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Autore: IdolHugMe    13/08/2014    0 recensioni
Presente quei momenti che ci sei fisicamente ma non ci sei mentalmente? Bene, ero così.
Esiste un detto che dice ‘Per farlo innamorare devi farlo ridere’, bhe, non esiste detto più vero di questo.
Di lui mi rimanevano solo i ricordi di quei due, veloci, incontri.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg
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Papà ma tu e papà Liam avevate avuto altri fidanzati prima?》 -domanda la piccola guardando entrambi i papà-

Si, ma non parliamo di questo ora》 -risponde Liam molto velocemente per chiudere il discorso per poi continuare la frase con- 《dai amore, continua. Raccontagli del nostro primo appuntamento

Si si papino, voglio sapere cosa avete fatto》 –riprende la piccola stringendo a se il suo pupazzo preferito.

Allora》 -il ragazzo continua a raccontare cosa successe quella giornata mentre sul suo viso si dipinse un sorriso-

"Zayn pov."

Ero evidentemente  nervoso e Waliyha non era molto d’aiuto; continuava a darmi fastidio fino a quando Doniya non la riprese.

Provai l’intero guardaroba, nulla sembrava andar bene per un occasione simile.

-Rido ancora al pensiero delle sue parole, le parole di una bambina di 9 anni.-

《Zayn, stai benissimo con ogni cosa ma per sicurezza indossa un vestito di mamma》 –cambiò tono di voce ed espressione del viso trasformandosi in un toro geloso- 《PERCHE’ TU SEI MIO》

Io, Waliyha e Doniya scoppiammo a ridere divertiti guardando quel visino così angelico trasformarsi, tutto d’un tratto.

Il tempo passava troppo velocemente, dovevo ancora fare un sacco di cose così decisi di andarmi a fare una doccia per schiarirmi le idee.

Circa venti minuti dopo, finì la doccia e mi avviai in camera mia dove trovai un meraviglioso e direi appropiato completo.

Si, l’aveva scelto mamma Trisha.

Pensai di essere fortunato di avere una mamma così, avrei seriamente dato di matto se avessi dovuto riprovarmi tutti gli abiti presenti nel mio armadio.

Una volta indossata una t-shirt bianca a maniche corte con sopra un giacchetto di pelle nero accompagnato da un paio di jeans attillati, anch'essi neri, dopodiché mi avvia nel luogo prestabilito anche se mancava più di un’ora; odiavo essere il ritardatario.

Durante tutto il tragitto continuai a crearmi un discorso in testa, conoscendomi avrei fatto sicuramente una delle mie solite figuracce.

《Ciao Liam, questa sera sei veramente belliss》 –parlavo tra me e me- 《no, oddio no, è veramente banale》

《Ehi ciao, non ti ricordavo così bell》 -continuavo a parlare da solo come un povero pazzo- 《no  oddio, è troppo stupido》

Continuai così per un quarto d’ora senza accorgermi di essere arrivato al luogo dell’inconto.

Per i dieci minuti successivi camminai avanti e indietro cercando di cacciare via il nervosismo.

I risultati non erano dei migliori così, appena si liberò una panchina, mi sedetti tenendomi la pancia che iniziava a fare i capricci per via dell’agitazione.

Un paio di minuti dopo, avevo la testa chinata ed una voce soave e familiare sussurró 《Ehy Zayn, quanto tempo》

-Liam stranito dal racconto interruppe il Moro e disse: 《Ma.. noi non ci siamo incontrati così!

Il Moro ignorò suo marito e riprese a raccontare. 

"Zayn pov."

Alzai la testa e la persona che mi trovai davanti era l'ultima che volevo vedere quella sera.

Con netta scocciatura lo salutai freddamente sperando che il ragazzo percepisse che la conversazione non avrebbe dovuto continuare.

Testardo come sempre lui si sedette accanto a me portando un braccio dietro la mia schiena.

《Senti Mark, cosa vuoi?》 esclamai innervosito dai suoi comportamenti mentre lui ridacchiava divertito e poi mormoró 《Principessa perchè ti innervosisci?》

Sbuffai scocciato quella presenza e controllaio l'orologio.

