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Autore: Strange__    18/08/2014    8 recensioni
La mitologia greca racconta che, un tempo, gli uomini erano esseri perfetti e Zeus, invidioso di tale perfezione, li divise in due: da allora ognuno di noi è alla ricerca dell'altra metà.
Jamie l'ha trovata in un supermercato dimenticato dal mondo di Londra, un anno e mezzo fa.
Ha i capelli lunghi e le gambe corte.
Angie è l'altra metà della mela.
[SEGUITO DELLA FAN FICTION "MEGLIO DEGLI OREO"]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se l'amore non sei tu, l'amore non esiste. '
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Jamie again.
(12)
 
 
 
Sbatto le palpebre un paio di volte. “Ciao Jamie.” Risaluto. Mi manca ufficialmente il respiro.
Lo sguardo contento di Ashley piano piano va scemando fino a diventare seccato. Si è attaccata al suo braccio e continua a rimanerci. Non stiamo più insieme, non mi deve dare fastidio, mi ripeto. “Ecco il tuo vestito, Ashley.” Dico mentre le passo la busta.
Jamie aggrotta le sopracciglia “Se l’hai già comprato perché mi hai fatto venire fino a qui?” Chiedi.
Ma certo! L’ha chiamato per fare de male a me.
“Non l’avevo ancora scelto quando ti ho chiamato.” Dice Ashley mentre sbatte le ciglia con uno sguardo che dovrebbe essere ammaliante, in teoria.
“Mh, okay.” Borbotta. E’ parecchio in difficoltà. Certo, deve essere una bella palla al piede vedermi qui.
“E’ stato proprio un bel caso trovare Angie, non credi?” Dice quella mentre infila il portafoglio di Gucci nella borsa.
Un caso, certo. “In effetti non avrei mai immaginato di trovarti a lavorare in un negozio d’abbigliamento.” Dice Jamie. Sta davvero cercando di fare conversazione con me? Sul serio?
“Le cose cambiano.” Dico mentre alzo le spalle.
“Anche troppo.” Lo sento borbottare, poi la concentrazione di tutti viene portata via da un forte tonfo. Mi giro e vedo Natalie poggiata contro la porta del magazzino e gli occhi sbarrati.
Ridacchio e poi mi avvicino a lei. “Natalie, ti presento Jamie Campbell Bower, Jamie ti presento Natalie, una mia collega.” Dico mentre spingo Natalie che è tesa come una corda di violino, verso Jamie che ha un sorriso appena accennato sul volto. “Piacere.” Dice Jamie porgendole una mano mentre Natalie continua a guardarlo shockata. Le tiro una leggera gomitata in un fianco e lei si riprende dal suo stato di shock. “Piacere.” Biascica. Probabilmente si sta dando della deficiente da sola come ho fatto io al nostro primo incontro. Ridacchio tra me e me al solo ricordo.
“Va bene, noi ora andiamo. Forza Gin.” Gracchia quell’oca di Ashley. Natalie punta il suo sguardo verso Ashley, Jamie guarda me.
Io distolgo lo sguardo da Jamie e vedo Gin che guarda verso la cugina con lo sguardo leggermente intimorito. “Certo.” Dice in un bisbiglio a malapena udibile.
Ashley è ancora attaccata al braccio di Jamie come una sanguisuga. Un moto di gelosia mi invade. Ma non devo, non devo essere gelosa.
Lo guardo mentre il suo sguardo è su Gin. Non è cambiato poi molto, tranne per i capelli che ha accorciato quasi drasticamente. Me l’aveva detto che voleva tagliarli, ai tempi in cui stavamo ancora insieme. Una fitta mi attraversa lo stomaco. Ma non è solo una fitta di dolore psicologico, è proprio una fitta di dolore fisico che mi porta a piegarmi su me stessa per il dolore.
“Angie, tutto bene?” Natalie mi passa un braccio sulla schiena.
Alzo di poco lo sguardo e incrocio quello preoccupato di Jamie ma non faccio in tempo a soffermarmi che arriva un’altra fitta. Mi porto una mano alla bocca e scappo verso il bagno. Sento dei passi che mi seguono. Quando arrivo mi piego sul water e comincio a vomitare tutto quello che ho in corpo, anima inclusa. Natalie, probabilmente, mi prende i capelli e me li toglie da davanti al viso mentre continuo a rimettere.
Non so quanto tempo è passato quando ho finito, anche se a me è sembrato infinito.
Chiudo gli occhi e mi siedo contro il muro freddo del microscopico bagno. Non credo di essermi mai sentita tanto male quanto in questo momento.
“Angie, vuoi andare in ospedale?” Credevo ci fosse Natalie insieme a me ma evidentemente non è così. Apro gli occhi e incontro, ancora una volta, gli occhi azzurri di Jamie.
“No, sto bene.” Mento.
Jamie si siede accanto a me. “Ti è successo altre volte o è la presenza mia e di Ashley a farti questo effetto?”
 “Più che altro quella di Ashley.” Dico sarcastica.
Jamie ridacchia. “Immaginavo avresti risposto così.”
