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Autore: nhfan25    12/08/2014    6 recensioni
Una long che sbalza i protagonisti del manga di Kishimoto nel magico mondo della danza. Una storia in punta di piedi, tra piqué e rond de jambe, che tratta di un colpo di fulmine vissuto sul parquet di una delle più grandi accademie di danza del mondo: la Konoha Dance Academy.
Tratto dal diciannovesimo capitolo:
-Sai... È normale! Può capitare di lasciarsi trasportare dalle emozioni in momenti come questi. È un po' come quando balli: quando improvvisi non pensi troppo a quello che fai. Ti lasci andare, ti abbandoni totalmente alla musica e ogni tuo gesto, qualunque movimento di ogni singola parte del tuo corpo è dettato dal cuore, non dal cervello. Questa si chiama passione, Hinata. E la passione talvolta sa trasformarci, sa far uscire quella parte che teniamo chiusa dentro di noi, nascosta addirittura a noi stessi, come una farfalla che esce dal bozzolo nel quale tutti pensavano che ci fosse ancora il solito bruco-.
Genere: Song-fic, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 19 - METAMORFOSI


Erano trascorsi quattro giorni da quando Kakashi l'aveva invitata a partecipare a una lezione degli studenti del quarto anno e, per quanto il successo ottenuto sul momento l'avesse estasiata, ora non sapeva dire quanto fosse stato un bene per lei: la notizia aveva fatto il giro della scuola in poche ore e ogni qualvolta le capitava di trovarsi in presenza di altri allievi avvertiva su di sé sguardi pieni di curiosità e invidia. Addirittura Sakura, quando Hinata era tornata in stanza e le aveva raccontato di quell'incredibile esperienza, non aveva reagito come la ballerina dagli occhi perlacei si sarebbe aspettata: aveva ascoltato il suo racconto in silenzio, tenendo lo sguardo basso e stringendo con vigore i lembi delle lenzuola del suo letto. Alla fine aveva ostentato un sorriso forzato, senza riuscire a guardarla dritta negli occhi, e si era complimentata con lei, dicendo che sicuramente avrebbe ottenuto un buon ruolo per lo Spettacolo d'Inverno dell'accademia. Ino, Tenten e Rock Lee, invece, l'avevano abbracciata con forza, sinceramente felici per la loro amica.

Ora, però, era arrivato Venerdì, il giorno in cui i sensei, Tsunade e Danzo si sarebbero riuniti per decidere quali ballerini si sarebbero aggiudicati i ruoli principali al saggio. Tutte le lezioni erano state sospese e i cinque amici avevano invaso la saletta in cui tutte le mattine si allenava Naruto.

-Che ore sono?- Chiese Rock Lee per la quinta volta, con la schiena appoggiata allo specchio.

-Sono solo le 10, sono trascorsi cinque minuti dall'ultima volta che l'hai chiesto! Forza, alzati e allenati con noi, altrimenti la giornata non passerà mai!- Sbottó una spazientita Tenten, senza smettere di riscaldarsi.

-Stai tranquillo amico, da quel che ho visto hai del buon potenziale! Cerca di non entrare in panico- Tentò di tranquillizzarlo Naruto. Sapeva per esperienza diretta quanto quell'attesa fosse snervante, quindi stava dispensando consigli a tutti loro per evitare che qualcuno finisse per rompere il muro a suon di testate.

-Naruto-kun, mi fai rivedere quel movimento?- Chiese Hinata con la sua solita dolcezza.

-Si chiama Sidewalk amore mio, e se me lo chiedi in quel modo non posso che risponderti di sì- Rispose il biondino, facendola arrossire -A proposito, Lee, perché non insegni a Hinata qualche mossa di waackin'? Sono sicuro che tu sia decisamente più bravo di me a ballarlo-.

Il volto del moro si illuminò: fece scattare le sopracciglia a cespuglio verso l'alto, quasi per darsi la spinta, e saltò in piedi, sorprendendo tutti.

-Non chiedo altro che scatenarmi! Musica!- Ordinò Rock Lee, portandosi verso il centro della stanza in pochissimo tempo. Sakura e Ino rimasero di stucco di fronte a quella metamorfosi, mentre Tenten scoppiò a ridere, divertita e felice di rivedere che il suo migliore amico fosse tornato quello di sempre.

-Subito!- Esclamò la ragazza dagli chignon castani, avviandosi verso il lettore CD -Rubo la compilation dal tuo zaino-.

