Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Pergamenanuova    10/08/2014    3 recensioni
Due ragazzi, la cui vita sembra aver finalmente preso la piega giusta dopo anni di sofferenze, si ritrovano al punto di partenza a causa di un incidente nella quale uno dei due ha perso la memoria.
Riuscirà l'altro a far ritornare la bussola puntata verso 'casa' ?
Rigorosamente Larry
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





6 ottobre 2018


Harry premette il pulsante rotondo al centro del telecomando che teneva in mano, facendosi investire da una luce bianca, così simile a quella che gli aveva rovinato la vita da fargli girare la testa.
Menomale che era seduto.
Si perse ad osservare le poltrone rosso scuro, tentando invano di contarle, come faceva quando aveva 16 anni.
Mosse leggermente le gambe, seduto sull'orlo di quella che fu la sua casa per mesi interi, e pur non sapendolo ancora, anni interi.
Otto anni fa era entrato in quel luogo pieno di speranze, di sogni, di aspettative, per poi uscirne vincitore.
Sì, tecnicamente non avevano vinto, ma era come se l'avessero fatto. Anche quello che non si erano mai azzardati ad immaginare, era successo.
L'onda del successo li aveva travolti, ed era uscito da quell'esperienza più forte, come mai si era sentito nella sua vita.
E soprattutto non era solo.
Certo, Harry non era stato travolto solo dall'onda del successo. Altre onde più fragili ma altrettanto devastanti si erano imbattute sui suoi scogli, anche se forse era troppo giovane per rendersene del tutto conto.




----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Giugno 2010


In mezzo alla folla fuori dallo studio, un ragazzino riccio con gli occhi verdi stava parlando con una donna che senza ombra di dubbio doveva essere la madre.

- Piccolo, sono sicura che andrà tutto bene. Rilassati, respira - continuava a ripetere, non sapendo che così contribuiva ad infondergli ancora più ansia.

Il respiro invece di calmarsi si faceva più affannoso e un attacco di complessi era pronto a prendere possesso della sua mente.
La decisione di un secondo.

- Mamma devo andare in bagno, torno subito - disse ansante.

Si precipitò in fretta e furia all'inseguimento dei cartelli che indicavano il bagno e quando lo trovò ci si chiuse dentro.
Per fortuna del piccoletto, non era un luogo stretto e angusto, cosa che avrebbe peggiorato la sua situazione, bensì abbastanza grande e spazioso.
Aprì velocemente il lavandino, passando le mani e i polsi sotto l'acqua fredda, come se stesse per svenire.
Provò subito una sensazione di sollievo diffondersi nell'organismo, e le paure e il senso di soffocamento vennero lavate via dalla stessa acqua che ora scorreva tra le sue mani e sulla sua fronte.
Puntò gli occhi verdi nello specchio davanti a lui, sussurrando parole di incoraggiamento.

- Avanti Harry, c'è la puoi fare. Sei arrivato fin qui, manca l'ultimo passo -

Dopo cinque minuti passati così, decise che sì, poteva farcela. Aveva 16 anni, doveva crescere e affrontare le proprie sfide con coraggio.
Fu così che fece scattare la serratura del bagno, proprio quando un altro ragazzo stava tentando di aprirla per entrare. La forza con la quale quest'ultimo stava tirando la porta lo fece cadere rovinosamente addosso ad Harry, che sussurrò un - Ops - con tono mortificato, guardando il pavimento bianco.
L'altro girò la testa per incontrare i suoi occhi ed esclamò un - Ciao! - molto affabile e leggermente sorpreso.
Il ragazzino dagli occhi verdi notò che indossava una striscia con dei numeri identica alla sua, incollata alla maglietta sotto al cardigan. Ne dedusse che fosse un concorrente.

- Paura eh? - chiese l'altro, probabilmente vedendo il pallore del volto di Harry, senza deriderlo, solamente constatando i fatti.

Allora Harry si decise ad alzare gli occhi per puntarli in quelli dell'altro.
E per un minuto vide solo azzurro.
Non uno comune, come quello del cielo, ma uno particolare e diverso, come, ne era sicuro già allora, la persona che aveva di fronte. Di sicuro non uno di quelli che si trovano tutti i giorni.
Si perse a contemplarne le venature più scure, ad osservare come si congiungevano avvicinandosi alla pupilla nera come la notte.
Il ciuffo castano ricadeva sulla fronte, coprendo un po' quegli occhi mistici e delle labbra sottili erano piegate in un sorriso.

