CAPITOLO CINQUE: C’ERA UNA
CINESE CHE VOLEVA LEON IN COMA...
Mentre a Leon accadevano le disavventure narrate nei
due capitoli precendenti, Weskor non era stato certo con le mani in mano. Era
andato in una base segreta della K-way Corporation che si trovava nello
scantinato della villetta di un’adorabile vecchina che andava matta per le
tendine rosa, e aveva contattato la migliore delle sue spie: Ida Wrong. Sceso
nella cantina passando dalla porta sul retro, in modo che la vecchina,
impegnata a guardare Sex and the City in televisione, non lo vedesse, Weskor si
era sistemato davanti a un gigantesco computer con tre schermi. Questo gioiello
della moderna tecnologia non solo fungeva da archivio di centinaia di files e
dati sulle ricerche della K-way e sulle sue filiali in tutto il mondo, ma anche
da telefono, televisore che trasmetteva le immagini prese dal satellite della
K-way e tostapane. Weskor compose il numero di cellulare di Ida. La fredda voce
del computer risuonò nella stanza buia.
Voce del computer:- Il numero
da lei selezionato al momento è occupato. La preghiamo di riprovare più tardi.-
Weskor:- Dannazione, quella
lì è sempre a parlare con le sue amiche! Riproviamo!- (Dopo ore di tentativi
Weskor sta per arrendersi, ma finalmente nello schermo centrale compare la
faccia contrariata di una bella cinese dai capelli scuri con un nastro rosso
legato intorno al collo.)
Ida:- Che c’è, Weskor? Fai in
fretta, devo chiamare Meg per dirle che prima ho parlato con Anne, che ha
appena scoperto che in realtà la sua organizazzione è la stessa del suo
fidanzato e quindi non deve più ucciderlo! -
Weskor (trattenendo l’impulso
di sfondare lo schermo del computer con un mazza chiodata):- C’è una nuova
missione per te. Vieni alla mia base segreta.-
Ida:- OK, arrivo subito.-
(Mette giù.)
Weskor:- No, aspetta, devo
darti l’indirizzo segreto e... (In quel momento sente bussare alla porta.) Chi
può essere?- (Apre la porta blindata e lì c’è Ida con il cellulare in mano.
Indossa un seducente vestito rosso. Weskor guarda sbalordito l’orologio, poi
guarda Ida e poi ancora l’orologio.)
Ida:- Beh, cos’è quella
faccia?-
Weskor:- Ma come hai fatto ad
arrivare in così poco tempo e soprattuto come facevi a sapere la posizione del
mio covo?-
Ida (facendo spallucce):- Giravo
da queste parti e poi non è un mistero che stai nello scantinato della casa di
Miss Tattler*.-
Weskor:- Come, chi altri lo
sa?-
Ida:- Più o meno mezza
America, visto che la simpatica nonnina lo ha raccontato a quasi tutti!-
Weskor:- Accidenti, dovrò
cambiare covo! Beh, ma a questo penserò dopo. Ida, il tuo incarico consiste
nell’andare nel Nord Italia in un paesino sperduto della Bergmasca. Lì dovrai
recuperare un campione di Verzas.-
Ida:- Cos’è questa storia?-
Weskor:- A quanto pare,
qualcuno si è messo a fare giochetti simili ai nostri a Racchion City. Gli
abitanti sono stati infettati da questa Verzas e il loro capo li controlla
perchè si è iniettato quella dominante. Grazie alle sue enormi potenzialità, la
K-way diventerebbe infinitamente ricca e potente se riuscissi ad ottenerne un
campione. Il mondo intero sarebbe mio schiavo e nessuno potrebbe più opporsi a me!!!
MUHAHAHAHAHAHAHAHA!!!- (Attratta dalle risate, arriva Miss Tattler, una
settantenne magra e piccola con degli occhialini e un vestitino tutto rosa.)
