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Autore: Illidan    14/09/2008    10 recensioni
1998! Non scorderò mai quell’anno... Gli zombie mi mangiarono il mio cellulare nuovo! Ebbene sì, questa è la parodia di Resident Evil 4!!!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ada Wong, Albert Wesker, Altro Personaggio, Leon Scott Kennedy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO CINQUE: C’ERA UNA CINESE CHE VOLEVA LEON IN COMA

CAPITOLO CINQUE: C’ERA UNA CINESE CHE VOLEVA LEON IN COMA...

 

Mentre a Leon accadevano le disavventure narrate nei due capitoli precendenti, Weskor non era stato certo con le mani in mano. Era andato in una base segreta della K-way Corporation che si trovava nello scantinato della villetta di un’adorabile vecchina che andava matta per le tendine rosa, e aveva contattato la migliore delle sue spie: Ida Wrong. Sceso nella cantina passando dalla porta sul retro, in modo che la vecchina, impegnata a guardare Sex and the City in televisione, non lo vedesse, Weskor si era sistemato davanti a un gigantesco computer con tre schermi. Questo gioiello della moderna tecnologia non solo fungeva da archivio di centinaia di files e dati sulle ricerche della K-way e sulle sue filiali in tutto il mondo, ma anche da telefono, televisore che trasmetteva le immagini prese dal satellite della K-way e tostapane. Weskor compose il numero di cellulare di Ida. La fredda voce del computer risuonò nella stanza buia.

 

Voce del computer:- Il numero da lei selezionato al momento è occupato. La preghiamo di riprovare più tardi.-

 

Weskor:- Dannazione, quella lì è sempre a parlare con le sue amiche! Riproviamo!- (Dopo ore di tentativi Weskor sta per arrendersi, ma finalmente nello schermo centrale compare la faccia contrariata di una bella cinese dai capelli scuri con un nastro rosso legato intorno al collo.)

 

Ida:- Che c’è, Weskor? Fai in fretta, devo chiamare Meg per dirle che prima ho parlato con Anne, che ha appena scoperto che in realtà la sua organizazzione è la stessa del suo fidanzato e quindi non deve più ucciderlo! -

 

Weskor (trattenendo l’impulso di sfondare lo schermo del computer con un mazza chiodata):- C’è una nuova missione per te. Vieni alla mia base segreta.-

 

Ida:- OK, arrivo subito.- (Mette giù.)

 

Weskor:- No, aspetta, devo darti l’indirizzo segreto e... (In quel momento sente bussare alla porta.) Chi può essere?- (Apre la porta blindata e lì c’è Ida con il cellulare in mano. Indossa un seducente vestito rosso. Weskor guarda sbalordito l’orologio, poi guarda Ida e poi ancora l’orologio.)

 

Ida:- Beh, cos’è quella faccia?-

 

Weskor:- Ma come hai fatto ad arrivare in così poco tempo e soprattuto come facevi a sapere la posizione del mio covo?-

 

Ida (facendo spallucce):- Giravo da queste parti e poi non è un mistero che stai nello scantinato della casa di Miss Tattler*.-

 

Weskor:- Come, chi altri lo sa?-

 

Ida:- Più o meno mezza America, visto che la simpatica nonnina lo ha raccontato a quasi tutti!-

 

Weskor:- Accidenti, dovrò cambiare covo! Beh, ma a questo penserò dopo. Ida, il tuo incarico consiste nell’andare nel Nord Italia in un paesino sperduto della Bergmasca. Lì dovrai recuperare un campione di Verzas.-

 

Ida:- Cos’è questa storia?-

 

Weskor:- A quanto pare, qualcuno si è messo a fare giochetti simili ai nostri a Racchion City. Gli abitanti sono stati infettati da questa Verzas e il loro capo li controlla perchè si è iniettato quella dominante. Grazie alle sue enormi potenzialità, la K-way diventerebbe infinitamente ricca e potente se riuscissi ad ottenerne un campione. Il mondo intero sarebbe mio schiavo e nessuno potrebbe più opporsi a me!!! MUHAHAHAHAHAHAHAHA!!!- (Attratta dalle risate, arriva Miss Tattler, una settantenne magra e piccola con degli occhialini e un vestitino tutto rosa.)