《Cavolo, è giá passata un ora》esclamai guardandomi attorno.

Pensai di andare via, ormai non sarebbe piú venuto e piuttosto che passare la serata con Mark avrei preferito tornare a casa e mettermi a dormire.

Mi alzai dalla panchina e mi avviai verso casa.

Tra un sospiro ed un calcio a qualche sassoliso mi scontrai goffamente con qualcuno cadendo a terra come un sacco di patate.

《Ehi, attenzione a dove cammini》 esclamai alzando la testa e solo allora mia accorsi che il ragazzo con la quale mi scontrai era lui, Liam.

Tese la mano verso di me per aiutarmi a tirarmi su, cosí senza pensarci due volte l'afferrai prontamente e mi diedi lo slancio.

《Pensavo non saresti piú venuto》 mormorai appena incrociando il suo sguardo.

Scosse la testa sorridendo 《Non mi sarei fatto scappare un'occasione del genere》

Gli sorrisi dolcemente e ci incamminnammo dentro il locale ed una volta preso posto ci fissammo per un paio di minuti, che parvero ore, fino a quando un cameriere non interruppe il gioco di sguardi esclamando 《Volete ordinare?》

Liam distolse lo sguardo portandolo sul cameriere mormorando con la sua voce soave 《Un caffè senza zucchero》 ordinai subiti dopo di lui 《Io prendo un fruppuccino alla nutella con doppia nutella, doppia panna e doppio cacao》 mi guardarono entrambi con gli occhi spalancati e mentre il cameriere si allontanava, Lee esclamó:

《Prendo lo stesso che ha preso lui》

《Ehi, tu non devi stare attento alla linea?》

Scoppiammo entrambi a ridere come due bambini al parco giochi.

《Zayn》 mormoró Liam interrompendo le risate 《Che fai nella vita?》

《Disegno, per me stesso》 abbassai il tono di voce 《cioè, non ho mai mostrato mai a nessuno i miei disegni, ma, vorrei comunque farlo come lavoro, e tu?》

Liam senza pensarci due volte rispose 《Nulla di che, solo.....》 si soffermó a pensarci e poi continuó con 《No, nulla di che》

Arrivó il cameriere con le nostre ordinazioni prima che potessi scavare piú a fondo e come si allontanó, vostro padre cambió discorso.

《Che fai nel tempo libero?》 chiese lui.

《Bhe, passo il tempo con quei due scalmanati dei miei amici. Harry e Louis, tu?》

《Capisco...io sono sempre con Niall》

《N-niall è il tuo ragazzo?》

Lui scoppió a ridere di gusto e dopo una manciata di minuti mi guardó scuotendo la testa 《Assolutamente no, è il mio migliore amico》 continuó subito notando la mia espressione 《sei geloso, Zayn?》

Scossi la testa energicamente sperando di non arrossirre e questa volta cambiai io discorso

《Hai degli hobby?》 mormorai appena.

Lui si accorrse del leggero rossore sulle mie guance e rispose 《prima ne avevo uno, da poco ne ho iniziato un altro》

Piegai la testa non capendo senza mai distogliere lo sguardo da lui, mentre continuó 《Canto con Niall ogni tanto, da poco abbiamo iniziato a cantare in alcuni locali》

《E l'altro?》 chiesi curioso ma la nostra conversazione venne interrotta dalla mamma di Liam che lo chiamó.

Lui si scusó e si alzo dal tavolo andando a parlare all'esterno del locale.

Io lo aspettai al tavolo picchittando le dita su di esso fissando i due bicchieri vuoti attendendo il rientro di Leeyum.

Solo cinque minuti dopo rientró e si sedette chiedendomi ancora una volta scusa, continuando con 《Mamma è preoccupata, sono circa tre ore che siamo qui e fuori si è fatto buio. Se per te non è un problema, dovrei tornare a casa》

《Capisco, non c'è alcun problema peró avrei piacere di accompagnarti, sempre se non ti credo diasgio》 risposi subito dopo.