Miss Tattler:- Perchè tante
risate? (Indica Ida.) E lei chi è?-
Weskor (imbarazzato):- Ehm,
ecco... (Tra sè.) Ha già funzionato una volta, perchè non dovrebbe riuscirmi di
nuovo? (A Miss Tattler.) Lei è una mia amica e ridevamo perchè avevo raccontato
una barzelletta.- (Ida lo guarda stupita, ma lui le fa cenno di assecondarlo.)
Miss Tattler:- Oh, me la
potrebbe raccontare?-
Weskor:- Certamente! Uno
zombie nato dagli esperimenti della K-way Corporation, la multinazionale di mia
proprietà che sviluppa armi batteriologiche in grado di distruggere l’intero
genere umano, dice a un altro:“Lo sai che a Racchion City è arrivato il circo?”
E quello risponde:“Che bello! Andiamo, muoio dalla voglia di vederlo!”- (Cala
il silenzio.)
Ida:- Weskor, senza offesa,
questa barzelletta è...-
Miss Tattler:-
Divertentissima!!! Ha, ha, ha!!! Lei ha un talento, giovanotto! Dovrebbe fare
il comico! Ha, ha! La racconterò a tutte le mie amiche!- (La vecchina si piega
in due dalle risate. Ida è praticamente sotto shock.)
Weskor:- Noi ora usciamo,
Miss Tattler.-
Miss Tattler:- Sì, sì, ciao!
Ha, ha! Che ridere!- (Weskor afferra per un braccio Ida ed escono dallo
scantinato.)
I due vanno in un bar lì vicino, si siedono a un
tavolo e ordinano un caffè e un sake. Poi riprendono a parlare.
Ida:- Davvero, Weskor, quella
barzelletta faceva pena!-
Weskor:- Sì, lo penso
anch’io, ma è già la seconda volta che funziona! Bah, non pensiamoci più. Ora
ti spiegherò meglio la situazione. Devi sapere che tutto è iniziato con il
rapimento della figlia del Presidente Groan da parte di un’associazione
misteriosa, I Begamasch. Grazie alla mia rete di informazioni, ho scoperto
che... (Squilla il cellulare di Ida, interrompendolo.) Potresti spegnere quello
stramaledetto cellulare mentre ti parlo???-
Ida:- Sì, sì... Un attimo che
rispondo. (Prende il cellulare e risponde alla chiamata.) Pronto? Ciao Anne!
Come stai? Cosa? No, non posso crederci! Vuoi dire che adesso devi fare fuori
Jack perchè la vostra organizzazione si è scissa in due parti? Oh, mi dispiace!-
Weskor:- Sì, dispiace anche a
me! Ora potresti riattaccare?-
Ida (ignorandolo):- Ti aveva già
regalato l’anello di fidanzamento? Che peccato! Però io conosco un bravo
gioielliere che magari lo ricompra a un buon prezzo. Oh, a me va tutto bene.
Sto giusto per essere mandata in Italia per una certa missione che... (Weskor
le strappa il cellulare di mano e preme il tasto rosso.) Ma che fai? Non si
interrompe così una conversazione, maleducato!-
Weskor (cercando di rimanere
calmo):- Per prima cosa, io non ho tempo da perdere! E in secondo luogo, ti
sembra intelligente rivelare a tutti dove stai per andare?-
Ida:- Tanto lo si sa già: se
Miss Tattler ha sentito, allora è solo questione di attimi prima che lo sappia
tutta la Costa Orientale. E poi non vedi quel tizio là che ci fissa? Sono
sicura che è una spia di un’altra organizzazione!- (Indica un mendicante con un
cartello con scritto “cieco” fuori dal bar.)
