Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    16/08/2014    2 recensioni
Una Bonnie innamoratissima del solito Damon che la tratta male, però si stanca di essere un pupazzo fra le sue mani si ribella al destino di un amore non corrisposto e cerca di voltare pagina... ce la farà? o rimarrà invischiata in qualcosa di troppo grosso per lei?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XVIII

POV Damon

Prima che qualcuno venisse ad aprire il portone di casa ho dovuto suonare il campanello tre volte.. iniziavo seriamente a preoccuparmi.
Alla fine è il signor McCollough a farmi entrare.
Accidenti.. come fa ad avere quella faccia distrutta? Ed è appena mezzogiorno..
< Ah sei tu.. speravo fosse il taxi.. come al solito mia moglie si sta facendo prendere troppo dall'ansia e ci sta coinvolgendo nella sua follia.. > c'è sempre una spiegazione..
< In effetti una vacanza vi ci voleva proprio dopo questi ultimi mesi.. > sembra che voglia ribattere con qualcuna delle sue solite battutacce ma poi ci ripensa, forse è troppo esausto..
< Bonnie è in cucina, andiamo.. >
La streghetta è seduta al suo solito posto, sta leggendo una rivista di moda mentre beve una tazza di caffè.. eh?!
< Cosa stai bevendo?! > alza talmente di scatto la testa verso di me che un paio di gocce della bevanda schizzano sulla tovaglietta
< Puoi anche darti una calmata è solo un decaffeinato.. comunque buongiorno anche a te! > mi fa la linguaccia e senza aggiungere altro torna a leggere.
Scuoto la testa fra me e me, mi avvicino e le do un bacio sulla testa prima di sederle accanto.
< Hai portato fuori le valigie? I biglietti aerei li ha presi? I passaporti dove sono? L'indirizzo dell'albergo che fine ha fatto?! > sentendo sua moglie che urla dal piano di sopra il padre di Bonnie si passa una mano davanti agli occhi.. non l'ho mai visto così esasperato poveretto.. e se è tutta la mattina che sta andando avanti così posso anche capirlo..
< Le valigie sono nell'ingresso – inizia a risponderle con tono stanco – i biglietti e i passaporti sono nella tua borsa a mano insieme all'indirizzo dell'albergo.. puoi ricordarti che stiamo andando in vacanza non in guerra?! >
Devo trattenermi dal ridere.. sembra di assistere a una sit-com..
< Will sei pronto?! Fra pochi minuti dovrebbe arrivare il taxi - la madre della streghetta entra in cucina tutta agitata – ciao Damon, non ti ho sentito arrivare..Sicuro che non ci dimentichiamo niente Will? >
< Se dimentichiamo qualcosa lo compriamo là.. in tutta la costa azzurra ci sarà almeno un negozietto.. > non lo invidio per niente..
Il mio pettirosso sta facendo finta di leggere, in realtà non si perde una parola fra i suoi genitori, se la ride sotto i baffi..
< Allora ragazzi mi raccomando.. >
< Papà se sono le stesse raccomandazioni che mi stai facendo da ieri sera, per favore basta, le so a memoria ormai.. >
Viene interrotta dal campanello deve essere il taxi.
Aiuto il signor McCollough a portare nell'auto tutte le valigie.. sono più che convinto che nei loro armadi sua moglie non abbia lasciato più niente..
< Dicevo – insiste rivolgendosi solo a me appena siamo usciti – qualunque cosa succeda voglio essere subito informato, intesi? Se succede qualcosa, se Bonnie o il bambino stanno male, se avete bisogno.. giusto il tempo di prendere il primo aereo e torniamo.. >
< Non si preoccupi.. >
< Piantala di ripetermelo mi fai preoccupare ancora di più così! - mi interrompe per riprendere – mi sembra di essere già stato abbastanza chiaro: non ti azzardare a fare casini! >
< Non ne ho la minima intenzione. Questa settimana inizieremo a decidere come sistemare la cameretta poi la prossima partiamo con gli altri per il lago. Bonnie dovrà solo riposarsi. Le ho già promesso ieri che se ci fosse una qualunque novità la informerò subito.. le do la mia parola! > speriamo che almeno questa volta mi di retta..
< Lo spero per te.. mi sto sforzando di darti fiducia damerino.. non farmene pentire.. > per un certo verso lo capisco, non deve essere facile per lui lasciare sua figlia qui con me.. specie sapendo che non sono esattamente la sua persona preferita..
Non faccio in tempo a rassicurarlo per l'ennesima volta che Bonnie e la madre escono.
< Damon prenditi cura della nostra piccolina.. > me lo dice mentre mi abbraccia per salutarmi
< Posso ricordare a tutti voi che sono adulta e vaccinata e che mi prendo cura di me stessa da sola?! >
< Si si – la blocca sua mamma quasi annoiata - non serve ripeterlo all'infinito > entrambi i genitori abbracciano la figlia e le lasciano le ultime raccomandazioni
< Ti chiamo appena siamo in albergo ok? Te l'ho già detto una telefonata e torniamo da te Bonbon, ok? > un po' ripetitivo suo padre stamani, vero?
< Papà tranquillo! Andate e divertitevi, io starò benissimo! Se non vi sbrigate perderete l'aereo! >
Dopo altri cinque minuti di saluti finalmente si decidono a partire.
Appena se ne sono andati siamo rientrati in casa
< Pensavo non se ne andassero più.. finalmente.. senti che pace.. > la streghetta torna a sedersi come prima in cucina
< Dove sono le tue cose? Intanto le carico in macchina >
Mi guarda da sopra il bordo della tazza che tiene in mano, la vedo mordicchiarsi il labbro superiore.. ho la sensazione che quello che mi sta per dire non mi piacerà per niente..
< Stavo pensando.. - per l'appunto – non serve che venga con te al pensionato. Posso rimanere benissimo qui.. senti che pace.. starò benissimo.. non c'è da preoccuparsi.. > ha per caso deciso di farmi imbestialire di prima mattina?
