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Autore: Zayn_Love_Me    09/08/2014    4 recensioni
Questa FF non sarà la classica FF in cui la protagonista sarà una brava ragazzina 15 enne,sarà un pò diversa e poi non è la classica storia dove un membro dei 1D si innamorerà subito della protagonista ecc..Anzi succederà il contrario!
Non voglio dirvi niente se vi ho incuriosito entrate e leggete :)
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sapete quando tornano i ragazzi?' chiesi mentre sgranocchiavo i cereali
'Harry mi ha detto che sarebbero tornati entro cena' rispose Rosalie mentre cucinava dei biscotti.

Continuai a mangiare i cereali immersi nella nutella. Mi annoiavo senza i ragazzi in casa, quella casa era morta senza di loro. Erano andati a fare un intervista e poi in una radio. Non vedevo e sentivo Zayn da stamattina, mi mancava.

Sentì la porta aprirsi e poi dei passi. Mi voltai e li vidi tutti e cinque, guardai Zayn e gli sorrisi ma lui era strano, era arrabbiato. Venne velocemente verso di me e mi afferrò per il polso facendomi quasi cadere dalla sedia.

'Zayn' mormorai non capendo.

Lui non rispose, strinse di più la mano attorno al mio polso e mi trascinò verso le scale. Stava davanti a me e mi tirava come se fossi una corda. Stringeva sempre di più con la mano e mi faceva male.

'Mi fai male' mormorai cercando di liberarmi
'Tu me ne hai fatto di più!' urlò voltandosi verso di me.

Rimasi senza fiato, che gli avevo fatto?
Salimmo le scale e andò verso la nostra camera. Aprì la porta e mi ci spinse dentro con tanta forza da farmi cadere a terra. Sentì un forte dolore sul polso e sulla schiena. Alzai lo sguardo e lo guardai.

'Mi fai schifo!' mi urlò contro 'Ti ho dato il mio cuore e tu lo hai distrutto' mi guardava e il suo viso diventava sempre più rosso dalla rabbia
'Perchè dici questo?' mormorai con la voce tremante, lui strinse la mascella
'Fai anche la finta di non sapere?' mi guardò schifato
'Sapere cosa?' lo guardai negli occhi
'Mi fai pena' disse guardadomi 'Non avrei mai immaginato che tu saresti stata capace di farmi questo, non dopo tutto quello che abbiamo passato. Mi fai veramente schifo' era disgustato, mi guardava con delusione e ribrezzo.

Quelle parole furono un colpo al cuore, in un attimo mi cascò il mondo addosso. Mi sentivo distrutta, che avevo fatto di così orribbile? Qualsiasi cosa facevo lui lo sapeva, eravamo sempre insieme e quando non stavamo insieme lo informavo anche quando bevevo un bicchiere d'acqua.

Mi stavo torturando il cervello per sapere quello che gli avevo fatto quando mi buttò a terra una busta da lettere gialla vicino alle mie gambe.
La presi e lentamente l'aprì. Uscì una foto e sgranai gli occhi. No, non poteva essere; era una foto che ritraeva me al parco che mi tenevo per mano con un ragazzo. Un ragazzo che nemmeno conoscevo.

Mi alzai in piedi e guardavo ancora la foto.

'Non ho mi visto questo ragazzo' mormorai alzando il viso verso il suo
'Smettila di mentirmi' disse innervosendosi
'Te lo giuro' lo guardai negli occhi
'Ti ho detto di smetterla!' urlò nuovemente infuriato.

Abbassai lo sguardo e riguardai la foto.
Io non conoscevo sul serio quel ragazzo, non lo avevo mai visto, ne incontrato per strada. Vidi il modo in cui ero vestita e in quella foto indossavo la felpa di Zayn. Quella felpa l'avevo indossata una volta sola ed era stato due settimane fa quando sono andata da Nando's con Niall per prendere il pranzo, ma era presto così siamo andati al parco.

'Zayn è un fotomontaggio, te lo giuro' lo guardai, lui scosse la testa.

Presi il cellulare dalla mia tasca e andai a guardare le foto. Trovai la foto, era identica a quella ma c'era Niall con me.

'Zayn guarda, ho la foto originale' andai verso di lui mostrandogli il cellulare, mi tremava la voce 'E' solo uno stupido fotomontaggio' mormorai
'Cazzo smettila!' urlò prendendo il mio cellulare e scaraventandolo contro il muro.