“Sono diventata prevedibile, evidentemente.” Dico mentre appoggio la testa contro il muro. Mi fa male tutto.
“O forse sono io che ti conosco, siamo stati insieme un anno e mezzo, se non ti ricordi.” Ecco un’altra fitta allo stomaco. Questo però non è dolore fisico.
“Preferirei non ricordarlo, a dir la verità.”
“Immaginavo avresti detto anche questo.”
Sorrido debolmente. “Ho bisogno di una doccia, me ne vado a casa.”
Jamie scatta in piedi e protende le braccia verso di me. “Vuoi che ti accompagni? Non mi va che vai da sola in giro in queste condizioni.” Nonglivachevadoingiroinquestecondizioni? Cosaa? Evidentemente devo aver vomitato anche il cervello. “Prendo un taxi, tranquillo.” Biascico leggermente in difficoltà. Non me l’aspettavo, lo ammetto. Ero convinta che dopo tutto quello che era successo a casa di Gionny lo avesse aiutato a dimenticarmi completamente.
“Insisto.” Dice serio mentre mi guarda negli occhi. Questo contatto mi fa quasi male.
Alzo le spalle. “Sei con Ashley, non puoi accompagnarmi a casa.”
“Sai quanto mi importa? Angie, stai male e io non ti lascio da sola.” Spalanco la bocca sorpresa.
“Va… Va bene.” Sussurro in preda ai pensieri.
Ma cosa sta succedendo?
Jamie sorride e mi aiuta a rimettermi in piedi. Usciamo dal bagno e appena torniamo nel negozio Natalie si fionda su di noi. “Angie, come stai?” Chiede preoccupata.
“Probabilmente è solo un’indigestione.” Sorrido leggermente mentre alzo le spalle. Jamie mi passa una mano sulla schiena e il contatto mi fa rabbrividire. Non sono più abituata al suo tocco.
“Ashley, io accompagno Angie a casa.” Dice. Mi giro verso Natalie che ci guarda con gli occhi leggermente spalancati, abbandonando la sua solita aria inespressiva e menefreghista.
“Cosa?” Alza la voce Ashley sorpresa.
“Non sta bene e io non la lascio andare a casa da sola.” Dice Jamie secco, con l’aria di chi non deve spiegazioni a nessuno. Che sia la volta buona che lascia perdere quell’oca?
Ashley sbuffa contrariata. “E a te cosa importa, scusa? Non state più insieme.” Ha detto le ultime quattro parole con una cattiveria strafottente che mi fa venire voglia di strapparle tutti i capelli che ha in testa e lo farei anche, se fossi in condizioni.
Jamie la guarda come se le avesse insultato la mamma. “Non credo siano affari tuoi.” Sbotta.
“E io come ci torno a casa?” Sbuffa di nuovo mentre incrocia le braccia.
Alzo gli occhi al cielo. Mamma mia quante storie!
“Prendi un taxi come le persone normali.” Dice Jamie.
Ashley spalanca gli occhi. “J, ma cosa dici? Io non ci posso andare sul taxi.”
J? J? MA STIAMO SCHERZANDO? “Allora vai a piedi.” Risponde Jamie mentre alza gli occhi al cielo anche lui.
“Sentite, io non mi sento bene, voglio andare a casa e non ho voglia di sentirvi. Ci vado io con il taxi così siamo tutti felici.” Sbuffo mentre mi sporgo sul bancone per prendere la mia borsa nera.
“Io non sono felice.” Dice Jamie stupendo tutti. Natalie oltre ad aver spalancato gli occhi ha spalancato anche la bocca, così come Ashley, Gin e la sottoscritta. Appena si rende conto di cosa ha effettivamente detto anche lo stesso Jamie spalanca leggermente la bocca. “Sì, insomma, avete capito cosa intendevo.” Biascica abbassando lo sguardo.
Rimango immobile. Probabilmente ho perso la capacità di muovermi.
“Adesso sono io quella che ha bisogno di vomitare.” Dice Ashley con il disgusto stampato in volto.
“E allora vai!” Sbotto. “Sono stufa di te e del tuo atteggiamento da regina di sta minchia. Vuoi Jamie? Prenditelo! Non stiamo insieme, hai campo libero! Ma smettila di trattarmi come una poveretta. Non sono meno di te solo perché non sono famosa. E ricordati, in ogni caso, che non ti amerà mai come ha amato me.” Faccio appena in tempo a finire di parlare che sono costretta a piegarmi un’altra volta per il dolore. Scappo di nuovo in bagno e ricomincio a vomitare di nuovo. Che poi cosa cazzo avrò da vomitare se non ho niente nello stomaco! Questa volta sono completamente sola, come lo sono stata per le due settimane precedenti. Appena ho finito mi asciugo le lacrime e un po’ barcollante mi avvicino al lavandino. Mi sciacquo il viso e mi guardo allo specchio. Sono un mostro. Distolgo lo sguardo ed esco da questa stanza che sto cominciando ad odiare.
Una volta uscita vedo Jamie poggiato con la schiena contro il muro e Natalie accanto a lui con una mano sulla sua spalla. Probabilmente Ashley e Gin se ne sono andate dopo la mia ridicola scenata. Vedere Natalie e Jamie così mi fa indietreggiare di un passo per i flashback che porta con sé.
 
