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Autore: LittlePunkGirl_    17/08/2014    1 recensioni
Questa storia parla dei Green Day degli inizi, dei loro sentimenti, le loro emozioni e delle persone che li hanno portati a diventare ciò che sono oggi.
Soprattutto quelle che non potranno mai dimenticare... una in particolare.
Dal testo < Mi chino a raccogliere ciò che per me, per loro, rappresenta l'anima, il cuore, il corpo stesso delle nostre vite. Lo raccolgo perchè sebbene mi faccia soffrire è il riflesso di ciò che sono. Una contraddizione ambulante, come dice Billie... forse è vero, forse no... so solo che devo farlo. Non tutti i Santi vanno in paradiso, forse faccio parte di quelli, forse questo è il mio destino, non mi resta che accoglierlo... con rabbia e amore...>
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PLATYPUS


 

Sono le 17.30 e dopo una bella giornata in compagnia e' ora che vada a parlare con Jess. Sabato è fra soli due giorni.

Sono sicuro, anzi strasicuro, di trovarli nel garage di John. Da quando Jess se la fa con la figlia sono sempre lì a fumarsi il cervello.

John non abita molto lontano da casa mia, da bambino veniva sempre a giocare con mio padre e le loro famiglie facevano le braciolate estive insieme.

Anche io da piccolo andavo spesso da lui, gli ho rotto non so quanti soprammobili.

Ero una peste da bambino, ahah! Facevo sempre piangere sua figlia!
Ora facciamo i seri. Sono davanti a casa sua, suono il campanello.

Dopo alcuni istanti sento dei passi dall'interno " Chi è?"
" Sono Billie Joe Armstrong"

La porta si apre e Clare appare sulla porta. Ancora mi domando com'è possibile che una ragazza così a modo come lei che si veste con gonne e camiciette e i cerchiettini fra i capelli possa leccare il culo a gente come i Red Age. Mi stupirei lo facesse con noi, ma è impossibile...

" Oh! Ciao Bill!" Esclama baciandomi le guance " E' da tanto che non ci vediamo!"

" Già..." Le accenno un sorriso.

Mi fa spazio e mi invita ad entrare in casa.

" Come te la passi?" Mi domanda.

" Non male... sopravvivo, tu?"

" Non posso lamentarmi" Mi sorride " Sei qui per parlare con Jess?"

La osservo stupito " Si, come fai a saperlo?" Domando.

Clare mi sorride nuovamente " Prima mi ha chiamato Papà, mi ha detto che saresti passato per parlare con lui della serata di sabato"

Qui fanno le cose alle mie spalle.

" e...Ne hai già parlato con lui? Intendo Jess..."

" Ah! No, no. Mi faccio i fatti miei su certe cose" Mi risponde " Vieni, scendiamo, sono tutti sotto"
In garage c'è tutta la band al completo. Devo ammeterlo. Il modo in cui mi fissano mi mette non poco a disagio. Sembra vogliano scannarmi vivo.

" Ehm... ciao" Saluto.

" Qual buon vento ti porta qui, Armstrong?" Mi domanda Jess, stravaccato su un divanetto, una sigheretta fra le labbra. Sempre il solito sbruffone, già... avrei voglia di prenderlo a schiaffi.

" Vieni Billie" mi dice Clare prendendomi per mano " Vieni a sederti qui"

Noto come Jess guarda malissimo la mia mano incastrata in quella della sua ragazza. Le cose non stanno andando per niente per il verso giusto.

" Devo parlare con te. Per Sabato" Vado diretto al punto.

" Per Sabato? Non prenderla a male se John finalmente si è reso conto di chi è la vera band in questo quartiere"

Respira Billie, respira.

" Ho parlato con Jhon. Abbiamo entrambi la serata" Jess smette di sorridere.

" Sono qui per accordarmi con te per i tempi"

Ti rode, vero? Stronzo.

Jess si solleva, mi fulmina con lo sguardo " Chi ti dice che io sia d'accordo?"
Uno, due, tre. Un, due, tre. Trattieni l'animale che è in te.