Devo contare mentalmente fino a cento prima di poterle risponderle senza dare di matto
< Assolutamente NO! L'ho promesso a tuo padre, senza contare che è la prima volta che fa uno sforzo per considerarmi un minimo responsabile! Per niente al mondo mi rimangerò la parola – le rivolgo il mio sorriso più micidiale – Certo che, però, ripensandoci potrei essere io a trasferirmi qui.. si.. sarebbe anche meglio.. solo io te tutto il tempo, senza neanche la scocciatura di mio fratello e della tua amica.. >
< Non dire sciocchezze Damon! Almeno per una volta non puoi fare come ti chiedo? >
< Sei tu che stai dicendo sciocchezze! Smetti di fare la codarda! Ti ho già detto che non te lo permetto! Perciò ti chiarisco il concetto: o vieni di tua spontanea volontà o ti giuro che ti porto via caricandoti di peso! Sai che lo farò.. > sono davanti a lei a braccia conserte, sa che non ha via di scampo. La sento sbuffare.
< Ci sono due borsoni pronti in camera mia.. >
< Non è poca roba? > mi guarda stranita
< Non credo, se mi accorgo di essermi dimenticata qualcosa posso sempre tornare a prenderla.. non vedo perché svuotare tutto l'armadio inutilmente.. > perché tanto fra poco dovrai farlo ugualmente ed è inutile rimandare.. sono abbastanza furbo da tenermi quest'ultima cosa per me.. almeno per ora!
Prima che possa accampare qualche altra assurda scusa carico tutto in macchina, lei compresa!
Prima di mettere in moto, mi volto verso di lei e le prendo il viso fra le mani
< È la cosa giusta da fare.. lo sai anche tu. Andrà tutto bene.. ne sono certo! Non te ne farò pentire, te lo giuro > e la bacio nel modo più dolce che riesco, come sempre devo costringermi a porre fine al bacio.
Metto in moto e mi dirigo verso casa.. il bello inizia ora..

POV Bonnie

In fondo lo sapevo già che era impossibile che accettasse la mia idea.. ma tentare non costava niente, no? Lo so che che ha ragione.. forza e coraggio..
In pochi minuti parcheggia nel suo solito posto davanti al pensionato, il tempo di togliere i borsoni dal portabagagli che mi ritrovo in piedi in mezzo al salone del pensionato.
Perché devo sentirmi così in imbarazzo?! Cristo santo ho sempre passato tanto tempo al pensionato, quasi più che a casa mia, e mi sono sempre sentita a mio agio, invece ora mi sento così fuoriposto, mi ritrovo in mezzo alla stanza cercando di capire cosa fare..
< Stefan ed Elena? >
< Sono andati a fare la spesa, torneranno fra un po'. Intanto ti faccio vedere dove puoi sistemarti > come al solito Damon è perfettamente padrone della situazione, di più è sorridente, felice.. certo le cose vanno come vuole lui!
Mi fa strada al piano di sopra, percorre il lungo corridoio e poi si ferma davanti a una porta che apre. Prima che possa entrare lo fermo.. c'è qualcosa che non mi torna..
< Questa è la tua stanza.. >
< Si >
< Scusa e dove dormo io? >
< Qui > non credo di aver capito bene..
< Tu dove starai? >
< Mi pare ovvio, come hai detto tu questa è la mia stanza.. qualcosa non va? > mi guarda anche stralunato..
< Ecco.. beh.. non.. >
In tutta sincerità io non ci avevo pensato a come ci saremmo sistemati, ho dato per scontato che con tante camere a disposizione non sarebbe stato un problema. Potrebbe essere anche sensato pensare di dividere la stanza dal momento che stiamo insieme.. ma cavoli è difficile da spiegare.. fa sembrare tutto così serio, così vero.. ricomincio a sentire l'ansia salire, accidenti a me.. non ci sono altre spiegazioni sono fuori di testa.. inizio a mangiucchiarmi l'unghia..
< Ehi.. guardami.. smetti immediatamente di seguire il filo dei tuoi pensieri che è sicuramente sconclusionato! Non devi fraintendermi, mi conosci troppo bene. Lo sai che non ti presserei mai per metterti fretta e fare qualcosa che ancora non vuoi.. Ho tanti difetti ma di sicuro non sono un bugiardo. Mi piace l'idea di noi due che dividiamo la stanza.. voglio sentirti vicina.. se non ti sentirai a tuo agio a dormire nel letto con me posso sempre dormire sul divano.. > (POV Damon: non posso crederci di averlo detto davvero..sono un cretino! non posso dormire sul divano.. già mi vedo a fissare il soffitto in piena notte mentre mi prendo a schiaffi sapendola così vicina ma senza poterla neanche abbracciare!)
< N-non è quello.. lo so che è assurdo nella nostra situazione ma mi sembra strano.. > sto iniziando ad arrossire.. accidenti sono proprio una scema..
< Tranquilla, andrà tutto bene.. secondo me il problema è che noi non abbiamo mai condiviso una certa intimità.. non parlo di andare a letto insieme, intendo cose normali come cosa ne so.. prestarti una mia maglia per dormire, accoccolarci sul letto leggendo o guardando la tv, svegliarci insieme.. lo so che è stata tutta colpa mia, ma ora voglio rimediare. Noi stiamo bene insieme, lo sai anche tu che siamo perfetti come coppia – mi rivolge il sorriso che adoro – dobbiamo solo trovare una nostra quotidianità.. sono più che sicuro che non sarà affatto difficile.. > finalmente mi abbraccia e per un attimo tutto mi sembra tornato nella giusta prospettiva.
Appena entro non posso fare a meno di restare stupita.. non me la ricordavo affatto così la sua stanza. Ha aggiunto molte cose che stranamente non sono nere: le tende ora sono color panna con dei ghirigori sottili neri, sul divano sono sistemati dei grandi cuscini sempre color panna, le lenzuola e il copriletto sono bianchi.. questo si che è un cambiamento.. non riesco a smettere di guardarmi intorno, è molto più luminosa così, non c'è più quel senso di claustrofobia che ti assaliva prima!
< Ho fatto qualche piccolo cambiamento.. volevo che ti sentissi a casa qui.. perciò ho aggiunto delle cose che speravo potessero piacerti.. > si passa una mano fra i capelli, mi osserva come per capire se ha fatto bene o no.
