Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: willow11    11/08/2014    5 recensioni
Cosciente del suo "dono", Santana torna ad Hogwarts per imparare a controllare i suoi poteri.
La storia è il seguito di OBLIVIATE ed è ambientata durante il sesto libro della saga di Harry Potter, saranno presenti i personaggi principali della saga.
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
obliviate 2.9
 
La sala grande era gremita di studenti, come tutte le mattine del resto.
C’era chi faceva colazione, chi leggeva il giornale, ma c’era anche chi ripassava e si preparava agli esami di fine trimestre.

Santana con accanto Quinn avanzava verso il tavolo docenti sentendosi gli occhi di tutti puntati addosso.

-Perché mi stanno fissando tutti?-
-Perché me lo chiedi? Non dovresti già saperlo!- Rispose Quinn a bassa voce alzando le sopracciglia.
-Ho ricominciato con l’incantesimo di protezione… In questo momento non sento un tubo…- Rispose ovvia Santana.
-Non ci vuole il super potere per capirlo… Sei un insegnante e sei stata in infermeria per una settimana…- rispose a tono Quinn.
-Fai meno la simpatica Fabray o mi riattivo subito per scoprire cosa tu e la Berry mi state nascondendo…- la punzecchiò con un ghigno.


-Buongiorno Madama Lopez, come sta?-
Santana sobbalzò -molto meglio Marley… Grazie!- Rispose balbettando alla piccola Serpeverde che le si era messa davanti.
Marley sorrise e tornò a fare colazione.

-Visto? Sono tutti preoccupati per te!- La punzecchiò la bionda.
-Questa cosa mi sta irritando perché tutti mi devono guardare!!!-
La bionda non rispose e guardò oltre la latina.
Santana seguì il suo sguardo.
A pochi metri da lei con in mano un paio di libri c’era Hermione che la fissava, stranamente con lei c’era solo Ron, Ginny e nessuna traccia di Harry Potter.

Perse un battito e subito dopo il suo cuore cominciò a battere come un treno impazzito.

Si guardarono per un tempo indefinito come se non ci fosse nessuno nella sala grande.
Santana era agitata, anche perché a conti fatti non la vedeva da prima dell’incidente.
Hermione sembrava molto più serena.

Non appena Santana si fece coraggio per colmare quella misera distanza per andarla a ringraziare di essersi presa cura di lei, Finn Hudson si avvicinò alla Grifondoro.
Santana avvampò.
Hermione per tutta risposta, sorrise al ragazzo e lo seguì fuori dalla sala comune, evitando per bene di guardare Santana.

-Però…- disse Quinn cercando di attirare nuovamente la sua attenzione –la ragazzina sa come si gioca… San… San mi stai ascoltando?-
Santana si girò per guardare la sua amica, aveva un’espressione confusa -sta succedendo qualcosa-

Quinn si guardò intorno non notando nulla di strano.

-Viene dal piano di sopra…- continuò Santana dirigendosi a passi svelti verso l’ingresso della sala.
-Scusa ma non hai detto che stavi facendo l’esercizio di Silente?-
-L’ho interrotto per Hermione- le urlò correndo via dalla sala grande.

Quinn fece per seguirla ma la McGranitt le si parò davanti.
-Oh, finalmente ti ho trovata, pensavo fossi con la Signorina Lopez ma l’ho vista correre via come un fulmine… - disse la donna abbastanza provata dal fatto che Santana stesse correndo.
-E’ iperattiva…- spiegò Quinn a denti stretti -dopo una settimana di infermeria ha bisogno di sgranchirsi un po’ le gambe…- continuò a farfugliare Quinn con un sorriso d’occasione.




Santana salì velocemente le scale e si diresse verso il corridoio da cui proveniva tutta quella paura e rabbia che l’aveva fatta sobbalzare.

Arrivata al corridoio del quinto piano si guardò intorno cercando di farsi guidare dal suo sesto senso.

Improvvisamente si fermò.
Con la coda dell’occhio aveva appena visto il professor Piton entrare nel bagno dei ragazzi.
Adesso la rabbia e la paura avevano fatto spazio allo sgomento, che probabilmente proveniva dallo stesso professore.

Santana si avvicinò lentamente al bagno senza capire ancora cosa fosse successo.