" Mi sono abbassato e sono venuto fin qua, da solo. Per evitare danni inutili. I miei non sanno nulla. Per una volta, cerchiamo di collaborare un minimo?"

Spero di averlo convinto con questo discorso da portatore di pace.

" Spiegagli con chi ha a che fare, Jess!" S'intromette Simon, il bassista.

Jess si alza e si avvicina a me, un sorrisetto di sfida sulle labbra. Istintivamente mi tiro in piedi, da seduto sono troppo vulnerabile.

" Che c'è? Hai paura?" Mi ringhia ad un fiato dal collo " Ora che non c'è il tuo caro Mike a difenderti non fai tanto lo sbruffone, eh?"

Vaffanculo Jess.

Mi afferra il mento e lo stringe forte " Hai fatto molto male a venire qui da solo. Potremmo rovinare il tuo bel faccino e nessuno ci fermerebbe"

" Avanti Jess! Non facciamoci scappare l'occasione" Insiste quello stronzo del bassista.

Una delle due ragazze si alza e mi viene incontro. Affianca Jess e gli poggia il gomito sulla spalla. Mi osserva con aria di sufficienza.

" Sarebbe un vero peccato, però... " Commenta.

" Ce ne faremo una ragione" Commenta l'altra " Il biondo e il batterista mica sono da buttar via!"

" Voi dovete tenervi lontane da questo gruppo di... idioti" Le zittisce Jess.

"Vedremo quanto saremo idioti quando vi sfonderemo il culo Sabato sera"

Mi dispiace Chris. Non ce l'ho fatta a trattenermi.

Jess stringe la presa sul mio mento " Che hai detto?" Mi spinge con violenza e cado a terra, Jess ha dei muscoli che fanno paura " Ripetilo se hai il coraggio!?"

" Jess!" Interviene Clare.

" Che vuoi? Non vedi che ho da fare?"
" Non ti permetto di toccarlo!" Prende le mie difese.

La osservo stupito. Mi sta davvero difendendo?
" Ti metti contro di me Clare!? Per lui?!" Jess è furioso.

" In casa mia non voglio risse, ve la risolverete Sabato sera!" Chiude il discorso " Viene Billie" Si rivolge a me dandomi una mano per tirarmi in piedi " Ti accompagno di sopra"

" Te la vedi brutta Armstrong! Ti avverto!" Mi ringhia mentre salgo le scale.

Clare attende che entri in casa poi chiude la porta che da sul garage e sospira.

" Scusalo..." Sospira " A volte è un' idiota" Avvicina una mano al mio zigomo e mi sfiora il livido che mi aveva provocato Fred, ancora ben visibile " E' stato lui?"

" No, no... è un'altra guerra" La rassicuro " Comunque grazie di avermi difeso"
" Figurati, in ricordo dei vecchi tempi" Mi fa l'occhiolino " Non ho dimenticato le nostre torte di fango"
Scoppio a ridere. " Bei tempi..."

" Già... davvero belli" Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, poi poggia le mani sulle mie spalle " Sono felice che ti sia ripreso dal... "

Da cosa? Dal passato? Da quando ancora eravamo amici? Da quando andavo ogni sera a casa sua a farmi curare i lividi provocati da mia madre o addirittura da me stesso?

Accenno un sorriso e le accarezzo una guancia " Grazie di tutto, non te l'ho mai detto"

" Sarei dovuta starti più vicino... lo so..." Sospira.

" Ora è tutto a posto" Rispondo allontanandomi da lei e uscendo di casa.



 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ehila!!!!! Come va, gente??

A me un po' male perchè fra un po' riinizia la scuola ed ho troppi compiti ancora da fare -.-' un incubo. A parte quello... finalmente sono riuscita ad aggiornare! Che ve ne pare? Capitolo tuuuutto dedicato a Billie +.+

Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate U.U è importante per me.

Taante grazie a SassyFatty per la recensione e non preoccuparti, presto avrai una foto di Jared ahahahah ;)

Bye Bye

LittlePunkGirl_

  
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