 

Miss Tattler:- Perchè tante risate? (Indica Ida.) E lei chi è?-

 

Weskor (imbarazzato):- Ehm, ecco... (Tra sè.) Ha già funzionato una volta, perchè non dovrebbe riuscirmi di nuovo? (A Miss Tattler.) Lei è una mia amica e ridevamo perchè avevo raccontato una barzelletta.- (Ida lo guarda stupita, ma lui le fa cenno di assecondarlo.)

 

Miss Tattler:- Oh, me la potrebbe raccontare?-

 

Weskor:- Certamente! Uno zombie nato dagli esperimenti della K-way Corporation, la multinazionale di mia proprietà che sviluppa armi batteriologiche in grado di distruggere l’intero genere umano, dice a un altro:“Lo sai che a Racchion City è arrivato il circo?” E quello risponde:“Che bello! Andiamo, muoio dalla voglia di vederlo!”- (Cala il silenzio.)

 

Ida:- Weskor, senza offesa, questa barzelletta è...-

 

Miss Tattler:- Divertentissima!!! Ha, ha, ha!!! Lei ha un talento, giovanotto! Dovrebbe fare il comico! Ha, ha! La racconterò a tutte le mie amiche!- (La vecchina si piega in due dalle risate. Ida è praticamente sotto shock.)

 

Weskor:- Noi ora usciamo, Miss Tattler.-

 

Miss Tattler:- Sì, sì, ciao! Ha, ha! Che ridere!- (Weskor afferra per un braccio Ida ed escono dallo scantinato.)

 

I due vanno in un bar lì vicino, si siedono a un tavolo e ordinano un caffè e un sake. Poi riprendono a parlare.

 

Ida:- Davvero, Weskor, quella barzelletta faceva pena!-

 

Weskor:- Sì, lo penso anch’io, ma è già la seconda volta che funziona! Bah, non pensiamoci più. Ora ti spiegherò meglio la situazione. Devi sapere che tutto è iniziato con il rapimento della figlia del Presidente Groan da parte di un’associazione misteriosa, I Begamasch. Grazie alla mia rete di informazioni, ho scoperto che... (Squilla il cellulare di Ida, interrompendolo.) Potresti spegnere quello stramaledetto cellulare mentre ti parlo???-

 

Ida:- Sì, sì... Un attimo che rispondo. (Prende il cellulare e risponde alla chiamata.) Pronto? Ciao Anne! Come stai? Cosa? No, non posso crederci! Vuoi dire che adesso devi fare fuori Jack perchè la vostra organizzazione si è scissa in due parti? Oh, mi dispiace!-

 

Weskor:- Sì, dispiace anche a me! Ora potresti riattaccare?-

 

Ida (ignorandolo):- Ti aveva già regalato l’anello di fidanzamento? Che peccato! Però io conosco un bravo gioielliere che magari lo ricompra a un buon prezzo. Oh, a me va tutto bene. Sto giusto per essere mandata in Italia per una certa missione che... (Weskor le strappa il cellulare di mano e preme il tasto rosso.) Ma che fai? Non si interrompe così una conversazione, maleducato!-

 

Weskor (cercando di rimanere calmo):- Per prima cosa, io non ho tempo da perdere! E in secondo luogo, ti sembra intelligente rivelare a tutti dove stai per andare?-

 

Ida:- Tanto lo si sa già: se Miss Tattler ha sentito, allora è solo questione di attimi prima che lo sappia tutta la Costa Orientale. E poi non vedi quel tizio là che ci fissa? Sono sicura che è una spia di un’altra organizzazione!- (Indica un mendicante con un cartello con scritto “cieco” fuori dal bar.)