-Bravissima Ten- Disse il ballerino, sfregandosi le mani e voltandosi verso Hinata -Pronta a iniziare?-

-Non vedo l'ora!- Rispose ridendo la ragazza dagli occhi perlacei.

La musica partì: era vivace, pazza era il termine più appropriato. Non era esattamente il genere di Hinata, ma la ragazza non riusciva comunque a stare ferma su quelle note.

-Alza le braccia e quando sono in verticale piega i gomiti e porta un avambraccio davanti alla fronte e l'altro dietro la nuca. Poi raddrizzali e scambiali di posto- Spiegò Lee, mostrandole il movimento -Questo è il passo base del waackin', tutto è concentrato sulla velocità e sullo stile, soprattutto sullo stile: ricorda, è un ballo sensuale, devi pensare solo a sedurre chi ti guarda!-

A Hinata venne da ridere guardando il suo amico muoversi in quel modo sinuoso, eppure dovette ammettere la sua superiorità: lei non era decisamente in grado di compiere quei movimenti in modo così naturale.

-Forza Hinata-chan, provaci!- La incoraggiò Naruto, sorridendo solare.

*Ma sì- pensò la ragazza- in fondo ballare è soprattutto lasciarsi andare*.

Hinata si lanciò in una danza scatenata, tentando di copiare i movimenti di Rock Lee, muovendo i fianchi e le braccia a tempo.

Era la pazzia degli anni '70 a Los Angeles, dei night club, della vita vissuta senza limiti all'insegna della sregolatezza. Era un viaggio nel tempo, un salto indietro nella storia di una danza nata dal punkin' delle discoteche gay, poi unitosi con elementi del locking. Pura femminilità, passione, seduzione... Il waackin' è tutto questo.

-Wow! Brava Hina-chan!- Esclamò Ino battendo le mani -Al tuo confronto io sembro un manico di scopa quando mi muovo!-

-Stai migliorando un sacco ballerina. E sei qui solo da due settimane!- Aggiunse il ragazzo dagli occhi cerulei, correndo verso di lei per abbracciarla.

Sakura la osservava da lontano, seduta dall'altro lato dell'aula. La ragazza dai capelli rosa non riuscì a trattenere un sorriso di fronte alla timidezza e all'umiltà con cui Hinata ascoltava i complimenti a lei rivolti. Come si poteva tenere il muso a una ragazza tanto dolce? Nel giro di due settimane era entrata nel suo cuore, le aveva tenuto la mano, prestato orecchio alle sue confessioni, le aveva addirittura retto la fronte nei momenti peggiori, in quel dannato bagno che in così poco tempo era già divenuto testimone silenzioso del suo pericoloso stato di salute. Era pura, Hinata, pura e sincera come lo erano pochissime persone al mondo, una perla rara come i suoi occhi limpidi. Sakura si alzò, senza pensarci due volte, e le andò incontro. Hinata la vide subito: la stava aspettando da giorni. Aveva assistito da lontano a quel suo conflitto interiore, ben sapendo che questa volta non avrebbe potuto fare nulla per aiutarla, essendo lei stessa il problema. Aveva atteso, fiduciosa che presto sarebbe tornata, e lei sarebbe stata pronta a sorreggerla di nuovo, a camminare al suo fianco come solo le vere amiche possono fare. Si staccò da Naruto e la guardò negli occhi, sorridendo: ormai le separava solo un metro scarso di parquet. La rosa si fermò, volgendo lo sguardo verso il basso.

-Hina-chan... Sono orgogliosa di te. Sono felice che tutto stia andando per il verso giusto, te lo meriti e non mi stupirei se Kakashi ti desse una parte importante nel balletto. Sono fiera di essere tua amica-.

Lo disse tutto d'un fiato. Era vero, ogni singola parola era detta col cuore. L'invidia che l'aveva divorata in quegli ultimi giorni era ormai praticamente svanita, lasciando il posto all'ammirazione e al desiderio di migliorarsi per raggiungere il suo livello. Avrebbe lavorato giorno e notte per farcela. Nel giro di pochi istanti due candide braccia la avvolsero in un abbraccio caloroso e una cascata di capelli blu la travolse di sorpresa.