Fermo davanti alla porta, c’era Harry Potter che guardava con occhi piatti la scena davanti a se.

Santana si avvicinò ad Harry e vide il professor Piton, chino sopra Draco Malfoy, tutto sporco di sangue e completamente inerme, medicargli le ferite che lo stesso Harry gli aveva inflitto con un incantesimo.

L’ispanica allora fissò il Grifondoro con l’intento di leggergli la mente per capire cosa fosse successo, ma tutto appariva frammentato, e oscuro, troppo oscuro.
Si concentrò ancora sul ragazzo sconvolto, e ancora, e ancora, fino a quando un fischio assordante non le trapanò la testa.
Improvvisamente la vista le si annebbiò di un verde accecante.
Corpi senza vita giacevano a terra sulle proprie pozze di sangue.
Non aveva mai visto così tanti morti in vita sua.
Voltò lo sguardo dall’altra parte e vide strisciarle accanto un orrendo serpentone.

A quel puntò Santana si ridestò.

Chiuse gli occhi facendo dei respiri profondi per allontanarsi da quello che aveva visto nella mente di Harry.
Quando li riaprì, si sentì lo sguardo del professor Piton addosso, come se l’uomo avesse percepito quello che le stava succedendo nella mente.
Senza aspettare un minuto di più, afferrò Harry per un braccio e lo trascinò via.

Quando furono lontani dal bagno, Santana scaraventò il ragazzo spalle al muro e lo guardò scioccata.
In quel momento non sentiva nulla, si stava proteggendo da lui, dalla sua mente, da quel fischio assordante e da quelle immagini raccapriccianti.
Le era capitato altre volte di sentire la mente di Harry e non era mai successa una cosa del genere.

Così allungò la mano sulla fronte del ragazzo, che continuava a non capire, e spostò una ciocca di capelli che gli copriva la cicatrice e la sfiorò appena.
La cicatrice era leggermente rialzata, come una ferita mai rimarginata.

Improvvisamente si ricordò delle parole di Silente, l’unico tassello mancante per ricostruire a pieno quella sera che aveva dimenticato.

-Harry è l’ultima persona che lo deve sapere… E a questo punto, deduco anche tu!-

Silente le aveva cancellato la memoria.
E adesso capiva perfettamente il perché.

-Io e Voldemort siamo connessi… Non so bene il perché… Ma è così- disse infine Harry.

Santana smise di sfiorare la cicatrice e allontanò la mano.
Le parole di Harry erano state fin troppo esaustive.

-Non volevo fargli del male…- aggiunse poi riferendosi a Malfoy –ma lui ha tentato di…-
-Assassinare Silente…- Completò Santana con fermezza.

Harry sembrò illuminarsi –hai sentito la sua mente?-
Santana annuì appena.

-E che altro hai scoperto?-
-Solo questo…-
-Bisogna dirlo al professor Silente, sono sicuro che a te ti crederà!- disse eccitato Harry -tanto lui sa che leggi nella mente…- poi si fermò a ragionarci su -a proposito perché leggi nella mente?- Chiese cambiando espressione – aspetta… Hai detto anche che io sono il prescelto?-

Santana guardò a lungo il ragazzo, doveva dargli delle risposte, e doveva dargliele adesso.
Poi si ricordò delle parole dei suoi amici.
-siamo in guerra-
Dopo essere entrata nella mente del Signore Oscuro per pochissimi istanti, poteva affermare che era vero, era decisamente vero.

-Dobbiamo parlare con Silente!- rispose risoluta.



--------------------------------



-Mi chiedevo quando sarebbe successo- disse sorridente il professor Silente da dietro la sua scrivania.

Di fronte a lui, Santana ed Harry lo guardavano un misto di confusione e rabbia.

-Lei sapeva che io ero il prescelto- disse Harry guardando Santana.
-Ma mi aveva detto di non dirtelo- spiegò la latina -e poi lei professore mi ha cancellato la memoria!- aggiunse seccata.

L’uomo sorrise ancora.

-E spero che tu mi scuserai Santana, sono pur sempre un povero vecchio che si preoccupa troppo dei suoi studenti ed ex studenti- disse l’uomo sorridendo –tuttavia sei riuscita a ricordare, il potere della tua mente è decisamente sorprendente-
-Credo di aver capito perché volesse proteggermi- disse la ragazza guardando Harry.

