“LOVE IS MY DISASTER”

{CAPITOLO 2} Mi ero vestita diversamente dal solito, e si rifletteva di più il mio stile. Avevo delle Converse basse, un pantaloncino corto (visto che lì faceva caldo), una maglietta a mezza manica con delle borchie sopra e i capelli raccolti in una coda con un codino nero. Non avevo nè il cappello e nè la macchina fotografica.

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Appena usciti dall’hotel, io e Andrea abbiamo noleggiato un taxi che ci lasciò su una piccola stradina dove c’erano tanti turisti. Londra è magnifica! C’erano tanti parchi e non era molto caotica. Erano le 5 del pomeriggio e abbiamo preso un gelato. Approposito di Andrea, è un ragazzo davvero stupendo, e lo penso sempre di più ogni ora che passo con lui. Inoltre, abbiamo tantissime cose in comune.. ma stavo parlando di Londra…Beh, abbiamo visitato: il Big Ben che è stupendo. E’ stato bellissimo vedere “ faccia a faccia ” qualcosa che in alcuni libri già ho visto. Poi abbiamo visitato il “Tower Bridge”, ovvero, il ponte sul Tamigi. Bellissimo e anche molto romantico. Tanto romantico che lì Andrea mi ha preso la mano e ci siamo guardati negli occhi, come.. degli scemi ecco… Dopo circa 5 secondi io ritirai la mano e dissi: «Andiamo?» Lui annuì e andammo nel taxi che ci aspettava.

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Siamo stati in silenzio per tutto il resto del tragitto. Solo in taxi abbiamo parlato e lui mi ha detto: «Allora, ti è piaciuta Londra, insomma, la parte che ne hai visitato?» io dissi: «Si, è una città bellissima.» Andrea mi guardava negli occhi. Io abbassai lo sguardo e arrossii intimidita. Non dovevo perdermi nei suoi.. BELLISSIMI OCHI AZZURRI, ecco. Cazzo quanta fatica ho fatto per ammetterlo. Ma non m’innammorerò solo per poi soffrire, l’avevo promesso. Quindi ero decisa a non avere una relazione almeno per un po’…

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Scesi dal taxi ed entrati nell’hotel, lui mi disse: «Oggi credo proprio che prenderò una pizza. Ti va di venire nella mia stanza e di mangiarla insieme?» ODDIO. Non sapevo che dire. Risposi dopo un po’: «Ehm... scusa ma non posso.» «E perché?» fece lui. «Perchè… devo fare una video-chat con una mia amica che sta nel mio paese! Scusa ma gliel’avevo promesso..» dissi io insicura. «Ah, vabbè. Ci si vede in giro allora!» rispose lui accennando un suo sorriso bellissimo. Io annuì sorridendo e mi diressi verso la mia camera.

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Entrai nella mia stanza. Mi sentivo una cafona. “Scappare dalle proprie emozioni.” Mi feci una doccia e andai a dormire. Senza neanche accendere il portatile. Ero troppo stanca per farlo. “L’AMORE E’ IL MIO DISASTRO!”, pensai ad alta voce.


Ciao a tutti! Ecco il secondo capitolo della mia storia. Mi ha aiutata la mia migliore amica (di nuovo) nello scrivere i caratteri. Spero che vi piaccia. Non è un granchè ma appena finito questa storia, né scriverò una migliore. Un bacio!
-Chiara.