Harry si sforzò di riordinare i propri pensieri, prima di rispondere con un flebile - Forse -

- Ti capisco - disse l'altro, prima di allungare una mano e presentarsi - Mi chiamo Louis -

- Harry - rispose il ragazzino riccio stringendogli la mano timidamente.

Una sensazione strana si era fatta strada tra le mani dei due ragazzi, una cosa che entrambi chiamarono chimica o feeling.
Fino a che punto sarebbe stato però, erano ancora ben lungi dal scoprirlo.

- Bene Harry, in bocca al lupo per la tua audizione! - disse Louis uscendo dal bagno dopo essersi lavato velocemente le mani.

- Grazie anche a te! - rispose Harry dirigendosi nella direzione opposta a Louis, verso sua madre.

Ora con un sorriso sulle labbra talmente ampio da mostrare le fossette.


----------------------------------------------------------------------------------------------------------


Lo stesso sorriso che mostrava l'Harry ventiseienne in questo momento, dentro lo stesso studio. Ma all'occhio di un osservatore più esperto, quel sorriso sarebbe apparso triste e malinconico.
Delle lacrime di dolore rigavano quelle guance rimaste le stesse da ben otto anni, l'unica differenza un piccolissimo accenno di barba non visibile ad occhio nudo ma percepibile solo al tatto.
Dei singhiozzi strozzati spezzavano il silenzio tombale dello studio, riecheggiando fino all'ultima fila. E per Harry, l'eco aveva un'effetto devastante. Era come se il suo dolore fosse stato amplificato di dieci volte e la sua potenza potesse aggiungere ogni volta una piccola crepa al suo cuore già frantumato.
Ma come si fa ad aggiungere crepe su una cosa già rotta e devastata?
Non esiste nastro adesivo che posso tenere insieme questi pezzi.
Prima o poi si romperà di nuovo.
Il punto di rottura definitivo.
Harry sapeva di non esserne lontano.

E lì, in quello stesso luogo dove tutto era iniziato, aveva lasciato confluire i ricordi. Bellissimi ricordi, tra i più belli della sua vita, ma che ora avevano solo il potere di farlo star male.
Perché erano rimasti solo nella sua memoria, non più in quella di Louis.
Non sapeva se fossero assopiti nella sua mente e bastasse una leggera brezza per farli riaffiorare, tuttavia la consapevolezza che non si ricordasse niente di lui, lo faceva piangere e arrabbiare allo stesso tempo come mai aveva fatto in vita sua.
Si alzò in piedi, prese l'asta e il microfono dal centro del palco e li gettò con rabbia verso le poltrone e afferrato un altro microfono lo fece sbattere con rabbia sul palco sotto i suoi piedi.
Probabilmente avrebbe distrutto lo studio, così come era stato distrutto lui, se una voce nella sua testa non gli avesse detto che ormai non era più un ragazzino e lui non voleva essere quel tipo di adulto.
Crollò a terra esausto, con il petto ansimante, cercando di calmarsi. Si afferrò i ricci con le mani facendo uscire dalle labbra rosee un mugugno esausto, prima di sentire il cellulare vibrare nella tasca dei suoi pantaloni per l'ennesima volta da quando se n'era andato dall'ospedale.
Seccato, lo estrasse e vide sullo schermo un messaggio da parte di Zayn.

"Non fare stronzate amico. C'è speranza. Ricordati di chi stiamo parlando"

Sospirò, senza rispondere, ritornando sulla Home del suo iPhone.
Grosso errore.

Una vecchia foto di lui e Louis riempiva lo schermo del suo cellulare.
Ma PERCHÈ si ostinava a mettere sempre foto vecchie?
La verità era che gli piaceva ricordare come avevano capito che il loro non era un rapporto qualsiasi.
Si ricordava perfettamente dove e quando l'avevano scattata.