Sta aspettando una mia reazione, oddio se non lo conoscessi crederei che è nervoso!
< Mi piace come l'hai sistemata.. mi piace davvero > non riesco a credere ai miei occhi
< Bene! Allora – mi prende per mano e mi porta nella cabina armadio – questa parte l'ho liberata per farti sistemare i tuoi vestiti > caspita ha liberato metà stanza ed è davvero grande.. con quello che ho nei borsoni occuperò si e no due scaffali..
< Mm.. grazie del pensiero.. ma mi bastava molto meno, hai visto anche tu non ho portato molta roba.. > non mi risponde ma faccio in tempo a vederlo roteare gli occhi, posso scommettere che ha anche sbuffato mentre si girava per mostrarmi la porta accanto.
< Questo è il bagno, anche qui ho liberato dello spazio per le tue cose.. se ti va bene puoi usare il lavabo di destra, l'armadietto accanto è libero.. >
< O-ok.. beh.. intanto sistemerò i vestiti.. > meglio trovare qualcosa da fare
< Aspetta, puoi farlo dopo, devo farti vedere una cosa importantissima! > ha un sorriso che va da un orecchio all'altro mentre mi abbraccia e mi sospinge fuori nel corridoio. Si ferma davanti alla stanza che si trova subito davanti
< Ta-da! > mi trovo a guardare una stanza completamente vuota con due grandi finestre che danno sul giardino, ci metto poco a capire cosa significa
< Sarà questa la cameretta per il bambino? > non posso già avere le lacrime agli occhi..
< Già, mi sembrava perfetta dal momento che è proprio davanti alla nostra – quel “nostra” mi colpisce direttamente in mezzo al petto.. - mi sembra abbastanza grande inoltre anche questa ha un bagnetto più piccolo e un'altra stanzetta collegata che potrà essere usata sia per giocare che per studiare. Che ne dici? > wow sono senza parole.. ha pensato veramente a tutto!
< È assolutamente perfetta! > in un baleno sono abbracciata a lui, cerco inutilmente di trattenere la commozione mentre mi tiene stretta.
Restiamo seduti abbracciati lì dentro per un po' facendo progetti su come possiamo dipingerla e arredarla.
< Domani possiamo iniziare a dare un'occhiata per l'arredamento >
< Si, direi che è ora – mi accarezzo la pancia, ancora un paio di mesi è nascerà – almeno non avremo il fiato sul collo di mia madre se riusciamo a fare tutto finché è in vacanza! >
< Già.. comunque lo sai vero che ha già fatto una scrematura dei negozi in cui cercare vero? > non voglio rovinare questo momento pensando alle manie di controllo di mia madre!
< Beh forse per una volta ci ha fatto un favore. Speriamo che questa vacanza l'aiuti a darsi una calmata! >
< Già.. tuo padre era stremato stamani.. mi ha quasi fatto pena! >
< Lui si che se l'è meritato un po' di riposo.. >
Restiamo seduti così a parlare abbracciati finché arrivano gli altri che ci reclamano a gran voce al piano di sotto.
Quando entriamo in cucina, Stefan sta sistemando la spesa mentre Elena è seduta su uno sgabello dell'isola e si lamenta della fatica.. tipico!
Appena mi vede corre subito ad abbracciarmi
< Sei arrivata finalmente! Damon in questi ultimi giorni sembrava un'anima in pena.. >
< Non hai altro da fare che cianciare a vuoto? > le risponde brusco mentre si siede, come se bastasse quel tono per intimorirla.
< Comunque.. cosa stavate facendo di sopra da essere così intenti da non sentirci le prime due volte che vi abbiamo chiamato..eh? > è meglio se faccio finta di non aver capito il suo “velato” sottinteso..
< Stavamo pensando a come poter arredare la cameretta > ora siamo tutti seduti intorno all'isola
< Per prima cosa dovremmo dipingerla.. ma visto che il nostro bambino ha ereditato la timidezza della madre non sappiamo che colori usare.. > ancora con questa storia?
< Visto che è tuo figlio è più probabile che gli piaccia farsi desiderare! > (*) con questa uscita Stefan ci ha fatto ridere da matti tutti, persino il solito vampiro permaloso ha cercato di nascondere un sorriso!
< Secondo me c'è una soluzione.. che ne dite di pitturare il soffitto color burro, mentre le pareti per due terzi di un bell'azzurro cielo a cui poi si possono aggiungere delle nuvolette bianche, la parte bassa invece di un bel verde brillante.. come se fosse erba, un prato.. -stiamo tutti ascoltando Elena attenti – se poi scopriremo che è femmina possiamo aggiungere tantissimi fiori colorati e uccellini, farfalle magari qualche fatina.. se invece sarà un maschietto possiamo sempre decorarlo come fosse una foresta.. con leoncini, tigrotti e anche una scimmietta che si dondola su un albero.. > da come la sta descrivendo sembra che ci abbia già pensato molto bene.. è davvero una grande idea..
< Ma la disegneresti tu Ele? >
< Certo Bonbon! Che domande! Non vedo l'ora di iniziare a decorare la stanza per il mio nipotino! >
< Fantastico! Mi piace da matti la tua idea!! Che ne dici Damon? > mi guarda con quello sguardo dolce e felice che so che rivolge solo a me e al bambino
< Se ti piace così tanto per me va benissimo! - e mi bacia – Anzi, sai una cosa? Vado subito al negozio a comprare la tinta, così domattina posso subito
iniziare! >
Mi bacia un'altra volta prima di alzarsi per uscire
< Dove pensi di andare senza di me? - suo fratello lo blocca prima ancora che possa fare due passi – Naturalmente domattina ti aiuterò anche io.. sono lo zio mica posso restare con le mani in mano. Su andiamo! > l'espressione di Damon è incredula, davvero pensava che Stefan non volesse essere coinvolto? Che tonto!
In un battibaleno in cucina siamo rimaste solo io ed Elena.
