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Autore: Strega_Mogana    13/08/2014    3 recensioni
La pioggia é sempre stata lo sfondo della loro storia. O, per lo meno, degli eventi più importanti della loro storia.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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VOLUME III
Come il sole bacia la pioggia



Cinque settimane dopo



Questa volta indossa una veste da strega color muschio. Il mantello leggero le ricade dietro la schiena con eleganza. L'ombrello continua a lasciare gocce grosse come galeoni su pavimento.
Fuori la pioggia scende con ferocia, le gocce sono grandi come chicchi d’uva e martellano il vetro della finestra.
La giornata perfetta per stare con lei sotto le lenzuola.
- Potresti almeno collegare il camino al Ministero.- commenta la strega; estrae la bacchetta e inizia ad asciugare i vestiti bagnati con un getto di aria calda.
- Non voglio rischiare. – le risponde senza alzare gli occhi da una lettera che sta scrivendo.
- Almeno quando sai che io sto per arrivare.
- Si chiederebbero perché devi apparire direttamente nel mio camino e non nel camino della tua stanza.
- Puoi sempre rispondere che non vuoi che una saccente SoTutto entri senza il tuo controllo nel castello.
Il tono è polemico, il Preside se ne accorge subito. Solleva lo sguardo dalla pergamena, un sopracciglio si incurva in una muta espressione sorpresa.
Lei sbuffa infastidita.
- So che il mio superiore è venuto qui a chiederti quanto manca alla fine della relazione e che tu gli hai risposto – cito parole tue - che hai di meglio da fare che seguire una saccente SoTutto per il castello.
Vuole sorridere di fronte a quello sguardo arrabbiato ed estremamente eccitante, ma sa che la farebbe infuriare ancora di più e non è saggio far arrabbiare Hermione Granger.
- Conosci la situazione. - è la sua unica risposta.
Torna a concentrarsi sulla lettera e la strega sbuffa ancora più contrariata. Si siede di fronte alla scrivania. Con la coda dell'occhio il mago la vede insolitamente agitata, continua a torturare uno dei ricami della veste, ogni tanto lo guarda e poi abbassa di nuovo la testa.
E' fastidioso.
- Devi dirmi qualcosa, Hermione?
- Tra due mesi si sposa mia cugina. Siamo molto legate, è come una sorella maggiore. Sono la sua damigella e indosserò un orribile vestito color verde mela solo per renderla felice. Vorrei... vorrei che tu venissi con me…
Il mago non alza lo sguardo. Ha sentito la richiesta, ma teme di non aver capito bene.
- … come mio compagno. – finisce la frase con un sospiro Hermione.
No, ha capito perfettamente la sua richiesta.
- Non mi sembra il caso.
- Perché?
- Lo sai perché.
- Se vuoi posso presentarti come l’uomo che mi porto a letto da cinque settimane.
Solleva lo sguardo e abbandona definitivamente la piuma sulla scrivania. E’ perplesso il mago vestito di nero che da cinque bellissime settimane non sente più il suo animo coperto da una cappa di opprimente grigio.
- Non è solo sesso. Lo sai, Hermione.
- No, invece. Io non lo so. La scuola finirà tra qualche giorno Severus.
- Ne sono consapevole.
- E io ho consegnato la mia relazione questa mattina.
- Credevo… credevo che non fosse terminata.
- E’ finita già da qualche giorno, ho ritardato la consegna per stare qui. Con te.
- Non avresti dovuto farlo.
Non è così che dovrebbe suonare questa frase, lui se ne rende conto non appena la pronuncia. Non vuole che lei ritardi le consegne per lui perché lui non va da nessuna parte senza di lei.
- A quanto pare no.
Appunto lei non ha capito.
- Hermione…
- Cosa vuoi fare quest’estate, Severus?
La domanda lo coglie di sorpresa.
- In che senso?
- Quando io sarò a casa mia e tu casa tua. Quando non avremo più un luogo in comune. Cosa vuoi fare, Severus? Vuoi ancora vedermi?
- Certo, Hermione. Lo sai.
- No, Severus. Non lo so. – ripete di nuovo lei, sta quasi urlando, è furiosa come una leonessa affamata che punta la gazzella indifesa. – Ci vedremo in pubblico? Alla luce del sole, Severus? Potevo tenere la cosa nascosta qui perché stavo lavorando e non era professionale sbandierare al mondo la mia relazione con il Preside della mia vecchia scuola dove mi ero recata per una ricerca. Ma ora sono libera di dirlo. Posso dirlo a miei amici che mi sono innamorata di te Severus o il tuo mondo da perfetto eremita va in frantumi?
- Innamorata?
Ancora una volta il tono non è quello giusto, lei scatta in piedi ferita.
- Ti stupisci, Severus?
- E' presto.
- Sono abbastanza grande per capire quando non è solo un vaga infatuazione o meri istinti primordiali. Ma a quanto pare tu no.
- Hermione non è così semplice.
- Benissimo,- lei afferra l'ombrello e gli lancia un'occhiataccia – quando diventerà semplice fammelo sapere. Ma non posso garantirti che starò qui ad aspettarti per tutta la vita.
Lei esce senza dire più una parola. Sa che deve fermarla. Vuole chiamarla.
Ma resta al suo posto e a bocca chiusa.