 

Weskor:- Quello è cieco!-

 

Ida:- Non ne sarei così convinta, potrebbe essere una copertura! (In quel momento il mendicante attraversa la strada e viene travolto da un camion.) Beh... Devono pagarlo davvero bene! Si è fatto tirare sotto da un tir, pur di continuare a sembrare cieco!-

 

Weskor (osservando l’ambulanza che lo carica su e lo porta via a sirene spiegate):- Già, tra un po’ potrà sembrare morto e senza neanche troppe finzioni! Basta con queste chiacchere! Torniamo alla tua missione. Per salvare la figlia del Presidente è stato mandato un agente del governo. I miei infiltrati mi hanno assicurato che è un perfetto idiota.-

 

Ida:- E come si chiama?-

 

Weskor:- Si chiama... Boh, non me lo ricordo, devo avercelo scritto nell’archivio del computer. Comunque non è importante: ciò che conta è che sia un deficiente e quindi non sia in grado di ostacolare i nostri piani. Tu devi solo rubare un campione di Verzas al capo dei Bergamasch, un certo Osmundo Soddler.-

 

Ida:- Sembra semplice. Dov’è la fregatura?-

 

Weskor:- Non c’è, a parte il fatto che gli abitanti sono diventati delle specie di zombie assetati di sangue in seguito all’infezione. Accetti la missione?-

 

Ida:- Sì, ora ridammi il telefonino!- (Weskor glielo ridà ed escono tutti e due dal bar.)

 

Weskor tornò al suo covo non più tanto segreto e ci trovò tutte le amiche di Miss Tattler che si raccontavano tutti i pettegolezzi e facevano merenda usando la funzione tostapane del suo computer. Quando arrivò fu costretto a raccontare di nuovo l’orribile barzelletta sugli zombie, che fece comunque morire dal ridere le vecchine. Poi prese il telefono, compose il numero di un’agenzia immobiliare e chiese se per caso era disponibile un covo supersegreto per supercattivi, magari anche in affitto. Mentre Weskor era impegnato a traslocare, Ida partì per l’Italia. Con mezzi dieci volte migliori di quelli di Leon (in aereo viaggia in business class), arriva al villaggio.

Là ovviamente non trova niente di meglio da fare che chiamare subito una delle sue amiche, tanto le ricariche gliele paga Weskor. Ma mentre parla due figure minacciose, una maschile che imbraccia un forcone e una femminile che impugna un coltellone, le si avvicinano.

 

Ida (accorgendosi dei due bergamados):- Scusa, Meg, me lo racconterai dopo il seguito dell’inseguimento. Ci sono due tizi che mi vogliono affettare e infilzare. Già, sono proprio maleducati a interrompere le conversazioni altrui! Ci sentiamo dopo. Ciao!- (Preme il tasto rosso e si volta verso i bergamados . Una frazione di secondo dopo i due si ritrovano per terra e Ida riarrotola la sua pistola a rampino. Sembra una cosa impossibile, ma per mancanza di fondi in questa fanfic non c’è il rallentatore e perciò bisogna semplicemente accettare il fatto che è successa. In quel momento le squilla il cellulare. Lei risponde e nello schermo video compare Weskor.)

 

Weskor:- Allora sei riuscita ad arrivare al villaggio in tempo?-

 

Ida:- Sì, ma questi cafoni mi hanno impedito di finire di parlare con Meg, che ieri è stata inseguita dalla polizia, ma lei è stata così veloce da doppiarli. Non ho saputo cosa è successo dopo, uffa!-

 

Weskor (con una smorfia di rabbia soppressa sul volto):- Il villaggio è controllato e gli abitanti attaccano automaticamente gli intrusi. Però, secondo le mie informazioni, se suonerai la campana si calmeranno subito. Cerca di scoprire tutto ciò che puoi sulla Verzas e poi fai rapporto. E mi raccomando: non perdere tempo a chiacchierare!-

 

Ida:- Sì, sì, che noia! Ciao!- (Mette giù. Sta per ricomporre il numero di Meg, ma all’improvviso...)

 

Uomo (voce fuori campo):- CHE DULUUUUR!!! CHE DULUR AI CIAPP!!!- (Ida si avvicina incuriosita alla parete di una casa e sbircia nel piazzale davanti alla chiesa. Vede un uomo biondo sulla trentina inseguito dai bergamados che impugna un fucile ad acqua blu elettrico.)

