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Autore: Laila    12/01/2005    2 recensioni
E' la storia d'amore fra Ron ed Hermione che con le sue evoluzioni o involuzioni ci viene raccontata dalle pagine del diario di lei...Ho cambiato il titolo che prima era _Incubo Vs Sogno_ ma la storia é sempre quella e non é +una one-shot. Laila
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ron

 

E così si conclude il riassunto di questi mesi…siamo al capolinea almeno per ora caro diarietto. Comunque c’è ancora qualcosa d’importante che vale la pena d’essere scritta.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Madama Chip rientrò con i ragazzi a seguito, venti minuti dopo.

- Signorina Granger, chiedono tutti di lei…e dopo andranno nelle cucine a scontare la loro punizione - disse sospirando per lo stress, con gli occhi fuori dalle orbite.

I ragazzi erano stati bendati sulla zona naso-bocca con una mascherina, che pressappoco doveva funzionare così, faceva traspirare l’aria ed era impermeabile al profumo.

 – Signor Paciok è l’ora dell’iniezione sgonfiante -

Neville premise una smorfia contrita nella sua direzione e strinse i lembi delle coperte, mentre la Chip tranquilla, tranquilla lo raggiungeva.

- Come stai? – chiese Harry col colletto spiegazzato.

- Già e che ci fai qui? – continuo di seguito un Ron spettinato.

 – Hai preso qualcosa d’infettivo? –

Ginny alzò gli occhi dal pavimento e mi guardò nascosta dai capelli per un tempo indeterminato, in modo celatamente supplichevole. Sospirai.

E’ così che sono fatta, m’arrabbio ma poi a conti fatti quell’ardore sfuma, non voglio passare per la “Granger troppo drastica” e poi non potevo mica rendere pan per focaccia alla mia futura cognatina.

- Oh, Beh…stavo preparando una pozione nell’intervallo, ma devo aver sbagliato qualcosa…e così per un po’ starò qui, ho tre giorni per disintossicarmi – precisai con un alzata di spalle.

- Eh? – i due mi guardarono poco convinti sul fatto che avessi sbagliato qualche ingrediente.

- E voi? Vi ho visto azzuffarvi là fuori. –

Ron tornò cupo in volto.

- Mia sorella dice che vi ha visto, voglio dire te ed Harry in sala grifondoro, poi lui ha fatto “non è proprio così” e io non ci ho visto più…insomma voi due mi dovete delle… -

Harry prese come fuoco - Ma non è vero! – urlò.

- Ron sei uno scemo se non ti fidi di me – protestai.

– Ginny ha frainteso tutto, se avesse origliato abbastanza a lungo avrebbe scoperto che Harry stava scherzando sulla sua dichiarazione – arrossii mio malgrado.

- Ma io veramente ti ho visto baciarlo! – disse la Weasley sottotono con una vocina impropria.

Harry si porto entrambe le mani sul volto.

 – Tu vaneggi di sicuro! L’avrai sognato, anzi incubato –

Ci pensai su un attimo, alzando gli occhi al soffitto – Mh…a sì! – sobbalzai.

– Tu hai visto che mi sono accovacciata un po’ sulle ginocchia ma ci stavamo solo guardando faccia a faccia, lo giuro! – misi un palmo al petto a mo’di giuramento.

- In effetti dalla mia angolazione…non ne sono così sicura – sussurrò lei, mentre Ron, silenzioso, alternava le sue occhiate da me a sua sorella.

- Che schianti all’istante se non è così – fece eco il sopravvissuto, mentre io annuivo vigorosamente.

La sorella di Ron ricacciò il labbro inferiore fra i denti - In questo caso, mi dispiace di aver sospettato di voi…scusatemi davvero! -

– Ginevra, la prossima volta voglio che tu venga a chiedermi delle spiegazioni dirette…come in qualsiasi tribunale si deve ascoltare la controparte prima di dare il verdetto, questo mi ha fatto male…anche se ti capisco, con il tesoro di fratello che ti ritrovi anch’io avrei fatto lo stesso… mi sarebbe piaciuto avere tanti fratelli – divagai.

Ron alzò un sopracciglio – Stai scherzando? È terribile!... su, su ragazzi lasciamola riposare –

- Potevi dircelo che volevi rimanere solo con lei, nessun problema – fece Harry capendo le sue intenzioni.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Due giorno dopo anche la Chip era fuori Hogwarts per le vacanze, ed io e Neville eravamo tornati a scorrazzare per il castello con gli altri rimasti.

Era la vigilia quando il gufo di Ron mi svegliò picchiettando sulla finestra, rischiando di rompere il vetro a furia di beccate.

Direi che Herrol é insistente quanto il padrone, aprii la finestra ignorando il freddo tipico delle 8 del mattino, fra le zampe stringeva un pacco pesante, almeno così mi pareva.

Nel bigliettino era scritto in china magica “APRI SUBITO”

Scartai l’impacco color caffè abbellito dal filo da spago, e fu lì ti conobbi caro diario, la tua bella copertina increspata, le tue pagine ingiallite ma nuove.

Solo sulla prima pagina v’era passata la mano di qualcuno.

 

“Ciao piccola!  (sentivo che era Ron!)

Questo è un regalo per te, così quando litigheremo o sentirai

qualcosa che non riesci a dirmi a parole o parolacce potrai

scriverla qui…

Non per sostituirmi però.

So di non essere il massimo come fidanzato, anzi, ma non ti

scordare che ti penso sempre, okay?

Come potrei non farlo!?!

Ogni giorno che abbiamo passato da quando mi hai detto

“Ti amo” mi sembra incredibile, inimmaginabile, insostituibile.