Vidi il mio telefono sbattere sul muro per poi finire a terra in mille pezzi. Mi prese per le braccia, proprio sotto le spalle e mi avvicinò a se stringendomi forte.

'Fra me e te è finita, non voglio più vederti e parlarti' mi urlava contro e mi scuoteva
'Zayn' mormorai con le lacrime agli occhi
'Zayn un cazzo' urlò prima di spingermi.

Barcollai un po' ma caddi a terra un'altra volta.
Sentì sbattere la porta e a quel punto non riuscì più a trattenere le lacrime. Sprofondai in un pianto isterico e iniziai a sentire un dolore al petto. La porta si aprì e subito dopo due braccia mi strinsero. Non sapevo chi fosse, me ne resi conto solo quando sentì l'odore del profumo di Niall. Mi strinsi al suo petto e continuai a piangere.

'Io non l'ho tradito Niall' dissi fra le lacrime 'Lo giuro' alzai il viso e lo guardai, lui mi guardò e mi strinse a se.

Improvvisamente vidi la stanza girare, la mia vista si offuscò e un dolore a me conosciuto si impossessò della mia testa. Non volevo accadesse ancora.

'Kyra che hai?' Niall mi accarezzò la guancia
'Mi fa male la testa' urlai ormai nel panico fra le lacrime
'Calmati ti prego' mi strinse a se 'Per favore' mormorò al mio orecchio.

Come potevo calmarmi? Come potevo essere calma dopo quello che era successo. Smisi di piangere anche se le lacrime volevano ancora uscire. Tenevo gli occhi chiusi. Mi dicevo che dovevo essere forte, che quando entrambi ci saremmo calmati avremmo discusso, gli avrei fatto vedere la foto e avremmo chiarito questo scherzo di cattivo gusto.

Niall mi prese in braccio e mi stese sul letto, non riuscivo a capire che stava facendo, sentì solo dell'acqua sul mio viso. Aprì gli occhi e lo guardai, mi resi conto che il mal di testa era sparito. Lui mi guardava preoccupato.

'Dimmi la verità ti prego' disse con voce calma
'Non mi credi' affermai guardandolo 'Nemmeno tu' abbassai lo sguardo
'No, io ti credo, voglio solo sentirlo dire dalle tue labbra' mi rialzò il viso e mi accarezzò la guancia
'Non l'ho mai tradito, non riesco nemmeno a pensare un'altro Niall, io amo solo lui' feci dei gesti con le mani.

Lui mi strinse a se.

Mi alzai dal letto e andai verso il cellulare ormai in mille pezzi. Le uniche cose che c'erano intatte erano la memoria espandibile e la scheda. Mi voltai verso Niall e lo guardai.

'Mi presti il tuo cellulare?' la mia voce era fine, quasi spezzata.

Lui uscì il cellulare dalla tasca, lo sbloccò e me lo diede. Digitai il numero di Zayn e lo chiamai. Il suo cellulare squillava ma lui non lo prendeva. Riprovai più volte fin quando lui non staccò la chiamata al primo squillo. Abbassai lo sguardo e ridiedi il cellulare a Niall.

Andai verso l'armadio e presi una felpa, la misi e poi uscì dalla mia camera.

'Dove vai?' chiese Niall fermandomi per la spalla
'A cercarlo' mormorai guardandolo 'Puoi prendere e conservare la memoria e la scheda?' gli chiesi poi
'Vengo anch'io' disse subito, scossi la testa
'Ti prego' sussurrai appena, lui mi accarezzò la guancia e poi mi lasciò andare.

Uscì velocemente da casa e cominciai a camminare per Londra con la speranza di trovarlo. Non sapevo da dove cominciare, anche perchè lui aveva preso l'auto e poteva anche essere parecchio lontano. Avevo il cuore in gola e l'ansia ormai era un tutt'uno con il mio corpo ma cercai di mantenere la situazione sotto controllo.

 Il primo posto in cui andai fu la cabina delle foto, in quel posto abbiamo legato un po' e pensavo di trovarlo li ma invece no. Successivamente andai al London Eye, non c'era neppure li. Aspettai che tutti scendessero dalle cabine per assicurarmi che lui non fosse in una di quelle ma non c'era. Continuai a camminare, non sapevo nemmeno da quanto tempo lo cercavo, volevo solo trovarlo e chiarire tutto.