 

Ida:- Leon! (Le tempie cominciano a pulsarle e sul viso le compare un’espressione omicida.) Avrei dovuto immaginare che l’idiota mandato a salvare la figlia del Presidente era lui! Bene: nessun testimone e nessuna prova! Questa è la volta che lo uccido!-

 

Mette via il cellulare e imbraccia la doppietta. Ma quando corre nel piazzale, Leon non c’è più.

 

Ida:- Dove si è cacciato?- (Da un vicolo escono alcuni bergamados.)

 

Uomo con il cappello ma senza niente in mano:- Mè urèse ta masà!-

 

Uomo con il rastrello:- Cùpala!-

 

Uomo con l’ascia da lancio:- Crepà cinese!-

 

Ida:- Ma state un po’ zitti! (Tira fuori da sotto il vestito una bomba a mano e li fa saltare tutti.) Sono proprio dei cafoni! Dove sarà Leon? Hum, forse dalla torre del campanile riuscirò a vederlo.-

 

Ida va verso la chiesa facendo fuori tutti quelli che incontra. Usando la pistola a rampino arriva sul campanile. Da lì osserva il villaggio e vede che Leon è circondato dai bergamados. L’uomo con il mestolo per la polenta lo afferra per la gola e comincia a strangolarlo.

 

Ida (al colmo della gioia):- Sì, sì! Crepa, Leon! Crepa, brutto maiale! (All’uomo con il mestolo per la polenta.) Dai, ammazzalo! Dai che ce la fai!- (In quel momento sente un rumore di motosega dietro di sè. Si volta di scatto e scarica la doppietta su un altro uomo con la motosega che però cade addosso alla campana facendola suonare.)

 

Uomo con la vanga:- La campana!-

 

Tutti gli abitanti:- Oooh!- (Ida si affaccia per vedere che succede.)

 

Ida (disperata):- No, che fate? Perchè ve ne andate? Dovevate ammazzare Leon, brutti idioti! Tornate indietro! (Vede che anche l’uomo con il mestolo per la polenta lascia la gola a Leon e se ne va.) No, anche tu no!- (Tutti gli abitanti entrano nella chiesa e si chiudono la porta alle spalle. Leon tossisce massaggiandosi la gola e si rialza.)

 

Leon:- Sono ancora vivo! (Guarda in alto felice.) Allora è vero che c’è un angelo che protegge ognuno di noi!-

 

Ida:- NOOO!!! Oltre al danno la beffa! Ma adesso ci penso io a farlo tacere! (Imbraccia la doppietta, prende la mira e preme il grilletto. Ma si sente solo un clic, segno che le munizioni sono finite.) Aaargh!!! (Si volta verso l’uomo con la motosega che si sta rialzando.) È tutta colpa tua! (Gli strappa di mano la motosega.) Ti insegno io a rovinare tutto così!- (Gli salta addosso e comincia a farlo a pezzi affettandolo con la motosega.)

 

Uomo con la motosega (morente):- E poi saremmo noi i mostri!-   

 

 

*Tattler in inglese significa pettegola.

 

Ringraziamenti:

 

@utada_hikaru: Guarda che Ingrid non ha dato nessun appuntamento a Leon! Per il resto, lo vedrai nel prossimo capitolo!

 

@Suikotsu: Hai visto che genere di fortuna? Del cappoccia non te lo dico, ma la mamma di Leon tornerà abbastanza presto.

 

@Dea Nemesis: Hum, forse hai ragione... Forse si meriterebbe un po’ più di fortuna... (Leon:- Appunto! È quello che dico anch’io!- Autore:- Taci o libero il cane!-) Non ti preoccupare, il solo fatto che arriverà vivo fino alla fine significa che ne ha anche troppa!

 

@BaschVR: Hai visto come ha iniziato la sua parte? Grazie per aver messo la storia tra i preferiti!

 

@Sengir: Già, le disgrazie sono appena iniziate!

 

Attenzione! Tutti quelli che arrivati qui non commentano dovranno ospitare Weskor a casa loro finchè non si sarà trovato un nuovo covo!

 

   
 
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