Un giorno di marzo del 2011, quando insieme alla primavera era sbocciato il loro amore.
O per lo meno, era in quel periodo che l'avevano realizzato come tale.
Come aveva detto al loro matrimonio, se qualcuno gli avesse chiesto quando si era innamorato di Louis, probabilmente avrebbe risposto quel giorno di giugno del 2010 nei bagni di X-Factor.
Nonostante fosse troppo giovane per interpretare nel modo giusto quello che provò quel giorno, con il senno di poi era pienamente cosciente di aver provato amore.
Perché il ragazzo dagli occhi azzurri con cui sorprendentemente si ritrovò a formare un gruppo, divenne ben presto il suo punto di riferimento.
Niall, Liam e Zayn diventarono i fratelli che non aveva mai avuto e aveva sempre desiderato, ma Louis era sempre stato qualcosa in più: il suo confidente, il suo protettore, il suo modello da seguire, quello che lo faceva ridere, che lo rassicurava, che gli infondeva coraggio quando gli mancava, la spalla migliore su cui piangere e le braccia migliori da cui farsi stringere.
C'era questa sorta di connessione tra loro che veniva naturale come respirare, che li sintonizzava in un mondo tutto loro, in un'oasi di tranquillità di cui solo Louis ed Harry avevano l'accesso.
Per Harry era stato scioccante vedere il passaggio del tempo su Louis.
Il ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli sistemati in un ciuffo che copriva tutta la fronte si era trasformato in un uomo con gli occhi della stessa tonalità di azzurro, sebbene più segnati, con un accenno di barba sul mento che lo faceva apparire più grande.
E i tatuaggi che lui adorava a decorarne la pelle, a renderlo un uomo vissuto, nonostante i suoi 26 anni.
Nella foto, un Louis più giovane ricambiava il suo sguardo, nella sua maglietta a righe blu e nei suoi pantaloni rossi. Un sorriso vero e ampio incorniciava quel viso dai lineamenti fini che Harry amava, si increspava sulle labbra sottili come l'azzurro più scuro dei suoi occhi si infrangeva sulla pupilla diventando sempre più chiaro.
In fianco a Louis, Harry vide sé stesso all'età di 17 anni, con i ricci morbidi che gli ricadevano sulla fronte e le fossette bene in mostra. Gli occhi verdi erano vividi come lo erano solo in presenza di Louis.
La foto l'avevano scattata in un momento di relax, al parco. Un giorno qualunque, che con Louis diventava sempre speciale agli occhi di Harry.
Il più grande amava scherzare e finivano sempre col ridere e giocare tra di loro, come due bambini. Il più piccolo invece era il più timido, anche se quando si trattava di scherzare si lasciava andare. Poi con il tempo, erano finiti col fondersi e col diventare l'opposto di quello che erano stati fino a quel momento scambiandosi i ruoli.
Verso i suoi vent'anni, Harry divenne colui che faceva lo scemo e gli scherzi, mentre Louis si limitava a ridere o a farne uno a sua volta, diventando più riflessivo, o semplicemente crescendo.
Oggigiorno, entrambi erano adulti ormai, ma avevano cercato di preservare questa parte più autentica e "vecchia" del loro rapporto. Non sarebbero mai potuti esistere un "Harry e Louis" senza scherzi.
Come dicevano sempre gli altri ragazzi, erano un pacchetto completo, se prendevi uno dovevi prendere anche l'altro, e viceversa. Un rapporto talmente viscerale, da spaventare perfino loro stessi. A volte faticavano a distinguere il confine tra l'uno e l'altro quando stavano insieme.

Vederli così sorridenti e felici, gli fece venire una fitta al cuore.
Gli mancavano terribilmente quei momenti e dio, gli mancava il suo Louis.
Ne era consapevole quando si era innamorato di lui dei rischi che questo comportava, ma quello che era successo andava oltre ogni sua immaginazione.
Amare può fare male.
Amare può fare male a volte.
Ma era l'unica cosa che Harry conosceva.
Quando diventava difficile,
Si sa che può diventare difficile a volte,
Ma era l'unica cosa che lo faceva sentire vivo.
Conservava questo amore in una fotografia, avevano creato questi ricordi per loro stessi, dove i loro occhi non erano mai chiusi, dove i loro cuori non saranno mai spezzati, il tempo per sempre fermato.

Ma così non era stato.
Inconsapevolmente, il suo Louis gli aveva spezzato il cuore, frantumandolo nel peggiore dei modi.
Eliminandolo dalla sua vita.
Louis, che gli ripeteva ogni giorno quanto lo amasse, tutte le volte che lo sentiva, nonostante Harry gli rispondesse che era la quinta volta in un giorno che glielo diceva.
Ora, avrebbe dato tutto ciò che possedeva per tornare indietro nel tempo e baciarlo, fargli capire che per lui ci sarebbe sempre stato e rispondere con il suo - Anche io -.
Lo avrebbe portato avanti, il fuoco e l'acqua per il suo amore, e l'avrebbe stretto forte, sperando che il suo cuore fosse forte abbastanza.
Perché quando il buio si sarebbe abbattuto su di loro, loro avrebbero trovato una soluzione in mezzo al buio. Insieme.
Harry e Louis.
Il binomio a detta di tutti perfetto.