( Li hai trovati tutti tu questi aggettivi Ron? )

A pensarci mi gira la testa eppure ci è capitato.

L’ho sempre saputo infondo, che tu eri quella giusta.

Perché tu sei sempre pronta, tu sei sempre qui e non

m’inganni sai…mai.

Tutto questo è per dirti che se vuoi, quando ti serve una

spalla io ti darò anche il braccio se può servirti.

Un Bacio dal tuo irresistibile, ma quando mai? (Amore! non dire così, sei bellissimo!)

                                       Ron.

PS: 21.00 vestiti bene, sta sera usciamo, Silente non dà

copri fuoco!(^__^)

PS del PS: Srotola il segnalibro in fondo al diario.

Sorpresa…

PS del PS del PS: Non osare darmi dello sbadato per tutti

questi PS!”(Em...)

 

Che dolce! Mi veniva da piangere dalla felicità. Applicai qualche commento fra parentesi alla sua pagina.

Ecco una delle sue uscite, eppure quel gesto mi aveva già irradiato la giornata, nessuno avrebbe potuto distruggermela.

Andai a controllare sull’ultima pagina, srotolai la linguetta e subito, legato al cappio scarlatto vidi un anello.

Un anello…di fidanzamento?

Era pazzo!

Sembrava d’argento e aveva una piccolo brillante incastonato.

Lo provai. Mi andava pure perfetto. Era perfetto!

Le lacrime oramai scendevano senza che quasi le sentissi, ma dovevo asciugarle, nel salone aspettavano tutti me per scartare altri regali.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Sera.

Dopo l’ennesimo cambio d’acconciatura, decisi di sciogliere lo scomposto chignon e lasciarli sciolti allo stato brado.

Guardai un’altra volta l’orologio, avevo squartato d’un quarto d’ora, aveva aspettato abbastanza. Lo specchio non rifletteva sbavature di rimmel o eye-liner, quindi presi la borsetta ci misi il lucida labbra fruttato dentro ed uscii.

Diversamente dal primo appuntamento Harry mi aveva detto che Ron m’aspettava in sala comune, forse stavolta avremmo usato la polvere volante…meglio così, fuori c’era vento, tremavo al solo pensiero di varcare il portone della scuola.

Ron era li seduto, diciamo che si era impegnato per quel quarto d’ora a giocare a scacchi.

- Um, um – m’intromisi proprio mentre Ron si mangiava la regina di Harry.

- Wow – fecero quei due all’unisono voltandosi nella mia direzione e perdendosi la scena della regina bianca brutalmente decapitata.

Mi risistemai lo shalle color caramello coprendo  lo scollo a V del mio vestito rigorosamente nero.

Abbozzai un sorriso.

- Addio Harry - fece Ron alzandosi.

Harry era visibilmente sorpreso - Ma come non finiamo la partita? Guarda che stavi vincendo… – tese i palmi all’insù e stravolse le sopracciglia.

- Harry – fece Ron con aria da furfante – Io ho già vinto – mi passò un braccio attorno alle spalle

 – E’ tempo che riscuota il mio premio – ed infine un occhiolino.

Mi girai a guardarlo e arrossii di botto, Ronald mi scoccò un bacio sulla fronte.

Ci portammo sotto alla cappa.

Anche il mio boy era veramente ben messo, i capelli bagnati appena dal gel, la camicia bianca coi bottoni neri, nascosta in parte dal mantello, i pantaloni eleganti, quelli che metteva ad ogni ballo.

Il sopravvissuto sbuffò poggiando la mano a pungo su una guancia.

- Beh comunque se abbandoni, qua ho vinto io…però meglio essere sfortunati al gioco che sfortunati in amore – poi si rivolse a me sorridendo  – Stai d’incanto sta sera -

- Basta o a forza di arrossire mi abbronzo – confidai salutandolo e non avrei resistito un minuto di più, davvero. Mi strinsi a Ron appena ebbe finito di dire il posto, stava quasi per partire senza di me!

Ma un momento, aveva detto “La zucca di Cenerentola”...Quel posto? Trattenni il fiato.

Ne avevo sentito parlare da Lavanda, lei ci andava spesso e ogni volta che ne parlava le brillavano gli occhi...ma noi, appena usciti dalla cappa, ci ritrovavamo in una piazzetta gremita di gente elegantemente vestita.

- Ron tu sei pazzo! – dissi appena atterrammo – Prima l’anello, ora questo, non è che ti stai indebitando con qualche strozzino, vero? -

Lui si trattenne dal ridere alzando un sopracciglio e premendo le labbra al contempo.

– No, semplicemente Ginny a voluto pagarci questa serata –

Abbracciai Ron – Ringraziala da parte mia…e l’anello?E’ bellissimo… –

- Beh quello non è proprio di fidanzamento, diciamo un pre-pre fidanzamento – giocherellò imbucando l’indice all’interno del colletto bianco.

- Oh…allora pre- pre-grazie – lo baciai.- Lo terrò in attesa di quello “vero” –

- Eih guarda che m’è costato un bel pò di risparmi, questo diventerà quello “vero” – s’innervosì leggermente quello sciocco. (io l’avevo detto apposta^-^).

- Signori in carrozza! – annunciò un elfo, vestito da cocchiere con pennacchio, inchinandosi lievemente e aprendoci l’anta della carrozza/zucca.- Il ballo di mezzanotte sta per iniziare -

La serata tra un pestone e l’altro divenne meravigliosa tante luccio-fate impreziosivano la  sala principale, passavamo da un lento all’altro ma non sentivo la stanchezza, stringevo Ron e il resto del mondo scompariva senza lasciare alcuna traccia.

   
 
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