Lo cercai veramente ovunque fin quando ad un certo punto ritornai a casa. Guardai l'orologio della cucina ed erano le undici di sera. I ragazzi avevano già cenato.

'Lo hai trovato?' mi chiese Liam guardandomi, scossi la testa.

Mi prese fra le sue braccia e mi strinse a se.

'Andeà tutto bene piccola' sussurrò al mio orecchio, annuì solamente.

Salì in camera mia e mi distesi sul letto, nel lato di Zayn, poggiai la testa sul cuscino e il suo odore mi invase le narici. Scoppiai in lacrime e strinsi il cuscino a me.

Come poteva pensare che io lo tradivo? Amavo solo lui, per me esiste solamente un ragazzo. Perchè non si fida di me?

Mi asciugai gli occhi e risistemai il letto. Accesi il pc, presi la scheda memoria espandibile che Niall aveva poggiato sul mio comodino e l'inserì nel pc. Presi la foto che avevo con Niall e la trasferì in una chiavetta, successivamente presi una busta per documenti gialla e misi dentro la pen drive e la foto che mi aveva sbattuto in faccia Zayn.

Scesi sotto e mi misi seduta nella sedia aspettando che lui rientrasse. Dopo un po' i ragazzi andarono a dormire e rimasi solo io. Erano le tre del mattino e lui non era ancora rientrato. Non sapevo che fare quindi mi misi a fare una torta allo yogurt. Non sapevo perchè la facevo ma dovevo far qualcosa o sarei impazzita.

Presi una ciotola per mettere le dosi ma quando la presi un dolore allucinante mi impedì di compiere l'azione. Mi toccai il polso e notai quanto mi facesse male. Alzai la felpa e il maglione e vidi che avevo il polso sinistro gonfio e viola. Riabbassai le maniche e feci finta di nulla. Preparai la torta stando attenta a non fare nulla con la mano sinistra.

Misi la torta in forno e ne preparai un altra al limone. Misi anche quella in forno e aspettai che fossero entrambe pronte. Quando furono pronte le uscì dal forno e le misi sopra i fornelli ricoprendoli con della carta argentata. Rimisi tutto in ordine e guardai l'orologio. Segnava le sei del mattino.

In quel preciso momento si sentì la serratura della porta scattare e poi la porta aprirsi e chiudersi nuovamente. Andai all'ingresso ed era lui. Quando mi vide stava per salire su ma lo bloccai per la mano.

'Zayn ti prego' lo supplicai tenendogli la mano, lui non rispose 'Zayn' in quel momento scoppiai in lacrime
'Non c'è un cazzo da piangere' disse a voce alta.

Mi scostò bruscamente e salì su.
Salì su anch'io e vidi che lui entrò nella di Louis. Non sapevo che fare così riscesi in cucina e aspettai che lo facesse anche lui.

I ragazzi scesero dopo qualche ora per fare colazione e insieme a Harry scese anche Zayn, a differenza degli altri era già vestito. Gli andai incontro pronta per parlargli e non farmi prendere dal panico ma lui mi scostò con un braccio senza nemmeno darmi il tempo di parlare e uscì di casa.

Guardai la porta chiudersi e poi abbassai lo sguardo.

'Vieni a fare colazione piccola' Harry mi accarezzò il braccio.

Andai in cucina e aiutai Liam a mettere la colazione in tavola.

'Li prendi tu i piatti che io metto le torte in tavola?' mi chiese gentilmente Liam, annuì sorridendogli.

Aprì lo sportello e presi un piatto ma sbagliai mano e lo presi con la sinistra invece che con la destra. Il piatto mi cadde dalle mani e un lamento uscì dalla mia bocca.

'Tutto okay?' chiese Liam guardandomi preoccupato
'Si, mi è scivolato' gli sorrisi.

Lui venne verso di me e mi prese il polso fra la mano in modo delicato.

'Perchè ti tieni il polso se ti è scivolato?' alzò un sopracciglio guardandomi
'Liam non è nulla' mormorai guardandolo.

Lui non mi ascoltò e alzò la manica del maglione. Mi guardò attentamente il polso e poi guardò me.