-Oh, Sakura-chan... Ti voglio bene!-


***


Gli allievi della KDA erano tutti spiaccicati nei corridoi. Ormai si erano fatte le cinque del pomeriggio e i ragazzi cominciavano a chiedersi se i sensei stessero ancora discutendo o se fossero morti tutti. Gli altri anni, solitamente, verso mezzogiorno i nominativi venivano appesi in bacheca. Nella storia della Konoha Dance Academy il record di attesa aveva sfiorato le tre del pomeriggio, ma mai fino ad allora era capitata una cosa simile. Ormai anche i più sicuri cominciavano ad avere qualche sospetto, nonostante tentassero vanamente di nascondere la preoccupazione.

-Non capisco! Sicuramente non è colpa di Kakashi, i protagonisti del suo balletto saremo io, Sasuke-kun e Hyuga. Hyuga NEJI ovviamente!- Continuava a ripetere Karin, alzando la voce in modo da farsi sentire dal maggior numero di persone possibile.

Il balletto era organizzato in più parti, ognuna ideata da un sensei diverso. Il pezzo coreografato da Kakashi, ogni anno, era sempre il più atteso in assoluto: era considerato un genio in tutto il mondo e non a caso la sua coreografia chiudeva sempre la scaletta. Per questo riusciva sempre ad aggiudicarsi i migliori ballerini della scuola per il suo pezzo. Anche essere nelle ultime fila era un onore con lui. Hinata cominciava a sentirsi male in mezzo a quella calca, ma non aveva alcuna intenzione di allontanarsi da lì: era a pochissimi metri dalla bacheca e sentiva un bisogno viscerale di sapere il prima possibile che ruolo avrebbe avuto. Sentì delle braccia raggiungere le sue spalle e avvolgerla.

-Andrà tutto bene- Disse Naruto, stampandole un bacio sulla guancia.

In quel momento, finalmente, la porta della stanza in cui stava avvenendo la riunione si aprì con cautela e la massa di ragazzi in attesa esplose in un fermento ancora maggiore. Shizune, un po' spaventata da quella reazione, tentò invano di mantenere la calma e si avviò verso la bacheca, spintonando gli allievi che trovava sul suo cammino. Appena ebbe appuntato i quattro fogli sul truciolato, la segretaria si dileguò, allontanandosi per riprendere aria, e la gente cominciò a spingere ancora di più.

Una delle prime a raggiungere la bacheca fu Karin e Hinata seppe, anche se ancora non poteva vedere i fogli, che dalla sua reazione avrebbe capito parecchie cose. E in effetti così fu: la rossa si avvicinò con aria spavalda al foglio di Kakashi e, improvvisamente, sbiancò. Il suo solito sorrisetto lasciò il posto a un'espressione disgustata e all'improvviso cominciò a cercare con foga il suo nome su quei fogli. Hinata non poteva credere ai suoi occhi: davvero Karin era stata messa da parte? Non poteva più resistere: la ragazza dagli occhi perlacei mandò a quel paese la gentilezza e si precipitò al fianco della rossa, scavalcando tutti.


SPETTACOLO D'INVERNO DELLA KONOHA DANCE ACADEMY


Tema scelto: l'amore nell'età contemporanea.


Coreografia di Hatake Kakashi: Rock 'n love.


Protagonisti:

Hyuga Hinata

Uchiha Sasuke

Hyuga Neji

Sai Shin*


Hinata sentì le ginocchia cedere per l'emozione. Non poteva credere a ciò che le si era parato davanti agli occhi. Quasi non si accorse che Naruto l'aveva abbracciata, stritolandola in una morsa d'acciaio, finché lui non le indicò un piccolo asterisco in fondo al foglio:


*La coreografia sarà creata con la collaborazione di Uzumaki Naruto per la parte di hiphop.


-Non posso crederci, è un sogno!- Esclamò Hinata, sentendo le lacrime di gioia che cominciavano a bagnarle le guance.

-Tu, brutta puttana!- La apostrofò Karin, anch'essa in lacrime, ma per altri motivi -Me la pagherai!-

-Chi è la fallita adesso, cara cugina?- Infierì Naruto, mostrandole la lingua.

-Naruto-kun, smettila...- Disse la ragazza dagli occhi perlacei, un po' dispiaciuta: in fondo lei non aveva mai voluto provocare dolore a nessuno. Guardò gli altri fogli e vide che Karin era stata scelta come prima ballerina per la reinterpretazione di "Romeo e Giulietta" coreografata da Yamato. -Beh, siamo entrambe protagoniste di una parte dello spettacolo... Sono certa che avrai tutte le carte in regola per tenere gli occhi del pubblico incollati al palcoscenico. Sarà la platea a giudicare la performance migliore e sarò felice, anzi, fiera di confrontarmi con una ballerina del tuo calibro- Disse Hinata, sorridendo.

