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Autore: StayWeird01    13/08/2014    3 recensioni
E se la migliore amica di Adelaide facesse la cavolata del secolo? E se Adelaide si perdesse nella città dei suoi sogni, Londra? E se cadesse nelle braccia di un irlandese dagli occhi azzurri? E se si ritrovasse a vivere con lui, insieme a 4 amici un po' idioti? E se l'irlandese fosse dannatamente bello e simpatico? Beh, basta leggerlo!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro lentamente gli occhi. Sembra che non li apra da giorni, per quanto le palpebre sono incollate tra loro. Sono stesa su un letto, ma uno di quelli duri, che non sembra ci sia un materasso, solo sassi. Anche il cuscino non è da meno. Squadro la stanza. È bianca, senza un quadro, buchi sul muro e intonaco ammuffito. Una finestra spalancata fa entrare aria calda. Delle sedie, un armadio, una flebo conficcata nel  mio braccio. Questa stanza mi sembra conosciuta, l’ospedale della mia città ne ha una identica. Sento prudere il naso, e con le dita tocco un tubicino conficcato nei setti nasali, e lo tolgo. Cosa diamine ci faccio in un ospedale? Sento un bip provenire da accanto al letto: una macchina che pompa aria, che probabilmente finisce nel tubicino, un’altra che mostra il  mio battito cardiaco, un sacchetto della flebo. Sto impazzendo, ne sono sicura. Non ho più il vestito che avevo sotto la pioggia, Niall non c’è, come nessuno dei ragazzi. Spero solo che spunti qualcuno che conosco, sennò scappo. La porta si apre di scatto, sento la voce di mia madre. Entra girata, mentre tiene in mano una tazza stracolma di caffè. Sta parlando con qualcuno, ma si blocca appena si gira. Il caffè le scivola dalla mano e cade a terra frantumandosi. Mi guarda con una faccia sconvolta, addolorata. Ha delle enormi occhiaie, mentre lo sguardo sembra più spento.
-Mamma?- chiedo interrogativa. Lei rimane lì tremante, con una sottile vocina che urla. Ad un tratto si mette a correre verso il mio letto, e mi abbraccia forte.
-OH MIO DIO, SI È SVEGLIATA! RAGAZZI SI È SVEGLIATA. ODDIO NON CI POSSO CREDERE, LAI, ODDIO- inizia a urlare tra le lacrime.
-Mamma, che succede?- le chiedo cercando di respirare tra le sue braccia che mi stringono. Dalla porta entra mio padre sconvolto, con lo stesso aspetto triste di mia madre. Sembra respirare a fatica per un momento, poi corre verso di me e abbraccia me e mia madre, baciandomi i capelli.
-Ma che diavolo succede? Che vi è successo?- urlo esasperata, carcerata tra le braccia dei miei genitori. Dalla porta entra Francesca, con una borsa stracolma dei miei CD e con le cuffiette che fuoriescono dalla tasca, che esclama:
-Rita, ho portato dei CD da far ascoltare ad Adelaide, nel caso si... LAI!- urla facendo cadere i miei adorati CD, mettendosi a piangere. Anche lei ha l’aspetto dei miei: è dimagrita che pare un’anoressica, e occhiaie sono scure, i capelli sono legati distratti, le guancette rosee spente. Rimane lì con le mani sulla bocca, cercando di trattenere le lacrime, singhiozzando.
-Fra, ti prego, vuoi spiegarmi che è successo?- chiedo esasperata ancora una volta. Lei sembra sorridere da sotto le mani, e pronuncia:
-Ti... ti sei risvegliata dal coma... sono due settimane che non sentiamo la tua voce!-. La guardo a bocca spalancata. Coma.
-Mi prendi in giro? Io sono andata a Londra, ma di co...-.
-Lai, non so cosa tu abbia sogn... sognato, ma mentre venivi a casa mia ti hann... ti hanno messo sotto... ti hanno quasi ucciso- dice singhiozzando. Quasi ucciso.
-Non so cosa tu abbia sognato, ma l’importante è che sei qui, e che tu stia bene, oddio...- dice scoppiando in lacrime e girandosi dall’altra parte. Continuo a guardarla con la bocca spalancata. Inizio a respirare a fatica, sento la stanza farsi più piccola, la testa girarmi.
-Tesoro, che ti succede?- dice mia madre togliendo le braccia dal mio corpo. Tutto quello che è successo, tutto quello che ho sentito è frutto della mia immaginazione: Francesca non mi ha mai dato dei biglietti per Londra, non ho mai preso il volo senza dirlo ai miei, non ho mai ascoltato le loro canzoni, non ho mai aspettato a Heathrow, non sono mai caduta tra le braccia del mio principe irlandese, non ho mai conosciuto gli altri, non sono mai stata in giro per Londra, non sono salita sul London Eye, non ho mai conosciuto le Little Mix, non ho mai abbracciato Niall, non gli ho mai stretto la mano, non l’ho mai baciato, non si è innamorato di me. Non ho vissuto il sogno della mia vita, l’ho solo sognato. Iniziano a cadere lacrime, sento le mani tremare, il cuore affievolirsi come la mia anima.
-Tesoro, che cos’hai? Oddio, andate a chiamare qualcuno!- urla mia madre facendo segno a mio padre e Francesca.
-Fra, torna qui!- urlo. Mia madre mi guarda pietrificata, dopodiché esce, mentre Francesca rientra e mi abbraccia. Mi stacco subito dall’abbraccio.
-Li ho sognati, li ho sognati tutti e cinque! Ho sognato che mi regalavi un biglietto per Londra, ma da passare con loro cinque, ho ascoltato le loro canzoni, Last First Kiss è stupenda, ho aspettato all’aeroporto, sono andata da sola a sono caduta sull’irlandese. È bellissimo, ha degli occhi stupendi, e un sorriso mozzafiato. Ho girato Londra, sono andata sul London Eye, mi ha stretto la mano, mi ha abbracciato nel tunnel degli orrori di Madame Toussad’s, Louis è completamente scemo, Harry è un lama, Liam ha dei muscoli pazzeschi, Zayn è strano, non sanno mangiare gli spaghetti, Niall si è innamorato di me, ma ci credi?, lo amo anch’io, mi ha portato al concerto delle Little Mix, mi ha comprato i vestiti, oddio Fra! adoro tutto della sua risata, mi piacciono i suoi occhi, voglio fare l'amore con lui, penso di avergli morso un labbro, ma ero ubriaca, è troooooppo simpatico, però ho paura che non mi ami come lo amo io, perchè lui per me è quello giusto, oppure per lui sono solo una ragazza normale, magari sono solo una tizia carina, e vuole solo scoparmi, ma non credo, lui è troppo perfetto per trattare così una donna- urlo in preda al panico. Francesca mi guarda con uno sguardo sconcertato. Mi mette le mani sulle spalle. Abbassa gli occhi gonfi di lacrime, e sussurra.
Mi dispiace. 
  
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