'Nulla' mormorò prendendomi in giro
'Secondo te è rotto?' gli chiesi piano
'Non lo so, dovresti andare in ospedale. Come te lo sei fatto?' chiese alzando gli occhi sul mio viso
'No, non ne ho bisogno... Ho sbattuto' mormorai riabbassando la manica
'E quello con cui hai sbattuto si chiamava Zayn?' mormorò Louis che spuntò da dietro le mie spalle, li guardai entrambi e abbassai lo sguardo.

Liam andò a prendere il kit medico e mi ci mise lo spray ghiacciante poi me lo fasciò in modo che lo tenessi dritto e fermo e infine mi riabbassò la manica del maglione.

'Dovresti andare ugualmente in ospedale' disse Rosy tagliando la torta in fette
'Non serve, ho il dottor Liam con me' gli sorrisi
'Kyra non fare la testarda potrebbe essere rotto' Niall mi guardò in modo serio
'E' solo slogato, non può rompermi il polso solo perchè me l'ha stretto un po' troppo' guardai Niall e poi mi versai in po' di succo d'arancia.

Le torte erano piaciute a tutti, ne erano rimaste poche fette ma solo perchè Carol le conservò per me e Zayn sennò Niall le avrebbe mangiate.

Presi il mio succo d'arancia e ne mandai giù un sorso, mi chiedevo dov'era, che faceva, se mi pensava. Volevo solo stringerlo a me e dirgli che era solo un cattivo scherzo, ma come glie lo dicevo se lui mi evitava?

Andai in camera mia e presi dei vestiti puliti, feci una doccia veloce e dopo uscì di casa. Andai in uno studio fotografico, ero intensionata a far analizzare la foto e mettere le due a confronto. Il fotografo, Pier, mi ricevette subito gli spiegai quello che mi serviva e lui mi disse che poteva farlo ma non subito.

'Il prima possibile ti prego' lo supplicai
'Sta tranquilla ti chiamo quando è pronto' disse col suo accento francese.

Lo ringraziai e uscì dal negozio.
Mi misi seduta in una panchina e mi guardai attorno. Mi sentivo persa, sola, triste, arrabbiata, incompleta. Mi manca la mia metà.

Andai da Strasbucks e presi un caffè, quando pagai e mi voltai per uscire fuori lo vidi seduto in un tavolino, guardava il bicchiere ma aveva uno sguardo perso. Lui alzò lo sguardo e mi vide, feci un passo per andare verso di lui ma prese il suo bicchiere e uscì velocemente dal locale. Gli andai dietro ma lui non se ne accorse. Entrò in un parco e si andò a sedere in un posto desolato. Avanzai delicatamente e mi misi seduta accanto a lui.

'Quale parte di è finita non hai capito?' mormorò guardo davanti a se
'E tu quale parte di è un fotomontaggio non hai capito?' dissi col suo stesso tono, fece un sorriso sarcastico
'Hai proprio coraggio da vendere' mormorò voltandosi 'Come fai a non vergognarti nemmeno un po'?' si alzò dall'erba, mi alzai anch'io e lo bloccai per il braccio
'Io non ti ho tradito, non potrei farlo nemmeno se lo vorrei. Appena chiudo gli occhi l'unica cosa che riesco a vedere sei tu. Come faccio a guardare un altro se per me esisti solo tu!' lo guardai negli occhi, lui sorrise tristemente
'Quasi mi commuovo, meriti l'oscar' allontanò il mio braccio e se ne andò via.


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Bussarono alla porta e mi asciugai le lacrime. Vidi Niall entrare e poi chiudere la porta. Si mise seduto accanto a me e mi accarezzò i capelli.

'Sono tre giorni che sei chiusa qui dentro' mormorò con tono angosciato
'Sono uscita per fare pipì prima' dissi senza togliere il viso dal cuscino
'Perchè invece di piangere e rimanere chiusa in camera non vai da lui e gli spieghi tutto?' disse Niall rimproverandomi
'Pensi che io non ci abbia provato?' lo guardai 'Mi respinge sempre, non vuole ascoltarmi, lui non si fida di me' feci un gesto con la mano 'Non gli ho mai dato motivo per dubitare e non fidarsi di me, io non riesco a capire perchè non vuole nemmeno ascoltarmi'.

