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Autore: Ari_in_wonderland    15/08/2014    3 recensioni
AU con Hannibal professore e Will studente:)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! Sono felice che abbiate recensito e che vi sia piaciuta la mia storia..ho abbastanza idee da farci una long di 4-5 capitoli ma non sono ancora sicura che la continuerò, ditemi voi ahah:') Buona lettura! *si dilegua magicamente come un jinn*

-Se il signor Graham è ancora tra noi, vuole per caso darmi sintomi e nome greco della malattia scritta alla lavagna?
Fortunatamente per lo sciagurato Will, sua madre era morta per colpa della malattia, la leucemia, quindi riuscì a dare una risposta soddisfacente.
-Le cause della malattia non sono ancora del tutto chiare, ma vi sono alcuni fattori di rischio che possono indurre la nascita di forme leucemiche -il ragazzo fece una breve pausa, ripensando alla morte della madre, alla quale era capitata quella acuta, diagnosticata troppo tardi.
-Vada avanti.
- Si manifesta con anemia, astenia, facile affaticabilità, pallore cutaneo, dispnea ,palpitazioni ,rigonfiamento dei linfonodi.
-Vedo che è informato, in ogni caso dovrebbe seguire la lezione data la vicinanza del test di inizio semestre.
-Certamente signore, non accadrà più.
-Ne sono certo, bene proseguiamo.
Will cercò di seguire il resto della spiegazione, lasciandosi cullare da quella voce profonda e allo stesso tempo lieve, come una brezza che potrebbe diventare una raffica di vento capace di farti gelare nelle ossa.
Tirò un sospiro di sollievo al termine delle due ore, con l'immagine della madre morta sul letto dell'ospedale ancora impressa nella mente. Uscì in fretta dall'aula, per andare a mangiare qualcosa in caffetteria dato che non aveva ancora toccato cibo, quando una mano gli si posò sulla spalla e lo trattenne. Will si girò bruscamente pensando fossero Beverly o Jack. Non aveva voglia di parlare con nessuno in quel momento, niente di meno che con-
-Sta bene Will?
-Sì, signore..
-Ne è certo? Sembra molto pallido.
-In effetti non ho fatto colazione stamattina..
-E' il pasto più importante della giornata! Dovresti stare più attento alla tua salute.
"E' il colmo, adesso mi dice anche cosa devo mangiare a colazione!"
-Ehm certo signore, prima di andare alla lezione della signorina Lounds passerò dalla mensa per un caffè.
-Ti accompagno, voglio accertarmi che mangi anche qualcosa di solido, non certo che tu svenga in aula. Non ci penso nemmeno a  portarti in infermeria come la bella addormentata.
"Adesso lo ammazzo."
-Non c'è bisogno che mi accompagni, non voglio mica disturbarla inutilmente.
-Nessun disturbo.
-Ok..
"Questo maledetto infame ora mi vuole anche pedinare!" pensò Will ancora turbato per l'argomento affrontato in classe.
-Ti vedo piuttosto pensieroso, Will.
-Ehm..sì ho fatto un brutto sogno stanotte e non ho dormito molto..
-Un incubo?
-G-già, una specie di incubo..-le immagini piccanti del suo 'incubo' assillarono la mente del ragazzo.
-Sogna spesso, Will?
-Sì..ma mi dica di lei, da quanto tempo insegna?
Erano arrivati in mensa e Will prese una pasta e un caffè e si sedette ad uno dei tavoli.
-Da un anno circa, prima ero un dottore.
-E come mai ha deciso di darsi all'insegnamento?
-Non saprei, il mio lavoro non mi soddisfaceva, e sono sempre stato attratto dalla mente umana. Quale modo migliore di studiarla plasmando la mente di giovani come voi?
-Come se lei fosse vecchio, professor Lecter.
-Puoi chiamarmi anche Hannibal, fuori dall'aula.
Un sorrisetto increspò le labbra sottili dell'uomo, che guardava divertito il povero Will arrossire, e distogliere lo sguardo.
-Va..bene, Hannibal.
-Ora è meglio che torni in classe, se no la signorina Lounds ne dirà quattro sia a me che a te!
-Certamente, vado subito.
Il ragazzo si alzo con il professore e fece per andarsene quando si accorse della vicinanza tra di loro.
Gli occhi di Hannibal erano come due carboni ardenti, scuri con sfumature rossastre. L'insegnante si avvicinò e gli mise il palmo della mano su una guancia, accarezzandolo dolcemente.
Will chiuse gli occhi sotto quel tocco morbido, credendo fosse un sogno, e quando li riaprì il professore era scomparso. Will espirò tutta l'aria che aveva trattenuto e si avviò verso l'aula di Psicologia.
Durante la pausa pranzo ricevette un messaggio da Alana che gli chiedeva se potevano parlare quel pomeriggio. Il ragazzo non poteva certo dire di no, anche perchè lei meritava una spiegazione.

 
  
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