Capitolo IX
- L’inizio della fine -
Mancava qualche secondo a
mezzanotte, salutò velocemente tutti e si materializzò davanti ai cancelli di
Hogwarts, corse a perdifiato verso il giardino e arrivò appena in tempo per
vedere il primo fuoco: si stava delineando in una faccia, capì che l’aveva
sparato Miriam vedendo la ragazza vicina al razzo e usò la magia.
La faccia si delineò come
quella di Miriam; la ragazza si voltò e lo vide. Gli corse incontro e gli gettò
le braccia al collo, poi si voltò verso Zecks che stava sparando il suo:
‘Speriamo che almeno quest’anno mi noti…’
Aliack la vide sorridere e
le chiese: - Che significa?
- Non dovresti saperlo…
vabbè, fa finta di non saperlo: Zecks è innamorato di Nerix.
Sbarrò gli occhi e la guardò
smarrito.
- Stai bene? Mi sembra
esagerata come reazione…
- Sì, è solo che non me
l’aspettavo… è strano pensare che a Zecks possa piacere una come Nerix…
Nel frattempo Nerix aveva
sparato il proprio: ‘Io non rinuncio.’
Pregò che quella frase non
si riferisse a “quello”. Miriam si staccò da lui per sparare un altro razzo.
‘Continuerò a sperare di non rivedere quel volto.’
Aliack capì che la ragazza
non aveva ancora superato il terrore di Voldemort, però capì che aveva
ritrovato la speranza. La strinse a sè. Si voltò e vide Zecks accendere un
fuocherello; tutti e quattro si sedettero intorno al fuoco e cantarono le varie
canzoni tradizionali che avevano sentito nel loro viaggio: cantarono in russo,
rumeno, inglese, svedese, italiano, tedesco, irlandese, norvegese, francese, ungherese,
creolo e spagnolo.
Parlarono davanti a quella
fioca luce fino all’alba, poi decisero di riposarsi e si accamparono nel
giardino del castello.
Erano già passati due mesi
da quel giorno.
Era nell’aula di
divinazione e ascoltava controvoglia quella “simpatica” prof., la guardò negli
occhi e trattene le risate vedendo le pupille ingrandite all’inverosimile.
Si girò verso il cugino e
lo vide mentre parlava con Pansy e si chiese se quei due fossero insieme.
Alla fine dell’ora fu la
prima ad uscire e si diresse verso il sotterraneo di Piton. Sentì delle voci e
riconobbe Aliack e Nerix, si separò dal gruppo dei Serpeverde e andò verso le
voci. Svoltò e vide Zecks ascoltare attento. Il ragazzo le fece cenno di tacere
e lei iniziò ad ascoltare.
- Aliack, devi dirglielo.
- Stai scherzando? Se lo
facessi la perderei.
- E io non posso
sostituirla?
Sia lei che Zecks
s’irrigidirono. Il ragazzo guardò per terra, mentre Miriam rimase immobile a
fissare il vuoto. Ripensò alla frase che le aveva detto Aliack, alle sue scuse
insensate, forse la verità stava per venire a galla…
- Nerix, sai benissimo
quanto la ami…
- La ami così tanto da
tradirla?
- Sai benissimo che quello
che è successo per me non ha alcun senso.
Uscì dal nascondiglio e
disse: - Per me invece ne ha. – se ne andò verso il sotterraneo seguita da
Zecks.
Entrò nell’aula sotto lo
sguardo severo di Piton e tentò di scusarsi dicendo che si era dimenticata un
libro nell’aula di divinazione.
Fece la pozione
silenziosamente e la consegnò con un’ora di anticipo rispetto al resto della
classe e ritornò verso il dormitorio Serpeverde.
Quando arrivarono anche gli
altri, Draco le disse che fuori c’era Aliack.
Si alzò decisa a scoprire
la verità; lo vide appoggiato al muro e gli andò incontro.
- Miriam, ti giuro che non
volevo…
- Dimmi che cos’è successo.
Lo vide esitare, ma alla
fine le rispose comunque: - Ti ricordi di quando tutti hanno scoperto che eri
un mangiamorte? – assentì col capo – Ti ricordi che la notte mi sono alzato
dicendo che andavo a fare un giro? In realtà sono andato da Nerix. Avevo
bisogno di parlare con qualcuno, di sfogarmi e mi è venuta in mente solo lei.