Niall mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio che sarebbe andata tutto bene.
Non mi guardava da giorni ormai, le sue mani non accarezzavano il mio corpo, i suoi occhi non cercavano i miei, la sua bocca non bramava la mia e il suo corpo non era contro il mio la notte. Come poteva andare tutto bene?

Mi mancava così tanto, io non volevo perderlo, non volevo che lui credesse a una schiocchezza, perchè non è vero. Io non l'ho mai tradito, e mai lo farò.

Il cellulare di Niall squillò e quando vide chi chiamava fece una strana faccia. Rispose incerto.

'Pronto?' chiese curioso 'No, ma se vuole glie la passo subito' continuò poi.

Mi passò il cellulare mimando 'E' per te'.

'Pronto?' mormorai
'Kyra? Sono Pier' disse il ragazzo dall'altro lato del telefono 'Volevo avvisarti che il lavoro è finito puoi venire in studio fra mezzora'
'Oh certo, a dopo allora' dissi chiudendo la chiamata e dando il cellulare a Niall.

Lui mi guardò incuriosito e con la faccia da punto interrogativo.

'Ho fatto analizzare la foto e conoscevo solo il tuo numero a memoria' gli spiegai poi.

Lui non si arrabbiò. Non mi cambiai neppure, avevo una tuta e una maglietta a maniche lunghe. Presi la borsa e uscì subito di casa dirigendomi verso lo studio fotografico di Pier. Lui non era a casa, non lo vedevo da due giorni e mi mancava sempre di più.

Arrivai allo studio e Pier mi mostrò le foto analizzate. La prima ritraeva me e Niall, era riavvicinata e c'erano delle linee colorate con delle lettere, accanto c'era la descrizione delle linee e delle lettere. Spiegava che la foto non aveva subito nessun tipo di ritocco. Spiegava che le ombre, le linee dei corpi combaciavano perfettamente.
La seconda invece ritraeva me e il mio presunto amante. Anche quella era riavvicinata al massimo e si vedevano molte imperfezioni che non quadravano. C'erano le linee e le lettere anche in quella e accanto la descrizione. In sintesi spiegava che anche ad occhio nudo era ben visibile il numero di imperfezioni nella foto. L'ombra che c'era sull'erba non combaciava con la figura in foto perchè la figura del ragazzo era più bassa e di peso inferiore. Inoltre si vedeva bene che fra me e il ragazzo c'era una mano che non apparteneva ne a me e ne al ragazzo. In basso era riportata la mano in modo ben visibile e si vedeva anche un braccialetto blu; il bracciale che portava Niall nella mano destra. Si vedeva benissimo che era sua la mano.

Pier aveva anche fatto una ricerca del ragazzo in foto. Si chiamava Jack Ezra e viveva a Bradford. Aveva stampato i suoi dati personali e allegato dietro la foto con una semplice puntina.

Pagai e ringraziai infinitamente Pier per il lavoro che aveva fatto e ritornai a casa. Mentre camminavo pensavo e ripensavo a quello che avevo appena visto. Chi poteva essere il ragazzo in foto? Era di bradford, stessa città di dove era nato Zayn. Nessuno dei suoi cugini che avevo conosciuto era quello in foto quindi lo esclusi ma chi poteva essere?

Rientrai a casa e andai in cucina. Zayn era seduto su una sedia che faceva finta di ascoltare quello che Louis e Niall dicevano. Mi avvicinai e misi la busta gialla accanto alle sue mani. Lui guardò la busta e poi guardò me. Abbassai lo sguardo e salì in camera mia.

Non c'era bisogno che io gli spiegassi, poteva vederlo e leggerlo da solo.
Accesi subito il pc e mi collegai su facebook. Cercai questo Jack e trovai il profilo. Era proprio il ragazzo nella foto con me. Andai nei suoi amici e li guardai tutti, dovevo pur capire chi mi aveva fatto questo. Ad un certo punto lessi un nome e guardai subito la foto per vedere se era lei. Andai sul profilo della ragazza e non potevo credere ai miei occhi. Era la cugina di Zayn, Hanna.

Quando mi aveva portato a casa sua c'era anche lei e per quel che avevo capito non gli stavo molto simpatica, glie lo feci notare anche a Zayn e lui mi disse che non dovevo preoccuparmi che lei era così.

