Apologize
-Timbaland
ft
OneRepublic
Sono
appeso alla tua corda
Mi
tieni sospeso a tre metri dal suolo
Sto
ascoltando quello che dici
Ma
non riesco ad emettere nessun suono
Dici
che hai bisogno di me
Poi
vai via e mi stronchi
Ma
aspetta… dici che ti dispiace
Non pensavi che mi sarei
girato e avrei detto…
Sono
confuso.
Sei
qui di fronte a me con
il tuo bellissimo sorriso e quegli per cui avrei rubato la luna, eppure
ho il
sospetto che tu non sia reale.
Sarà
perché ho ancora
stampati nella mente quei fotogrammi delle tue spalle che si
allontanavano, con
lo sguardo offuscato dalla confusione rivolto verso il cielo.
Mi
chiedo perché sei qui,
dici che hai bisogno di me, che solo io sono la tua cura, ma ti ricordo
che sei
stato tu ad abbandonarmi e a lasciarmi solo, con gli occhi fissi sulle
tue
spalle che si allontanavano, mentre ho visto sparire il tuo viso per
sempre.
Ora
sei qui, a chiedermi
scusa per tutte le scelte che hai fatto, per tutta la sofferenza che mi
hai
recato.
-Non
ti farò mai soffrire.-
mi dissi una volta, tuttavia quello che mi ha fatto soffrire
più di tutti sei
stato proprio tu.
Sei
sicuro che sceglierò
te, un’altra volta. Ma sono diverso adesso, come la
prenderesti se ti dicessi…
Che
è troppo tardi per chiedere scusa,
è
troppo tardi.
Ho
detto che ho troppo tardi per chiedere scusa,
è troppo tardi.
-E’
troppo tardi per
chiedere scusa.-
Mi
guardi con il tuo solito
sguardo azzurro, quasi grigio, in modo accigliato.
In
questo momento vorrei
tanto prenderti per mano e scappare insieme, ma non voglio
più fidarmi di te,
non posso.
La
mia felicità era in mano
tua, come il mio cuore.
Entrambi
lo sono stati per
molto tempo, ma tu gli hai presi, gli hai sbattuti a terra e ci hai
sputato
sopra.
Non
so amare nessuno da
quando non ci sei, forse perché il mio destino è
amare solo te.
-Però
mi amavi vero?-
chiedi in modo del tutto normale, come se fosse una domanda che si
può porre ad
una professoressa.
Stringo
le labbra.
-…
Ti amo ancora.-
Ti
darei un’altra possibilità, cadrei, prenderei
colpi
per te
e
ho bisogno di te come un cuore ha bisogno di
battere
ma questo non è
niente di nuovo.
Tu
non sai come realmente è
andata.
A
nascondere ogni dolore
dietro ad una risata.
Tu
non sai come sto
veramente in questo momento… o forse sì, in fondo
eri l’unico che capiva i miei
occhi, non soffermandosi sulle parole:
Quando
esco di casa ho
sempre l’impressione di dimenticarmi qualcosa.
Eppure
ho tutto nelle
tasche: chiavi, cellulare, soldi, fazzoletti ed un pettine.
Ho
questa sensazione anche
prima di mettermi a dormire, sperando sempre di trovarti accanto a
me… ma tu
non ci sei.
E
adesso capisco di cosa mi
sto dimenticando.
Di
essere felice.
Perché
sì, perché la mia
felicità l’ho lasciata a te.
Ho
cercato di dimenticarti,
uscendo con gli amici ed anche loro si sono accorti di quanto ho
bisogno di te.
“Dici
che di lui non te ne
frega più niente, ma nonostante ciò quando lo
vedi per strada non fai altro che
seguirlo con lo sguardo.”
Questa
è la frase che mi ha
detto Athena.
Ti
giuro con tutto me
stesso che sto cercando di dimenticarti, ma i tuoi occhi cerulei mi
tornano
sempre in mente. Sono come una droga, la migliore di tutte.
Ma
per tornare a vivere si
deve uscire dal girone degli stupefacenti.
Così
ti giri un’altra
volta, i tuoi capelli castani ricadono accuratamente sulle tue spalle,
ondeggiando ad ogni passo che fai verso il cancello di casa mia.
-Mettimi
tra le cose che
non dimenticherai mai.-
-Certo,
sarai ,l’unica cosa
che non dimenticherò per nessuna ragione al mondo.
Angolo
dell’autrice:
Ok,
avevo questa fic già
scritta da tre giorni e pensavo che fosse una cosa bellissima, una
delle mie
migliori FanFiction, poi rileggendola oggi l’ho rivalutata.
Non
mi piace per niente
;; u ;;
Però
l’ho pubblicata
comunque visto che l’avevo promesso e le promesse si
mantengono. /3
Bho
spero che a voi sia
piaciuta.
Aspetto
dei commenti sia
negativi che positivi C: