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Autore: metamorfosj    17/08/2014    2 recensioni
Forse un giorno, ormai sposata, sarebbe andata a fare un giro al parco con la sua giovane figlioletta e magari l'avrebbe incontrato, mentre camminava. Lui l'avrebbe salutata, ''La mia dolce piccola Erin si è fatta una vita'', le avrebbe detto con una nota di rimpianto nella voce, perchè sotto sotto avrebbe voluto essere lui il padre di quella bellissima bambina che tanto assomigliava alla madre. Poi avrebbe sorriso, le avrebbe accarezzato una guancia, lentamente, assaporando la pelle di Erin e se ne sarebbe andato, sicuro che di lì a poco lei l'avrebbe chiamato, chiedendogli di farle provare un'ultima volta quelle emozioni di quando erano ragazzi.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bellezza, incanto e nostalgia

 

 

 

Mi perdo nell’ostilità

che non mi ha fatto stare lì

e mi ha costretta a dire addio.

 

 

 

< Dannazione Niall! Perchè devi complicare sempre le cose? > urlò Erin facendo un gesto di stizza e voltando le spalle al ragazzo, appoggiandosi al davanzale della finestra.

 

Il tempo infuriava fuori, riflettendo perfettamente quello che lei provava in quel momento. Le fece davvero piacere che il vento soffiasse e la pioggia scrosciasse a cascate. La faceva sentire meglio.

 

< Che cosa!?! Sarei io quello che complica le cose? Questo è il più fottutissimo scherzo che io abbia mai sentito in vita mia! > rise falsamente Niall alzando le braccia al cielo.

 

< Cazzo sì Niall! Esci dalla mia vita una volta tanto! Sai che cosa hai combinato? >

 

< Non ho combinato nulla! Porca puttana Erin! Come facevo a starmene buono mentre quel coglione del tuo amichetto ti stava praticamente scopando nel bel mezzo di quella festa? > urlò di rimando il biondo facendo girare Erin verso di lui.

 

< No! No! No! No! Non ti permetto di parlarmi in questo modo! L'hai quasi mandato all'ospedale! Gli hai rotto il naso! > sbraitò la ragazza con le lacrime agli occhi.

 

< Beh, modestamente... > sorrise Niall fiero di sé.

 

< Vaffanculo Niall! Io non voglio questo! > urlò Erin, ormai al limite.

 

< Allora sentiamo ragazzina, cosa vuoi? > la derise Niall incrociando le braccia e sollevando un angolo delle labbra.

 

< Il gatto ti ha mangiato la lingua Erin? > la incalzò ancora.

 

< No, vattene Niall, vattene da casa mia, non voglio più rivederti! > urlò quasi isterica Erin tirandosi i capelli.

 

< E' questo che vuoi allora? Vuoi che me ne vada? > rise Niall.

 

A lui non importava nulla di Erin ne gli era mai importato qualcosa, ma cominciava a dubitarne seriamente.

 

< Voglio che tu esca dalla mia vita! L'hai già rovinata abbastanza! > sussurrò Erin, abbracciandosi le spalle e tremando leggermente.

 

Il biondo rise, ma era tutto tranne che felice.

 

Era eccitato, perchè Erin era così innocente e debole davanti a lui.

 

Era spaventato, perchè aveva paura che sarebbe potuto tornare da lei nonostante l'orgoglio.

 

Era per la prima volta insicuro.

 

Ma nonostante quelle emozioni contrastanti si avviò verso la porta d'ingresso.

 

< Se esci da quella porta sappi che non potrai più rientrare! > disse Erin.

 

Lo sapeva. Non poteva fare a meno di lui. La sua droga. Voleva che restasse.

 

< Non ti preoccupare > sorrise Niall.

 

E in tre lunghi passi fu davanti a Erin, sovrastandola. In meno di un secondo premette le labbra sulle sue, prendendole il viso tra le mani, asciugando le lacrime.

La spinse contro il muro. Non gli importava se le faceva male, anzi, voleva farle male. Lui stava odiando Erin. Perchè era diversa, l'aveva fatto tornare da lei.

La voleva. La voleva disperatamente. Sua, tutta sua, la sua dolce piccola Erin.

 

'Ancora una volta' si disse prendendola in braccio, mordendole una guancia e iniziando a salire le scale, diretto in camera da letto.

Erin sorrise tristemente. Sapeva che sarebbe stato brutale quella volta. Affondò il viso nel collo di Niall, immergendo le dita nei suoi capelli. Arrivati in camera il biondo la buttò sul letto, levandosi la maglietta.

 

< Spogliati Erin, spogliati per me > le disse guardandola togliersi gli indumenti uno dopo l'altro.

 

Quella sera fecero l'amore talmente tante volte da ritrovarsi sfiniti e ansanti sotto le coperte.

 

< Non ti vedrò addormentato accanto a me domani mattina vero? > chiese Erin stendendosi su un fianco e osservando il petto di Niall alzarsi e abbassarsi.

Lui girò la testa, fissandola negli occhi. La sua dolce piccola Erin.

 

< No > rispose semplicemente.

 

< Che cosa stai cercando veramente Niall? >

 

< Non lo so, vado per la mia strada Erin > disse il biondo sfiorando le labbra rosse di lei con le dita.

 

< Mi mancherai > aggiunse però velocemente sfuggendo al contatto visivo.

 

< Sì, lo so > sospirò la ragazza.

 

< Un giorno troverai l'uomo giusto per te, avrai dei figli e sarai felice. E io non sono certo quell'uomo > confessò Niall girandosi anche lui sul fianco.

 

Erin sospirò di nuovo.