- Che cos’è successo?
- Inizialmente le ho
parlato, poi però lei mi ha detto che si era innamorata di me e… abbiamo fatto
sesso… non so perchè l’ho fatto, io ti amo alla follia, però in quel momento
io…
- È successo solo una
volta?
- No… è successo anche
quando non ci siamo incontrati per un po’… tutte le sere andavo da lei…
Sorrise amara. – E dici
ancora di amarmi? Non ci sono io e vai da lei? Te l’avrei accettato quella
volta perchè sei un cuore tenero, ma non accetto il fatto che tu l’abbia fatto
così tante volte!
- Miriam, lo so che è stupido
da dire, però per me non significa niente…
- Quindi, oltre ad illudere
me hai illuso anche lei.
- Nerix lo sapeva
benissimo. Senti, non so perchè l’ho fatto… so di essere un’idiota, lo so
perfettamente, però ti giuro che non volevo.
- Aliack, se davvero non lo
volevi non dovevi farlo. – ritornò nel dormitorio e si chiuse in camera.
Quindi tutto ciò che mi diceva Nerix era un inganno?
Era per avere Aliack?
Iniziò a piangere e solo
dopo aver pianto per un’ora si chiese di Zecks.
Molti Serpeverde bussarono
alla sua porta, ma aprì soltanto quando lo fece Piton.
- Perchè non c’eri a
pranzo?
- Non avevo fame. – fece
per chiudere la porta, ma Piton la bloccò e le ordinò di seguirlo nel suo
ufficio.
Ci andò controvoglia e si
sedette sulla sedia intuendo che la discussione sarebbe andata avanti per le
lunghe.
- Che cos’è successo?
- Niente.
- C’entra Black, per caso?
Lo guardò indifferente e
chiese: - Anche se fosse?
- Che cos’è successo?
- Nulla che ti deve
interessare.
- Porta rispetto, comunque
sono il direttore della tua casa, se vedo che i tuoi voti stanno calando mi
devo preoccupare per te.
- I miei voti non stanno
calando.
- Hai sbagliato
completamente la pozione, dovrei darti Scadente, ma non lo faccio perchè so che
sei perfettamente in grado di farla. Mi vuoi spiegare cos’è successo?
Rispose titubante: - Mi ha
tradita…
- Scordati quel ragazzo,
non era fatto per stare con te.
Uscì dall’ufficio senza
rispondere, aveva sempre visto Aliack come un amico, neanche lei avrebbe
immaginato che quel ragazzo completamente diverso da lei potesse diventare il
suo ragazzo, non avrebbe mai immaginato d’innamorarsene…
Forse era stata la sua
vivacità a farla innamorare… non lo sapeva neanche lei, sapeva solo che lo
amava, nonostante l’avesse tradita.
A cena non lo degnò neanche
di uno sguardo.
Dopo essere uscita dalla
sala vide Zecks che mandava via le varie ragazze che normalmente gli ronzavano
intorno.
Gli si avvicinò indecisa e
gli chiese: - Come ti senti?
- Io uno straccio, tu?
- Anch’io…
- Proprio quando avevo
deciso di rivelarle i miei sentimenti…dannazione! – tirò un calcio contro il
muro. I gemelli Weasley gli si avvicinarono baldanzosi come sempre e
commentarono: - Come mai non ci sono le tue “guardie del corpo”?
- Non sono dell’umore…
- Che ti è successo?
- La ragazza che mi piace
si è innamorata del mio migliore amico e hanno fatto sesso.
I due ci misero un po’ a
recepire l’informazione, poi Fred lo guardò stralunato. – Aliack e Nerix?!
- Già… - risposero
cupamente Miriam e Zecks.
- Ma mica ti amava
follemente? – chiese George.
- Da quello che mi ha detto
mi ama follemente e non sa perchè l’ha fatto.
- Gli parliamo noi stasera.
- dissero i due in coro.
Quando entrarono nella sala
comune di Grifondoro cercarono Aliack con lo sguardo. Lo videro davanti al
camino che osservava tristemente il lento scoppiettio delle fiamme.
- Dobbiamo parlarti.
- Non sono dell’umore.
- È una cosa molto
importante e c’entra con il tuo umore.