Weskor:- Quello è cieco!-
Ida:- Non ne sarei così
convinta, potrebbe essere una copertura! (In quel momento il mendicante
attraversa la strada e viene travolto da un camion.) Beh... Devono pagarlo
davvero bene! Si è fatto tirare sotto da un tir, pur di continuare a sembrare
cieco!-
Weskor (osservando
l’ambulanza che lo carica su e lo porta via a sirene spiegate):- Già, tra un
po’ potrà sembrare morto e senza neanche troppe finzioni! Basta con queste
chiacchere! Torniamo alla tua missione. Per salvare la figlia del Presidente è
stato mandato un agente del governo. I miei infiltrati mi hanno assicurato che
è un perfetto idiota.-
Ida:- E come si chiama?-
Weskor:- Si chiama... Boh,
non me lo ricordo, devo avercelo scritto nell’archivio del computer. Comunque
non è importante: ciò che conta è che sia un deficiente e quindi non sia in
grado di ostacolare i nostri piani. Tu devi solo rubare un campione di Verzas al
capo dei Bergamasch, un certo Osmundo Soddler.-
Ida:- Sembra semplice. Dov’è
la fregatura?-
Weskor:- Non c’è, a parte il
fatto che gli abitanti sono diventati delle specie di zombie assetati di sangue
in seguito all’infezione. Accetti la missione?-
Ida:- Sì, ora ridammi il
telefonino!- (Weskor glielo ridà ed escono tutti e due dal bar.)
Weskor tornò al suo covo non più tanto segreto e ci
trovò tutte le amiche di Miss Tattler che si raccontavano tutti i pettegolezzi
e facevano merenda usando la funzione tostapane del suo computer. Quando arrivò
fu costretto a raccontare di nuovo l’orribile barzelletta sugli zombie, che
fece comunque morire dal ridere le vecchine. Poi prese il telefono, compose il
numero di un’agenzia immobiliare e chiese se per caso era disponibile un covo
supersegreto per supercattivi, magari anche in affitto. Mentre Weskor era
impegnato a traslocare, Ida partì per l’Italia. Con mezzi dieci volte migliori
di quelli di Leon (in aereo viaggia in business class), arriva al villaggio.
Là ovviamente non trova niente di meglio da fare che
chiamare subito una delle sue amiche, tanto le ricariche gliele paga Weskor. Ma
mentre parla due figure minacciose, una maschile che imbraccia un forcone e una
femminile che impugna un coltellone, le si avvicinano.
Ida (accorgendosi dei due
bergamados):- Scusa, Meg, me lo racconterai dopo il seguito dell’inseguimento.
Ci sono due tizi che mi vogliono affettare e infilzare. Già, sono proprio
maleducati a interrompere le conversazioni altrui! Ci sentiamo dopo. Ciao!-
(Preme il tasto rosso e si volta verso i bergamados . Una frazione di secondo
dopo i due si ritrovano per terra e Ida riarrotola la sua pistola a rampino.
Sembra una cosa impossibile, ma per mancanza di fondi in questa fanfic non c’è
il rallentatore e perciò bisogna semplicemente accettare il fatto che è
successa. In quel momento le squilla il cellulare. Lei risponde e nello schermo
video compare Weskor.)
Weskor:- Allora sei riuscita
ad arrivare al villaggio in tempo?-
Ida:- Sì, ma questi cafoni mi
hanno impedito di finire di parlare con Meg, che ieri è stata inseguita dalla
polizia, ma lei è stata così veloce da doppiarli. Non ho saputo cosa è successo
dopo, uffa!-
Weskor (con una smorfia di
rabbia soppressa sul volto):- Il villaggio è controllato e gli abitanti
attaccano automaticamente gli intrusi. Però, secondo le mie informazioni, se
suonerai la campana si calmeranno subito. Cerca di scoprire tutto ciò che puoi
sulla Verzas e poi fai rapporto. E mi raccomando: non perdere tempo a
chiacchierare!-
Ida:- Sì, sì, che noia!
Ciao!- (Mette giù. Sta per ricomporre il numero di Meg, ma
all’improvviso...)
Uomo (voce fuori campo):- CHE
DULUUUUR!!! CHE DULUR AI CIAPP!!!- (Ida si avvicina incuriosita alla parete di
una casa e sbircia nel piazzale davanti alla chiesa. Vede un uomo biondo sulla
trentina inseguito dai bergamados che impugna un fucile ad acqua blu
elettrico.)