Uscì in fretta dallo studio, senza preoccuparsi di spegnere la luce, e preso dalla determinazione, salì in macchina.
Si spazientì quando vide che il traffico non lo aiutava affatto. In quel giorno di pioggia era più lento che mai.
Tamburellava con le dita sulla gamba, mentre ripensava al suo piano e a tutte le conseguenze che avrebbe portato, soprattutto per lui.
Ma si disse che non ce l'avrebbe fatta a sopportare tutto questo ancora per molto, doveva fare qualcosa.
Agire.
Quella era la sua unica speranza.
Quando arrivò a destinazione, parcheggiò la macchina distrattamente, mentre di corsa si dirigeva al terzo piano.

Ed eccola, la stanza 103.

- O la va o la spacca Harry - si disse, perché sì, il ragazzino di 16 anni non era mai sparito del tutto.

Aprì la porta delicatamente, richiamando a sé tutto l'autocontrollo di cui potesse avere bisogno.
Louis era lì, con la testa appoggiata al cuscino. Riusciva a vedere solo la parte posteriore della sua nuca e il braccio sinistro fuori dal lenzuolo bianco.
Senza esitazione, si sedette sul bordo del letto e facendo attenzione a non svegliarlo, gli accarezzò i capelli. Ritrovare il contatto con quei capelli fini lo fece rilassare, e tutto il nervosismo sparì.
Ma Louis non stava dormendo.
La sua testa si girò leggermente verso di lui, incontrando i suoi occhi verdi. Nell'azzurro, Harry vide tristezza.
E non capì perché fosse triste.

- Mi dispiace - sussurrò Louis, in modo così sincero da spiazzarlo. Aveva desiderato così tanto sentire quelle parole che ora avrebbe solo voluto stringerlo dicendogli che sarebbe andato tutto bene e che lo avrebbe perdonato.

Ma gli chiese solo un - Per cosa? - curioso.

Louis sospirò e disse - Zayn mi ha detto che tu per me sei una persona importante, che ci tengo molto a te, e immagino che per te sia lo stesso. Quindi mi dispiace di non ricordarmi di te e di farti soffrire -

Harry rimase stordito da quelle parole, non se l'aspettava quella confessione.
Ma sorprenderlo era una sempre stata una caratteristica intrinseca di Louis.
Mosso dall'abitudine e dall'istinto, allargò le braccia e lo strinse a sé.
E si sentì bene, con quel corpo così familiare premuto contro il suo, mentre Louis si aggrappava alle spalle di Harry per ricambiare l'abbraccio, emettendo un sospiro tranquillo, segno che a certe cose, il suo corpo rispondeva sempre allo stesso modo.
Non c'era niente da fare, Harry avrebbe amato quel ragazzo fino alla fine dei suoi giorni. Questa consapevolezza lo investì come un treno, mentre realizzava che anche se Louis non l'avesse più voluto, lui sarebbe stato suo per sempre.
Sempre e solo suo.


Senza pensarci due volte, sfoderò il suo asso nella manica.

Si staccò quanto bastava da Louis per afferragli il mento con la sua mano grande.

Fissandolo nei suoi occhi azzurri come il mare, prese un respiro profondo e premette le sue labbra rosee su quelle sottili dell'altro.











----------- angolo autrice ----------

Ciao a tutti 👋

Premetto che questo capitolo non mi piace molto, non so perché non mi convince. Sono soddisfatta solo del finale.
Anyway, fatemi sapere cosa ne pensate perché per me è davvero importante 🙏
Allora: partiamo dall'inizio.

- Harry nello studio di X-Factor. Non ha fatto niente di avventato per il terrore di qualcuno, ma è lo stesso parecchio disperato (per usare un eufemismo) 😥
- il flashback di X-Factor spero di averlo descritto in modo decente, ma fatemi sapere.
- la foto: i miei feels 😭
- riferimento a Photograph di Ed Sheeran che trovo perfetta per questa storia.
- riferimento a Through the dark che mi sembrava appropriato
- finalmente Harry AGISCE 👏👏
- come reagirà Louis?????? La domanda delle domande 👍

VI PREGO fatemi sapere com'è, accetto anche se fa schifo 🙈🙏
Non sono mai stata più insicura di un capitolo in vita mia.

Grazie a chi segue la storia, la mette tra i ricordati e i preferiti e a Ste e Roby che recensiscono e mi supportano (love u girls❤️)

Un bacio e al prossimo capitolo se non vi ho schifato troppo,

Vale

Ps la mia amata long Leben und Lieben http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2597749&i=1
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Pergamenanuova