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Autore: ImUnique    11/08/2014    1 recensioni
Si prende una spallina della canottiera e la sposta di lato, scoprendo un nuovo tatuaggio sulla clavicola, una piuma. "E questa adesso che significato avrebbe?" Chiedo io toccandogli la pelle tatuata. "Non lo ha, mi piaceva e basta." Lo fisso senza provare nulla, lui sorride in modo malizioso. In un certo senso mi ricorda Harry, anche lui faceva tatuaggi senza senso, ma i suoi erano carini, e mi sembravano adorabili. Questi mi sembrano solo fatti alla cazzo.
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"Seconda stagione" di you are my new direction. Perciò se non capite qualcosa, andate a leggere la prima tesori.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 3
-I really don't care-

-Diana- 
"Non pensi mai al tuo ritorno in Italia?" 
Mi chiede Niall a fior di labbra. Le mie braccia sono allacciate al suo collo e vedo il suo volto serio e preoccupato. 
"Per ora non mi importa. Tanto so che ci sposeremo e avremo un sacco di bambini." "Aspetta cosa?" "Cosa?" Faccio io scuotendo la testa. Sorrido in modo ebete, mentre lui mi guarda ancora un po' preoccupato. Lo abbraccio e accarezzandogli i capelli gli sussurro in un orecchio:"Hai sognato tutto." 
"No, e tu sei una cretina comunque." Sorrido, chissà perché i suoi 'insulti', se si possono chiamare così, non mi fanno tanto effetto. Forse perché è troppo tenero e non ci si può arrabbiare con lui. Lo bacio, ma qualcuno mi picchietta su una spalla. Mi giro e trovo il sorriso sghembo di Francesco. 
"Cosa cazzo vuoi?" inizio io in italiano. "Molla sto qui." Continua lui. Niall ci fissa con la faccia di uno che non sta capendo nulla. Francesco lo saluta con un sorrisetto da imbecille e poi mi afferra per un braccio e finisco contro il suo petto. Il mio corpo aderisce al suo e non posso fare a meno che fissarlo negli occhi. Mi sento completamente a disagio, ma allo stesso tempo bene e protetta. 
"Lascialo." Ripete lui sotto voce. Esito ancora un po' tenendo gli occhi fissi nei suoi poi io mi stacco dalla sua presa e senza voltarmi afferro il polso di Niall e lo trascino via con me. 

-Zayn-
Da qualche tempo io e Tamara abbiamo deciso di prendere una sottospecie di pausa l'uno dall'altra. Nonostante tutto giro sempre e solo con lei. Anche perché siamo migliori amici e abbiamo un rapporto buono. Già da dopo le provinciali era tornata a casa sua con sua madre. E per un po' ho sentito la sua mancanza, ma non poi così tanto. "Zayn!" Grida una vocina che conosco fin troppo bene. Mi giro da un lato e con un sorriso in volto dico:"principessa!" Ma non appena lo faccio una granita mi viene in faccia, e io non posso fare altro se non rimanere dove sono fermo immobile ad escogitare un piano per uccidere chiunque mi abbia lanciato la granita. Poi vengo preso per il colletto della felpa da football e mi scaraventano contro degli armadietti. "Fai la checca eh Malik?" Dice il quaterbak della squadra.
"All'inizio pensavamo almeno fosse per rimorchiare la rossa. Ma poi ci sei rimasto per troppo tempo." Mi lascia, ma prima mi scaraventa un'ultima volta contro gli armadietti. "Fai la tua decisione." Fa una breve pausa per permettermi di alzare lo sguardo e capire che succede e poi continua:"o squadra, o froci del glee. Ti aspettiamo mercoledì alle 4. Fatti vivo e saranno cazzi tuoi." 

"Allora?"
"Cosa?"
"Cosa farai?" 
Mi chiede Tamara sistemandomi i capelli mentre il prof spiega la lezione di filosofia. "Non lo so." Sbuffo e allontano la mano dei peli di carota dalla testa. Non so proprio che fare. Cioè mi piace stare al glee e poi ho molto amici li. Ma se scelgo di andarci mi tormenteranno per sempre. Se invece decido la squadra e il football perderò la maggior parte degli amici che ho, e dovrò pure tormentarli. Beh sa solo da chiedersi se sono disposto a sopportare per il resto del liceo delle granitate inaspettate o essere odiato da tutti quelli a cui vuoi bene.

