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Autore: Tomoko_chan    12/08/2014    8 recensioni
Il post guerra è forse più doloroso della guerra stessa, perché la salita è più ripida di quanto non fosse prima. Il ritrovamento casuale di una tecnica antichissima del Clan Uzumaki riporterà indietro nel tempo una preoccupatissima Hinata e un Naruto ultra bisognoso dell'affetto dei genitori. Un viaggio che è effettivamente la ricerca di quel qualcosa che manca: perché una guerra sconvolge e lascia tante ferite, tante cicatrici, ma ti lascia senza amore. Un viaggio che metterà a dura prova i sentimenti di Naruto, che cercherà ancora una volta l'aiuto della nostra moretta. Come finirà?
***
[NaruHina doc.] [Accenni MinaKushi]
Vincitrice del contest "Il linguaggio dei fiori" indetto da Naruhinafra sul forum di EFP e dei premi "Miglior affinità di coppia", "Miglior IC", "Premio Grammatica" e "Premio fiore".
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto, Minato/Kushina
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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In cerca di... (te)​
 
♦ Qualcosa da amare


 
Si era fatta una doccia veloce e aveva indossato una maglia lunga appartenente a Kushina al posto del pigiama. Si era riavviata i capelli con calma, aveva appoggiato le mani al lavandino e, guardandosi allo specchio, aveva emesso un profondo sospiro.
Non voleva andare nell’altra stanza, no di certo, anche se si sentiva stanchissima. Erano due giorni che non dormiva e adesso sentiva di poter crollare, così non aveva scelta; ma andare in contro al proprio destino dalle parvenze di un uomo alto e biondo non era esattamente la cosa che gli andava più a genio di fare.
Invocò tutti i Kami sperando di trovarlo addormentato e uscì dal bagno per tornare in stanza in punta di piedi. Scostò la porta e osservò l’interno buio, solo la luce lunare a rischiarare quell’oscurità, portando inevitabilmente il proprio sguardo sul viso di Naruto, dove la luna si posava. Aveva gli occhi chiusi.
Cercando di non far rumore – e abbassandosi la maglia come meglio poteva, dato che per i suoi gusti era troppo corta – entrò in stanza chiudendosi la porta alle spalle, per poi infilarsi nel suo futon, proprio accanto a quello di lui. Naruto le dava le spalle, steso su un fianco, e lei non poté che sospirare sollevata.
Sentiva il suo calore anche a distanza e, inspirando forte come faceva sempre prima di dormire, venne sopraffatta dal tenue profumo d’arancia che distingueva il biondo. Tremò all’idea di essergli così vicina e provò il bisogno estremo di avvicinarglisi ancora, di toccarlo, di stringerlo.
Strizzò gli occhi, tentando di distogliere la concentrazione da quei pensieri assurdi, e cercò di rilassarsi, finalmente pronta per cadere fra le braccia di Morfeo. C’era silenzio, i grilli cantavano in lontananza, la luce fioca della Luna non le dava fastidio. Era tutto molto calmo, come doveva essere la notte. Il suo pensiero tornò a Naruto, quando pensò che in fondo non russava neanche così tanto da non farla dormire… aspetta.
Aprì gli occhi, improvvisamente scioccata. Naruto non russa, pensò ancora, “allungando” le orecchie, strano. Rimase in ascolto tentando di udire anche il minimo rumore, ma tutto ciò che sentì fu il suo respiro lento e perpetuo. A quel punto, c’erano solo tre possibilità: o era diventata sorda, o lui aveva fatto una cura e adesso non russava più oppure… oppure era sveglio. Tremo, osservando la sua schiena muoversi pacatamente.
<< Na-Naruto-kun? >> provò, incespicando un poco << Sei sveglio? >>
Attese, ma non ottenne risposta, così tornò a fissare il tetto. Chiuse gli occhi, adesso più sicura, tentando di tornare a dormire. Probabilmente, Naruto aveva smesso davvero di russare nel sonno.
<< Hinata. >> sentì dire all’improvviso, con voce roca e profonda, ancora più calda nel silenzio della notte.
Spalancò gli occhi, presa alla sprovvista, e si voltò verso di lui: Naruto si era girato sull’altro fianco, adesso molto più vicino a lei, e la guardava con occhi grandi, sgranati, di un blu intenso e notturno.