Karin rimase impietrita di fronte a quelle parole. Per un momento il suo sguardo tradì un barlume di debolezza, quasi stesse per cedere alla gentilezza con cui quella ragazzina del primo anno le aveva lanciato la sfida. Ma quell'istante fu immediatamente superato da una nuova scintilla, che riaccese il suo bollente sguardo di fuoco.

-Vai a quel paese mocciosetta. Spero che tu quella sera cadda davanti a tutti e ti spacchi quel bel sorrisino da deficiente-.

Detto questo, la rossa girò i tacchi e se ne andò furibonda.

-Beh... ci hai provato! Noi Uzumaki siamo dei gran testoni- Disse Naruto, scompigliandole i capelli con affetto.

-AAAAAH!- L'urlo di Ino li fece sobbalzare -Per tutti i Kami! Io e Sakura siamo tra i personaggi secondari del balletto di Kakashi! Non saremo relegate in quarta fila, Che emozione!-

-Già, è un sogno!- Esordì Sakura, felicissima. I suoi occhi verdi sembravano brillare molto più del solito.

-GENTEEE!! Mi hanno scelto per il ruolo di Mercuzio nel balletto di Yamato-sensei!- Esclamó Lee, saltellando gioioso -E Tenten è stata scelta per fare la balia!-

Il gruppo di amici era fuori di sé dalla gioia. Si abbracciavano, si congratulavano tra loro, si riabbracciavano, increduli di fronte a tanta fortuna. Gli altri ballerini li guardavano, stupiti, molti con un'espressione invidiosa stampata sul viso: non potevano credere che dei ragazzi del primo e secondo anno potessero avere dei ruoli fondamentali nello spettacolo d'inverno.

-Credo che adesso sia arrivato il momento di andare. Ko sarà qui a momenti e io devo mettere a posto le ultime cose- Disse Hinata, un po' dispiaciuta di non avere il tempo di festeggiare quel magnifico momento con i suoi amici. Un'altra settimana era volata in loro compagnia e cominciava seriamente a considerarli indispensabili: per la prima volta in vita sua aveva dei veri amici e un ragazzo che amava e ricambiava i suoi sentimenti. Non poteva credere in tanta fortuna tutta insieme e si disse, per l'ennesima volta, che sarebbe stato tutto perfetto se ci fosse stata anche Hanabi.

Sì, quella sera l'avrebbe chiamata.

Era da qualche giorno che non sentiva la sorella e doveva assolutamente raccontarle tutti gli eventi capitati in quella strepitosa settimana. Quanto le mancavano le chiacchierate con lei, la sera, sul letto della sua camera! Chissà come stavano andando le cose a New York, chissà come si trovava, se aveva degli amici veri, delle persone con cui potersi confidare. Chissà se sentiva anche lei la sua mancanza, se a volte desiderava tornare in Giappone da lei e da suo padre, al rifugio nel suo nucleo familiare. Naruto notò l'espressione malinconica della sua ragazza e si chiede a cosa stesse pensando esattamente: a volte avrebbe voluto poter occupare tutti i suoi pensieri, senza farle pensare al resto del mondo. Eppure talvolta la luce dei suoi dolci occhi perlacei si affievoliva.

-Che succede piccola?- Le sussurrò all'orecchio con discrezione, tentando di non farsi sentire dagli altri ragazzi.

-Niente amore, stai tranquillo, stavo solo pensando ad Hanabi-chan- Rispose lei, sorridendo amaramente -Talvolta mi manca moltissimo, vorrei poter abbattere questa maledetta distanza fisica che ci separa-.

Naruto le accarezzò i capelli, tentando di consolarla, ben sapendo che non avrebbe potuto colmare il vuoto lasciato da una sorella. Non aveva mai avuto fratelli, però sapeva cosa fosse la solitudine, e gli si stringeva il cuore al solo pensiero che un angelo come lei dovesse provare un sentimento così devastante.

-Ricordati sempre che io sono qui per qualsiasi cosa. Non ti lascerò mai sola, è una promessa!- Esclamò il biondino, con gli occhi colmi di determinazione.

-Hinata-chan!-

La ragazza dai lunghi capelli blu volse lo sguardo verso la provenienza di quella voce tanto conosciuta quanto amata e ritrovò il sorriso.

-Ko-chan! Sei già qui!-

-Già, ma cos'è questo fracasso? Perché siete tutti ammassati qui?- Chiese l'uomo, guardandosi intorno prima di abbracciare la sua passeggera preferita.

