Essere andato lì presto era stata una pessima idea. Non sapevo più che fare. Gironzolai per la stanza, feci apparire tavoli illuminati da candele, rose rosse. Poi tolsi tutto. Ricreai una decina di volte quello che doveva essere il luogo adatto per chiedere perdono a Hermione. Mi misi a ridere. Un Malfoy che chiedeva perdono. A una Mezzosangue. No, ad Hermione. L’unica donna che avevo mai amato. L’unica che avevo amato veramente. Passarono i minuti. Erano le 10.40 ed ero assonnato. Per svegliarmi bevvi un sorso di Whisky Incendiario che la Stanza delle Necessità mi procurò. Dopo un’ora la bottiglia era mezza finita e dal caldo mi ero tolto la camicia, gettandola a terra. Mi sedetti su un divano con le mani tra i capelli e iniziai a pensare. Ero stanco. Stanco di provare a cercare le parole giuste. Stanco di trovare scuse per le cazzate che avevo combinato. Stanco di dare a Hermione la colpa quando sapevo benissimo che era solo mia. Stanco dqa buttarmi sul divano e addormentarmi davanti il fuoco del camino che aveva gli stessi colori dei capelli di Hermione. Hermione.
 
Chiusi il libro per la quarta volta. Erano le 10.30. Non riuscivo a prendere sonno così mi ero messa a leggere quel libro che prima aveva esplorato la stanza a forza di voli a destra e manca. Alla fine mi ero arresa e avevo iniziato a leggerlo. E rileggerlo. E un’altra volta. Per ricominciarlo un’altra volta. Lo avevo imparato a memoria. Così lo lanciai contro la porta. Erano le 11.00. Ero così stanca che mi addormentai.
Stavo facendo un sogno strano. Un castello. Una ragazza. Una bestia che si trasformava. In Malfoy. Draco! Mi svegliai un’ora dopo. Era mezzanotte e venti. La testa continuava a ripetermi di non farlo, ma i miei piedi si mossero da soli. Passai per i corridoi vuoti e silenziosi pensando, senza volerlo, a “Devo trovare Draco”. Mi fermai per prendere fiato. Di fronte a me apparve una porta scura. –Non farlo Hermione… Non farlo-
La mia mano afferrò la maniglia e aprii la porta. Trovai la sala in una semi oscurità creata dal cammino acceso. Davanti a esso c’era un divano. Mi avvicinai. –Draco?- sussurrai. Girai attorno al divano e lo vidi lì disteso a dormire. Sembrava un angioletto. I capelli biondi gli ricadevano dolci sugli occhi chiusi, sognanti di sicuro. Le sue labbra erano rosse dello stesso colore che avevano assunto la loro prima notte assieme. Per terra c’erano un bicchiere e una bottiglia di Whisky Incendiario mezza vuota accanto alla camicia bianco candido. La SUA camicia bianco candido. La presi e annusai il suo profumo: muschio e more. –Perché non vieni direttamente alla fonte?- Allontanai la camicia dalla mia faccia. –Perché sei in ritardo? Bè, l’importante è che tu sia venuta- - Mi sono addormentata dopo aver letto una decina di volte il tuo libro. Non so perché sono venuta. Che incantesimo hai fatto?- Sogghignò. –Oh…È un incantesimo potentissimo- Si alzò dal divano e mi si avvicinò. –È…- Eravamo praticamente appiccicati. - …L’amore- Mise una mano tra i miei capelli e mi baciò. La mia testa esplose. Un senso di pienezza, purezza, semplicità mi riempì. Quello era più di un bacio. Era un bacio speciale, solo per me. Racchiudeva scuse, cose non dette, chiedeva perdono, sprigionava amore, voleva la passione. Le mie mani cercarono i suoi addominali, i suoi fianchi. Le sue fecero lo stesso. Il solo pensiero di avere un letto ce ne procurò no al posto del divano.
 
 
 