<< Non riesco a dormire. >> spiegò immediatamente interpretando i suoi pensieri alla perfezione << Stavo pensando a oggi, a come abbiamo passato questa giornata folle. Sai… avevo molto bisogno dei miei genitori, nell’ultimo periodo. >> chiuse gli occhi per un attimo, quasi stanco, poi tornò a guardarla << Da quando è finita la guerra mi sono sentito completamente solo. Tutti avevate il vostro ben daffare e io, dopo essermi occupato tutto il giorno per non pensare, tornavo a casa e non trovavo mai nessuno. A volte non riuscivo a dormire… esattamente come la notte scorsa, quando sei venuta da me. >>  le sorrise dolcemente << E’ strano ma... credo proprio che tu mi abbia salvato un’altra volta, Hinata. >>
Hinata, stupita, non sapeva che dire. Balbettò a malapena il suo nome.
<< E stavo pensando anche al mio comportamento di stamattina. >> si grattò il naso, imbarazzato << Credo proprio di doverti delle scuse… non è da me risponderti duramente. E’ solo che avevo proprio bisogno di incontrare ancora i miei genitori… Perdonami. >>
<< Tra-tranquillo, Naruto-kun. >> rispose Hinata, distogliendo lo sguardo, in modo da trovare il coraggio di dire ciò che pensava << Infondo ti capisco bene. Anche io vorrei rivedere mia madre… a volte temo di non ricordarmi più il suo viso. >>
Naruto aprì la bocca, sorpreso << Tua madre è… >>
<< Morta, qualche giorno dopo la nascita di Hanabi. >> spiegò la ragazza, concludendo la frase per lui << Era molto cagionevole e non è riuscita a sopportare un secondo parto. >>
<< Io… non… non ne avevo idea… >> mormorò il biondo, sconvolto << Mi dispiace tanto… >> allungò una mano e scosse un attimo la spalla della ragazza  << Allora è deciso, domani, prima di andarcene, passeremo un po’ di tempo con tua madre! >>
<< Ma… Naruto… >> tentò lei.
<< No, non voglio sentire “ma”! >> rispose il ragazzo, sorridendo << Non vedo perché no. >>
Hinata gli sorrise, annuendo flebilmente. Non era del tutto convinta, ma con lui al suo fianco era tutto diverso. Cominciò a pensare a sua madre, tentando di ricordare il suo viso, così non si accorse che Naruto non aveva smesso di fissarla, guardandola in un modo totalmente diverso, per la prima volta.
Si riscosse dai suoi pensieri soltanto quando sentì due polpastrelli bollenti spostarle delicatamente una ciocca di capelli dal volto, portandola dietro all’orecchio. Lo osservò. Naruto si era appoggiato ad un gomito, vicino a lei, in modo da poterla guardare dall’alto con occhi quasi scuri e magnetici, mentre con due dita tremanti continuava a toccargli i capelli. Sentiva il suo respiro caldo ad una spanna dal viso, abbastanza da farla tremare di piacere quando quel calore le penetrò nel corpo, nelle membra, nelle ossa, scuotendola con un brivido.
<< Hinata… tu per me sei un mistero. >> ammise il biondo, la voce ancora più bassa se era possibile << Continui a cambiare, non ti fermi. So solo che sei diventata forte, tanto, che hai solidi principi, che non ti arrendi mai, che hai subito tante ingiustizie nella tua vita… un po’ come me. >> vide Naruto tremare, forse per una insicurezza che a parole non dimostrava. << Tu ci sei sempre stata per me… sento che siamo così simili. >>
La mora lo guardò, stupita da quelle parole che non si aspettava minimamente. Lui si stava aprendo con lei, mostrandole i meandri del suo cuore e lei non poteva che essere felice. Ma voleva di più… lo voleva più vicino… e per la prima volta da quando era nata, forse, decise di prendersi ciò che desiderava. Lo abbracciò, istintivamente, facendo forza con i reni per alzarsi un poco.
Si ritrovarono seduti e dopo un attimo di esitazione Naruto ricambiò la sua stretta, avvolgendole i fianchi con un braccio e perdendo una mano fra i suoi capelli, che percorse per tutta la sua lunghezza, lentamente, per poi premerle la nuca ancora più addosso, bisognoso. Hinata lo sentiva tremare e si chiese come fosse possibile. Ringrazio i Kami per quel miracolo e le batté forte il cuore per l’emozione di sentirlo così desideroso del sua affetto. Si ritrovò faccia a faccia con la fonte di quella forte fragranza di agrumi che la riscaldava tutta; si aggrappò alla sua maglietta, alla sua schiena, mentre inspirava  il profumo dal suo collo, stringendolo forte; avrebbe voluto morderlo, farlo suo: sentiva di amarlo, sentiva di averlo sotto la pelle, nel sangue, nel cuore, facendola ardere di passione: lo desiderava. Ma ebbe paura e tremò vigorosamente mentre lo sfiorava con il naso, per poi baciargli la clavicola rimasta scoperta. Lo sentì sospirare di piacere.