Ma poteva essere stata lei? Non avevo nessuna prova, tranne che lei e il ragazzo in foto si conoscevano. Non potevo accusarla così su due piedi e senza prove.

Spensi il pc e mi sdraiai sul letto, in attesa che lui facesse qualcosa. L'attesta mi stava opprimendo così scesi sotto e uscì fuori in giardino. Mi misi seduta a terra con le spalle sul muro della casa e accesi una sigaretta. Faceva caldo quel giorno, nonostante il sole stava per andarsene dato che era pomeriggio. Sollevai le maniche della maglietta e presi un bel tiro dalla mia sigaretta. Lo mandai in gola e dopo buttai il fumo dalla bocca. Dovevo rilassarmi o mi sarebbe esploso il cervello.

Sentì la porta aprirsi e qualcuno uscire. Non alzai lo sguardo, speravo solo che fosse lui. Venne a sedersi accanto a me e con la coda dell'occhio vidi che era lui e che stava prendendo una sigaretta.
Nessuno dei due per qualche secondo parlò. Ma il primo a rompere quel ghiacciaio fu lui.

'Che hai fatto al polso?' mormorò con poca voce
'Ho sbattuto' dissi continuando a guardare la piscina
'Dimmi la verità' disse serio 'Sono stato io?' chiese con voce rotta, abbassai lo sguardo e mi voltai verso di lui.

I nostri occhi s'incontrarono e vidi i suoi tristi e lucidi. Aveva la barba più lunga di come la portava lui normalmente e il ciuffo disfatto. Come potevo dirgli che era stato lui? Lo avrei distrutto in mille pezzi.
Stavo per aprire bocca ma lui lo fece prima.

'Per favore' sussurrò con voce impercettibile, annuì continuandolo a guardare.

Lui abbassò lo sguardo e lo puntò sul mio polso. Buttò la sigaretta e mi accarezzò il polso ricoperto dalla fascia con due dita.

'Mi dispiace' disse sincero
'Lo so' mormorai poggiando la mano sulla sua.

Alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi.

'Avrei dovuto crederti, invece non l'ho fatto' mi guardò negli occhi e in quel momento volevo solo stringerlo a me
'Mi credi adesso?' mormorai accarezzandogli la guancia, lui annuì
'Mi dispiace' mormorò abbassando il viso.

Gli presi il viso fra le mani e lo avvicinai al mio, feci strofinare i nostri nasi e lui accennò un piccolo sorriso.

'E' tutto okay adesso, è tutto okay' mormorai mentre lui chiudeva gli occhi
'Mi perdoni?' aprì gli occhi e li puntò nei miei, sorrisi
'Certo' dissi sorridendogli.

Lui mi avvicinò al suo corpo e mi fece sedere a cavalcioni su di lui, quindi baciò senza perdere tempo. Avevo un bisogno disperato di lui, della sua bocca, del suo corpo, delle sue braccia e mani.
Poggiò la fronte contro la mia e mi guardò.

'Ti prometto che non succederà mai più, che ti ascolterò prima di decidere' era sincero
'Daccordo' gli sorrisi 'Devo chiederti una cosa' mormorai accarezzandogli i capelli, lui annuì 'Tua cugina Hanna, perchè le sto antipatica?'
'Che centra questo?' chiese lui 'E poi ti ho detto che lei è così'
'Ti prego rispondi' chiusi gli occhi e gli lasciai un bacio sulle labbra.

Lui mi guardò e prese un lungo respiro.

'Sai che non è mia cugina di sangue, ma che mia madre e sua madre sono cugine di secondo grado. Ci conosciamo da quando siamo piccoli e lei è sempre stata innamorata di me. Lo è tutt'ora, quindi non ti sopporta perchè tu hai me. Non volevo dirtelo per non crearti strani pensieri. Io amo e voglio solo te' disse infine 'Perchè volevi saperlo?' chiese guardandomi
'Perchè il ragazzo in foto, conosce tua cugina' lo guardai 'Lei può fare questo solo per farci litigare?' lo guardai e lui era pensieroso 'Dovevi dirmelo, io so quello che provi per me' mormorai facendo strofinare i nasi
'Raccontami quello che sai' disse poi baciandomi.