< Finalmente un po' di tempo fra ragazze senza maschietti in giro.. - forse era meglio se andavo anche io al negozio – ti sei già sistemata? >
< Non granché finora.. ho solo portato in camera i borsoni.. anzi è meglio che vada a sistemare le mie cose.. >
Come immaginavo viene con me con la scusa di aiutarmi, in realtà sono convinta voglia solo tempestarmi di domande.
< Fammi capire.. hai solo questi miseri due borsoni?! > come volevasi dimostrare
< Ti ci metti anche tu? Devo ricordarti che abito più o meno a dieci minuti da qui? Se mi serve qualcos'altro faccio un salto a casa >
Elena si appoggia con la spalla allo stipite e inizia a battere il piede sul pavimento, senza contare lo sbuffo prima di parlare
< Ci sei o ci fai?! Bonbon ti voglio bene ma è ora che tu ti dia una svegliata! Affronta la realtà.. tu qui non sei di passaggio, altrimenti non ci arredereste la cameretta del bimbo! È normale che tu abiti qui.. anzi secondo me hai già aspettato anche troppo.. > la sto guardando a bocca aperta
< Mi sembra di sentire mia sorella.. >
< Beh ha ragione.. Prima dicevo seriamente, Damon non vedeva l'ora che tu venissi a stare qui. Guardati intorno, guarda cosa ha fatto per farti sentire a casa >
< Scommetto che glielo hai suggerito tu > scuote vigorosamente la testa
< Assolutamente no! L'idea è stata tutta sua! Mi ha solo chiesto se potevo comprargli quello che gli serviva.. ma non ha neanche voluto che lo aiutassi a sistemare le cose, ha fatto tutto da solo! > come sempre quel vampiro mi lascia senza parole
< Ok.. ho capito, sono la solita codarda.. > ci ritroviamo sedute sul divano a parlare
< Ti capisco.. non deve essere facile dopo tutto quello che ti ha fatto passare in passato.. ma lo sai anche tu che è un rischio che vale la pena affrontare. Sono più che sicura che non te ne pentirai.. è davvero innamorato, non puoi avere dubbi su questo.. >
< Se vogliamo essere pignole non mi hai mai detto che mi ama.. >
< Non essere sciocca! Anche se non te lo ha detto a parole sono più che certa che te lo ha dimostrato! Pensa solo a come ti guarda, a quanto è cambiato, a come cerca in ogni modo di averti accanto.. non sembra più neanche la stessa persona >
< ..lo so.. hai ragione.. non mi resta buttarmi! >
< Brava! - mi abbraccia stretta – ora sistemiamo la tua roba prima che arrivino i ragazzi >
A svuotare i borsoni ci abbiamo messo più del previsto soprattutto perché ci siamo fermate spesso a chiacchierare..
< Ele.. mi ha telefonato Zander un paio di giorni fa.. > si blocca di colpo e mi fissa shockata
< Cosa voleva quel.. quel botolo?! > quando fa così mi ricorda tremendamente qualcuno..
< Non lo so l'ho lasciato squillare finché non ha smesso.. poi mi ha mandato anche un sms in cui mi chiedeva come stavo, l'ho letto e cancellato senza rispondere.. Damon non ne sa niente, non devi dirglielo ok? >
< Certo che no! Quel tipo è completamente matto, non sa quanto ti ha fatto male? E non sa che il tuo fidanzato non vede l'ora di ammazzarlo? >
< Il giorno del mio ultimo esame l'ho visto, mi ha chiesto scusa per quello che ha fatto.. >
< Devi stargli lontana Bonbon, devi pensare al tuo bene e a quello di tuo figlio >
< Lo so, infatti gli ho detto che accetto le scuse ma non posso dimenticare cosa è successo.. > dovevo dirlo a qualcuno.. non potevo più tenermelo dentro.. < Che idiota! Vabbé non pensiamoci più! Per fortuna ormai è fuori dalla tua vita - cerca di rassicurarmi – direi che è ora di pensare a cosa mangiare per cena >
Tornate in cucina Elena si è intestardita a dover preparare lei la cena per festeggiare il mio arrivo.. peccato che la sua bravura in cucina si limita a saper ordinare un take-away.. Ho provato a dirle che possiamo cucinare insieme ma non c'è stato verso di convincerla..
Grazie al cielo mi sono ricordata che oggi hanno comprato delle pizze surgelate, decido di usare una formula magica con cui mi darà subito retta “ho voglia di pizza”. Da quando sono incinta ho scoperto che queste due piccole paroline mi salvano da qualunque situazione, sia se voglio riposarmi, sia se mi va qualcosa di assurdo da mangiare ma anche se mi va di vedere qualcosa di particolare in tv!
Quando i ragazzi tornano a casa stiamo apparecchiando. Hanno comprato tutto il necessario per la loro “grande opera”, come la chiamano loro. Che bello non vedo l'ora.
< Ciao ragazze! Cosa state preparando di buono? >
< Pizza > sempre se stiamo tutti attenti a non fargliela bruciare..
< Elena voleva cucinare per darmi il benvenuto ma ho davvero tanta voglia di pizza.. > Stefan mi lancia uno sguardo comprensivo e mi fa l'occhiolino.
< Cos'è la volevi far subito scap- > lo zittisco con una gomitata.. ma possibile che Damon non capisca ancora quando parlare e quando stare zitto?
La cena passa tranquilla fra una risata e l'altra, chiacchieriamo rilassati
< Domani pomeriggio vogliamo iniziare a cercare i mobili.. vi va di venire con noi? Dei consigli ci saranno di sicuro d'aiuto.. >
< Che bello! Volentieri! > non serve sottolineare che Elena non mi avrebbe mai perdonato se l'avessi lasciata a casa.. Anche Stefan sembra davvero elettrizzato dalla prospettiva!
Dopocena ce ne stiamo tranquilli a guardare la televisione in salotto.
Cosa può esserci di più bello di una serata sul divano accoccolata contro il mio vampiro preferito? Assolutamente niente!
Mi rilasso talmente che dopo poco tempo mi addormento pacifica.
< Uccellino.. ehi.. È ora di andare a letto > a fatica apro un occhio per vedere Damon che cerca delicatamente di prendermi in braccio
< Mm.. > sono ancora parecchio assonnata.. mi sento stringere al suo petto e poi alzare, dopo poco mi sdraia delicatamente sul letto.