Non seppe esattamente come avvenne, non ebbe il tempo di pensare né di capire, ma si ritrovò stesa nuovamente sul futon, Naruto a cavalcioni su di lei, la sua bocca sulla guancia, sul lobo, sul collo, sulla spalla.
<< Hinata... >> sussurrò, con voce spezzata da baci e ansimi << Oh, Hinata… >>
Continuava a toccarla spasmodicamente, desideroso di sentirla il più vicina possibile, infilando una mano fra i suo capelli, toccandole la pelle nivea delle guance, quella del collo, intrecciando le mani alle sue. Hinata non capiva più niente, ma all’improvviso sentì il calore di una delle grandi mani infilarsi sotto la maglietta, sfiorandole appena un fianco.
<< Ah… >> le sfuggì un gemito, incontrollabile, e Naruto si fermò di colpo, ritraendo le mani dal suo corpo, inspirando forte per ritrovare l’autocontrollo. Si guardarono intensamente, occhi negli occhi, senza mai distrarsi, il fuoco ad impossessarsi di loro.
Cosa cavolo è successo?  Hinata cercò di rifletterci, ansante e mezza scoperta, come è cominciato tutto questo? Era tutta colpa della sua voce, di quella maledetta voce calda, soprattutto mentre diceva quelle parole aspettate a lungo, erano simili… Quella voce che la disarmava, che le faceva perdere le inibizioni, che le faceva venire voglio di zittirlo con un bacio. Oh Kami, gli ho baciato il collo… pensò, prendendo a darsi le colpe, ho desiderato le sue mani, i suoi tocchi… che mi prende? Non smise di guardarlo mentre pensava, osservando il modo in cui si era irrigidito, incapace di dire o fare qualcosa di diverso.
Perché ha smesso di colpo? Le sue insicurezze tornarono a fare capolino, anche se in modo diverso. Ho fatto qualcosa che non dovevo? Non mi vuole più?
<< Hinata. >> chiamò, mentre i suoi occhi si incupivano all’improvviso << Vuoi che ti accarezzi ancora? >>
Che domanda strana, assurda. Naruto pareva insicuro, eppure, se solo fosse stato capace di leggere nella mente, avrebbe riso dei pensieri ben peggiori che faceva la ragazza. “Vuoi che ti accarezzi ancora?” sembrava la richiesta di un permesso, di conferme, di parole. Quella frase sembrava avere il significato di “mi ami ancora?”.
<< Ti amo da morire, Naruto. >> non mormorò, non sussurrò, non arrossì, non titubò. Lo disse, semplicemente, senza remore, perché se c’era una cosa sui cui Hinata era certa era che l’amava senza freni, sempre pronta a rischiare anche tutta la sua vita, per lui. E lui sembrava non aspettasse altro.
Naruto la guardò in un modo diverso ancora; i suoi occhi trasmettevano amore, passione e tanta possessione, mentre lasciava scorrere lo sguardo su di lei.
Passò le mani sulle sue gambe nude, lentamente; si infilò sotto la sua maglia, toccandole i fianchi morbidi, passando i polpastrelli fra le costole; si appoggiò ad un braccio, avvicinandosi pericolosamente a lei, mentre con l’altra mano le sfiorava le mani, percorreva il braccio, saliva sulla spalla e finiva per accarezzarle il collo flessuoso, la guancia, delicata; poi le sue dita arrivarono alle labbra rosee, ne delinearono i contorni, ne saggiarono lo spessore. Poi Naruto si mosse ancora, appoggiando i gomiti ai lati del suo viso, mentre le mani giocavano ancora con i capelli color notte. La guardò negli occhi bianchi per un attimo ancora, ammirato, per poi chiuderli e abbassarsi ad una lentezza disarmante; la baciò, lentamente, dandole il tempo di abituarsi e di coordinare i respiri, assaporando quel momento in ogni stanotte. La baciò a lungo, tutta la notte.
Si dice che il vero amore sia quello che respira al tuo stesso ritmo.
 

 
Angolo Autrice~
Eccomi qui! Sono tornata, in ritardo, I know! Ma eccomi qui, ed ecco una
nottata di fuoco fra i nostri due beniamini. Il primo bacio! Spero che la
storia vi sia piaciuta, davvero!
Gente, ho vinto il secondo posto con http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2714585&i=1
e spero che vorrete darci un'occhiata! A presto n.n
   
 
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