-Ko-chan, sarò protagonista dello spettacolo d'inverno per il pezzo di Kakashi!- Esclamò, felice -E Naruto-kun curerà la coreografia per quanto riguarda la parte di hip hop!-

Ko rimase scioccato da quella notizia inaspettata: non pensava che la sua Hina-chan si sarebbe affermata così presto alla KDA. Dopo pochi secondi di incredulità iniziale scoppiò a ridere e abbracciò la dolce ballerina dagli occhi perlacei, felice come se fosse stata sua figlia.

-È una notizia meravigliosa Hinata! Sono orgoglioso di te, e anche Hiashi-sama lo sarà, vedrai! Dobbiamo assolutamente festeggiare!-

-Grazie Ko, per una volta anche io mi sento orgogliosa di me stessa!- Disse Hinata, sorridendo -Ora vado a prendere le valige così potremo partire-.

-Ti accompagno io a prenderle- Le disse Naruto, dandole un bacio sulla guancia.

Salirono le scale di corsa, ancora increduli per la fortuna toccata loro.

-Capisci Hina-chan? È la nostra occasione, dattebayo! Kakashi-sensei mi aveva parlato di questa possibilità, ma non credevo possibile che riuscisse a convincere Danzo!-

-Aspetta... Ne avevate parlato?- Chiese Hinata, incredula del fatto che lui non le avesse detto nulla.

-Beh, considera che sono stato io a proporre il titolo "Rock 'n love"! Sarà uno spettacolo meraviglioso, vedrai. Abbiamo parlato anche delle possibili tracce da utilizzare come base musicale...-

-E perché non me ne hai parlato?- Chiese la ragazza, leggermente indispettita.

-Volevo che fosse una sorpresa! E poi te l'ho detto, non credevo che Kakashi riuscisse a convincere quella serpe di Danzo!-

Nel frattempo erano arrivati in camera. Gli altri ragazzi erano rimasti al piano terra, perciò erano soli nella stanza della ragazza. Hinata si sedette sul letto per mettere in valigia le ultime cose e Naruto si sedette al suo fianco.

Era troppo bella. Si soffermò, per l'ennesima volta da quando l'aveva conosciuta, ad ammirare i suoi splendidi lineamenti, la sua pelle candida, gli occhi chiarissimi incorniciati dalle lunghe ciglia e le labbra rosee, visibilmente morbide. Avvertì l'istinto primordiale di scaraventarsi su di lei, senza ritegno, per farla sua in quel momento. Era così pura, dannatamente pura, e quella sua bellezza verginale non faceva che stuzzicarlo ancora di più. Hinata si fermò un secondo, sentendo il letto tremare lievemente: si accorse dello sguardo di Naruto su di sé e si rese conto che quello che sentiva era il cuore del suo ragazzo in preda alle palpitazioni.

-Naruto-kun! Stai bene?- Chiese preoccupata. Naruto deglutì a vuoto, rendendosi conto che la saliva era divenuta ormai un lontano ricordo, e non resistette più: la prese tra le braccia e la baciò come non aveva mai fatto.

Era un bacio passionale, quasi bestiale, dettato da un istinto irrefrenabile che lo spingeva ad abbracciarla sempre più forte, per sentirla vicina. Avrebbe voluto fondersi con lei, fare di loro un unico elemento perfetto, farsi strada nel suo cuore e farlo battere all'unisono col suo, che ormai era letteralmente impazzito. Hinata rimase spiazzata dall'irruenza di quell'uragano biondo e dalle emozioni che l'avevano invasa immediatamente dopo.

-N..Naruto-kun...- Surrurrò, quasi impercettibilmente, quando la mano audace del biondino si introdusse indiscreta sotto la sua maglietta. Sentì la pelle bruciare sotto le dita di lui, eppure venne scossa da violenti brividi quando, ormai succube della passione, Naruto cominciò a stuzzicarle il capezzolo sinistro.

Avrebbe voluto mangiarlo. A quanto pare la sua bocca agì prima che il cervello potesse frenare l'ordine, perché Hinata si ritrovò a mordere e succhiare il collo del suo ragazzo, imprimendo per la prima volta il proprio marchio sulla pelle di lui. Quando la ragazza dagli occhi perlacei si staccò per riprendere fiato e vide il livido che aveva prodotto, però, qualcosa si spezzò.

*Ma che diamine sto facendo?*

Con una spinta Hinata allontanò Naruto da sé, spaventata dalla sua stessa reazione.