 
Spalanco la porta ed esco dalla camera.
Appena sono fuori vedo Jamie poggiato con la testa al muro e Carol con una mano sulla sua spalla.
"Te la fai anche con la mia coinquilina? Sei disgustoso. E da te mi aspettavo di più. Ma a quanto pare è divertente prendermi per il culo, quindi non ti biasimo." Sputo tra i denti.
 
 
Sorrido. Appena notano la mia presenza si girano entrambi verso di me. Jamie mi guarda con gli occhi preoccupati. “Stai bene?” Chiede.
“Vedervi in quel modo mi ha ricordato la prima volta che ci siamo lasciati.” Dico scuotendo la testa.
Jamie mi guarda confuso poi appena capisce gli si illuminano gli occhi. “A casa di Camille, con Carol.”
“Già.” Sorrido leggermente. “Nat, io vado a casa, puoi chiudere tu? Chiedo.
Lei annuisce con un sorriso malinconico. Forse ha capito come mi sento.
Mi avvio verso l’uscita ma Jamie mi richiama. Mi giro lentamente verso di lui. “Posso accompagnarti a casa?”


ASDFGHJKL.
I'm baaack! In super ritardo (sono oltraggiosa e consapevole di esserlo) e non vi sto neanche a spiegare i motivi del mio ritardo (credo che ormai li sappiate)
Come si può notare Jamie pensa ancora ad Angie (otp! otp! otp!) nonostante Ashley stia sempre in mezzo e sono pucciosi come un anno prima (tanto amooore).
Mi dispiace notare che le recensioni sono scese drasticamente nonostante le visualizazzioni sono sempre alte :( Posso sapere almeno come mai? Contattatemi su facebook/twitter per qualunque cosa vogliate dirmi, senza farvi alcun problema!
Ora scappo!
Al prossimo aggiornamento,
Angie


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