Ida:- Leon! (Le tempie
cominciano a pulsarle e sul viso le compare un’espressione omicida.) Avrei
dovuto immaginare che l’idiota mandato a salvare la figlia del Presidente era
lui! Bene: nessun testimone e nessuna prova! Questa è la volta che lo uccido!-
Mette via il cellulare e imbraccia la doppietta. Ma
quando corre nel piazzale, Leon non c’è più.
Ida:- Dove si è cacciato?-
(Da un vicolo escono alcuni bergamados.)
Uomo con il cappello ma senza
niente in mano:- Mè urèse ta masà!-
Uomo con il rastrello:-
Cùpala!-
Uomo con l’ascia da lancio:-
Crepà cinese!-
Ida:- Ma state un po’ zitti!
(Tira fuori da sotto il vestito una bomba a mano e li fa saltare tutti.) Sono
proprio dei cafoni! Dove sarà Leon? Hum, forse dalla torre del campanile riuscirò
a vederlo.-
Ida va verso la chiesa facendo fuori tutti quelli che
incontra. Usando la pistola a rampino arriva sul campanile. Da lì osserva il
villaggio e vede che Leon è circondato dai bergamados. L’uomo con il mestolo
per la polenta lo afferra per la gola e comincia a strangolarlo.
Ida (al colmo della gioia):-
Sì, sì! Crepa, Leon! Crepa, brutto maiale! (All’uomo con il mestolo per la
polenta.) Dai, ammazzalo! Dai che ce la fai!- (In quel momento sente un rumore
di motosega dietro di sè. Si volta di scatto e scarica la doppietta su un altro
uomo con la motosega che però cade addosso alla campana facendola suonare.)
Uomo con la vanga:- La
campana!-
Tutti gli abitanti:- Oooh!-
(Ida si affaccia per vedere che succede.)
Ida (disperata):- No, che
fate? Perchè ve ne andate? Dovevate ammazzare Leon, brutti idioti! Tornate
indietro! (Vede che anche l’uomo con il mestolo per la polenta lascia la gola a
Leon e se ne va.) No, anche tu no!- (Tutti gli abitanti entrano nella chiesa e
si chiudono la porta alle spalle. Leon tossisce massaggiandosi la gola e si
rialza.)
Leon:- Sono ancora vivo!
(Guarda in alto felice.) Allora è vero che c’è un angelo che protegge ognuno di
noi!-
Ida:- NOOO!!! Oltre al danno
la beffa! Ma adesso ci penso io a farlo tacere! (Imbraccia la doppietta, prende
la mira e preme il grilletto. Ma si sente solo un clic, segno che le munizioni
sono finite.) Aaargh!!! (Si volta verso l’uomo con la motosega che si sta
rialzando.) È tutta colpa tua! (Gli strappa di mano la motosega.) Ti insegno io
a rovinare tutto così!- (Gli salta addosso e comincia a farlo a pezzi
affettandolo con la motosega.)
Uomo con la motosega
(morente):- E poi saremmo noi i mostri!-
*Tattler in inglese significa
pettegola.
Ringraziamenti:
@utada_hikaru: Guarda che
Ingrid non ha dato nessun appuntamento a Leon! Per il resto, lo vedrai nel
prossimo capitolo!
@Suikotsu: Hai visto che
genere di fortuna? Del cappoccia non te lo dico, ma la mamma di Leon tornerà
abbastanza presto.
@Dea Nemesis: Hum, forse hai
ragione... Forse si meriterebbe un po’ più di fortuna... (Leon:- Appunto! È quello
che dico anch’io!- Autore:- Taci o libero il cane!-) Non ti preoccupare, il
solo fatto che arriverà vivo fino alla fine significa che ne ha anche troppa!
@BaschVR: Hai visto come ha
iniziato la sua parte? Grazie per aver messo la storia tra i preferiti!
@Sengir: Già, le disgrazie
sono appena iniziate!
Attenzione! Tutti quelli che
arrivati qui non commentano dovranno ospitare Weskor a casa loro finchè non si
sarà trovato un nuovo covo!