-Hinata-chan! Che succede?- Chiese il ragazzo, spalancando gli occhi cerulei: forse era stato troppo affrettato? Eppure lei sembrava ricambiare inizialmente...

Hinata non rispose: ancora scossa dalla sua totale perdita di controllo, si premette una mano sul petto. Aveva quasi paura che il cuore potesse esploderle o saltare fuori dallo sterno tanta era la potenza con cui pompava sangue. Ancora in preda alle palpitazioni, trovò finalmente il coraggio di alzare lo sguardo su Naruto, che nel frattempo la stava fissando preoccupato per il modo brusco con cui era fuggita dalle sue braccia.

-Naruto... Io... Scusa...- Sussurrò Hinata con voce flebile. Non aveva parole, non sapeva nemmeno chi fosse la ragazza che, poco prima, aveva addentato la carne di Naruto come una bestia affamata. Dov'era finita la sua timidezza? Quella che adesso le imporporava le guance con sempre maggiore intensità? Più sentiva lo sguardo sconcertato di Naruto addosso e più avvertiva il viso scaldarsi per il passaggio esagerato di sangue.

-Sai... È normale! Può capitare di lasciarsi trasportare dalle emozioni in momenti come questi. È un po' come quando balli: quando improvvisi non pensi troppo a quello che fai. Ti lasci andare, ti abbandoni totalmente alla musica e ogni tuo gesto, qualunque movimento di ogni singola parte del tuo corpo è dettato dal cuore, non dal cervello. Questa si chiama passione, Hinata. E la passione talvolta sa trasformarci, sa far uscire quella parte che teniamo chiusa dentro di noi, nascosta addirittura a noi stessi, come una farfalla che esce dal bozzolo nel quale tutti pensavano che ci fosse ancora il solito bruco-.

La ragazza dagli occhi perlacei pendeva dalle labbra del biondino, immersa in una riflessione che, pian piano, la stava rassicurando. Adesso era conscia del fatto che lei, come tutti, non era statica, non indossava sempre la stessa maschera. Ma d'altronde, proprio come Naruto le aveva fatto notare, se ne era sempre resa conto ballando: quella che lei, indefinitamente, aveva sempre definito e descritto come uno "stato di trance" in cui ricadeva nel momento in cui lasciava che la musica le entrasse nel cuore, altro non era che pura e semplice passione. Da tutta la vita associava quel fenomeno alla danza, eppure, da quando aveva conosciuto lui, quella sensazione meravigliosa l'aveva invasa anche al di fuori della palestra, dove non poteva godere del tanto familiare profumo di parquet, ma aveva a che fare con qualcosa di più dinamico, ignoto. Questo da una parte la spaventava, ma dall'altra la stuzzicava il pensiero di poter provare nuove situazioni e sensazioni; voleva viverle tutte, una dopo l'altra. Senza fretta, certo, però era più che decisa a volerle vivere.

-Naruto-kun... Grazie. Ti amo, davvero!- Bisbigliò Hinata, abbracciandolo. Il ragazzo dagli occhi cerulei ricambiò il gesto, mentre con una mano le accarezzava i lunghi capelli blu, lasciati finalmente sciolti dopo una settimana in cui erano rimasti severamente strizzati nello chignon.

-Forza, finiamo di preparare queste benedette valige e scendiamo di sotto, altrimenti Ko penserà che io ti abbia rapita!- Esclamò Naruto, sfoggiando il suo più bel sorriso. Hinata si lasciò sfuggire una risata liberatoria, dopodiché si alzò per prendere il resto della sua roba.

Sì, avrebbe vissuto tutto ciò che la vita le stava generosamente offrendo.


NOTE: Siccome non si conosce il vero nome di Sai ho deciso di utilizzare come cognome il nome di suo fratello Shin, che non comparirà in questa ff.


ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti miei cari lettori!

Beh, questa volta il ritardo non è poi così eccessivo, anche se il capitolo non è lungo come quello dell'altra volta. Certo, sono comunque quasi 4000 parole se non vado errata!

Allora, sto cercando di impegnarmi molto di più, ultimamente sto cercando di lavorare sul mio stile e pian piano mi sembra di essere migliorata almeno un pochino... Voi cosa ne pensate? Se avete perplessità, opinioni, accorgimenti vari VI PREGO, elargite consigli! Sono affamata di critiche, voglio davvero migliorare!

Vi mando un grosso bacio,

Celeste

   
 
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