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Autore: Marli_    16/08/2014    1 recensioni
L: Tu sei un mio alunno e io sono un tuo professore è un rapporto malato, non potremo
mai essere felici
H: A me basta stare insieme a te per essere felice
L: Smettila Harry, non possiamo stare assieme, la mia carriera e più importante di....
H: Di me, perfetto potevi dirlo da prima, ora puoi scendere?
L: Harry non volevo dire questo, tu sei molto più...
H: SMETTILA DI DIRE CAZZATE E SCENDI DALLA MIA MACCHINA, dissi o forse dovrei dire urlai
-Larry Stylinson-
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo arrivati in Italia con un'ora di anticipo, strano visto che ogni volta che prendevo un aereo sia per arrivare che per ritornare da qualche posto era perennemente in ritardo, ero rimasto solo aspettando l'arrivo di mia mamma cosi decisi di andare in bagno appena entrai mi scontrai con una persona.

<< Oops >>

<< Ciao >> alzai lo sguardo e notai un Louis con un sorriso a 32 denti

<< Come mai cosi felice? >> chiesi mentre mi avviavo a un lavandino per lavarmi le mani

<< Pensavo te ne fossi andato senza salutarmi >>

<< Veramente sei stato tu a dire un "ciao" generale andandotene in fretta >>

<< Sai avevo un appuntamento con il bagno >>

<< Potrei essere geloso >>

<< Ma noi non stiamo assieme >> disse ridendo, io mi avviai verso la porta, non ero arrabbiato per quello che aveva detto solo infastidito perchè aveva detto la verità.

<< Aspetta, scusami devo imparare a contare fino a dieci prima di parlare >> disse prendendomi per il braccio per girarmi verso di lui.

<< Hai detto solo la verità >>

<< Vieni a casa con me! >> sussurrò al mio orecchio

<< Perchè? >>

<< Perchè voglio passare un pò di tempo con te >> disse baciandomi il collo.

<< Va bene>>.

Dall'aeroporto fino a casa di Louis non parlammo per niente, io ero un pò sconvolto per quei baci sul collo, il mio punto debole.

Arrivati a casa sua entrammo e nel salotto vidi una ragazza capelli biondi, occhi azzurri che guardava la televisione

<< Ciao Boo >> disse la ragazza con un sorriso innocente, i sorrisi erano uguali a quelli di Louis come gli occhi

<< Charlotte Tomlinson, cosa ci fai a casa mia sul mio divano guardando la mia televisione? >> disse Louis usando una nota più alta quando diceva "mia".

<< Fratellino, posso spiegarti tutto >> ad un certo punto da una stanza, molto probabilmente il bagno, uscii un ragazzo con una maglietta familiare, si avvicinò a Louis, quest'ultimo lo guardò dal'alto al basso un paio di volte ed alzò le sopracciglia

<< Piacere sono Erick >> disse il ragazzo moro, alto,più o meno, quanto Louis occhi marroni chiari

<< Io sono il padrone di casa >>

<< Si lo so, mi sembri arrabbiato >>

<< No ma che scherzi, io arrabbiato? dopo che ritorno a casa mia dopo una settimana mi trovo mia sorella

con un ragazzo con la...>>

<< Mia maglietta >> fini la frase di Louis, ecco dove avevo visto quella maglietta era la mia, gliel'ho prestata una sera che era venuto a casa mia e si era sporcato con la terra.

<< G-già la sua maglietta >>

<< E' la tua maglietta? >> disse il ragazzo

<< Perchè avevi la sua maglietta?>> disse la sorella di Louis

<< Non sono affari tuoi>>

<< E' davvero bella la tua maglietta >> disse Erick

<< Grazie >> dissi sorridendo e dando una colpetto sulla sua spalla

<< La smettiamo di parlare della sua maglietta e parliamo del fatto che mia sorella e in casa mia insieme

aaa...>>

Non finì la frase per lo squillo di un telefono, Charlotte prese il suo iphone dal divano e rispose

<< Mamma, come va? >> disse

<< Si si, mamma Londra è stupenda >> rispose alla madre

<< Ora devo andare, ci sentiamo dopo ciao mamma >> disse chiudendo la chiamata.