Aliack si voltò lentamente
e li guardò inespressivo. – Chi ve l’ha detto?
- Zecks.
- Già…Zecks… - ritornò a
guardare il fuoco con lo sguardo più triste che i gemelli avessero mai visto.
Si guardarono decisi e non demorsero dal loro intento. Si sedettero vicino a
lui e cominciarono: - Perchè l’hai fatto?
- Non lo so… non riesco a
capirlo… io amo follemente Miriam eppure… - non completò la frase perchè si
prese la testa fra le mani – Sto iniziando a diventare patetico…
- Se non capisci i tuoi sentimenti sei patetico comunque. –
ribattè Fred.
- Già… che volete
chiedermi?
- Volevamo capire perchè
l’hai fatto, ma visto che non lo sai ce ne andiamo.
Si voltò di scatto verso di
loro. – Chi vi ha chiesto di farlo?
- Nessuno, abbiamo deciso
noi. – rispose George.
Aliack si voltò quasi
deluso. Rimasero per qualche istante in silenzio, poi furono raggiunti anche da
Harry, Ron ed Hermione.
I tre li guardarono e Ron
chiese: - Perchè hai la faccia da cane bastonato?
Aliack si alzò e Ron fu
scaraventato contro il muro. – Il tuo tatto fa veramente pietà.
Si diresse verso la camera
e i gemelli lo seguirono. Li fece entrare per chiarire la questione ed evitare
che lo sapesse qualcun altro.
Si sedette sul bordo del
letto e chiese: - Che cos’altro volevate sapere?
- Che cosa provi per Nerix?
Aliack rimase impassibile.
– Niente, per me è solo un’amica.
- Anche Miriam per te era
solo un’amica… - ricordò Fred.
- È diverso… tutti si erano
accorti che stravedevo per lei, solo io non l’avevo ancora capito… con Nerix è
diverso, io la vedo solo come un’amica, non riesco a vederla in nessun altro
modo… - si alzò dal letto e si diresse verso il comodino. Prese la bacchetta
abbandonata lì e disegnò un cerchio in aria.
Comparve una bolla, i
gemelli si avvicinarono incuriositi e Aliack mormorò: - Miriam.
Comparve l’immagine della
ragazza: stava discutendo con Piton che sembrava piuttosto contrariato.
- Ti ho già detto di
dimenticarlo. Se continuerai a prendere questi voti non verrai ammessa ai GUFO.
- Lo so, ma non riesco a
farlo… lo amo nonostante mi abbia tradita, non posso farci niente.
Fred si voltò verso Aliack
e vide un bagliore di speranza nel suo sguardo.
- Miriam, ti ho già
spiegato che non vale la pena soffrire per Black. Se continuerai così dovrò
prendere dei provvedimenti.
- Cosa vuoi fare? Proibirmi
di pensare a lui?
- No, ti farò rifare tutte
le verifiche davanti a lui nell’ora di pozioni.
Miriam sbarrò gli occhi. Si
riprese dopo qualche istante, raccolse la sua roba e uscì dalla stanza. Si
diresse verso il dormitorio Serpeverde e vi entrò usando la magia, non aveva
intenzione di aspettare che il dipinto tornasse nel suo quadro…
Tutti i Serpeverde si
voltarono incuriositi verso di lei, ma non vi fece caso ed entrò nella stanza.
Si sdraiò sul letto senza
neanche accendere la luce e disse qualche imprecazione contro Piton.
Bussarono alla porta, non
rispose perchè non voleva vedere nessuno, ma quella si aprì comunque. Vide una
sagoma stagliarsi sulla sommità della porta, riconobbe il cugino, accese la
candela e gli fece cenno di entrare.
- Che vuoi?
- Credo che tu abbia
bisogno di sfogarti.
- E dovrei farlo con te?
- Non puoi farlo con nessun
altro: con Nerix non puoi, Zecks idem, Aliack lasciamo perdere, Piton non lo
faresti neanche sotto tortura e rimango solo io.
Lo fissò impassibile e notò
che il cugino sembrava intimorito dal suo sguardo.