* * * *


Tre mesi dopo


- Sposami.
Voleva dirle che le era mancata, che quei tre mesi senza di lei erano stati una tortura. Una continua agonia in un'estate troppo torrida e senza un acquazzone che gli ricordasse la loro storia. Così torrida che dal dolore non era riuscito nemmeno a versare una lacrima, bruciavano troppo negli occhi per scendere. E aveva paura che un'acquerugiola sarebbe diventata un nubifragio.
Forse non è un caso che oggi piova, come la prima volta che è entrata nel suo ufficio, come la prima volta che hanno fatto l'amore, come quando si sono lasciati.
Forse Albus da lassù sa perfettamente che gli serviva un'intensa pioggia per decidere di andare da lei, per dirle che era sempre stato tutto ma era ancora troppo spaventato per lasciarsi andare del tutto.
Forse ci voleva quell'acquazzone per fargli capire che si era innamorato.
E quando l'ha vista uscire dal Ministero, senza l'ombrello rosso, sorpresa dalla pioggia come la maggior parte delle persone che erano uscite quella mattina per recarsi in ufficio non aveva resistito; anche il ritrovamento del vecchio anello di sua madre non sembra più casuale.
Non crede in un paradiso, ma è certo che se ci fosse un qualunque aldilà dopo la morte, Albus è là che li fissava con un sorriso sulle labbra e un ghiacciolo al limone in mano. Forse accanto a lui c'é Lily che li guarda, forse anche sua madre.
La strega incrocia le braccia al petto e gli lancia un'occhiata strana.
- Lo sai che se ti sposo tutto il mondo magico lo saprà?
Severus trattiene un sorriso divertito e annuisce.
- Lo saprebbero i miei famigliari. I miei amici e i tuoi colleghi a Hogwarts.
- Me ne rendo pienamente conto.
- Ho un'altra cugina che si sposa l'anno prossimo e dovrai accompagnarmi, come mio marito.
- Va bene.
- Sei capace di sopportarlo Severus? Ti va bene se il mondo sa di noi? Perché io non ho nessuna intenzione di mentire.
Si avvicina a lei con pochi veloci passi, l'afferra in vita. I vestiti sono freddi eppure può sentire il calore della sua pelle attraverso le vesti.
Sente gli occhi dei passanti sulla sua figura, spettatori non paganti e non voluti di un fatto unico e meraviglioso, ma non gli importa del loro giudizio. Non gliene era mai importato quando era un traditore agli occhi di tutti, figurarsi ora.
- Non ti lascerò più andare via. - le sussurra a pochi millimetri dalle sue labbra – Non rifarò lo stesso errore e se vuoi posso andare ora alla Gazzetta del Profeta e chiedere che venga messo l'annuncio del nostro matrimonio in prima pagina. Sono disposto anche ad invitare Potter.
- Fai davvero sul serio allora. - Sorride la strega e gli allaccia le braccia al collo come la prima volta che si sono baciati. - Molly vorrà organizzare una festa di fidanzamento, sarai accerchiato da tutta la famiglia Weasley, dovrai venire ai pranzi della Domenica, a quello di Natale e ai compleanni. Anzi è probabile che anche il tuo compleanno verrà festeggiato alla Tana. Non ti infastidisce?
- Al momento l’unica cosa che mi infastidisce è la distanza che separa le nostre labbra.
Lei sorride e gli sposta una ciocca bagnata dal viso.
- Ci prenderemo un malanno se restiamo ancora sotto questa pioggia.
- Prima ti bacio. Poi penserò a toglierti personalmente questi vestiti bagnati.
Hermione ride e annulla la distanza che li separa per unire le loro labbra in un bacio che sa di pioggia e sole.


FINE


   
 
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