Tornai a casa e naturalmente non ricordavo nulla,non sapevo cosa fare,con chi stare,se avevo un lavoro,non sapevo le mie origini,non sapevo nulla di nulla,per fortuna c'erano i miei amici che mi consolavano e che mi aiutavano a ricordare ma ogni sforza era inutile.Ormai ero destinato a non ricordarmi nulla per sempre,era così triste non ricordarsi tutto il mio passato,era triste non sapere cosa fare per passare il tempo o che fare la mattina,così iniziai a rovistare tutta la casa in cerca di un qualcosa che mi facesse ricordare almeno un pò di quello che ero,una misera cosa del mio passato.Perlustrai casa da cima a fondo,fin quando non trovai una scatola nell armadio,sopra c'era scritto "Ricordi di un adolescenza bruciata",incuriosito l'aprì e vidi molte foto di me da ragazzo con i miei genitori,dei giornali,dei fumetti e un paio di giochi che usavo da ragazzo,trovai una foto che mi lasciò senza parole una foto di me che mi baciavo con Iris.Io non ricordavo Iris ma con quella foto mi ritornarono in mente dei vecchi ricordi di quando ero ragazzo e mi piaceva lei,ricordavo chi ero,ricordavo che l'amavo,ricordavo cosa avevo fatto per lei,ricordavo tutto.I miei amici avevano paura che ci riprovai di nuovo così cercarono in tutti i modi di farmela dimenticare,di non farmi ricordare il suicidio e il fatto che lei sia morta,ma cosa che loro non sapevo era che io ormai già lo sapevo che era morta,fecero davvero di tutto per farmela togliere dalla testa ma non ci riuscirono,il mio era vero amore,e il vero amore dura per sempre anche senza memoria la ricordavo e l'amavo ormai lei era la mia anima.Ormai ero a pezzi non riuscivo a scordarmela,e sapevo che ormai non potevo più vederla e non potevo mai più averla,così iniziai di nuovo a bere tanto alcool e fumare molto,e con tutte le medicine che prendevo mi sentivo male molte volte al giorno ma non morivo,eppure volevo solo quello,volevo morire per abbracciarla una sola volta ancora,così mi tornò una malattia che già conoscevo molto bene,la depressione.Pensavo a cosa era il mondo senza di lei,e così piangevo tutti i santi giorni,non riuscivo mai a smettere di piangere e di bere,mi sentivo male sempre più spesso sentivo che la mia fine si stava avvicinando ma non riuscivo ad aspettare altro,volevo vederla,ne avevo troppo bisogno.Dopo un attenta riflessione caddi di nuovo su quella idea,il suicidio,togliendomi la vita avrei accorciato la lunga agonia sia a me stesso che alla mia famiglie e cosa molto più importante sarei potuto stare con lei,lassù per tutta l'eternità,prima di andarmene per sempre però,scrissi tutta la mia storia su un diario che sarebbe andato a Nathan e lui l'avrebbe tramandato per sempre così almeno il mondo aveva sempre un ricordo fisso di me stesso e di quello che ne avevo fatto della mia vita e una cosa ancor più importante insegnava agli altri la parola "amare".Dopo aver scritto tutto quel diario,presi una bottiglia di vodka,la bevvi tutta d'un fiato e ubriaco salì le scale del mio palazzo fino all'ultimo piano,aprì l'ultima porta e andai sul balcone,mi affacciai sul cornicione guardai giù e con un sorriso mi buttai giù,accettai sorridente la mia resa,quando caddi non sentì nulla,ero morto.Io e Iris guardammo felici,sorridenti e insieme il mio funerale,adesso stavamo insieme e nessuno ci avrebbe mai più separato.Se ami davvero una persona,ma la ami a tal punto da sacrificare la tua vita non è amore,nemmeno vero amore,ma è molto di più,è un sentimento troppo forte per essere descritto con una parola e che poi una coppia se si ama davvero alla fine troveranno sempre il modo per stare insieme. FINE