L'idea di non vederlo chissà per quanto altro tempo mi distruggeva e cosí cercai di passare piú tempo possibile con lui.

Mi alzai e mi affrettai ad andare alla cassa, volevo assoultamente pagare io il conto, ma lui capí le mie intenzioni e affrettó anche lui il passo.

Una volta alla cassa tra solletico, risate e leggero spintoni riuscí a pagare il conto.

Uscimmo dal locale incamminandoci verso casa.

《 Abiti lontano Liam?》 cercai un modo per farlo parlare.

La sua voce riusciva a farmi star bene.

《Una decina di minuti a piedi》 rispose lui abbracciandosi le braccia muovendo le mani su di esse per scaldarsi.

Lo notai cosi si sbottonai la giacca e gliela poggia sulle spalle.

Lui, imbarazzato, giró la testa verso di me e mi sorriae dolcemente.

Ricambiai quel sorriso.

《Mi faresti sentire come canti?》 chiesi ricordando la conversazione avuta nel locale.

《Cosa?》 rispose lui arrossendo di botto 《Qui? Ora?》

《Ti vergogni?》 lo guardai notando la sua difficoltá.

Lui annuí stringendosi la giacca che gli poggiai sulle spalle in precedenza.

《A proposito, hai detto di avere due Hobby ma ne hai citato solo uno》

Lui ridacchió dicendomi 《Pensavo non me lo avrestibpiú domandato》

《Che intendi dire?》

《Credevo non mi avresti chiesto informazioni sul mio secondo hobby》

《Non avrei dovuto?》

《No, anzi....》

《Allora? Qual'è?》

《Guardarti!》

Al suono di quelle parole un sorriso si dipinse sul mio volto che svaní non appena mi accorsi di essere arrivato a destinazione.

《Io sono arrivato》 mormoró lui dando le spalle al cancello che dava l'accesso al vialetto che lo avrebbe portato a casa 《grazie della bella serata, Zayn》 continuó.

Sorrisi guardandolo e mi avvicinai lentamente a lui.

Anche lui lo voleva, cosí socchiuse gli occhi e inclinó la testa ma a quando arrivai a pochi millimetri dalle sue labbra una donna alla finestra urlo il suo nome.

Lui sussultó del lo spavento e aprí immeditamente il cancello entrando subito dopo 《D-devo andare, scusa》

Non realizzai subito quello che stava accadendo e solo quando rischiai di sbattere la faccia contro al cancello aprí gli occhi e lo guardai ascoltando quelle parole e annuendo solamente.

Il ragazzó si affrettó ad entrare nel portone di casa.

Restai a fissare il portone sperando che lo riaprisse e corse fuori ma nulla da fare, cosí tornai a casa e mi misi a letto senza smettere di pensare a lui.

-

April esclama con la sua voce squillante 《Papá Liam, chi ti chiamó dalla finestra? E cosa ti disse?

Lo guardo curioso anche io essendo all'oscuro di tali eventi.

Lui si siede comodo sul letto rispondendo alla domanda della piccola.

"Liam pov."

Chiusi il portone poggiandomi con la schiena contro sorridendo come un ebete continuando ad avere davanti gli occhi le scene di quella serata e solo quando il rumore di una vecchia porta seguito da uno strillo che richiamava il mio nome tornai sul pianeta terra.

Corsi su per le scale facendendole due a due e quando entrai in casa trovai mamma Karen e Nicole pronte ad affogarmi tra domande su domande.

Mi avvia in camera mia mentre dietro di me le due donne iniziarono con il terzo grado.

《Chi è?》

《Dove lo hai conosciuto?》

《È carino?》

《Come si chiama?》

《Ti tratta bene?》

Esausto mi girai e strillai 《Basta! Non risponderó a nessuna delle vostre domande! Ora voglio solo riposare》

Entrai in camera mia e mi distesi sul letto continuanso a pensare al bellissimo moro con il sorriso splendente.

   
 
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