Alcuni anni dopo…
 
“Tin, tin tin” – Una attimo di attenzione, per favore!- Tutti si ammutolirono.
-Vi ringrazio per essere tutti qui oggi a festeggiare con noi. Volevo solo dire due parole prima di iniziare il pranzo. Un vecchio detto dice: “ Chi odia ama”. E non poteva essere più corretto. Per anni ho odiato la persona che ora avrò al mio fianco per tutta la vita. Mi sembra ancora strano. In fondo…ehi! Io sono un Malfoy!- Tutti risero. –Già, è vero. Ma sono il Malfoy più fortunato: la strega più brava, intelligente e bella del mondo magico ce l’ho io!- Altre risate divertite. –Sono felice che dopo tutti questi anni di lotte, finalmente Grifondoro e Serpeverde siedono felici allo stesso tavolo e siano amici. Be, nel nostro caso, qualcosa di più! Buon pranzo!-
Quello che una volta era il buio Malfoy Manor, in quel giorno, era un punto di luce: nastri bianchi, fiocchi e fiori. Il cupo giardino era stato occupato da un grande tendone bianco e sotto c’erano tavoli apparecchiati con posate d’argento e piatti decorati. Centrotavola floreali decoravano il tutto. Dopo la cerimonia all’interno della villa, gli ospiti erano usciti e si erano accomodati al loro posto. Nello stesso tavolo, come avevano programmato i festeggiati, c’erano Purosangue, mezzosangue, Mezzogiganti e Giganti, Grifondoro e Serpeverde.
-Non credevo che saresti arrivato a questo, D!-
-Blaise!-
-Congratulazioni!-
-Grazie Asteria-
-Se non fossi fidanzato, me la sposerei io tua moglie,D. È meravigliosa-
-Grazie Blaise. Grazie di essere venuti. Be, come testimoni non potevate mancare. Comunque, Blaise, anche Asteria è bellissima-
-Grazie Hermione- Arrossì.
-Cos’è questo scambio di complimenti tra voi?-
-Harry! Ginny! Ron!- Corsi ad abbracciarli.
-Sei stupenda Hermione!-
-Anche tu, Ginny. Anzi, voi- Ginny e Harry stavano per avere il loro primo figlio. –Grazie. A proposito, volevamo chiederti se vorresti essere la sua madrina-
-Certamente!-
 
Iniziarono le portate. Tra una e l’altra io e mio marito giravamo tra i tavoli a salutare tutti gli ospiti. Tutti si stavano divertendo, parlavano felicemente tra di loro, ridevano e scherzavano. Le tavole furono spreparate e venne portato il dolce. –Prima del taglio della torta, vorrei dire anche io due parole- Come prima tutti si ammutolirono e mi fissarono. –Come ha detto prima mio…marito- Potevo farcela. –Wow, è davvero difficile usare questa parola dopo tutto quello che abbiamo passato. Ma forse è proprio grazie al nostro passato se siamo arrivati a questo presente. Vedo e ho sentito che molti di voi oggi hanno scoperto cose che non sapevano su quelli che ritenevano loro “nemici”. Sono felice perché anche voi avete capito che non importa quale sangue hai o di che Casa sei. L’importante è essere se stessi. – Tutti applaudirono. Io arrossii di brutto. – Se riuscite a capire questo, avrete amici, fidanzati, mariti favolosi– Guardai Draco. –Ti amo- mi sorrise. Il suo bellissimo sorriso. –Ti amo anche io, amore mio!- Tutti applaudirono nuovamente. –Dimenticavo. Un’ ultima cosa. Fra un anno vi rivorremmo tutti qui- Draco mi fissò senza capire le mie parole. Anche il resto degli invitati si guardava attorno, confuso. Solo Luna, seduta accanto al suo Neville, sorrise felice e Ginny, dall’altra parte del tavolo, si mise una mano sulla bocca e le si bagnarono gli occhi. Draco si alzò. Gli presi le mani e guardandolo negli occhi, sussurrai (anche se mi sembrò di urlare poiché nemmeno una mosca volò in quell’istante): -Diventerai papà- Draco sgranò gli occhi. Un “ooh” si levò dai tavoli.
-Ti amo Hermione. Ti amo!- E mi baciò. Il mondo si fermò. Sentii solo un “Evviva gli sposi!” e un applauso. Per me. Per Draco. Per noi.
 
 
 
Note dell’autrice:
E così, dopo anni, dopo aver superato lunghi inverni e lunghe estati, calde giornate e gelide notti, pioggia e grandine, la nostra eroina si ritrovò davanti al Buio. Il Buio le impedì di fare qualsiasi cosa. Un giorno, però, accendendo una lampadina, sconfisse il Buio e riportò la pace nel popolo.
Riconoscete qualcuno in questa storia?? Io no…:P Eccomi tornata dopo mesi di concorsi, esibizioni, prove, pioggia a go go, connessione assente (maledetta montagna) e il più terribile vuoto totale. Ma sono tornata sana e salva con l’ultimo capitolo di questa fan fiction *Piange in un angolino buio con il dito in bocca* . È già, siamo arrivati alla fine…una bella fine! <3 Non dico niente, il capitolo parla da solo e poi parlerete voi nelle vostre recensioni, mettendo questa storia tra le preferite/seguite/ricordate…Grazie a tutti per aver letto questa storia! Leggete anche le altre mie fan fiction e cliccate mi piace sulla mia pagina fb (https://www.facebook.com/pages/Ruby_Angel/251938891677529?ref=hl)
Alla prossima fan fiction :)
Un grosso bacione a tutti
Ruby