto, accecandomi da tutto al di fuori del suo sorriso, da cui sentivo di dipendere giorno dopo giorno.
"Piano, altrimenti mi rompi una costola" Rise sui miei capelli, e mi costrinsi a sciogliere quell'abbraccio e allontanarmi.Non riuscii a guardarlo negli occhi, e come d'abitudine, abbassai lo sguardo sulle mie scarpe.Fu lui a farmi rialzare la testa con due dita sotto il mento, costringendomi ad incontrare il suo sguardo.Mi lasciò un bacio all'angolo della bocca, per poi rivolgermi un ultimo sorriso ed incamminarsi verso casa sua.Lo guardai allontanarsi, sentendo il cuore battere ancora all'impazzata e mille pensieri ad affollarmi la mente confusa.Mi passai un dito sulle labbra, al ricordo del suo sapore, e rimasi su quel marciapiede per altri dieci minuti, fino a che una folata di vento non mi costrinse ad entrare.


Carley arrivò dopo pranzo, raccontandomi degli scarsi risultati al compito di biologia andato male.Risi, promettendole che mi sarei fatta perdonare per non averla aiutata, quando mi arrivò un messaggio da un numero non segnato in rubrica.
Tra dieci minuti vieni al parco.C'è anche Ashton, e ti faccio conoscere Calum e Michael xx 
Ci misi qualche secondo a capire chi fosse il mittente, e quando realizzai che era Luke, un sorriso spontaneo nacque sul mio viso, anche se non capii come facesse ad avere il mio numero.Mi stava chiedendo di conoscere i suoi amici, lo stava chiedendo proprio a me.
"Okay, ma c'è anche una mia amica x"
Prima ancora di ricevere una risposta, mi rivolsi a Carley.
"Ti va di venire al parco?Ci sono dei miei amici" Non specificai chi, perchè se l'avessi fatto, non sarebbe sicuramente venuta e mi avrebbe rimproverato per non averla ascoltata dallo stare alla larga da loro.Decisi che l'avrebbe scoperto direttamente lì.Lei annuì con vigore, quando lessi il nuovo messaggio sullo schermo del cellulare.
Va bene.Allora a tra poco x
Dopo dieci minuti eravamo già fuori casa a camminare verso il parco, e una strana sensazione si faceva spazio nel mio corpo al pensiero che avrei rivisto Ashton ma soprattutto Luke.Ormai non avevo paura di loro, perchè li conoscevo abbastanza bene da poter dire che non mi avrebbero fatto del male.E quando intravidi il ciuffo biondo di Luke, e la sua mano a farmi segno di avvicinarmi, quel pensiero divenne una certezza.














Macciao personcine!
Allora, inizio col scusarmi dell'enorme, enorme ritardo.Lo so, sono pessima, ed ecco qui il capitolo nove, che spero piaccia a qualcuno.
Ricapitolando, c'è Luke un pò ammaccato che si risveglia a casa di Ashton.Penso avrete capito il perchè delle sue condizioni.Anyway, finalmente Lukey capisce che Allie non è arrivata percaso, è che sta diventando davvero importante.E' un pò come se avesse accettato i sentimenti che sta iniziando a provare, ma visto che è imprevedibile, non aspettatevi tanta dolcezza nei prossimi capitoli lol
E poi c'è il bacio, FINALMENTE SI SONO BACIATI SUL SERIO, APPLAUSI.
Ho amato scrivere quella scena, e nella mia testa ho immaginato loro due, mentre si abbracciavano, e alfjskms.
E alla fine abbiamo Carley ed Allie che raggiungono il parco dove ci sono Luke, Ash, Cal e Mike (finalmente conosceremo questi due, visto che non li ho ancora presentati per bene).
Mi scuso ancora del ritardo, ma ho cominciato la piscina lunedì e durerà fino al venti se non sbaglio, quindi non ho molto tempo libero per pubblicare se non sabato e domenica, ma cercherò di farlo il più spesso possibile per tutti quelli che continuano a seguire questa storia.Ancora grazie per le splendide recensioni che mi lasciate, come sempre lasciatemene una per consigli\pareri\domande, risponderò volentieri!
Ah, se si va di seguirmi su twitter, sono
 @xashtonmjne (:
A presto, baci x
_jemmings
  
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