<< Ora ci sediamo e mi spieghi con calma cosa sta succedendo >>

Ci sedemmo io ed Erick per terra invece i fratelli Tomlinson sopra il divano

<< Allora qualche giorno fà ho chiesto a mamma se potevo andare alle terme con il mio ragazzo

però lei ha detto che non potevo andarci da sola anche perchè non lo conosceva, cosi ho detto

a lui di presentarsi alla mia famiglia ma non se le sentita cosi insieme a degli amici sono andata

casa dicendo che avevo una borsa di studio per andare a Londra per una settimana, però

poi la prenotazione alla terme è saltata e ,non potendo tornare a casa, sono venuta a casa tua

sapendo dove tieni la chiave di riserva >>

<< Quindi voi due siete stati una settimana qua, usando la mia camera, il mio bagno, la mia cucina? >>

<< Si, esatto >>

<< Erick, penso che tu dovresti andare a casa ora >> disse Louis guardando la sorella

<< Ma veramente noi stasera dovevamo usc...>>

<< Erick prima che si metta ad urlare, esci ti prego >> disse Charlotte alzandosi dal divano e spingendo il suo ragazzo fuori dalla porta, dopo averle sussurrato qualcosa si salutarono con un semplice e tenerissimo bacio a stampo.

<< Mi spieghi che cosa ti è passato per la testa? >> urlò Louis

<< M-mi dispiace e solo che abbiamo fatto sei mesi e volevamo festeggiarli >>

<< Mentendo alla mamma e venendo qua per una settimana, poteva essere pericoloso >>

<< Perchè non capisci, lui è importante per me e avevo bisogno di stare con lui >>

<< E' il tuo solito ragazzo tra un paio di settimane vi lascerete >>

<< Non è vero, io lo amo >>

<< Non sai neanche cosa significa la parola amare >>

<< Invece tu si? >>

<< Si, io per amore sono finito qua >>

<< Tu non sai quante cose ho fatto per amore >>

<< Per esempio mentire alla propria madre >>

<< Non mi cerca neanche, sta solo pensando a quei due bambini che sono nati, io pensavo di avere almeno

te invece a quanto pare non sei dalla mia parte >> disse la sorella urlando e chiudendosi nella camera di Louis.

<< Non abbiamo finito di parlare, aprii >> urlò Louis tirando pugni alla porta, mi avvicinai e lo allontanai da li.

<< Hei calmati, dovete stare tutti è due divisi per un pò >> dissi facendolo sedere sul divano, mi sedetti vicino a lui e lo feci distendere con la sua testa sopra le mie gambe.

<< Cosa devo fare? >>

<< Devi aspettare che si calmi, ti devi calmare tu, e poi parli, tranquillamente e sopratutto senza urlare, con lei >>

<< Poteva essere pericoloso >> disse chiudendo gli occhi e massaggiandosi le tempie

<< Dai Lou sono abbastanza maturi per stare da soli per un paio di giorni >>

<< Non sono maturi, sono due bambini che pensano di amarsi >>

<< Magari si amano sul serio >>

<< Ok, forse si amano, ma questo non giustifica il comportamento di Lottie >>

<< Non ci credo che tu da giovane non hai mai fatto una fuga d'amore >>

<< E' diverso >>

<< Perchè? >>

<< Perchè erano altri tempi, ora bisogna stare attenti >>

<< Ma sono stati attenti, non mi sembra che hanno bruciato la casa >>

<< Mi spieghi da che parte stai? >>

<< Dalla parte di chi ha ragione >> dissi sorridendo e accarezzandogli i capelli

<< Rimani a dormire qua? >> disse cambiando discorso

<< Perchè? >>

<< Ho paura del buio è tu sei la mia luce....era pessima >>

<< Oddio Louis, smettila di dare queste cose >>

<< Perchè? >> disse ridendo

<< Perchè sono frasi troppo dolci per me >> ridemmo assieme per un paio di minuti poi lui si addormentò, mi alzai dal divano per andare in bagno quando la porta della camera si apri, mi avvicinai a Lottie

<< Hei come va? >> dissi sorridendo dolcemente

<< M-male >> disse singhiozzando

<< So che non mi conosci neanche ma se vuoi puoi parlarne con me >> lei annui e ritornò in camera lasciando la porta aperta per farmi entrare.