Lo presi per mano e lo portai in camera nostra, prima però presi le foto analizzate.
Gli feci rileggere i dati del ragazzo e gli feci notare che era di Bradford. Accesi il pc e gli mostrai il suo profilo, dopo presi le sue amicizie e gli fece vedere che aveva a sua cugina fra gli amici.
Lui guardava attentamente e poi andò nel profilo di sua cugina, cercò qualche informazione e vide che effettivamente i due si conoscevano. Avevano delle foto insieme.

'E' meglio se lasciamo stare, l'importante è che abbiamo chiarito' misi le braccia intorno al suo collo e poggiai le mani sul suo petto mentre lui continuava a stare seduto davanti il pc
'Potrebbe risuccedere piccola e non voglio litigare ancora' mormorò accarezzandomi le mani per poi baciarle entrambe.

Gli diedi un bacio sotto l'attaccatura dei capelli e poi passai alle guancie, mento e collo. Lui chiuese gli occhi e poi mi fece sedere sulle sue gambe circondandomi la vita con le braccia. Si prendeva tutte le coccole che gli regalavo senza fiatare.

'Mi sei mancata' mormorò aprendo gli occhi, gli sorrisi
'Anche tu, ero stanca di dormire da sola già la seconda notte. Volevo addormentarmi fra le tue braccia' lo guardo negli occhi e gli accarezzo le basette.

Lui mi prende in braccio e delicatamente mi posa sul letto. Si sdraia sul mio corpo e inzia a coccolarmi. Mi morde il mento e il suo sguardo è così profondo e voglioso. Faccio incontrare le nostre labbra che si uniscono per poi iniziare un lungo e dolce bacio appassionato. Lui mi accarezza la coscia e poi lascia la mano su un mio gluteo. Mi sorride e poi fa scendere la sua bocca sul collo dove bacia e morde. Io rimango sotto di lui inerme a godermi quel piccolo momento.

'Ti voglio così tanto piccola' mormora contro il mio collo
'Zay io...' mi blocco perchè la sua bocca invade la mia
'Lo so, e non devi preoccuparti' dice per poi lasciarmi un bacio sul naso.

Scende dal mio corpo e si distende accanto a me mettendomi un braccio sotto la testa, io mi rannicchio accanto al suo corpo e noto un leggero rigonfiamento nel cavallo della tuta di Zay. Arrossisco e immergo il viso nel suo petto. Lui scoppia in una fragorosa risata e mi stringe a se per poi baciarmi la testa.

'Non vergognarti piccola' mi dice ridendo, io non rispondo perchè sono troppo imbarazzata per parlare. Lui mi alza il viso e mi dona un bacio leggero sulle labbra 'Mi provochi anche questo' mormora sorridendo.

Io lo guardo sempre più rossa e mi rifuggio nell'incavo del suo collo. La sua risata riempie nuovamente la stanza e mi stringe di più al suo corpo.

 
Non sono morta, sono ancora viva.
Mi dispiace davvero tanto per non aver pubblicato prima.
Prima non avevo ispirazione e poi quando ho finito il capitolo mi scocciavo a pubblicarlo perchè il mio pc è un po' andato,
questa è la terza volta che cerco di pubblicarlo, si aprono finestre da sole e si blocca. Poi quando si sblocca la pagina
internet non mi carica più quindi devo riavviarlo e credetemi è una rottura di palle.
Dovevo pubblicarlo ieri ma a casa mia mancava sempre la luce quindi ho spento direttamente il modem fino a sera.
Oggi non ho avuto tempo perchè casa mia sembrava uno stadio. Amici e parenti sbucavano da ovunque, non sono nemmeno potuta
uscire per andarmi a comprare i vestiti ma vabbè. Adesso mi sono ritrovata quei dieci minuti
(che sono diventati mezzora per colpa del pc cretino) per pubblicarlo e devo anche sbrigarmi perchè stanno per arrivare altri amici.
Spero che possiare scusarmi e se ci sono errori scusate ma non ho potuto rileggerlo adesso.
Che dire? Spero che vi piacci e spero che continuerete a seguire la storia nonostante i miei ritardi di pubblicazione.
Grazie per le sei recensioni del capitolo precedente.

Ringrazio Habibati per l'ispirazione.
Ringrazio tutte quelle che seguono e recensiscono la storia.Anche a quelle che la mettono nelle preferite/ricordate/seguite; GRAZIE TANTE.
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