-Charlotte-
"Adesso mi dici perché mi hai trascinata via." Fa Lou staccandosi dalla mia presa. 
"Sai com'è, se io non posso baciare nessuno tu non conquisterai chi ti pare e piace per i corridoi della scuola." 
Anna si sposta dei capelli dietro all'orecchio e evitando il mio sguardo gira la testa di lato e incrocia le braccia al petto. "Allora?" Le faccio io in attesa di una risposta. "Beh..." inizia lei:"mi può, ma proprio può, piacere quel ragazzo che ho incontrato prima." 
La fulmino con lo sguardo, lei evita il contatto con i miei occhi e guarda altrove. "Lo sai di chi è il migliore amico quello li?" Le chiedo io. "Ehm..." Inizia lei facendo finta di pensare a qualcuno che non ricorda. Fa una faccia strana e fa:"pff, e io, pff che no ma io...si lo so di chi è." Alzo gli occhi al cielo, e mi metto una mano sulla fronte. Lou si guarda l'orologio che ha sul polso, e dice:"vieni dai, e ora."
"Ora di che?" Chiedo io stranita. Mi afferra per un polso e mi trascina per una strada di corridoi che conosco fin troppo bene. Arriviamo davanti all'entrata dell'auditorium e tenta di portarmi dentro. "Oh no." Dico io ritirandomi all'indietro:"no no. Io non ci voglio venire li!" Indico le quinte prima del palco. Sento già delle voci di alcune persone che non vorrei più vedere. Anna mi mette le mani dietro alla schiena e mi spinge dentro. Cerco di fare pressione sul pavimento con i piedi e bloccarmi prima di varcare la porta. Mi slancio in avanti e cado a terra. Con la faccia spiaccicata sul pavimento cerco di alzare lo sguardo. Noto delle scarpe nere davanti ai miei occhi. Mi alzo in fretta barcollando un po' su mestessa, e quando quasi riprecipito in avanti qualcuno mi afferra e mi impedisce di toccare di nuovo il pavimento. Esito prima di alzare lo sguardo. Quando incontro i suoi occhi il mio cuore si blocca per un'istante. Mi tiene stretta a se cercando di non farmi cadere, come se fossi la cosa più fragile del mondo. 
Ci fissiamo per un po, finché non mi stacco da lui e mi sposto una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Senza dire nulla prendo Anna e la porto via con me. Sento lo sguardo di H addosso, ma io non mi giro, o almeno ci provo. "Cosa succede C?" "Harry..." Faccio un respiro profondo:"e così che l'ho conosciuto." Dico malinconia ricordando ancora il giorno della mia audizione. "Stando muta?" Chiede Lou stranita. Le do una sberla sul gomito e incrocio le braccia al petto e la faccio andare fino al centro del palco dove tutti si fanno zitti non appena entra. 

-AnnaLou-
Sento gli occhi di tutti addosso. "Sei Anna Lou vero?" Accenna un uomo sulla trentina d'anni, probabilmente il prof Shue. Faccio si con il capo. Non ci credo non riesco a parlare. "Lo sai vero che sei qui per cantare e non per fare il gioco dei mimi?" Fa una ragazza dai capelli  scuri e con la divisa da cheerleeder addosso. "Sta zitta Robin." Dice una persona accanto a lei. Un ragazzo. Che ho già visto. Ma certo, Lou! Adesso mi seno sempre più in imbarazzo. Sento della musica partire. Ma io faccio un gesto con la mano e dico, finalmente:"ehm lo canto a cappella." "Okay." 
Fa il prof guardandosi le mani e annuendo con la testa. Guardo dietro una quinta C che mi scruta e mi fa segno di iniziare. Risposto lo sguardo sulla platea e noto Harry che si siede vicino a Lou. Chiudo gli occhi e mettendo una mano sullo stomaco inizio a cantare 'Shadowland'. Adoro questa canzone già dalla prima volta in cui ho visto il musical del re leone. Avevo dodici anni quando i miei mi portarono a Broadway a teatro. Mi ero così tanto appassionata a questo musical che non appena avevo sentito che ad una scuola di danza lo facevano al saggio di fine anno mi ero iscritta solo per far parte di esso. Poi l'anno dopo continuai, perché scoprii di essere incline alla danza e al canto. E da li non riuscì più a smettere. Ancora oggi continuo a fare lezioni, ovviamente Charlotte non sa nulla, ho il costante terrore che mi giudichi. 
Non mi accorgo nemmeno di star facendo la parte africana finché non sento qualcuno iniziare a ridere. Subito qualcuno la ferma. E io sento 
Charlotte iniziare a gridare:"Brutta stronza, non provare a ridere di questa canzone tu che sei una troia del cazzo." 
"Parla la puttana delle puttane." Fa Harry in difesa di quella che rideva. "Smettila! Non provare a trattare Char così!" Attacca una bionda dietro di lui che gli da un colpo alla nuca. Vedo C sorridere alla ragazza. Prima volta che la vedo sorridere per davvero, nel senso ho sempre visto dei sorrisetti provocatori o compassionevoli fatti da lei. Non questo sorriso sincero. 

-Charlotte-
Guardo Diana con ammirazione per ciò che ha detto. Nonostante tutto lei e l'unica con cui io non abbia litigato. Le volevo davvero bene, anzi le voglio bene tutt'ora. "Ragazzi adesso basta davvero." Dice il prof Shue battendo una mano sulla scrivania. "Charlotte scusa puoi toglierti dai piedi..." Inizia Harry:"vorrei concentrarmi sulla tua amica e non su un cesso come te." 
"Strano, non mi sembrava di essere un cesso quando mi scopavi." 
Dico io infastidendolo più di quanto abbia fatto a me. "Già forse non avrei dovuto concedermi ad una come te." 
Continua lui. Tutti in sala spostano lo sguardo da me a lui interessati a come possa andare a finire. "Ma si tanto adesso sto con altre migliori di te." 
"Si beh non me ne frega un cazzo." Rispondo io. Da dietro sento Calum che grida un via a Michael e iniziano a suonare. Penso che nessuno li abbia visti arrivare da dietro tanto che erano occupati a guardare me e H. 'You wanna play you wanna stay you wanna have it all you.' Inizio a cantare io. Non me ne frega un emerito cazzo di quello che dice lui di me. Non me ne frega più un cazzo ormai di nessuno in realtà. Alla parte un po' reppata inizia a cantare Calum. Anche se sarebbe una parte femminile. Quando finiamo nessuno fiata e Harry sposta lo sguardo verso al cielo e non accenna a fiatare. 


-even if the stars and moon collide I never want you back in to my life.-

-angolo autrice-
Beh, i commenti lo lascio a voi. Vi volevo solo dire che Paul ha cambiato nome ed è magicamente diventato Calum. Surprise! 
E poi boh. Basta. Sciao bele.
  
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