-Ed è lo stesso motivo per cui non ti abbiamo detto della profezia… Il tuo legame con la mente di Voldemort rimane un mistero anche per me… E’ troppo pericoloso- aggiune Silente guardando Harry.

-Quindi è vero? Sono io il prescelto?- Chiese Harry guardando prima l’uomo e poi la ragazza.
Entrambi annuirono.

Poi Silente aprì un cassetto della sua scrivania ed estrasse un libro.

-Ho cercato a lungo questa formula- disse aprendo e sfogliando il libro.

-Professore, lei crede che Santana potrebbe aiutarci con Lumacorno?- Chiese Harry attirando l’attenzione dell’ispanica.

-Certamente- rispose l’uomo –ma prima- aggiunse girando il libro verso la ragazza –dobbiamo essere sicuri che non si verifichino più episodi come quelli dell’altro giorno-

Santana guardò l’uomo e poi afferrò il libro.

-Incanto obscuro- lesse semplicemente.

-A differenza del protego animus, può essere invocato solo da chi legge il pensiero. Questo incantesimo annulla il tuo potere su chiunque tu decida di farlo, è un incantesimo molto complesso Santana, ma credo che con i dovuti accorgimenti sarai in grado di maneggiarlo senza problemi-

-Professore, qui c’è scritto che va fatto solo una volta, come si fa a scioglierlo?-

-Non si scioglie…- rispose il professore –è irreversibile!-



--------------------------------



-Dovresti provarlo su di me…-

Santana alzò la testa e la guardò alzando le sopracciglia, poi, senza aggiungere altro, tornò sul libro che Silente le aveva dato.

Quinn dall’altra parte del tavolo posto accanto alla loro libreria privata cominciò a pensare ad una soluzione.

-Ti ho sentito… E non mi sembra carino pensare di colpirmi con la maledizione imperio!-

-Hai visto? Non ho più privacy!- sbottò la bionda.
-Privacy?- Chiese l’ispanica guardandola negli occhi -Fabray questo dono è l’unico mezzo che abbiamo per comunicare e salvarci il culo! Pensi che sia bello vederti scopare con mia cugina?-

Quinn avvampò, possibile che le avesse visto pure i suoi ricordi con Rachel?

-Scusami Q, ti giuro che era l’ultima cosa che avrei voluto vedere-
-E allora perché l’hai fatto?- Chiese lei seccata.
-Perché ci pensi in continuazione!! In ogni momento c’hai Rachel che ti gironzola per quella tua capoccia bionda, e non fai altro a che pensare a quella notte! Anzi, quando siamo in camera, evita di concentrarti troppo sui dettagli… sono pur sempre in astinenza!-

Quinn fece una faccia schifata e si lasciò cadere sulla sedia.
Santana addolcì lo sguardo, doveva ammettere che quella situazione la divertiva parecchio.

-L’avevo rimosso, sono stata tutte le vacanze di Natale a pensarci, e alla fine ho pensato: “ma si è successo, ridiamoci su”, solo che poi ha fatto quel casino del filtro d’amore e mi ha sorpreso e confuso-

-Pensa quanto ha sorpreso me!- Replicò Santana.

-Pensi davvero che il tuo dono potrebbe salvarci il culo?- Chiese poi a bruciapelo.
Santana ci pensò su, rabbuiandosi appena.
Tutta quella responsabilità cominciava a metterle tensione.

-Alla fine ti prendi sempre tutto il merito!- Disse Quinn per smorzare la tensione.
-Non è vero!-
-Si che lo è! E lo sai di chi è tipico questo?- La schernì la bionda ridacchiando.
-Non osare…- l’avvertì la mora.
-Grifondoro- scandì ridacchiando l’ex Corvonero.
-Smettila!-
-Sei proprio una Grifondoro mancata- ridacchiò la bionda.

Santana fece per replicare ma l’improvvisa presenza di Hermione la fece sobbalzare.
-Scusate… Mi serviva un libro… Posso…?- Disse tranquilla Hermione avvicinandosi alla libreria.
Quinn si girò verso di lei –fa pure…-
Hermione senza degnare di uno sguardo Santana, annuì a Quinn e cominciò a cercare tra i libri.
La bionda si girò verso l’ispanica e la guardò.