Si alzò e prese la
cornucopia. Rimase in piedi con l’oggetto in mano e sussurrò debolmente: - Me
l’aveva regalata lui per il mio quattordicesimo compleanno… È da quel momento
che mi sono innamorata di lui, della sua dolcezza, della sua vivacità, della
sua testardaggine… amavo e amo tuttora ogni singolo aspetto del suo carattere…
non so come avrei fatto senza di lui e a volte mi chiedo che cosa sarebbe
successo se io non lo avessi salvato, se avessi completato quella maledizione…
io… - la sua voce si incrinò e delle lacrime le solcarono il viso.
Aliack si alzò e i gemelli
notarono delle lacrime pronte a uscire dai suoi occhi. Il ragazzo scomparve e dopo
qualche istante i due gemelli lo videro nella stanza della ragazza.
- Draco, puoi lasciarci
soli? – chiese Aliack continuando a guardare la ragazza.
Quando Malfoy se ne fu
andato distolse lo sguardo e disse: - Ti prego, perdonami, so di essere uno stupido,
so anche di aver fatto la cosa più stupida e insensata di questo mondo, ma non
lo capivo… Miriam io ti amo troppo per lasciarti qui sola a piangere o per
permettere che tu ti dimentichi di me, non posso farlo. Perdonami per tutto il
dolore che ti ho causato, ti giuro che non volevo.
- Aliack, come pretendi che
riesca a perdonarti dopo quello che hai fatto?
- So che è quasi
impossibile, però ti chiedo di provarci…
- Credi che non lo stia
facendo?! Aliack anch’io ti amo follemente, non riesco ad immaginare una vita
senza di te, non ci riesco… mi stai dicendo che mi ami, ma non riesco a capire
perchè hai fatto sesso con Nerix.
Abbassò lo sguardo e
rispose alla domanda della ragazza: - Il fatto è che tu non mi dici mai niente…
io provo a capirti, ma non riesco a farlo, non capisco il motivo delle tue
lacrime o il motivo dei tuoi silenzi… Nerix mi ha detto che mi amava, me l’ha
fatto capire, ho capito che con lei non avrei avuto il problema d’interpretare
ogni sua emozione… io…
- Esci.
- Cosa?!
- Esci! Se non ti va bene
questo aspetto del mio carattere non è un mio problema, non ho intenzione di
cambiare per te.
Rimase immobile a fissarla
e lei ripetè l’intimazione di andarsene.
Tornò nella sua stanza e
pregò i gemelli di andarsene. Appena si chiuse l’uscio lasciò uscire le lacrime
che aveva trattenuto fino a quel momento. Sentì un’altra presenza nella stanza
e si alzò di scatto. Sentì un leggero fruscio e poi si accese la candela.
Riconobbe Miriam e la guardò non capendo.
- Avevo capito che qualcuno
ci stava osservando. Perdonami per quello che ti ho detto – si avvicinò al
ragazzo e si sedette sul bordo del suo letto – Te l’avrei detto in un altro
modo, però è quello che penso realmente. Aliack, io sono fatta così e non
voglio cambiare, anche se fossi tu a chiedermelo.
- Miriam, non voglio che tu
cambi, è solo che vorrei evitare d’interpretare continuamente i tuoi gesti….
Inizialmente riuscivo a farlo senza problemi perchè i tuoi pensieri ricorrevano
spesso a Voldemort, ma ora non riesco più a capirti…
Lo fissò negli occhi e non
poté fare a meno di pensare a tutte le volte che era rimasta imbambolata a
fissare quei due zaffiri. – Tenterò… però ora devi essere tu a farti perdonare,
io posso anche cambiare leggermente, ma tu devi ancora farti perdonare per ciò
che hai fatto.
- Che devo fare?
- Dire a Nerix che hai
intenzione di chiudere la vostra “storia” e parlare con Zecks.
In quell’istante si ricordò
del suo migliore amico e pensò che se avesse saputo che gli piaceva Nerix
avrebbe evitato di andarci a letto.
Annuì e Miriam sorrise
intenerita.
La ragazza notò le lacrime
sulle ciglia del ragazzo, s’inginocchiò sul letto e lo strinse a sè. – Ti
prego, non farlo mai più, non so se riuscirò a sopportare ancora tutto questo
dolore…
- Ti giuro che non lo farò,
ti prometto che ti sarò fedele per… - non finì la frase perchè la ragazza
l’aveva bloccato. – Va bene, ma non promettermi cose troppo impegnative.
Si separarono e Miriam tornò
nel suo dormitorio.
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