 

< Lo sai che nessun'altro sarà mai come te, vuoi illudermi, raccontarmi frottole anche questa volta >

 

< Hai ragione, ma lasciati dire una cosa vera una volta tanto >

 

< Parla pure >

 

< Sei la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto. E non intendo bella nel senso di figa, intendo bella, sia fuori che dentro > sorrise Niall con i suoi bellissimi occhi azzurri.

 

< Grazie > mormorò Erin. Il primo complimento. Il primo complimento ricevuto da parte sua.

 

< Questa notte mi terrai tra le braccia? > gli domandò lei con una nota di speranza nella voce.

 

< No > rispose Niall girandosi dall'altra parte.

 

Erin si intristì, e anche lei gli diede le spalle.

 

< Dormiamo ora > ordinò Niall.

 

< Sai che non vorrei. Domani non ci sarai più e io alla fine un po' di bene te ne voglio > mormorò la ragazza spegnendo la luce della lampada che stava sul comodino.

 

'Buonanotte Niall' pensò prima di chiudere gli occhi.

 

Niall ammirava Erin. Non l'aveva mai tenuta stretta neanche dopo essersela sbattuta peggio di un uovo e ora ne aveva il rimorso. Aveva sempre pensato al suo piacere personale, mai a quello degli altri. Gli si presentava l'occasione di rimediare.

 

Si girò nel letto, osservando la schiena nuda di Erin lasciata scoperta dal lenzuolo. La sfiorò con un dito.

 

< Che c'è Niall? >

 

< Ho cambiato idea > disse lui circondandola con le braccia e facendo aderire il suo petto con la schiena di lei. Le accarezzò le cosce, per poi abbracciarle la vita sottile e baciarle il retro del collo.

 

< Buonanotte mia dolce piccola Erin > disse Niall godendosi il contatto con il corpo della ragazza. Erano le ultime parole che si scambiavano.

 

< Buonanotte Niall > sorrise Erin nel sonno portando una mano all'indietro e accarezzandogli la guancia.

 

La mattina dopo Erin si svegliò, nuda, avvolta nelle coperte. Sola.

 

E quella mattina pianse. Perchè già le mancava il suo Niall.

 

Trovò una lettera sul comodino che iniziava con 'Mia dolce piccola Erin'.

 

Ripensò a come era andata mentre lacrime roventi le scivolavano lungo le guance.

 

Quando aveva accettato di uscire con Niall non pensava che qualche giorno dopo lui le avrebbe causato una tale dipendenza da doverlo chiamare nel bel mezzo della notte per fare l'amore.

 

Non pensava che lui l'avrebbe fatta stare così male, non pensava che non sarebbe più riuscita a dimenticarlo. Era così ingenua.

 

La dolce piccola Erin, la derideva Niall quando per colpa di un tuono lei sobbalzava nel letto, avvicinandoglisi sempre di più, per poi ritrovarsi accoccolata contro il suo petto.

 

La dolce piccola Erin, la derideva Niall quando le doveva alzarsi praticamente nuda per prendere i vestiti di lui, dopo che nella foga della notte precedente glieli aveva strappati di dosso.

 

La dolce piccola Erin, l'aveva derisa Niall quando in lacrime si era presentata sulla soglia del suo appartamento chiedendogli spiegazioni per il fatto di averlo trovato a letto con la sua ormai ex migliore amica.

 

La dolce piccola Erin, l'aveva derisa Niall quando la sera prima aveva sfinito di botte il suo nuovo ragazzo. Quella volta non gliel'avrebbe perdonata.

 

A Jimmy voleva davvero bene. Certo, non sarebbe mai stato possibile paragonarlo a Niall, alle emozioni che lui le faceva provare ogni volta che facevano l'amore, ogni volta che la baciava, ogni volta che la toccava. Niente era paragonabile a lui.

 

Forse un giorno, ormai sposata, sarebbe andata a fare un giro al parco con la sua giovane figlioletta e magari l'avrebbe incontrato, mentre camminava. Lui l'avrebbe salutata, ''La mia dolce piccola Erin si è fatta una vita'', le avrebbe detto con una nota di rimpianto nella voce, perchè sotto sotto avrebbe voluto essere lui il padre di quella bellissima bambina che tanto assomigliava alla madre. Poi avrebbe sorriso, le avrebbe accarezzato una guancia, lentamente, assaporando la pelle di Erin e se ne sarebbe andato, sicuro che di lì a poco lei l'avrebbe chiamato, chiedendogli di farle provare un'ultima volta quelle emozioni di quando erano ragazzi.

 

E dopo averla fatta nuovamente sua Niall se ne sarebbe andato, non prima di aver contemplato a lungo il corpo e il viso di lei, che ormai appartenevano ad un altro uomo, lasciandola nuda nel letto, ancora addormentata, con un biglietto sul comodino che comincia con ''Mia dolce piccola Erin''.

 

Perchè Niall è un'emozione, un'emozione che non si comanda, un'emozione potente, che ti travolge, perchè Niall è passione.

 

Niall è bellezza, incanto e nostalgia.

 

 

 

 

 

Okkeiiii, chiedo perdono per il pietoso finale firmato Alessandra Amoroso ^-^ Allora, che ne dite della storia? Vi piace?

Che ne dite del nuovo stile di scrittura con i discorsi in corsivo?

Fatemelo sapere tramite le recensioni, dai che ci tengo! <3

Questa OS l'ho scritta ieri notte di getto, quindi se ci sono degli

errori fatemelo sapere …

Vi lascio adesso bacioni.oni.oni.

E p.s. Se qualcuno di voi sa fare dei banner mi può contattare? Perchè ne avrei bisogno :)
grazie di tutto e vi lascio alla protagonista...

 

   
 
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