< Uccellino.. su.. non puoi dormire vestita.. >
< Mm.. cinque minuti.. >
< Facciamo che prima mi faccio la doccia io e poi vai tu ok? > mi lascia un bacio sulla fronte e lo sento allontanarsi.
< Pettirosso.. sveglia.. > ma come ha fatto a fare così alla svelta.. non voglio svegliarmi.. uffa.. l'ultimo sforzo della giornata, poi posso dormire in pace. Appena socchiudo gli occhi vedo Damon sdraiato accanto a me, mi sta accarezzando i capelli per cercare di svegliarmi. Indossa solo un paio di boxer neri e
ha ancora i capelli umidi dalla doccia.. è impazzito vuole farmi venire un infarto? I miei ormoni sono subito scattati all'erta.. ok.. meglio prendere subito le
distanze andando a farmi una bella doccia.
Riesco a tornare a respirare normalmente solo una volta chiusa dietro di me la porta del bagno. Roba da matti, dovrei essere abituata a vederlo mezzo nudo giusto? Nah.. in tutta sincerità credo proprio che i miei ormoni impazziranno ogni volta come hanno sempre fatto sin dall'inizio..
Sono mesi che non andiamo oltre il baciarci ma negli ultimi tempi sta diventando sempre più difficile trovare la forza di fermarci, quello che è successo ieri al matrimonio ne è un esempio lampante, se non fossero arrivati i nostri amici..
Se penso a come sento ribollire il sangue ogni volta che mi sfiora, ai brividi che mi provoca ogni volta che mi bacia.. senza parlare di cosa provo quando mi guarda con quell'espressione piena di passione..
Dio.. una parte di me vorrebbe solo tornare da lui e buttarmi fra le sue braccia e dimenticare tutte le preoccupazioni..
Nonostante sia sempre stata insicura del mio aspetto, capiamoci se cresci avendo accanto Elena e Meredith un po' di complessi te li fai per forza, è sempre riuscito a farmi sentire bellissima quando eravamo insieme ma.. cavoli perché deve esserci sempre un “ma” di mezzo?! Ho sempre avuto un corpo minuto, sono sempre stata quella bassina e magrolina con un seno praticamente inesistente.. mi sono sempre considerata l'emblema dell'insignificante, ma stranamente gli piacevo com'ero.. Ora, però, il mio corpo sta cambiando così velocemente per via della gravidanza che non riesco quasi più a riconoscermi davanti allo specchio.
Mi piace che la pancia cresca e faccia notare quanto sono incinta.. ma accidenti.. non aiuta molto se vuoi trovare il coraggio per ricominciare ad avere un po' di intimità con il tuo fidanzato.. anche se ti guarda come se non avesse mai visto niente di più bello prima.. mi viene la tentazione di sbattere la testa contro il muro per smettere di pensare finalmente!
Regolo la temperatura dell'acqua della doccia e mi ci infilo sotto.
Sono più che certa che se parlassi di questi dubbi con le mie amiche mi prenderebbero per pazza, inizierebbero a dirmi che sono sempre la solita che si fa inutilmente delle fisime mentali, che mi faccio sempre inutili problemi! Soprattutto Elena proverebbe a farmi ragionare..
Ripeterebbero che non ho nessun motivo per essere così impaurita.
Oggettivamente hanno ragione ma è la pratica che mi frega ogni volta!
Ho perso la cognizione del tempo, credo sia una vita che sono sotto il getto dell'acqua mi sa che è ora che esca..
Con tutta la calma del mondo mi asciugo e mi spalmo la crema idratante, mi metto i pantaloncini blu e la canotta azzurra che uso come pigiama, lavo i denti.. sono di una lentezza spaventosa..
Quando non so più cos'altro fare per rimandare l'uscita tendo l'orecchio per cercare di sentire qualche rumore al di là dalla porta che mi facciano capire cosa stia facendo.. mm.. non sento niente, ci ho messo così tanto che probabilmente si sarà addormentato.. Lo so sono patetica ma anche se provo a convincermi che va tutto bene, che è normale essere qui con lui, non posso fare a meno di sentire un po' di imbarazzo..
Cerco di fare meno rumore possibile mentre vado verso il letto nel buio della stanza. Mi infilo piano sotto le lenzuola, sta dormendo sicuramente altrimenti a quest'ora avrebbe già detto qualcosa.
Non faccio in tempo a chiudere gli occhi che lo sento avvicinarsi e abbracciarmi per stringermi a se, una sua mano ad accarezzarmi la pancia.
< Pensavo stessi dormendo.. >
< Ci credo – mi stringe di più, sento il suo mento appoggiato sopra la mia testa – altrimenti saresti rimasta di sicuro ancora nascosta in bagno.. > anche se non lo vedo scommetto che sta sfoggiando il suo solito sorrisino indisponente!
< Scemo > ma non riesco a trattenere anche io un sorriso, mi conosce troppo bene
< Sh uccellino, dormiamo.. buonanotte > e mi bacia sui capelli
Come faccio ad addormentarmi sapendo che è così vicino a me? Con il suo petto nudo contro la mia schiena, sentendo le sue braccia che mi stringono e il suo odore che mi circonda?
Sembra impossibile ma sto talmente bene, mi sento talmente nel posto giusto abbracciata a lui che in pochi minuti scivolo nel sonno migliore che abbia mai avuto..
Durante la notte devo essermi girata perché quando mi sveglio sto appoggiando la testa sul petto di Damon, le sue braccia mi stanno ancora stringendo. Mai avuto un risveglio migliore. Nella stanza filtra la luce dalle persiane chiuse.
Alzo la testa per guardarlo in volto e mi scontro con i suoi bellissimi occhi neri sorridenti, può iniziare meglio una giornata?