I muri della stanza erano blu e anche l'armadio, il letto era molto grande con delle coperte, anche quelle blu, davanti al letto c'era una scrivania con un computer sopra, nella stessa parete della scrivania c'erano molte foto di Louis bambino, Louis con gli amici, quando si è diplomato, una foto di tutta la famiglia completa e tantissime altre.

Mi girai verso il letto dove trovai Lottie seduta con le gambe incrociate guardandomi

<< S-sei il ragazzo di Boo? >> "Boo" doveva essere un sopranome dato a Louis, che intelligente che sono certe volte mi faccio paura da solo.

<< No >>

<< Però sei innamorato di lui, vero? >>

<< Si >> dissi tranquillamente, lo sapeva anche lui che ero innamorato, perchè non dirlo anche alla sorella?

<< Anche lui è innamorato >>

<< Come fai a saperlo? >>

<< Prima quando stavate parlando, diciamo che vi ho spiati, e ho visto come ti guardava con lo stesso

sguardo di qualche anno fa >>

<< Quando stava con Lam? >>

<< Liam >>

<< Giusto >> dissi imbarazzato

<< Tu mi capisci, vero? >>

<< Si, tu volevi solo passare un pò di tempo con...>>

<< Ma non solo per quello, anche perchè ho bisogno di un abbraccio, di qualcuno che mi ascolti, di qualcuno

che mi renda felice >>

<< Non sei felice? >>

<< Non proprio, mi manca mio padre con lui parlavo molto ma ora per passare un pò di tempo con lui

devo aspettare alle vacanze estive >>

<< Ne hai parlato con tua mamma? >>

<< Figurati se pensa a me quando ci sono i gemellini >>

<< Perchè non ci provi, la prendi per mano la porti in camera tua e ci parli, li dici quello che senti, quello

che hai detto a me >>

<< Ma non ha tempo per me >>

<< Secondo me se li dici che è importante vedrai che ti ascolterà >> gli dissi sorridendogli dolcemente e in un momento me la ritrovai tra le braccia

<< Vedrai che questo brutto momento passerà >> sussurrai

<< Grazie, sei il ragazzo perfetto per mio fratello >>

<< Se hai bisogno di parlare con qualcuno cercami >>

<< Certo >> la salutai e uscii dalla camera andai vicino al divano dove vidi il nano dormire beatamente vicino a lui trovai il mio telefono con quattro chiamate perse da parte di mia madre, cazzo mi sono dimenticato di avvisarla, presi il telefono e andai in cucina

"DOVE SEI?" urlò mia madre

<< Calmati mamma, sono a casa di un mio amico >>

" E il telefono c'è l'hai per pulirti le scarpe "

<< Lo so, scusami mi sono scordato >>

" Dammi l'indirizzo che vengo a prenderti "

<< Veramente dovrei rimanere qua >>

" Piccolo stasera non puoi devo fare una cena a casa "

<< E devo proprio esserci? >>

" Si,è importante "

<< Va bene, ti mando un messaggio con l'indirizzo, ti aspetto fuori >>

" ok, a tra poco "

Dopo aver chiuso la chiamata andai in salotto e Louis era ancora addormentato cosi decisi di lasciargli un post-it prima di andarmene.

 

" Prof. io devo tornare a casa per forza, scusa se ti lascio questo umile bigliettino ma non riesco a svegliarti

ci vediamo Lunedi, se hai bisogno, per qualunque cosa, sai dove trovarmi"

Attaccai il fogliettino sopra la fronte di Louis cercando di non svegliarlo..

   
 
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