“Non ti azzardare a leggerle la mente! Non è corretto” la intimò col pensiero.

Santana intanto non aveva smesso un attimo di fissare Hermione.
“Santana Lopez guarda che mi metto a pensare a tua cugina, e ti assicuro che ci penserò così intensamente che riuscirò a ricordare anche quanti centimetri dividevano il suo clitoride dalla sua…”
“Ok ok ok basta, ti prego risparmiami i centimetri… Quanto sei etero!” pensò Santana “hai vinto, mi rimetto a studiare” aggiunse spalancando gli occhi seccata.
Santana scosse la testa seccata e si riconcentrò sulla formula.

Quinn sorrise soddisfatta.

Hermione estrasse il libro che stava cercando, stando ben attenta a non guardare Santana.

-Grazie Quinn- disse una volta messo il libro nella borsa –buona continuazione- disse semplicemente prima di allontanarsi.
Santana la seguì uscire con la coda dell’occhio e sospirò.
Le mancava davvero tanto.



--------------------------------



Un ragazzo dai capelli corvini e lo sguardo sveglio, toccò con il dito una clessidra, facendola suonare.
Il professor Lumacorno, con pochissime rughe e lo sguardo spaesato si girò verso il ragazzo.
Nonostante fossero passati tantissimi anni da quel ricordo, Santana non ci mise molto a riconoscere l’ufficio del professore. Era lo stesso di adesso, solo con molti più oggetti e meno foto.

-Su vattene Tom, non vorrai farti beccare alzato fuori orario… Qualcosa ti turba Tom?- Chiese l’uomo.
-Si signore…- rispose educatamente il ragazzo -Vede non sapevo a chi altro rivolgermi, gli altri professori… Beh non sono come lei… Potrebbero fraintendere…-
-Va avanti-
-Ero in biblioteca l’altra sera, nel reparto proibito e ho letto una cosa abbastanza strada riguardo una rara magia… E ho pensato che magari, lei poteva illuminarmi… Si chiama, se ho ben capito…-
L’uomo guardò esterrefatto il ragazzo -Io non so niente di queste cose e anche se le sapessi non le direi a te…-


Santana tirò fuori la testa dal pensatoio e guardò sconvolta il professor Silente.

-L’ha manomesso… Ha modificato il suo ricordo! Per la barba di Merlino non credevo che si potesse manomettere un ricordo-
Silente, sempre più sbalordito dalle capacità intuitive e dalle conoscenze della ragazza, sorrise soddisfatto.
-Sto solo leggendo molti libri sul controllo della mente, la fruizione dei ricordi, dei pensieri e…- disse come se stesse rispondendo ad una domanda.

Il preside la fissò corrucciato.

-Ops… Mi scusi… non volevo leggerle la mente…-
-Tranquilla Santana-
L’ispanica s’imbarazzò appena.
-Harry è da mesi che prova a recuperare il vero ricordo… E’ un tassello fondamentale nella lotta contro Voldemort…-
-Crede che con il mio dono…-
L’uomo annuì.
Santana abbassò lo sguardo e cominciò a pensarci su.
-Prima però dobbiamo essere sicuri che non entrerai più nella mente di Harry…-
-Ci sto lavorando su... Ma professore lei crede che davvero che un uomo che ha manomesso il proprio ricordo fossa fornirmi la risposta?-
-No, è ovvio che il professor Lumacorno si stia proteggendo da qualsiasi tentativo di invadergli la mente… Tuttavia conoscendo Horace credo sia molto incline alla persuasione…-
-Persuasione?-

Silente sorrise.
-Quindi oltre a leggere la mente... Crede che possa anche riuscire a controllarla?-

-I genitori di Brittany sono morti, rammenti?-

Santana guardò l’uomo senza trovare le parole.
Tutto quel potere cominciava davvero a terrorizzarla.






------------
------------




Oggi è il mio onomastico,
un tempo(non so se si faccia ancora adesso) era usanza che chi faceva l'onomastico doveva regalare qualcosa...
quale scusa migliore per pubblicarvi un capitolo in anteprima...
fatemi sapere che ne pensate :D
Ci si vede sabato!
Auguri a tutte le Chiare...

Chiara :)




  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: willow11