< Buongiorno uccellino.. Dormito bene? > si china per baciarmi
< Buongiorno! Benissimo grazie> non posso nascondere l'enorme sorriso che preme per uscire. Sono io che lo bacio ora, inizia dolcemente ma poi, come sempre, la passione inizia ad avere la meglio.. mi fa appoggiare la schiena al materasso, sento il suo petto sopra il mio ma sta attento a non schiacciare la pancia sostenendosi sui gomiti. Continuiamo a baciarci, le mie mani passano lentamente dalla schiena ai suoi capelli, poi lui scende mordicchiandomi la mandibola.. quando inizia a baciarmi il collo perdo quasi del tutto il con la realtà.. e chi se le ricorda più tutte le fisime mentali di ieri sera?
Finalmente torna alle mie labbra, me le mordicchia, le assapora con calma poi intrufola la lingua nella mia bocca e la esplora sempre lentamente come se avesse tutto il tempo di questo mondo.. sto per sciogliermi..
< Ehi > il calcetto di nostro figlio ci blocca di colpo, basta guardarci un attimo negli occhi per iniziare a ridere come due pazzi, ancora ridendo Damon si appoggia con la schiena al cuscino tenendomi stretta a lui
< Ehi tu là dentro.. ascoltami bene.. non è educato interrompere, un po' di privacy birbante.. ci siamo intesi?! > si rivolge ancora ridendo alla pancia, il risultato è un'altra serie di calcetti. Restiamo ancora qualche minuto così ad accarezzare la pancia, finché non mi casca l'occhio sulla sveglia sul comodino
< Mi sa che è ora di alzarsi.. > è l'ultima cosa che vorrei fare, infatti mi stringo a lui ancora di più
< Possiamo aspettare ancora dieci minuti..>
< Nah.. devi iniziare a dipingere la cameretta no? >
< Giusto! Forza in piedi! > mi dà un bacio in fronte e prima che me che possa dire altro è balzato in piedi.
Quando scendiamo a fare colazione Elena e Stefan sono già seduti.
< Hai abbastanza da mangiare? > va bene che Damon è sempre esagerato ma questo è troppo.. davanti a me ho una tazza piena di cereali, un succo
d'arancia e un muffin al cioccolato, senza contare che probabilmente mi butterò anche sul muffin ai mirtilli.. vuole vedermi esplodere?
< Stai scherzando spero? Sbaglio o dovevi fare qualcosa invece che guardarmi mangiare? > cerco di usare il tono più calmo possibile ma non è proprio facile sono troppo incredula
< Mr Ansia – interviene allegro Stefan – mi sa che è meglio se iniziamo a lavorare no? >
In un battibaleno ci hanno lasciato sole per mettersi all'opera.
< Ok, spara cosa è successo? > Elena ha messo da parte il suo caffè e mi guarda interrogativa
< Niente.. > mangiamo il muffin va
< Niente? Sono anni che conosco Damon e non l'ho mai, e sottolineo mai, visto così sorridente, non ha smesso un attimo da quando siete entrati.. ho avuto paura che gli fosse presa una paresi. E anche tu sei raggiante.. quindi mi viene in mente solo una cosa.. > quasi mi strozzo con il boccone del dolcetto che sto masticando sentendo quel tono allusivo
< Smetti pure di farti film mentali.. non è successo quello che pensi.. > le racconto in breve come è stato il mio fantastico risveglio. Sentendolo anche lei trova il lato comico
< Mi sa che ha ereditato la stessa insofferenza alla privacy di suo padre! >
< Ahhahhahh secondo me è stato suo nonno a dargli precise direttive! Ahhahhah – poi torna seria – quindi tutte le paure di ieri siamo riusciti ad accantonarle? >
< Sono arrivata alla conclusione che è inutile continuare a pensare a quanto sono stata male, l'importante è quanto sono felice ora no? Voglio pensare solo al presente! > saltella sulla sedia felice come una pasqua battendo le mani
< Non te ne pentirai >
Con molta calma finiamo di fare colazione e di pulire la cucina.
Dal piano di sopra sentiamo arrivare rumori strani.. forse era meglio chiamare qualcuno che sapesse come fare.. Abbiamo resistito finché abbiamo potuto ma si sa la curiosità è femmina e alla fine siamo dovute andare a dare un'occhiata per assicurarci che stesse andando tutto bene..
Lo spettacolo che ci si para davanti è unico.. entrambi i nostri fidanzati hanno addosso più tinta di quella che hanno dato alle pareti! Sono l'uno accanto all'altro che si prendono in giro a vicenda. Continuano a dirsi come si deve fare anche se, probabilmente, nessuno dei due lo ha mai fatto prima.
Speriamo riescano a finirla prima che nasca il bambino..
Senza farsi accorgere Elena gli scatta una foto con il cellulare.
< Come sta venendo? > provo a entrare ma Damon mi blocca immediatamente
< Non puoi entrare! Non ti fa bene respirare questa roba, finiremo presto non preoccuparti >
< Ok ok torno giù.. ero solo curiosa.. buon lavoro.. > speriamo in bene
< Siete proprio sicuri di sapere cosa state facendo? > Elena non ha tutti i torti, me lo sono chiesto anche io..
< Amore tranquilla.. abbiamo tutto sotto controllo! > anche Stefan spedisce di sotto la sua fidanzata.. mah.. contenti loro..
Per una volta facciamo come vogliono e andiamo a sdraiarci tranquille in giardino, in un punto abbastanza in ombra, così da non soffrire troppo il caldo.
< Guarda qua > la mia amica mi mostra la foto che ha scattato prima. È riuscita a scattarla senza farsene accorgere, è riuscita a catturare i due fratelli
imbrattati di vernice che scherzano tra loro.
< È fantastica.. dovremmo stamparla e incorniciarla! >
< Vero, sai non li ho mai visti andare così d'accordo. È bello vederli ridere e scherzare insieme. Sono più che convinta che questo bambino stia già facendo bene a tutti noi.. >
Abbiamo dovuto aspettare fino alle tre del pomeriggio prima che i nostri fidanzati tornassero da noi dopo aver completato l'immane lavoro, come lo hanno definito!
< Avete davvero finito tutta la stanza? > passo lo sguardo su entrambi i fratelli scettica, oddio hanno un aspetto terribile.. ma sembrano davvero soddisfatti di loro.
< Certo cara.. ma non la vedrai fino a domani, non entrerai là dentro finché non sarà ben areata! - si avvicina e mi dà un bacio a fior di labbra – È bellissima fidati! >
< Vi basta un'ora per prepararvi? Dai se no verrà tardissimo! > speravo di prendermela comoda oggi pomeriggio ma non ho fatto i conti con Elena, è quasi folle quanto mia madre..

Esattamente un'ora dopo siamo tutti pronti per uscire.
Stranamente andiamo tutti insieme con la macchina di Stefan, mi sarei aspettata che Damon protestasse invece si è detto subito d'accordo.. si deve essere rovesciato il mondo..
Ho lasciato che Elena tenesse la lista dei negozi da visitare che aveva stilato mia madre.. ho intenzione di mantenere un atteggiamento zen su tutta la questione, voglio solo guardare i mobili e dire “si” o “no”, nessun problema inutile.. spero solo che la mia amica sia più facile da gestire di mia madre..
< Avete già qualche idea su quello che state cercando? > mm..mobili?..
< Non proprio.. niente di esagerato credo.. qualcosa di classico.. boh.. >
< Sempre le idee chiare Bonbon eh? >
Dopo poco siamo nel primo negozio.
Appena dentro ci siamo trovati circondati da tantissime camerette allestite in stand.. mi sento già persa..
< Che ne dici di qualcosa di questo genere? > Elena mi mostra una cameretta in uno stile molto moderno, laccata bianca.. scuoto vigorosamente la testa..
< Questo? >
< No.. troppo scuro.. che ne dici Damon? > mi fa piacere vedere che è spaesato quanto me
< Non piace neanche a me >
Il primo negozio non aveva niente che potesse piacerci, neanche il secondo e il terzo.. cosa può averci visto mia mamma da metterli in lista è un mistero!
Nel quarto negozio siamo letteralmente entrati e usciti.. pazzesco! La commessa che doveva aiutarci non ha fatto altro che mettere in mostra la scollatura e flirtare con Stefan.. siamo dovuti scappare prima che la futura zia commettesse un omicidio..
Ormai stavo perdendo davvero ogni speranza.. vedevo già mio figlio dormire in un sacco a pelo.. poi il miracolo.
Quando siamo arrivati, tutti davvero esausti, al quinto negozio ho subito capito che eravamo nel posto giusto. Era un piccolo negozio di cose per l'infanzia che oltre a vestitini, giochi e i soliti oggetti utili aveva in esposizione mobili per bambini fatti da un artigiano locale. Si vedeva davvero la differenza!
Dopo aver dato un'occhiata in giro mi sono letteralmente innamorata di una cameretta in legno chiaro. Il lettino aveva le sponde alte, regolabili in altezza, le testate erano stondate e decorate con un orsetto assonnato, questo intarsio si ripeteva anche sui cassetti del comò e sulle ante del piccolo armadio a due ante.
Il tutto aveva delle linee molto pulite, nessun decoro inutile che appesantisse l'insieme.
< Damon guarda questo >
< Mi sembra perfetto..mi piace - mi abbraccia da dietro e mi accarezza la pancia – direi che abbiamo la cameretta > in pochi minuti parla con il proprietario e dà l'indirizzo per la consegna.
Un po' mi spiace ammetterlo ma mia madre aveva ragione a consigliarci questo negozio, da soli non lo avremmo mai trovato.
Prima di uscire abbiamo dovuto affrontare le spese folli dei due futuri zii.. mentre noi sceglievamo la cameretta loro si sono letteralmente buttati nella scelta di tutine, copertine, giocattoli vari.. sembravano due invasati..
< Ok ragazzi.. non ci serve tutta questa roba.. > Elena mi guarda come se l'avessi appena insultata
< Hai una vaga idea di quante cose servano a un neonato?!! Senza contare che siamo gli zii.. vorrai mica impedirci di fare dei regali al nostro unico nipote?!!> aiuto! Mi sembra di sentire mia madre..
< Assolutamente no.. ma non sappiamo ancora se è maschio o femmina, mi sembra un po' assurdo che ora compriate la stessa tutina sia rosa che azzurra! > con la coda dell'occhio vedo Damon ridere, mica ha a che fare lui con questa matta..
< Ma guarda come sono carine..come faccio a lasciarle qui.. guarda che bella questa sacca da neonato, ha la copertura in lana.. la prendiamo bianca così andrà bene comunque.. > oddio ora fa anche gli occhioni da bambi..
< È bellissima hai ragione.. ma non ho intenzione di comprarla bianca, la dovrò usare praticamente tutti i giorni, aspettiamo di sapere il sesso ok? Per favore.. facciamo un accordo: oggi compri solo due tutine, ti prego.. >
< Uffa – sbuffa – come faccio a sceglierne solo due fra tutte quelle che mi piacciono.. vabbé vorrà dire che le altre torno a comprarle quando sapremo se è un lui o una lei > almeno per ora sono riuscita a calmarla..
< Che brava.. sei riuscita a farla smettere di fare i capricci.. con nostro figlio lascerò fare a te di sicuro > gli ho puntato un dito contro e lo minaccio
< Scordatelo! Non ho intenzione di essere sempre io la cattiva. La prossima volta lascio il piacere di calmare Elena a te così puoi fare pratica.. > per completare tutto il mio bel discorsetto gli faccio anche la linguaccia!
< Mm.. Bonbon.. - Stefan attira la mia attenzione – questo non posso lasciarlo qui.. mio nipote deve averlo assolutamente.. > oddio ora inizia anche lui.. non posso farcela.. mi volto verso di lui e vedo che è accanto al cavallo a dondolo di legno più bello che abbia mai visto, è fatto con un legno molto scuro quasi nero, con una folta criniera e coda e le bardature sembrano quasi vere.. come faccio a dirgli di lasciarlo qui.. starà benissimo nella cameretta!
< Quello si.. è fantastico.. > inizio anche a commuovermi.. tutto contento Stefan corre ad abbracciarmi..
Questo pomeriggio mi ha distrutta, appena arriviamo a casa mi accascio letteralmente sul divano.. Damon si siede subito accanto a me, mi fa appoggiare la testa sul suo petto e mi fa i grattini sul braccio per farmi rilassare.. funziona sempre
< Che ne dite domani pomeriggio andiamo a cercare il resto? > alziamo di scatto lo sguardo verso quella pazza della mia amica
< Quale resto? > Damon ritrova le parole prima di me
< Non penserete mica di aver finito con oggi vero? - usa lo stesso tono da maestrina di mia madre.. aiuto.. è posseduta! - Vi serve ancora il set da carrozzina, la culla, il fasciatoio, il seggiolino per la macchina.. senza contare che quando poi sapremo il sesso ci saranno ancora una tonnellata di cose da prendere! > non mi sono concessi almeno cinque minuti di tregua? Cerco di respirare per calmarmi..
< Ok cerca di respirare mentre parli.. facciamo domani pomeriggio, prima finiamo prima inizia la mia vacanza di assoluto riposo.. >
Subito dopo cena sono filata di corsa a letto, sono talmente stanca.. voglio solo infilarmi sotto le coperte e dormire fino a domattina!
Appena mi ritrovo accoccolata a Damon mi addormento quasi subito, peccato solo non aver pensato a spegnere il cellulare.. infatti la mia cara mammina, incurante del fuso orario, ha pensato bene di telefonarmi alle mezzanotte.. l'avrei strozzata!
< Lascialo squillare.. > mi tenta un assonnato vampiro
< Seh così continua a chiamare finché non ci arrendiamo.. Pronto.. >
< Ciao tesoro! Come stai? Tutto bene? Che voce strana, non dirmi che ti ho svegliata? > troppe domande per una persona che sta ancora dormendo.. prima di rispondere devo sbadigliare un paio di volte..
< Ciao mamma.. in effetti mi hai svegliata.. sai com'è è mezzanotte passata qui.. Vi state divertendo? >
< È tutto fa-vo-lo-so!! Ce la stiamo spassando! Stasera andremo a cena in un localino sulla costa >
< Bello.. > altro sbadiglio
< Ho visto le foto dei mobili, avete fatto un'ottima scelta! Non vedo l'ora di vederli! Si te la passo.. uffa.. Bonbon ti passo papà >
< Ciao piccola! Ho provato a dirle di chiamare a un'ora normale ma non c'è stato verso.. >
< Non c'è problema papà.. a te sono piaciute le foto della cameretta? >
< Molto, ottima scelta.. dimmi un po' tutto bene lì? Non ha ancora combinato casini quel damerino vero? > sempre il solito..
< Va tutto benone.. siete partiti solo ieri dagli tempo per i casini.. > Damon si è fatto attento tutto d'un colpo..
< Speriamo bene.. dai torna a dormire, ti chiamo domani.. l'orario lo scelgo io tranquilla. Notte Bonbon >
< Notte papà >
Mi riaccoccolo subito accanto a Damon sperando di addormentarmi velocemente ma come accade sempre il sonno ora se ne è andato.. uffa.. provo a cambiare posizione ma niente.. che nervi.. Dopo un po' decido di scendere in cucina per bere un po' d'acqua
< Dove stai andando? > mi sa che ora l'ho svegliato io
< A bere >
< Aspetta vado io > fa per scendere dal letto ma lo fermo..
< No, faccio in un attimo.. dormi.. >
Un attimo dopo sono in cucina, dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua l'occhio mi cade su un vasetto di cetrioli sottaceto.. mm.. solo uno poi torno a dormire..
Dopo un paio di morsi mi viene la voglia più assurda possibile.. cetriolini e nutella.. non avevo mai creduto a quelli che dicevano che in gravidanza si trovano appetitosi miscugli che a cose normali sono nauseabondi.. almeno fino ad ora! Già al primo boccone le mie papille gustative hanno fatto la ola.. impossibile!
Ero talmente presa da questa nuova scoperta da non accorgermi che Damon era entrato in cucina
< Cosa stai mangiando? > la smorfia che gli curva le labbra è tutta un programma
< Ehi! Sei l'ultimo che può permettersi di criticare quello che mangio > alza le mani in segno di resa
Finito il mio incredibile spuntino di mezzanotte torniamo a letto.
Ho dormito una meraviglia fino alle prime ore dell'alba, poi mi sono svegliata di soprassalto con le lacrime agli occhi, mi sono messa seduta e ho iniziato a scuotere Damon per svegliarlo
< Svegliati! Sveglia! > l'ho scosso così forte che ha aperto gli occhi spaesato e subito dopo si guardava intorno per cercare il pericolo
< Che succede? Stai male? > scuoto la testa e sorrido per rassicurarlo
< L'ho visto! - poverino è sempre più confuso.. non ha tutti i torti.. gli prendo la mano e la poso sulla pancia – Guarda >
Abbasso la barriera che protegge sempre i miei pensieri e lo lascio entrare.. finalmente anche lui può assistere a quello che ho visto io: all'inizio è tutto un po' sfocato, ma quando l'immagine diventa più nitida appare una bella giornata di sole, siamo nel giardino sul retro del pensionato sdraiati su una coperta.. stiamo giocando con nostro figlio, Damon lo tiene sollevato con le braccia facendolo volare.. riesco a sentire la sua risata gorgogliante, è tutto felice mentre gioca con suo padre e mi guarda sorridente tendendo le braccine verso me.. è semplicemente perfetto! Ha gli stessi capelli neri di Damon ma sono ricci come i miei, gli occhi invece li ha ereditati del tutto dal padre, due pozze nere in cui perdersi, la bocca e il naso sono sicuramente miei.. è bellissimo! Il perfetto incrocio fra noi due..
< Oddio..uccellino.. è un maschio! >

 

(*) Quando ho letto questo commento nella recensione mi è piaciuta talmente tanto che ho dovuto per forza rubartela! Grazie Annaterra!


Sto andando un po' a rilento ultimamente.. ma che ne dite? Piaciuto il capitolo? Finalmente sappiamo che è un bel maschietto! Visto che non ho la più pallida idea come chiamarlo vi va di darmi qualche idea?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere!!
Al prossimo capitolo
Bacioni, Valentina

 

 

  
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